«ognuno ha la sua pena, alcuni però di più... a me piace la strada di chi nemmeno si vede... di chi vive sperso fra la gente. Diventare così. Penso che se ora non lo so fare, un domani riprenderò un po' tutto. (La pubblicazione di sporadiche poesie non cambia questo..., quello è solo amore per le parole, anche se qualcuno diceva, dalle parole viene tanto, tutto...)
Uno dei passi più belli della poesia è quello dal v. 8, 8- 11... davvero un TESTO... apprezzata.» |
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Inserito il 13/10/2011 da Sanzi alla poesia "D'un triste silenzio" di Zarathustra |
«veramente toccante, questa poesia. Sto cercando di immedesimarmi (solo un tentativo, per capire un po' meglio...) in questa cosa qui descritta... per quello che la differenza e la confusione quotidiana può consentire.
La fine della poesia resta impressa...
...sono parole che spingono al silenzio... ti auguro che sia un silenzio per un po' di tempo, poi di trovarne altre
anche se non penso che le tue parole saranno mai facili (per te)
Apprezzata» |
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Inserito il 09/10/2011 da Sanzi alla poesia "Una poesia per dire addio " di Andrea Corba |
| «... chiara... e, anche se è una poesia in tutto, ci vedo qualcosa della prosa, quel qualcosa che ti fa creare un personaggio (o più); non so se sono riuscita a spiegare cosa sento» |
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Inserito il 04/10/2011 da Sanzi alla poesia "Dentro, nella mia mente da bambino" di Giorgia Spurio |
«un giglio di calce... verso che mi ha colpito molto... mi ha evocato una cosa.
Nel senso che dici tu è una qualità (-non a riesco a prendermi mai troppo sul serio, ho capito, tuttavia mi ha richiamato alla mente delle parole che mi dissero... -non ti prendi sul serio- (e non era una qualità)
...la poesia offre molti spunti» |
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Inserito il 29/09/2011 da Sanzi alla poesia "Di nome faccio (Mala) Luna " di malaluna |
| «... non sono in grado di commentare il contenuto (è difficile per me) ma per quanto riguarda la scrittura... è una poesia bellissima. Riguardo al v. 16... quella è una matematica i cui conti non tornano mai, anche quando va bene, per questo ho smesso di contare» |
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Inserito il 10/09/2011 da Sanzi alla poesia "Almanacco Tennistico Autunnale" di M Aprile |
«...si legge e si prosegue per strade nostre... mi piace molto il v. 8, chiedere al sogno di raccogliere il reale, qualsiasi sia.
(noi generico... noi lettori...)» |
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Inserito il 08/09/2011 da Sanzi alla poesia "In red " di Amara |
«mio nonno si sedeva sempre sotto gli alberi, per respirare.
Anche io lo faccio sempre. Bella» |
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Inserito il 24/08/2011 da Sanzi alla poesia "Se non mi fossi ingrigito" di Omero Sala |
| «malinconia e vita si incontrano in questo testo (...possono farlo...) e l'uno immenso si fonde con l'altro in una metà incalcolabile e perfetta (più uno... la tua vita). Ci si inchina alla bellezza dei tuoi versi» |
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Inserito il 24/07/2011 da Sanzi alla poesia "Forse lo faccio" di Amara |
| «Io posso farlo, ma anche se lo facessi con tutta la gentilezza possibile e nel modo che ti serve, in realtà la vicinanza che vale di più, la più preziosa, non è quella che ti danno ma quella che con sforzo sarai tu a conquistare, perché il valore lo puoi dare solo tu... capisci perché... cosa voglio dire...» |
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Inserito il 06/07/2011 da Sanzi alla poesia "Oltre il clamore" di X Bruna Rossini |
«...che strano... mentre leggevo i primi versi (dopo il titolo, panorama...) pensavo... non so perché, mi fa pensare alla- ruota panoramica-... e poi la vedo nominata alla fine... che forza; comunque è una di quelle poesie in cui l'autore sa tutti i significati, di ogni parola, di ogni verso, un po' parla tra sé e sé, un po' no, capita anche a me di scrivere questo genere di cose, invece gli altri che leggono non sempre capiscono... tranne i due o tre a cui uno lo spiega
Bello... comunque i ciechi di solito più che lamentarsi, ringraziano» |
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Inserito il 22/06/2011 da Sanzi alla poesia "Panorama " di Jack Pastore |
| «c'è la sensazione dell'alto (i palloncini che fuggono dalle mani...) e il sentimento del più basso (la gente...) è una descrizione molto efficace, è bastato poco (pochi versi) all'autore» |
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Inserito il 14/06/2011 da Sanzi alla poesia "Notte bianca" di Omero Sala |
| «leggendoti è sempre come partire per un lungo viaggio... poi ti accorgi che era lungo alcune righe, ma la sensazione è come del passaggio di un vortice d'aria, ti accorgi solo dopo dove sei salito, quando sei di nuovo -a terra-. Atmosfere da vertigine, come diceva qualcuno. E, sempre, quella malinconia sull'orlo, tutte cose che sempre per me rappresenteranno il tuo stile» |
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Inserito il 13/06/2011 da Sanzi alla poesia "Per un attimo " di Amara |
| «... non so se l'idea può essere accettata, comunque mi viene da dire, quando puoi, se ti va, con la prima strofa fa' (anche) una breve... sarebbe di una densità e intensità rara... chiedo scusa se queste parole risultano un po' invadenti, ma comunque nascono da apprezzamento dei versi» |
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Inserito il 05/06/2011 da Sanzi alla poesia "Inquieta " di Luigi Di Matteo |
«la sensazione del tempo sospeso ce l'ho presente, credo, sembra una cosa bianca... una leggerissima presa ferma
però quando si sta seduti sotto al tiglio, succede sempre qualcosa, per non parlare della matita gialla... ma di quella secondo me (delle matite, intendo) sai già tutto» |
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Inserito il 12/05/2011 da Sanzi alla poesia "Hai girato l'angolo" di Omero Sala |
«è fantastica... ma... sono consapevole della mia ignoranza naturalmente, comunque volevo sapere 1) se rischio di trovarmi a casa qualcosa che gruga e zilla (mm) 2) se ritrilla è di un animale moderno... non era facile non perdere la bellezza dei versi alleggerendo il tema (beh ma tu...) e comunque il v. 6 è... è un verso bellissimo.
Bella...» |
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Inserito il 07/05/2011 da Sanzi alla poesia "Safari" di Amara |
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«non saprei dire perché... prima ho pensato alla morte (..., poi a un'anima... non si farà spogliare... l'ultimo verso si incide dentro...
e anche nella forma dei versi... bellissima poesia...» |
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Inserito il 04/05/2011 da Sanzi alla poesia "Non date retta a saggi e santi " di Massimiliano Manocchia |
«mi piace molto il verso -e nel cervello vascelli neri... invece riguardo al verso 11, andrò a dormire chiedendomi quale in effetti, precisa, sia la somiglianza tra le due cose... dato che l'immagine che provo è più quella di una pesca sul margine di un pozzo... il resto della poesia, pure bello, è come un quadro, un momento di vita (dell'autore)
Bella» |
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Inserito il 27/04/2011 da Sanzi alla poesia "Almeno quando scrivo " di Luca Torri |
«nei primi 4 vv è descritto in modo un po' nascosto ma con sentimento il rapporto dell'autore con la poesia, l'immagine è l'acqua (trasparenza, azzurro, fresco- freddo), i suoni sono ben distribuiti tra d, r, s... dolore, greto, setacciare... è una poesia che varierà. Poi ci sono due strofe da due versi, la metà. Una il prima (rimane poco dell'oro di un tempo, questo dice... si parla di gioco, di leggerezza), una il presente, solo sabbia... e un silenzio che però non è rassicurante, perché lei non ne ha bisogno, forse...
Certo, una poesia molto ben scritta» |
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Inserito il 17/04/2011 da Sanzi alla poesia "Oro " di X Bruna Rossini |
«è difficile fare una descrizione... su questo, però è sempre interessante leggere cosa pensano gli altri... e mi piace questa poesia per un motivo, perché non è una presa in giro (parola abusata, l'amore...) e lo fa capire che è un ginepraio, l'autore lo paragona al contrasto tra gentilezza e inferno perché va nel senso del suo stile. E' l'amore che ci dimentica... strano e interessante come discorso... non so perché, mi manca l'aria (retaggi...)
Bella» |
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Inserito il 03/04/2011 da Sanzi alla poesia "Senza titolo " di Luca Torri |
«Come succede in alcune poesie di satira, il verso finale è una battuta che rovescia il discorso di prima, anche se uno se lo poteva aspettare che non era una lode (ma non sai mai COME sarà la battuta finale)... questa è perfetta...
Forse, dietro la satira, un rimprovero perché non sappiamo mai capire abbastanza, o veramente
La satira è anche un gioco ma qui, se il lettore non si distrae lo vede, la lingua è sapiente, ho l'impressione che questo modo di scrivere piaccia all'autore» |
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Inserito il 03/04/2011 da Sanzi alla poesia "Il poeta è un gran contemplatore " di Omero Sala |
| «Il tempo del lago è una distanza immensa allo sguardo che, a volte, diventa vicina... inaspettatamente... come un verso che si presenta, bianco e piccolo, alla nostra porta. E' una ragazza malinconica, il lago. Bellissima poesia, la terrò come un ricordo... però un ricordo- presente» |
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Inserito il 01/04/2011 da Sanzi alla poesia "Sul lago " di Amara |
«... provo a dire alcuni pensieri che mi hanno attraversato leggendo...
la prima strofa mi ha fatto pensare alla... grazia femminile, c'è il vuoto e a volte ci si mette vicino una forma di eleganza... ma lo sapevo che non sarebbe bastato a chi scrive, la seconda strofa parla di comunicazione, le ritengo proprio uno specchio... dolcezza e acutezza... alla fine (terza strofa) ci vedo una sensazione, la mente non può mai esaurire le sensazioni e quindi le vivono accanto, ma la cecità di cui si parla è anche proprio un non sapere, che però qui ha una specie di profumo di attesa... felice di avere letto questa poesia» |
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Inserito il 21/03/2011 da Sanzi alla poesia "Dieci lune" di X Bruna Rossini |
| «è una poesia interessante... e alcuni versi colpiscono in modo particolare, ogni tanto ce n'è uno che invece è come se fosse un arresto al flusso che attrae il lettore nel vortice di questa poesia (perché è densa... bella...) per es. il verso 11, non tanto per il senso ma per il -ma- che... è come se fosse un arresto brusco, oppure la fine della seconda strofa, anche se in quel caso può essere una questione di inabitudine (di chi legge) al ritmo interiore di chi scrive, magari... nell'ultima qualche rima... comunque se scrivo così è perché per me è proprio bella... allora mi ci metto a notare delle cose, non so se mi spiego... se non mi piacesse non lo farei ... apprezzata» |
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Inserito il 17/03/2011 da Sanzi alla poesia "Credere in qualcosa" di Mattia |
«non so... non posso parlare per te... ma ho l'impressione che i ricordi non è che se ne vanno... sono cose che restano nei cassetti, invece lasciarli andare è... dire che non servono per vivere, se non come un pensiero che va e passa senza conseguenza per il presente... lasciarli andare è vivere. E' meglio il presente credo... e quando non è meglio, sempre provare...
è bello sfuggire al passato
anche provarci è bello
Mi ha colpito... bella poesia» |
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Inserito il 17/03/2011 da Sanzi alla poesia "Non mi svuotare l'anima " di Nutellina Cinzia Pallucchini |
«Io sono portata a leggere il primo verso come una ripetizione (anaf.) ma non è detto, si può leggere anche nel senso di -punto fermo e poi dinuovo...- le ferite a volte sono così. Impercettibili, dolorosi, scritti... poi con un certo coraggio si danno nomi alle cose (v. 5-6), perché non sono parole indefinite... è tutto vero, come bella a sua volta può essere l'imprevedibilità.
La poesia anche visivamente è come un crescendo fino al v. 5, mentre il sesto sembra un... uno scendere verso una pausa, come quando una canzone finisce sfumando... forse perché il futuro non lo sa nessuno
Apprezzata» |
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Inserito il 06/03/2011 da Sanzi alla poesia "ANCORA e ANCORA" di massy staro |
«Il primo verso... mi ha colpito la sua intensità...
essere derubati del proprio silenzio... nel pensarci per capire, sento come una stretta... un verso terribile (nel contenuto intendo)
Una lettura significativa» |
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Inserito il 06/03/2011 da Sanzi alla poesia "Incompleto " di Mario Contini |
«una descrizione che a volte parla di normalità (sono brevi versi che si insinuano nel discorso come inosservati (v. 3, 7, 12, 14, 19, 22, 24...), non dovrei dire normalità, ma sentimento, altri versi raccontano cose più sottili, per esempio -a quale prezzo siamo andati avanti-, - regalare finestrini /da cui vedersi passare-, parole riciclate-, -mi dicevi dall'altra stanza-, e gli ultimi due v.
mi ha fatto pensare alla relazione e ai suoi... lacci che legano a volte da una parte bene, dall'altra male
Spero di non avere scritto cose troppo sbagliate per il testo... molto bella» |
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Inserito il 06/03/2011 da Sanzi alla poesia "Regalare temporali" di alessandro mazzeo |
| «bella questa poesia... stavo pensando che il punto non è tanto quello che ci viene da fuori ma chi uno vuole essere, però è chiaro che se poi uno diventa la prudenza fatta persona, è perché, come dire, un motivo c'è...» |
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Inserito il 06/02/2011 da Sanzi alla poesia "Io ero un disilluso" di Relavius |
«Sono d'accordo sulla spiegazione al proverbio yiddish, -un incessante lavoro...
essere soli... c'è gente che non li ha mai avuti i genitori... a me vengono in mente due versi di Ungaretti
"il vero amore
è una quiete accesa".
Allora con chi si ha questo e resta con te... con quella persona si può dire che c'è qualcosa per cui valga la pena. Ma la solitudine può essere anche un'amica alcune volte... la poesia è molto bella e fa tanto riflettere... apprezzata, davvero» |
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Inserito il 05/02/2011 da Sanzi alla poesia "Un dio e una burrasca (voltarsi e non capire " di Nero |
«non lo so, comunque prima guardando la poesia intera, una colonna di lettere nere e il bianco a destra...
sentivo -le parole antiche d'ampio respiro e anche se non ci sono fughe, rimedi o terapie quando dici -possono far male... e molte altre cose, la vita dei (tuoi) versi è... il condizionale che nega questo presente che dici tu anche se pure questo presente esiste; è il loro nesso (tra di loro) che fa di questi versi (e gli altri) qualcosa di ampio respiro... mi sa che alcune cose scritte qui sono più un "desiderio" che una realtà
perdono per le riflessioni che si discostano dalla tua idea, lo so che ogni autore si conosce meglio degli altri...» |
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Inserito il 17/01/2011 da Sanzi alla poesia "Il mio è un esilio stanco " di Omero Sala |
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