3’682 visitatori in 24 ore
 290 visitatori online adesso




Pubblicare poesie Pubblicare poesie
Pubblicare poesie

Le #parole nelle poesie
Alba Amicizia Amore Anima Bambino Cielo Coraggio Cuore Delusione Desiderio Destino Donna Emozione Felicità Gioia Giorno Illusione Libertà Luce Luna Madre Malinconia Mano Mare Memoria Morte Natura Nostalgia Notte Nuvola Occhio Pace Paura Piangere Profumo Rabbia Ricordo Sentimento Serenità Sogno Sole Solitudine Speranza Stelle Tempo Terra Tristezza Uomo Vento Vita


Visitatori in 24 ore: 3’682

290 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 289
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’068
Autori attivi: 7’474

Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereMarcella Usai Messaggio privato

_



Seguici su:



Ottobre 2024  
do lu ma me gi ve sa
1 2 3

Raccolte di poesie Raccolte di poesie
Nuovi orizzonti di Alberto De Matteis
Viento y fuego di Arelys Agostini
Minuzzoli di pane 2 di Berta Biagini
Sonetti Arcanici di Franco Scarpa

SpiegaPoesie riproposte
La fuga di Michelangelo La Rocca
Io faccio ‘a guerra (lingua napoletana) Sociale di Peppe Cassese
Nel cuore di una vergine di Pierfrancesco Roberti
Disegni d’edera di rosanna gazzaniga
Ma che te credi...! di carla composto
Parole di Stefano Acierno
Ti invidio di Silvana Poccioni
Da un libro di poesie di giuseppe gianpaolo casarini
Andrea e giulia di Pierfrancesco Roberti
Copiando Neruda di Stefano Acierno

I 10 autori più recenti:
Poeta Lorenzo Vecchia: 1 poesie
Poeta Emanuele Gentili: 1 poesie
Poeta Pinkrosy: 12 poesie
Poeta Giangiacomo: 1 poesie
Poeta Riccardo Bonafede: 2 poesie
Poeta Sicilnino: 1 poesie
Poeta Luciano Vacca: 4 poesie
Poeta stefcap: 1 poesie
Poeta MaatGohl: 1 poesie
Poeta Zarathustra revenant: 1 poesie

Autori del giorno
Autore del giorno Lara
(30 Aprile 2019)
Autore del giorno Demetrio Amaddeo
(29 Aprile 2019)
Autore del giorno Danilo Tropeano
(28 Aprile 2019)
Autore del giorno Lara
(27 Aprile 2019)
Autore del giorno Francesco Rossi
(26 Aprile 2019)
Autore del giorno Mauro Santi
(20 Marzo 2019)

Autori del mese
Autore del mese Silvia De Angelis
(Giugno 2019)
Autore del mese Amara
(Maggio 2019)
Autore del mese Saverio Chiti
(Aprile 2019)
Autore del mese Franca Canfora
(Gennaio 2019)
Autore del mese Andrea Palermo
(Dicembre 2018)
Autore del mese Cinzia Gargiulo
(Novembre 2018)






Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale
Pubblicare poesie L'autore del mese:

Trovati 1032 commenti di Antonio Terracciano

Commento n° 522
«Al di là dell'indubbio valore del contenuto della composizione, vorrei soffermarmi (se l'autrice me lo consente, chiedendole anticipatamente scusa per la mia forse impertinente franchezza) sulla suddivisione dei versi. Dato che non ci sono esigenze metriche, perché i versi sono liberi, eviterei, almeno, di farli finire con avverbi come "non" o preposizioni come "per", che francamente urtano l'orecchio, dando l'impressione (senz'altro errata!) che la poesia non sia che l'adattamento forzato di un originario pensiero in prosa.»
Inserito il 22/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Ombre vagano" di Sara Acireale  

Commento n° 521
«"Là, tout n'est qu'ordre et beauté, / Luxe, calme et volupté" è il Leitmotiv (che si ripete tre volte) dell'"Invitation au voyage" di Baudelaire. Certo, questa poesia, in cui Charles sogna di andare a vivere con la sua bella in un posto incantato, resta insuperabile, ma Carla Vercelli, a mio modo di vedere, fa un'altrettanto bella, più moderna, visitazione dello stesso concetto (collegandolo a un quadro di Matisse): anche presso la nostra poetessa non sono assenti le parole "ordine", "calma", "voluttà" e "lusso", interpretato questo, come in Baudelaire, non nel senso di ricchezza, ma di piaceri preziosi e rari perché personali.»
Inserito il 20/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Lusso" di carla vercelli  

Commento n° 520
«Direi che l'autore, facilitato nel suo compito in quanto sardo (lo evinco dal cognome; il sardo, nella lingua, con tutte quelle "u", e nel carattere, è forse il popolo italiano che più si avvicina al portoghese) ha colto benissimo lo spirito di Lisbona e del Portogallo: gli uomini sono silenziosi, riottosi, e le donne austere, altere; la Spagna, a contatto con l'Atlantico, sembra perdere la sua baldanza, e si fa fragile, dubbiosa; ci si trova all'estremo occidente, ma paradossalmente anche un po' in oriente; e la nostalgia ed il destino avverso espressi dal fado continuamente muoiono e rinascono, come la città, capitale di uno degli Stati più vecchi d'Europa.»
Inserito il 13/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Lisboa" di Pier Giorgio Cadeddu  

Commento n° 519
«Una morte, una morte come tante descritta dal poeta con un linguaggio essenziale, crudo e realistico: vi troviamo i soliti convenevoli degli amici e dei parenti che, giunto il momento del pranzo, sembrano ormai praticamente avere già dimenticato il caro estinto. Ma è nei versi finali che si delinea la particolarità di questa persona scomparsa: era un poeta (gli trovano in tasca ancora qualche verso), un poeta online come noi, era qualcuno che, forse, avrà la possibilità di essere ricordato più a lungo di tanti altri morti, perché "tracce di lui resteranno in rete" (ed è questa, credo, una debole umana speranza un po' egocentrica che accomuna parecchi di noi) .»
Inserito il 11/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Nell’ora sospesa" di Felice Serino  

Commento n° 518
«E' una poesia erotica di buona fattura, indubbiamente, ma più che altro mi ha incuriosito la domanda che l'autore si pone nella considerazione fatta dopo cinque anni. La mia risposta (anche per esperienza personale) è: sì. I lettori sono indubbiamente più attratti da questa categoria di poesie, anche al di là del loro valore. Possiamo ragionevolmente immaginare che una buona parte dei fruitori sia costituita da ragazzi (e ragazze) minorenni che bazzicano la rete, irresistibilmente attratti dal divieto ai minori che la Redazione molto opportunamente appone a ciascuna di queste poesie...»
Inserito il 07/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Amplessi" di mario calzolaro  

Commento n° 517
«Con questo bellissimo sonetto il poeta ben rappresenta una situazione comune, credo, a parecchie persone. Tante volte, per le regole della buona educazione, per non rattristare il prossimo, ci tocca fare come il pagliaccio della famosa opera lirica: ridere, mentre ci piange il cuore. Però forse questa finzione può avere un aspetto positivo: ci aiuta a mettere da parte, almeno quando gli altri ci osservano, quelle profonde tristezze ed angosce che altrimenti diverrebbero insostenibili.»
Inserito il 06/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Sonetto d'uno strimpellatore matto" di ex Lorenzo Crocetti  

Commento n° 516
«Quando ero ragazzo, seguivo sempre, alla televisione, i surreali raccontini del Maestro Simonetti, che scandiva lentamente e delicatamente le parole accompagnandole con qualche sparuta nota suonata al pianoforte (due automobili che si innamoravano, ecc.) Ne restavo ogni volta colpito, e mi sentivo piacevolmente portato lontano e leggermente turbato. Hariseldom è capace talvolta, come in questo caso, di ricreare quelle atmosfere, facendoci assaporare una vera poesia (tanto più difficile da realizzare quanto più estranea alle metriche ed alle rime) della diversità, della remota possibilità, del sogno.»
Inserito il 03/10/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Due gocce di pioggia" di Hariseldom  

Commento n° 515
«E' una forte invettiva contro il mondo (contro un certo mondo) della politica, che talvolta sembra proprio rispecchiarsi in questa poesia. Non dovremmo dimenticare però che, come mi pare sostenesse Freud, la politica, insieme alla psicoanalisi appunto e all'insegnamento, è una di quelle tre attività umane inevitabilmente destinate al (parziale) fallimento, perché non ci potrà mai essere una completa corrispondenza tra ciò che ci si propone e quello che poi si ottiene.»
Inserito il 27/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "I politici odierni" di Pasquale Farallo  

Commento n° 514
«C'est une excellente représentation de ce que moi aussi, je pense: en effet, le corps ne meurt pas, parce qu'il se transforme, à travers ses atomes et ses molécules, en quelque autre chose, et il sera capable de nous parler encore, avec un langage qui ne sera plus humain. J'ai apprécié les deux versions, avec une petite préférence pour la française qui, à cause de la légèreté de la langue, réussit à nous faire comprendre avec moins d'angoisse ce thème pas trop amusant.»
Inserito il 23/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Come le foglie - Comme les feuilles" di Michele Prenna  

Commento n° 513
«Certo, non si può negare che spesso siamo tentati di mettere in pratica quei comportamenti che chi ha scritto la poesia evidenzia nella sua composizione. Già Voltaire, dopo averci illustrato, nel "Candide", tutte le disavventure che capitarono al suo ingenuo protagonista a causa del troppo buon cuore, termina il romanzetto con un consiglio, "Il faut cultiver notre jardin": "Bisogna occuparsi (solo) del proprio giardino" . Ma sono i versi finali di questa poesia che più ci fanno riflettere: il cuore, per sua natura aperto alle vicissitudini degli altri, rimane insoddisfatto, e tende ad abbattere quel muro che tanto artificiosamente lo circonda.»
Inserito il 20/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Indifferenza" di Michele Serri  

Commento n° 512
«Con questo sonetto l'autore ci dimostra che chi è nato poeta (soprattutto nell'accezione classica del termine) è capace di fare poesia godibilissima anche senza esprimere nessun contenuto di rilievo. Questi poeti si potrebbero agevolmente paragonare a quei calciatori fuoriclasse che radunano tanti tifosi non solo quando giocano una vera partita, ma anche quando fanno qualche semplice seduta di allenamento.»
Inserito il 17/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Un sonetto partorito male" di ex Lorenzo Crocetti  

Commento n° 511
«Interessante rivisitazione, in armoniche quartine di endecasillabi rimati, del famoso "Sabato del villaggio" leopardiano. Cambiano i personaggi, ma la gioia con cui la gente vive il sabato non muta. Semmai c'è, alla fine, qualcosa in più, che il Recanatese, ai suoi tempi, non poteva immaginare: la "movida" è faticosa ad una certa età, e la si lascia volentieri godere a chi ha le forze per affrontarla!»
Inserito il 12/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Il sabato del villaggio" di Gerardo Cianfarani  

Commento n° 510
«Leggo questa composizione in chiave un po' diversa da quella dei due commenti che mi hanno preceduto, i quali mettono in relazione le fobie dell'autrice esclusivamente con il problema della recentissima immigrazione. Secondo me, la poetessa intende esprimere paure esistenziali più vaste, tipiche delle anime sensibili e un po' insicure, sintetizzate dalle parole finali (non sarò mica nessuno?) P . S . C'è a volte da avere paura più di certi nostri connazionali che degli immigrati...»
Inserito il 10/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Fobie" di Diana Blancato  

Commento n° 509
«E' piacevole leggere queste armoniche quartine di senari, notevoli, oltre che per la forma, anche per il contenuto (il senso di pace ed il coraggio che il mare, guardandolo, è capace di trasmetterci) . E' interessante pure la nota: alcune delle poesie migliori non sono quelle scritte a tavolino, ma direttamente (alla stregua della realizzazione dei quadri "en plein air") nei luoghi che ci ispirano (purché provvisti di foglio e penna!)»
Inserito il 10/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "La panchina sul porto" di Pasquale Farallo  

Commento n° 508
«Penso che ognuno di noi avrebbe serie difficoltà se, per lo scherzo di qualche fato, si trovasse a vivere nel futuro, o nel passato. Crediamo di essere noi, mentre in realtà forse spesso non siamo che i figli del tempo presente, impossibilitati a vivere decentemente in un tempo futuro o passato. (E ciò accade anche, in scala ridotta, al paesano che va a vivere da adulto in una grande città, o viceversa.)»
Inserito il 09/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Veniva da lontano" di Miknomi Luccio  

Commento n° 507
«Armoniosa poesia, in cui il poeta, prendendo opportunamente a prestito un'espressione dalla vecchia politica, pone l'accento su un tipo di rapporto umano non raro: capita piuttosto spesso di frequentare una persona con la quale le nostre idee sono in sintonia, ma non si ha la voglia, il coraggio o l'opportunità di andare oltre; chissà invece come si rafforzerebbero ancor più quelle sintonie se il rapporto diventasse amoroso!»
Inserito il 07/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Madrigale delle convergenze parallele" di giovanni bianchi  

Commento n° 506
«Con poche, efficaci parole, la poetessa evidenzia ciò che probabilmente è una grande verità: solo l'uomo, tra le creature dell'universo, cerca un dio, mentre le altre (animali, piante...) vivono la loro vita così com'è, non cercano un dio forse perché si sentono esse stesse parte di quel dio. Ecco cosa ha prodotto la presunta cacciata dal paradiso terrestre: la continua, spasmodica ricerca di un invisibile padrone cui chiedere in vari modi scusa dei peccati commessi dai nostri lontani progenitori.»
Inserito il 01/09/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Creature" di hy ju  

Commento n° 505
«Queste chiare, scorrevoli, ottime quartine di endecasillabi sciolti pongono l'accento su una grande verità: è doloroso il momento in cui gli amanti sono costretti a separarsi, soprattutto quando vivono in città fra loro lontane, ma ogni medaglia ha il suo rovescio, e la distanza, quando l'amore è vero, può essere anche positiva, perché serve a spezzare la monotonia del rapporto e a rafforzare il legame in attesa di un nuovo incontro.»
Inserito il 20/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "L'addio" di ex Lorenzo Crocetti  

Commento n° 504
«Come una piantina, che ha tanto sofferto per le intemperie, desidererebbe essere raccolta da una mano possibilmente calda e delicata, così alle nostre esistenze, spesso messe a dura prova dalle asperità della vita, piacerebbe essere accolte dall'affetto e dalle cure delle altre persone che - ahinoi! - si trovano però anch'esse sovente nelle stesse infelici condizioni. E' questo il profondo messaggio che mi giunge leggendo la breve ma intensa poesia.»
Inserito il 18/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Tarassaco" di Michele Derosas  

Commento n° 503
«E' molto significativa questa poesia, scritta dal poeta quando era ancora assai giovane. La nebbia, questo elemento della natura tanto presente in Val Padana e purtroppo quasi assente altrove, è una metafora della vita: custodisce le esistenze, invoglia alla ricerca del passato, è allo stesso tempo una rappresentazione della morte ma anche dell'amore nascosto, ed in quel suo grigio colore, proprio come in ogni vita seriamente considerata, inferno e paradiso si confondono, luce e tenebre si alternano. Beati quei paesi che conoscono la poesia della nebbia ed i suoi reconditi significati!»
Inserito il 13/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Nebbia" di Claudio Arzani arzyncampo  

Commento n° 502
«Le più sincere e struggenti poesie d'amore sono forse quelle come questa, in cui non ci sono rose, baci appassionati o amplessi paradisiaci, ma dove primeggiano il dolore per la perdita, la tardiva cognizione di una possibile felicità e la speranza quasi sempre vana di un recupero della relazione malamente interrotta.»
Inserito il 12/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Torno da te!" di Ettore Salamena  

Commento n° 501
«Chissà perché, forse perché il Portogallo è stato per secoli e secoli un Paese legatissimo alla religione e alla tradizione cattolica, le poesie a sfondo religioso assumono in portoghese una forza maggiore, imprimono un segno in cui il significato ed il significante si confondono ed hanno quasi la stessa valenza. In un mondo buio e malvagio, ci dice la poetessa sorretta da una saldissima fede, solo la speranza in Gesù Salvatore potrà, appunto salvarci.»
Inserito il 11/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Torpor" di claudia pinheiro montenegro  

Commento n° 500
«E penso che la giuria fece bene, trent'anni fa, a premiare questa composizione che riassume bene l'effetto prodotto da noi poeti dilettanti sulla gente comune, "normale": siamo ritenuti un po' strani, perdigiorno, ma allo stesso tempo talvolta anche come coloro che possono esprimere qualche verità recondita che può turbare (e forse tutto ciò ha qualche fondamento di verità) . Chissà, può darsi che sia meglio tenere nascosta la nostra attività a chi non ha la stessa passione...»
Inserito il 11/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Poeta" di Claudio Arzani arzyncampo  

Commento n° 499
«Magari questa poesia non è sorretta da una grande tecnica, ma quanta verità sull'amicizia essa esprime! L'autore ci invita a non essere troppo romantici con questa parola, spesso abusata: le amicizie, anche giovanili, sono sempre in qualche modo interessate, ed il culmine della falsità e della conseguente rottura del rapporto si raggiunge quando c'è di mezzo una donna; passa il tempo, si rivedono alcuni vecchi amici, ma sono cambiati, e con essi (nella migliore delle ipotesi) si ricordano i tempi passati, sempre belli perché non esistono più, o addirittura (nella peggiore) non ci si saluta neanche.»
Inserito il 06/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "I vecchi amici" di Gaetano De Rosa  

Commento n° 498
«Ha pienamente ragione il poeta nell'innalzare un grido di dolore per gli osceni squarci provocati ai monti aurunci, in particolare al Massico, sede della coltivazione dell'antico nobilissimo vitigno che l'autore non nomina, ma che è il falerno. Del resto, un po' tutta la Terra di Lavoro è caratterizzata da questi scempi delle colline, fatti per sete di guadagno e senza nessuna sete di cultura. Speriamo che le nuove generazioni sappiano capire gli errori dei padri e non ripetere tali barbarie!»
Inserito il 01/08/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Voragini" di Salvatore Orefice  

Commento n° 497
«Scelta obbligata (?) da parte dell'autore l'inserimento di questa poesia nella sezione "erotismo" . Io l'avrei vista bene anche in "ribellione" ... Il poeta, infatti, dopo essere stato momentaneamente affascinato dalla vista di una bagnante completamente nuda su una spiaggia, al primo movimento (irritato) di costei ne resta deluso, quasi disgustato direi. Ciò accade perché il vero erotismo non deve essere confuso con la completa nudità (più adatta semmai alla cruda pornografia), ma nasce sempre da un sofisticato gioco a metà tra il vedere e il non vedere. Le spiagge dei nudisti non sono affatto dei luoghi erotici!»
Inserito il 29/07/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "La nudista" di Giuliano leandro loy  

Commento n° 496
«E' uno stile particolare quello di questo autore, che riconoscerei anche senza vederne il nome. E' uno stile che deposita sulla carta (sullo schermo) ciò che c'è nell'anima del poeta, senza interruzioni, senza spazi bianchi tra i vari versi, come se egli avvertisse l'esigenza di liberarsi il più rapidamente possibile da un peso che l'opprime, dalla cupezza di certi sentimenti. E in questa composizione il sensibilissimo autore si volge al tempo passato (tempo poetico per eccellenza!) , intrattenendosi, pur nel contesto di un'amicizia (di più amicizie), con un'evidente amarezza sul disfacimento di una natura un tempo fiorente ed ora ormai negletta e abbandonata.»
Inserito il 28/07/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Un luogo antico" di giuseppe gianpaolo casarini  

Commento n° 495
«Visitai per qualche giorno Piacenza nell'agosto del 1980, e credo di cogliere il senso di questa poesia sociale, in cui il poeta, con piacevoli quartine metricamente leggermente variate, pone a confronto la sua città di ieri con quella di oggi. La foglia che cade dall'albero sembra rappresentare per il poeta quasi la morte della città com'era per lui una volta (nell'aria si diffondevano le note della tromba dell'allora famoso Nini Rosso, e c'era l'immancabile ragazzina della quale ci si accorgeva poco e che cercava di richiamare l'attenzione) e la sua trasformazione attuale (sono gli arabi, e non più i meridionali, ad occupare le modeste case abbandonate dai locali) .»
Inserito il 27/07/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Senza Titolo" di Claudio Arzani arzyncampo  

Commento n° 494
«E' una profonda introspezione, che ben coglie i vari motivi per i quali si scrive: per rabbia, per manifestare desideri repressi, per cercare di ottenere la pace dell'anima ed una liberazione da ciò che abbiamo fatto nella nostra vita. L'inchiostro, afferma la poetessa, è un potente ansiolitico, soprattutto per le persone che, come si legge nella prima strofa, hanno troppa sensibilità: esse, attraverso la pratica poetica, vorrebbero essere sollevate da questa caratteristica, così simile a una disabilità nella società moderna.»
Inserito il 22/07/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Scrivo" di Paola Riccio  

Commento n° 493
«E' un'opera di riflessione, ma anche un po' di ribellione contro l'ermetismo. E' una composizione con un lessico non eccessivamente ricercato, in difesa appunto della poesia semplice, non crittografica. L'autore paragona la poesia a un'amica sincera, cui si può dare con fiducia la mano e con la quale si possono condividere i momenti brutti e belli dell'esistenza. Gli ultimi versi esprimono il mistero della nostra arte: è difficile, o addirittura non si può, scrivere di ciò che ci accade davvero nell'intimo quando la incontriamo.»
Inserito il 21/07/2015 da Antonio Terracciano alla poesia "Fide et Spes" di Marco G Maggi  

Precedenti 30Successivi 30

1032 commenti trovati. In questa pagina dal n° 522 al n° 493.



Lo staff del sito
Poesie su Internet
Cerca un autore od una poesia

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore - Cookie policy
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .


Copyright © 2024 Scrivere.info Poesie Poesie erotiche Poesie d'amore Nuovi poeti Poesie scelte Poesie sulle donne AquiloneFelice.it