3’909 visitatori in 24 ore
 317 visitatori online adesso




Pubblicare poesie Pubblicare poesie
Pubblicare poesie

Le #parole nelle poesie
Alba Amicizia Amore Anima Bambino Cielo Coraggio Cuore Delusione Desiderio Destino Donna Emozione Felicità Gioia Giorno Illusione Libertà Luce Luna Madre Malinconia Mano Mare Memoria Morte Natura Nostalgia Notte Nuvola Occhio Pace Paura Piangere Profumo Rabbia Ricordo Sentimento Serenità Sogno Sole Solitudine Speranza Stelle Tempo Terra Tristezza Uomo Vento Vita


Visitatori in 24 ore: 3’909

317 persone sono online
Lettori online: 317
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069
Autori attivi: 7’474

Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereLuigi Ederle Messaggio privatoClub ScrivereFranca Canfora Messaggio privatoClub ScrivereAntonietta Angela Bianco Messaggio privato
Vi sono online 3 membri del Comitato di lettura

_



Seguici su:



Ottobre 2024  
do lu ma me gi ve sa
1 2 3 4

Raccolte di poesie Raccolte di poesie
Nuovi orizzonti di Alberto De Matteis
Viento y fuego di Arelys Agostini
Minuzzoli di pane 2 di Berta Biagini
Sonetti Arcanici di Franco Scarpa

SpiegaPoesie riproposte
La fuga di Michelangelo La Rocca
Mio di Giorgia Spurio
Io faccio ‘a guerra (lingua napoletana) Sociale di Peppe Cassese
Nel cuore di una vergine di Pierfrancesco Roberti
Disegni d’edera di rosanna gazzaniga
Ma che te credi...! di carla composto
Parole di Stefano Acierno
Ti invidio di Silvana Poccioni
Da un libro di poesie di giuseppe gianpaolo casarini
Andrea e giulia di Pierfrancesco Roberti

I 10 autori più recenti:
Poeta Lorenzo Vecchia: 1 poesie
Poeta Emanuele Gentili: 1 poesie
Poeta Pinkrosy: 12 poesie
Poeta Giangiacomo: 1 poesie
Poeta Riccardo Bonafede: 2 poesie
Poeta Sicilnino: 1 poesie
Poeta Luciano Vacca: 4 poesie
Poeta stefcap: 1 poesie
Poeta MaatGohl: 1 poesie
Poeta Zarathustra revenant: 1 poesie

Autori del giorno
Autore del giorno Lara
(30 Aprile 2019)
Autore del giorno Demetrio Amaddeo
(29 Aprile 2019)
Autore del giorno Danilo Tropeano
(28 Aprile 2019)
Autore del giorno Lara
(27 Aprile 2019)
Autore del giorno Francesco Rossi
(26 Aprile 2019)
Autore del giorno Mauro Santi
(20 Marzo 2019)

Autori del mese
Autore del mese Silvia De Angelis
(Giugno 2019)
Autore del mese Amara
(Maggio 2019)
Autore del mese Saverio Chiti
(Aprile 2019)
Autore del mese Franca Canfora
(Gennaio 2019)
Autore del mese Andrea Palermo
(Dicembre 2018)
Autore del mese Cinzia Gargiulo
(Novembre 2018)






Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale
Pubblicare poesie

Trovati 1032 commenti di Antonio Terracciano

Commento n° 282
«Ho molto apprezzato questa breve poesia sul nostro forse più grande campione di ciclismo di tutti i tempi, poesia che con poche parole ricorda sia il suo contrastato amore che le sue numerose fughe solitarie, che sembravano quasi raffigurare un bisogno di solitudine e d'infinito. Troppo piccolo per essere suo tifoso, ricordo però ancora la tristezza di mio padre, quando quella mattina del 1960 comprò il giornale e disse, trattenendo le lacrime: "E' morto Fausto Coppi! "»
Inserito il 25/05/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Fausto Coppi" di paolo spaggiari  

Commento n° 281
«E' quasi un paradosso: più sono "inebriati di vita", più i giovani corrono, ma così facendo arrivano a volte prima, molto prima, anche a un traguardo chiamato morte! (Quell'apparente vitalità potrebbe forse celare, a un livello più profondo, in realtà un sotterraneo ma intenso desiderio del vuoto e del nulla?)»
Inserito il 23/05/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "La velocità" di India  

Commento n° 280
«Ci voleva un omaggio a questo grande cantautore livornese, sperando che siano parecchi ancora a conoscerlo e a ricordarlo. Con delicati accenni ad alcuni temi delle sue canzoni (come il vino), il poeta riesce a fare rivivere questo sfortunato artista (e magari ad invogliare a far cercare le sue canzoni a quelli - spero pochi - che eventualmente non l'hanno mai sentito nominare) .»
Inserito il 22/05/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Linguaggi nuovi (A Piero Ciampi)" di Alessandro Moschini  

Commento n° 279
«La poesia è un ritratto piuttosto veritiero di ogni (vero) poeta. L'immagine del poeta è resa particolarmente bene dal primo verso (hanno gambe piccole, ma sognano di volare [e a volte ci riescono]) . Ecco, forse, dove ha sede il fascino del poeta: nella sua piccolezza che si trasforma, con un foglio e una penna in mano, in grandezza.»
Inserito il 18/05/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Fogli profumati" di santo aiello  

Commento n° 278
«In fin dei conti, non credo che ci sia una grande differenza, nei sentimenti e nei contenuti, tra il poeta e l'uomo che non scrive. La nostra passione è essenzialmente un amore per la parola, amore che ci permette (in forme vecchie o nuove, poco importa) di suscitare un'emozione, o una riflessione, nel lettore. Per ottenere questo risultato il poeta deve sapere ben scegliere e calibrare le parole che usa. Detto in altri termini, mentre da giovane davo senz'altro più importanza ai contenuti, col tempo che passa mi convinco sempre più che essi non riescono a giungere a destinazione se non sono veicolati da una forma adeguata ed efficace.»
Inserito il 09/05/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "La poesia e il poeta" di Gandalf bleu  

Commento n° 277
«Secondo me è giusto il concetto espresso con semplicità dalla poetessa: non si può scrivere una poesia se si è troppo sollevati. D'altro canto, è la scrittura della poesia stessa a darci un momentaneo sollievo, un senso di vuoto quando la si finisce, in attesa di una nuova oppressione che verrà scaricata in una nuova poesia, e così via, all'infinito...»
Inserito il 24/04/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Casa sollievo della Sofferenza" di Nadezhda Slavova  

Commento n° 276
«Belli e significativi questi endecasillabi per ricordare i tempi amari della guerra. Ma ciò che mi ha più colpito è stata la "coda" di tre sillabe di cui ogni quartina è arricchita. Questi versi brevi, secchi, mi hanno dato quasi l'impressione di improvvisi eventi funesti (bombardamenti, ad esempio) tipici di una guerra in corso, con tutto il suo corredo di imprevedibili e repentini strazi.»
Inserito il 21/04/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Ricordi di un tempo lontano" di sergio garbellini  

Commento n° 275
«Chissà se potrebbe essere vero ciò che immagina il Tarabella in questo come al solito tecnicamente perfetto sonetto? Se rinascessimo, però, di nuovo come Luciano Tarabella, come Antonio Terracciano o come Mario Rossi, pur in un diverso contesto, saremmo forse ugualmente portati, per i fattori ereditari che ci condizionerebbero ancora fin dalla (ri) nascita, a ripercorrere le stesse strade (giuste o sbagliate, piacevoli o noiose) di questa nostra attuale e molto probabilmente unica vita!»
Inserito il 11/04/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Se rinasco" di Luciano Tarabella  

Commento n° 274
«Dismesso l'abito del perfetto sonetto (di solito in livornese) al quale il Tarabella ci ha abituato (e tanto egli ci ha insegnato), stavolta l'Autore si abbandona a una confessione di una semplicità e di una sincerità disarmanti, raramente riscontrabili in letteratura. E' una commovente dichiarazione d'amore alla Poesia, che può anche sembrare una vecchia brutta e deforme alle persone insensibili, ma che per i suoi amanti sarà sempre una giovane ragazza capace di svelare le sue sopraffine grazie, donando loro ineguagliabili attimi di estasi.»
Inserito il 06/04/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Quella volta che buttai giù qualcosa di diverso!" di Luciano Tarabella  

Commento n° 273
«E' poco presente, in questo sito, la poesia in dialetto milanese, sopraffatta da quella in napoletano, in siciliano, in romanesco, ed è un peccato. Anche se sono poco esperto di questo dialetto, esso mi appare dotato di una superficiale ruvidezza che meglio preserva, senza esibirla in modo sfacciato, una profonda dolcezza interiore. In questa poesia appare davvero sincero l'omaggio che il poeta rende alle sue concittadine non più giovani esteriormente, ma senz'altro ancora nell'anima, nel cuore e nei sentimenti.»
Inserito il 02/04/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Ai tusann del ‘37" di Morini Gianfranco  

Commento n° 272
«E' un bellissimo omaggio a Marcel Proust, l'immenso scrittore col quale a ognuno di noi, modesti scribacchini, piacerebbe, nei sogni, identificarsi. La vestizione del suo cadavere mi dà l'impressione di volersi appropriare (chissà quanto invano, ahinoi!) dei suoi segreti (sia detto "en passant", pare che Marcel, mano a mano che la morte si avvicinava, perdesse le snobistiche caratteristiche di uomo di mondo per assumere sempre più i tratti dei suoi antenati ebrei da parte di madre) . Il non troppo spazio che mi resta mi permette soltanto di evidenziare le ultime parole della poesia: "Chiudo la bara, ho chiuso il mondo"; è proprio l'impressione che si ricava chiudendo un tomo della "Recherche", quella di abbandonare un mondo completo.»
Inserito il 18/03/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Vestizione del cadavere di Proust" di omissam  

Commento n° 271
«Con parole semplici, ma dalle quali emerge un delicato contenuto poetico, l'autore si sofferma, con tenerezza e rimpianto, su quelli che io chiamo "amori gialli": come in un romanzo poliziesco, per pagine e pagine, non riusciamo a immaginare chi è stato l'assassino, che ci sarà svelato solo alla fine, così un vecchio flirt del lontano passato si rivelerà in realtà, approssimandosi la fine dell'esistenza, il vero assassino del nostro cuore, che doveva essere riconosciuto e coltivato subito; ma ormai - ahinoi - non ci sarà più nulla da fare!»
Inserito il 08/03/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Viaggi" di Pino Penny  

Commento n° 270
«E fa molto bene il poeta a tornare al fado, tipica musica di una nazione un tempo grande ed ora decaduta (il Portogallo), musica tanto più apprezzata quanto più si va avanti con l'età, quando della splendente gioventù restano solo i ricordi e si presentano gli inevitabili affanni che ci procura il tempo che passa. Con parole chiare, ma chiaramente poetiche, il poeta presenta la magia di questa musica, facendola apprezzare, credo, anche a chi, eventualmente, non la conosce ancora.»
Inserito il 07/03/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Amico fado" di Gesuino Curreli  

Commento n° 269
«Per l'ennesima volta il Tarabella dà, in questo perfetto "sonetto fuori schema", prova delle sue superiori capacità tecniche unite a un sentimento raro, proveniente dalla profondità dell'anima. Ho avvertito (mi permetterà il poeta questa considerazione) nella prima terzina echi della famosa canzone "Senza fine" di Gino Paoli ("Non m'importa della luna / Non m'importa delle stelle / Tu per me sei luna e stelle / Tu per me sei mare e cielo / Tu per me sei tutto quanto / Tutto quanto voglio avere"), che il cantautore genovese cantava spesso alla "Bussola" di Viareggio (e viareggino, anche se livornese di adozione, se non erro, è il nostro autore) .»
Inserito il 25/02/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Sonetto T" di Luciano Tarabella  

Commento n° 268
«Poesia davvero ben scritta e molto profonda. Descrive la morte in un modo leggero ma inconfutabile. E gli ultimi versi sono estremamente significativi e mi hanno molto attratto: noi non siamo altro, forse, che l'eco delle nostre parole!»
Inserito il 18/02/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Mi perdero’" di nemesiel  

Commento n° 267
«Forse nessuno può sapere se è o meno un vero poeta. Diciamo, manzonianamente, che saranno i posteri a dare l'ardua sentenza. Non è necessario avere un titolo di studio (anche Montale era contrario ai "poeti laureati") , ma penso che un minimo di controllo linguistico (che del resto riscontro in questa poesia) ci voglia, e che sia facilmente alla portata di tutti.»
Inserito il 15/02/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Non son capace" di Manola Gini  

Commento n° 266
«Ho molto apprezzato l'omaggio offerto da questo nuovo poeta del sito alla bellezza di codesta donna. La poesia è pervasa da un delicato e casto erotismo, raro nei nostri tempi così poco spirituali. Ho ammirato anche l'organizzazione delle quartine, per metrica e rima. P . S . Se il poeta me lo permette, secondo i miei gusti il primo verso (decasillabo) e l'ultimo (novenario) stonano leggermente in compagnia di tutti gli altri, perfetti endecasillabi. Io (ripeto che è solo un gusto personale!) avrei magari scritto, rispettivamente: "Emerge dalle gambe lunghe e lisce" e "splendenti e degni certo di una dea" .»
Inserito il 08/02/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "La tua bellezza" di Ivano Cuniberto  

Commento n° 265
«Indubbiamente è una poesia di buona fattura, che mi induce a una riflessione al di là del senso del suo testo. Vedo numerose poesie sul tango in questo sito (e anch'io ho dato qualche modesto contributo), quasi come un simbolo del ritorno delle idee e delle cose. Se pensiamo, infatti, che questa musica era in crisi nella stessa Argentina, negli anni Settanta e Ottanta, e che ha avuto un poderoso rilancio, siamo indotti a pensare che le categorie del vecchio e del nuovo hanno un valore relativo, che il vecchio, quando ha un indubbio fascino intrinseco, può e deve essere recuperato, riprendendo il posto che gli compete, a discapito di certe insulse novità che non possono durare che l'"espace d'un matin" .»
Inserito il 04/02/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Tango" di antonello carnà  

Commento n° 264
«La poetessa ha fatto molto bene a dedicare questa poesia al grandissimo poeta in musica che fu Jacques Brel, e in particolare alla sua "Le plat Pays" ("Avec la mer du Nord pour dernier terrain vague... Avec des cathédrales pour uniques montagnes... Avec un ciel si bas qu'un canal s'est perdu... Avec l'Italie qui descendrait l'Escaut... Le plat Pays qui est le mien") . Quando i testi delle canzoni erano vera poesia, il mondo era senz'altro più godibile, e la nostra arte più riconosciuta! Aggiungo che Herbert Pagani (grandissimo anche lui, ma sfortunato perché morto troppo giovane) tradusse questa canzone in italiano, mettendo la Lombardia al posto del Belgio (si prestava abbastanza bene) . Condivido in pieno l'emozione della poetessa.»
Inserito il 27/01/2013 da Antonio Terracciano alla poesia "Quando il vento è a sud lasciatelo gridare" di malaluna  

Commento n° 263
«Con indiscutibile classe e con la massima chiarezza il poeta, in questa pregevolissima poesia, sembra volere, a ragione, contestare la famosa frase di Pessoa, quella in cui il poeta portoghese afferma che "le lettere d'amore sono ridicole" .»
Inserito il 30/12/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Le ho scovate" di Omero Sala  

Commento n° 262
«E' un bel pensiero per Baudelaire, anche se forse la sua nomea di "poeta maledetto" è un po' esagerata (altri, più maledetti di lui e rimasti nell'ombra, ci furono ai suoi tempi) . In realtà, secondo me, la sua caratteristica principale (e questa poesia ce lo dice) era la maniacalità con cui si applicava alla cura dei versi, che, dopo 150 anni, non sono ancora stati uguagliati da nessuno. Per quanto riguarda la sua vita privata, pare che egli avesse forti impulsi religiosi (e della religione più tradizionalista): si spiegano così l'attribuzione di un ruolo quasi demoniaco al sesso femminile ed il costante pensiero della morte, cose che questa poesia mette del resto bene in rilievo.»
Inserito il 26/11/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "''L'anima del Poeta''" di Flavio Uldanc  

Commento n° 261
«E' stata molto gradita questa poesia dedicata ad un mio idolo, per il quale avevo già a mia volta scritto un paio di modeste composizioni. Pur senza essere mai stato a Sotto il Monte, sento a volte la sua voce ancora riecheggiare nel mio cuore, perché forse, come quella di San Francesco, era essenzialmente la voce di un poeta. Ero bambino quando Giovanni diventò pontefice, ma ricordo che, a livello locale, i cambiamenti che egli auspicava non erano ancora stati recepiti. Grandissimo Papa, Giovanni, purtroppo osteggiato dall'alto clero durante la vita e forse ancor più dopo la morte, se è vero che quantità impressionanti di fedeli non vanno a Sotto il Monte, ma nei luoghi di Padre Pio, che Giovanni aveva tanto avversato!»
Inserito il 26/11/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "A sotto il monte" di Lucillo Dolcetto  

Commento n° 260
«Sono solidale con il pensiero del poeta. La psicologia e la storia ci insegnano che gli uomini tendono a replicare, da adulti, ciò che videro fare dagli altri su se stessi quando essi erano bambini (il figlio di un padre manesco diventerà probabilmente, a sua volta, un padre manesco), e che le nazioni, non diversamente, tendono a scaricare su altre che non hanno colpa gli affronti che in passato esse subirono. "Avendo subito la stessa moneta / non ha imparato quanto vale una vita" sono due versi molto forti, con i quali il poeta ben sintetizza quanto sta avvenendo, e quanto è già avvenuto troppe volte, laggiù. Il mio timore è che, fra neppure troppo tempo, i poveri Palestinesi possano fare la fine degli Indiani d'America!»
Inserito il 20/11/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "NiEnTe SaRa' PiU' CoMe PrImA" di oliani antonio  

Commento n° 259
«Anch'io mi sono sempre chiesto (e c'è una mia vecchia poesia a tal proposito sul sito) a cosa è servito partecipare a quella Grande Guerra, prenotando in tal modo forse anche la seconda. Tutto sommato, Trieste e Trento erano bene integrate nell'Impero austro- ungarico (e mi risulta che ancora oggi c'è qualcuno, lì, che rimpiange i "bei vecchi tempi") , per cui tutta quella carneficina fu forse fatta con lo scopo principale di arricchire gli alti gradi dell'esercito e le ditte produttrici di armi (e sfoltire cinicamente la popolazione italiana un po' in eccesso) .»
Inserito il 04/11/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Quattro novembre" di Lucillo Dolcetto  

Commento n° 258
«Ben si abbina il contenuto della poesia (le gocce che cadono) alla forma marcatamente verticale data ad essa dalla poetessa: ecco una valida ragione che fa preferire, in questo caso, il verso libero (ma dotato di rapsodica musicalità) a quello classico. Indovinata anche la scelta del colore (verde) che ci immerge ancor più intimamente negli acquosi e pacati misteri e piaceri della natura e della campagna.»
Inserito il 27/10/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Gocce" di Patrizia Graziani  

Commento n° 257
«Ha ragione il poeta: la parola ha un enorme potere ("In principio fu il Verbo") salvifico, ma spesso è non detta o mal detta. Lo capì prima la Chiesa, inventando la confessione, e poi Freud, ideando la seduta psicoanalitica. Lo capiamo noi poeti, ma dobbiamo sempre vincere una innata ritrosia che ci porta a omettere o a camuffare particolari che potrebbero essere salutari per noi e per gli altri ("Il poeta è un fingitore", riconobbe Fernando Pessoa) .»
Inserito il 20/10/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Tutto nella parola" di Pino Tota  

Commento n° 256
«L'uomo sensibile, il poeta, è il contrario dell'uomo di azione: al cospetto della sua bella ama indugiare, prima di passare (e talvolta non passa) all'azione. Come insegnò Leopardi, il sabato è più bello (e interessante) della domenica, e l'uomo deciso sarà senz'altro un migliore amante ma, probabilmente, uno scrittore peggiore.»
Inserito il 15/10/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Dentro te... tremo" di Giacomo Scimonelli  

Commento n° 255
«Ancora una volta questo poeta siciliano ci delizia le orecchie e il cuore con questo perfetto sonetto nel suo particolare stile (solo due rime, regolarmente alternate), che passa in rassegna un po' tutta la fauna umana, giungendo alla conclusione che non deve temere nulla chi è dotato di qualità superiori (dell'animo o della mente), perché, alla lunga, risulterà senz'altro vincitore. Insomma, i centometristi dopo poco si afflosciano per l'intenso e innaturale sforzo fatto, mentre i maratoneti, dosando in modo naturale le proprie energie, raggiungeranno la lontana ed agognata meta.»
Inserito il 12/10/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Genti a stu munnu" di Santo Grasso  

Commento n° 254
«Ancora una volta il poeta ci lascia a bocca aperta per la sua estrema bravura nel comporre impeccabili sonetti in siciliano. Questa volta è una preghiera alla divinità, che noi molte volte rimproveriamo perché non esaudisce le nostre richieste, perché è muta, dimenticandoci del dono più importante che essa ci fa, quello di non farci cadere malati!»
Inserito il 09/10/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "Furtuna è" di Santo Grasso  

Commento n° 253
«E' davvero con molto piacere che torno su questo autore, stranemente (dopo parecchi giorni) non ancora commentato per questo sonetto, perfetto per stile ed argutissimo per contenuto.
Se la mia conoscenza empirica del dialetto siciliano non m'inganna, è la storia di un marinaio forestiero che si presenta, per farsi servire, in una bottega di barbiere. Costui lo pungola, mettendo in dubbio che il marinaio, a causa delle sue prolungate assenze da casa, possa essere sicuro della paternità di suo figlio. Pacatamente il marinaio risponde che, se ne è sicuro, gli farà fare il marinaio, mentre, se ne dubita, lo manderà a fare il barbiere, rendendo quindi pan per focaccia (con l'interesse) a quell'uomo troppo malizioso.
»
Inserito il 28/09/2012 da Antonio Terracciano alla poesia "'A paternità" di Santo Grasso  

Precedenti 30Successivi 30

1032 commenti trovati. In questa pagina dal n° 282 al n° 253.



Lo staff del sito
Poesie su Internet
Cerca un autore od una poesia

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore - Cookie policy
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .


Copyright © 2024 Scrivere.info Poesie Poesie erotiche Poesie d'amore Nuovi poeti Poesie scelte Poesie sulle donne AquiloneFelice.it