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Trovati 165 commenti di Luciano Tarabella
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«La metafora è molto bella e calzante. Sono molto affezionato a questa "margherita" gialla perché da piccolo mi avevano detto che chi l'avesse toccata, avrebbe fatto la pipì a letto. Infatti berne una tisana fa bene alla diuresi. Una volta un prof me ne chiese il nome ed io, non sapendolo, risposi: Pisciallètto vulgaris!» |
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Inserito il 06/07/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Il tarassaco" di Nemesis Marina Perozzi |
«Come ti permetti di tirare in ballo Piero senza chiedermi il permesso? Cartellino rossoooooooooooooooooooooo!» |
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Inserito il 28/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Ricucite gente, ricucite" di Aldo Bilato |
«Armonia, musica, stile, rievocazione, tristezza e pacata dolcezza. Eccola signori: madama POESIA!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Il rancore spento" di Nemesis Marina Perozzi |
«Bellissima poesia piena di musicalità. Adoro la lingua napoletana; perciò ti invito a togliere subito la traduzione in italiano, chi non conosce la lingua partenopea (lingua e non dialetto) che se la studi magari leggendo Salvatore Digiacomo o
Eduardo. Magari se credi, come faccio io col vernacolo livornese, alle parole più ostiche poni delle note numerate. Lo farai?» |
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Inserito il 16/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Chiove" di Ela Gentile |
| «questa storiella me la ricordo raccontata da Raimondo Vianello... un milione di anni fa. Mi ha fatto tenerezza!» |
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Inserito il 11/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Non ho l'età" di Pino Tota |
«Per stemperare questa tua angoscia ti allego una battutaccia. Viola quasi nero? Anche mia moglie mi fece un occhio così! Dai, il brutto momento pàssera ops... passerà!» |
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Inserito il 10/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Viola (quasi nero)" di Amara |
«Pregheròòò per teee che hai la febbre nel cuor... La poesia è bella, lineare, aperta; avrei preferito il titolo in italiano ma... salutami Ruby!» |
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Inserito il 06/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Cats" di Amara |
| «Bella. Anch'io ho augurato una nuova forma di comunicazione umana. Qui tu vai a spasso nell'assurdo e nel non senso ma raggiungi la trasmissione dei tuoi significati.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "L'alchimia della U: segno= suono!" di luigi88 |
«La poesia è molto bella e originale ma il titolo, confesso, mi lascia perplesso. Secondo me era più indicato: FUORI DAL MANICOMIO» |
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Inserito il 05/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Fuori dal coro" di Aldo Bilato |
«Quando manca il senso e la soddisfazione della conquista, il degrado morale dilaga.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Storie d'ordinaria follia (ballata)" di Carlo Fracassi |
«Composizione veramente d'alto lignaggio. L'unica cosa che mi disturba un poco è quel "puzza" buttato lì ma il dolore si merita anche di peggio. Personalmente credo che soffrire sia una delle tante afflizioni dell'anima che non possa essere trasmessa a " chicche e sia" (Totò) Brava Anna però, ogni tanto, guarda anche oltre te stessa. (prezzo di questo commento: un bacio (IVA compresa)» |
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Inserito il 02/06/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Lui (il dolore) " di Anna Elvira Cuomo |
«Ho riletto questa poesia e non posso fare a meno di affermare che è bellissima. Anzi, devo anche chiedere perdono a questa poetessa perché, finora, non avrei mai creduto che potesse arrivare a vette così alte . La composizione ha un'impalcatura solida, un'esposizione perfetta e mi "dice" sensazioni superiori. Insomma, a mio immodesto parere, questa poesia è intelligente ed affascinante. Avercene di versi così.» |
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Inserito il 28/05/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Le storie che non esistono " di Anna Elvira Cuomo |
«Scacchisti udite! Un'immortal tenzone in brevi tratti il verso mio dipinge; inoltra il Re dei Bianchi il suo pedone, quel del Re Nero contro a lui si stringe. L'assalta un Cavalier, ma gli si oppone quel della Donna e i colpi suoi respinge. Alla quarta d'Alfier l'Alfier si pone, la Donna il suo pedon d'un passo spinge. L'altro Cavallo accorre. Al primo è sopra l'Alfiere e il preme. Egli il pedone uccide, benche' al nemico acciar la Donna scopra. Ed essa muor ma non indarno. In fallo cadde il duce dei Neri: ei non previde scacco d'Alfiere e matto di Cavallo!» |
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Inserito il 21/05/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Una partita... a scacchi" di Aldo Bilato |
«Non desidero far qui sfoggio di cultura ma i versi che ho appena letto rievocano in me delle suggestioni da poesia classica latina o greca. Avverto dei "lamenti amorosi" stupendi quasi uscissero dalla penna di Catullo per la sua Lesbia o, più vicino a noi, di Tagore . Sono parole che mi fanno immaginare lo sciogliersi di una candela lungo il collo di una bottiglia tanta è l'adesione dell'autrice all'evocazione del suo amato bene. Ho fatto una soave aspersione di emozioni classicheggianti che mi hanno riconciliato con la poesia coniugata al femminile. Tutti vorrebbero essere amati così!» |
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Inserito il 19/04/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Tu sei" di Anna Elvira Cuomo |
| «Ci vorrebbe uno psicologo veramente bravo per spiegarci la mitizzazione del passato. Io ne sono malato da tempo e quando leggo versi come questi mi sento bene: significa che il "virus" non ha colpito solo me, solo che negli anni sessanta ero già alle superiori... Commozione e lacrimuccia da vecchietto rimbambito» |
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Inserito il 23/03/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "Anni sessanta" di Kiaraluna |
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«Chiese a un ventaglio un dotto Archimandrita: " Dimmi, ventaglio, che cos'è la vita?" E il ventaglio, con molle ondeggiamento: " E' tutto vento, vento, vento, vento!" (R. Fucini)» |
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Inserito il 05/01/2010 da Luciano Tarabella alla poesia "La prossima svolta" di Paolo Ursaia |
| «"Che pien di giubilo oggi ti onoraaaaa!" Mi hai fatto ricordare la mia infanzia: le processioni, il catechismo, i tappeti di fiori... ora mi chiedo se Dio ha creato l'uomo o viceversa. Grazie di averla scitta!» |
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Inserito il 11/11/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Tra fede e suggestione" di Mario Bugli |
| «Versi semplici dal significato complesso cioè poesia alta!» |
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Inserito il 24/10/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Improvviso" di Paolo Ursaia |
| «Le Crapaud di Hugo, tradotto dal Pascoli prima e dal nostro a autore poi.» |
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Inserito il 27/09/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Cuore d'asino" di Fabrizio Diotallevi |
«Versi bellissimi intrisi di smarrimento e dolore per un amore che muore. La reiterazione di "vado via" trasmette ansia, incombenza di lacrime, spossatezza psichica. Anche qui comunicazione alta, drammatica, vera. I miei !» |
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Inserito il 11/09/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Vado via" di Grazia Longo |
| «Quando questa poetessa riesce ad esprimere tramite parole semplici e piane ciò che sente, è allora che si giunge alla comunicazione, allo scambio fra l'autore ed il fruitore. Non sempre e non a tutti è dato raggiungere questo momento magico ma quando accade, fateci caso: è lì che sta di casa l'arte!» |
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Inserito il 10/09/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Quattro quarti" di Amara |
| «Versi molto musicali ed incisivi. L'autrice dimostra una maturità espressiva e culturale di livello superiore anche considerando la sua giovane età.» |
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Inserito il 22/08/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Forza" di Annalisa Amadei |
«La rosa vive quanto vive una rosa. Lo spazio di un mattino. Ma tu non sei una rosa né un mazzo; sei un intero giardino perché la tua sensibilità, la tua poesia profuma oltre i tuoi versi.» |
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Inserito il 07/08/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Rosa d'ottobre " di Amara |
| «Leggendo questi versi ho avvertito un'atmosfera da Cinema Paradiso tanti sono i ricordi e le situazioni evocate dall'autore. Non c'è poeta, di ogni grandezza e di tutte le epoche, che non si sia lasciato andare alla poesia del ricordo ma in questa opera si va oltre perché ho sentito la coltre del tempo che si è posata sulle persone e sulle cose come fotogrammi di un film, appunto, in cui è narrata la storia di ciascuno di noi. Noi poeti, intendo.» |
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Inserito il 02/08/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Chi, stanotte" di Gesuino Curreli |
«Come un pittore è la persona meno adatta a criticare l'opera di un altro pittore, così un poeta dovrebbe astenersi dal giudicare i versi di un altro. Ma le regole sono fatte per essere disattese. Verò è che la poesia moderna si è da tempo incamminata verso forme criptiche e segrete ma ad un "antico" come me l'osticità della comunicazione, il gusto della parola per la parola, il labirinto scenico, mi lasciano sorpreso e preda di mille interrogativi. Anche se avverto che la poesia ha un suo valore intrinseco, non riesco a goderne completamente perché lontana dai miei modi espressivi ma questo ha ben poca importanza; sono solo un altro poeta!» |
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Inserito il 12/07/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Da sempre" di Marco Canonico Baca8175 |
«Leggendo questi versi confesso di aver capito molto poco ma lo stupore provato è assimilabile a quello che capita di sentire davanti ad un quadro informale nel quale non si percepisce forma ma si resta colpiti ed affascinati. Ma con il colore che passa attraverso gli occhi è più facile. Con la poesia bisogna che il lettore percepisca almeno un vago sentimento, un'impressione condivisibile col poeta perché la poesia, non dimentichiamolo, è comunicazione così come tutte le altre forme di arte. Se questa manca, arte non c'è. Concludendo di questi versi apprezzo lo sforzo di ricerca ma la comunicazione manca, almeno io non l'ho avvertita .Cmq anche il brano musicale allegata rivela le intenzioni dell'autore. Prova da ripetere.» |
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Inserito il 30/06/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Sostanzialetrattosomatico" di Akim |
«Vesti la giubba
e la faccia infarina
la gente paga
e rider vuole qua
e se Arlecchin t'invola Colombina
ridi pagliaccio
e ognun applaudira!
Antonella come sei brava, dolce e bella!» |
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Inserito il 25/06/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Ridi Pagliaccio" di Antonella Bonaffini |
«La scansione è senza dubbio degna di nota specialmente per i riferimenti artistici- architettonici che dimostrano l'amore e la preparazione della poetessa per un Partenone simbolico e metaforizzato. Resta un po' a latere il fine espressivo e la comunicazione al fruitore ma non sempre l'ispirazione deve preoccuparsi di ciò. La suggestione dell'impianto resta comunque intatta, certamente rivolta ai palati fini di chi ha cospicua dimestichezza con la poesia contemporanea. Azzarderei echi raboniani non per diminuire ma per esaltare l'opera che si pone e si impone per la ricercatezza del lessico, magari un po' troppo protagonista, ma senza dubbio efficace per gli intenti preposti.» |
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Inserito il 13/06/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Trilogia della Lavandaia: Della poesia III: "L'architettura"" di Franca Pistellato |
«Qui siamo davanti ad un poeta che tiene la sua anima in punta di penna tanta è la sua linea diretta dall'ispirazione al verso. Poesia bucolica e panica che lascia tracce di commozione. Alcuni riferimenti naturalistici mi arrivano come cromatici quasi volesssero ricordarmi che il poeta è anche pittore.» |
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Inserito il 08/06/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "La primavera trabocca" di Gesuino Curreli |
«Versi teneri del ricordo di un amore passato ma che rimane lì vicino al cuore. La tua grazia di esporre tanto sentire trasporta il lettore ai piani più alti della Poesia. Si intrasente un rimpianto remoto ed inamovibile che da la forza per tirare avanti.» |
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Inserito il 05/06/2009 da Luciano Tarabella alla poesia "Follia" di Orma Detruria |
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165 commenti trovati. In questa pagina dal n° 75 al n° 46.
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