«In fondo hai rappresentato una pulce che è negli orecchi di tutti, che si domandano: "Bella cosa, anzi bellissima e sociale, che chi prende, ad esempio, millequattrocentocento euro al mese veda aumentato il suo stipendio di ottanta euro". Però, solo citando un caso fra i tanti, mi par di vedere il pensionato a settecento euro al mese, escluso dall'aumento, che si trova sicuramente a pensare: "Ma perché lui si e io no?"
Ma per lui ci sono subito le parole consolatrici che asciugano le lacrime della sua delusione: "A te penseremo dopo!"
Campa cavallo!
Una poesia ironica e ben centrata.» |
Inserito il 27/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Ho una pulce maligna nell'orecchio" di sergio garbellini |
«Perfettamente d'accordo con l'Autore. Un tempo i poeti erano in minoranza, ma conoscevano bene il ritmo, la musicalità, l'essenza della poesia.
Oggi, col diffondersi della troppo facile possibilità di poetare attraverso i siti, si assiste al dominio degli incompetenti che pretendono di scrivere poesia senza averne alcuna competenza, capaci solo di assurde prose spezzettate in maniera ridicola, scimmiottando in maniera abominevole i poeti sorti dal modernismo, gli ermetici veri, che belle poesie le sanno senz'altro scrivere e, pur non scrivendo in metrica, sanno dare alle lolro composizioni musicalità e ritmo.
M'auguro che sia profeta Terracciano quando dice: "E' una febbre che passerà..."
Io ho i miei dubbi...» |
Inserito il 26/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Lo sfacelo della metrica" di Giuseppe Vita |
«Un'autrice questa che sa accettare le critiche (non capita spesso, anzi mai) e provvede a rimediare senza i soliti inutili e ridicoli piagnistei troppi diffusi in questo sito dove navigano personaggi che sembra abbiano l'assoluta convinzione di avere ottenuto il dono della poesia per volontà divina.
Qui appare un'accettabile impostazione poetica, valida in un abile verseggiare, ove persino si riesce a perdonare, nel penultimo verso, quel "protendono di ritrovar spazi", ove il verbo "protendere" esigerebbe un diverso corso gammaticale. Esempio: "protendono verso ritrovati spazi".
Se tutti accettassero le critiche e non si compiacessero per ridicoli, bugiardi e interessati commenti, sarebbe una vittoria per il sito e per la Poesia.» |
Inserito il 20/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Mute Parole" di carla composto |
«Sinceramente, pur riconoscendo le doti di questa Autrice, mi chiedo come una persona semplice e chiara di concetto possa comprendere una poesia che neppure l'Autrice ha compreso e che Lei stessa, addirittura, non non sa neppure cosa volesse dire. Ma siccome molti, dimostrando grande bravura, sono penetrati a spiegare quello che neppure l'Autrice ha spiegato, ne prendo atto e deduco, per forza di maggioranza, che evidentemente manca alla mia capacità di comprensione la qualità essenziale e superiore del saper capire anche quello che neppure l'Autrice ha capito. Mi pare che fosse Flaiano che diceva di Montanelli: "Riesce a spiegare anche quello che non ha capito bene neppure lui."» |
Inserito il 16/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Angeli caduti" di Patrizia Ensoli |
«Bellissima poesia vergata con i caratteri dell'anima, in un ideale nuovo, anzi rinnovato inontro con la madre, rivissuta con nuovo afflato negli attuali dolorosi momenti.» |
Inserito il 11/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Ti ho ritrovata nel giardino che ami tanto" di alias Marina Pacifici |
«Una poesia che esce dal sollito cliché delle sdolcinate poesie di troppi autori che diffondono i loro "mielosi lamenti" in occasione del giorno della mamma. Questa è una buona poesia sull'argomento, impostata com'è, diversamene da altre, piene di frasi fatte e ripetute, su una linea di apprezzabile lirismo.» |
Inserito il 09/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Ritratto" di Bianca M Sarlo |
«Finalmente una poesia sulla "mamma" come si deve, senza retorica, mancante dei soliti paroloni e delle medesime frasi fatte, dette e ripetute migliaia di volta. Un bell'omaggio davvero alla mamma questo di Luciano, affrancato, da buon livornese, da ogni incombenza di ripetuta retorica stucchevole che lascia solo noia e non commozione. Bella lirica.» |
Inserito il 09/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Sarà un temporale" di Luciano Tarabella |
«Questa è una poesia che non mi è dispiaciuta, fra le tante che mi sono... "dispiaciute" della fiorentina poetessa.
Mi chiedo però per quali virtù divinatorie essa sia in grado, con un'operazione semplice matematica basata sulla sua età e su quello della morte della madre, di calcolare il tempo esatto della sua dipartita.
Che la "consigliera" Autrice abbia nel suo dna il segno dei Maia, che erano in grado di indovinare il giorno della fine del mondo?
Saluto amichevolmente l'Autrice, che, essendo di un certo posto, sa capire anche l'ironia e lo sfottò (non maleducato), e non se la prende certamente.
Anche quando si tratta della mamma, dalle nostre parti si sa scherzarci, ma pur nello scherzo c'è un tale rispetto che altri non immaginano.» |
Inserito il 08/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Non manca molto!" di Berta Biagini |
«Quando il lampeggiare del verso è limpido ed accessibile al cuore di chi legge, quando il sentimento è verità e non solo desiderio egoistico di farsi ammirare e stupire, quando, per un indelebile ricordo si riesce a descrivere un moto dell'anima con tanta semplice efficacia e bellezza, allora può parlarsi di autentica Poesia con la P maiuscola. E questa è autentica Poesia.» |
Inserito il 06/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Ricordo" di alias Marina Pacifici |
«Tutto il mio rispetto per questa Autrice che sa scrivere anche belle poesie. Però, nel caso di questo "mieloso" omaggio alla madre, non posso non essere d'accordo con la bacheca di Giovanni Chianese. Il fatto è analogo a quando un oratore calca la voce su un termine che è di per sè commovente, e tutti i presenti applaudino fragorosamente. E figuriamoci se un "commovente" omaggio ad un argomento che porta irrimediabilmente al successo, cioè la "mamma", non suscita l'alttettanto commosso pianto dei tanti amici toccati dalla profondità del sentimento, che strizzano sulla pagina del sito i loro lacrimosi fazzoletti. Altra cosa però è la Poesia. E l'Autrice, cui do atto di aver anche fatto buona poesia, qui si è lasciata prendere la mano.» |
Inserito il 05/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Emme come Maria, A come amore" di Sara Acireale |
«Ancora una volta, con le sue osservazioni di varia umanità, tese a posarsi su molteplici vizi evidenti, il nostro Terracciano colpisce in pieno nel segno, e con precisione evidenzia un difetto che ormai è sotto gli occhi di tutti, ma che purtroppo pare ineliminabile.
Il desiderio spesso di pubblicare ad ogni costo, anche in mancanza d'idee, fa rielaborare poesie anche di notissimi autori, cambiando qua e là qualche parola, per poi gabellarle come proprie, con la conseguenza di una caterva di commenti elogiativi (di grande sincerità!) da parte di interessati amici.
Questo è successo diverse volte, ma siccome per gli amanuensi la pena è solo, ove scoperta, la cancellazione della poesia copiata in tutto o in parte, si continua nel vizio.» |
Inserito il 02/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "I poeti leggono poche poesie" di Antonio Terracciano |
«REPETITA IUVANT! Quindi, dal momento che già una delle volte precedenti avevo commentato questa medesima poesia, rimando l'Autore a quel commento... sconfessando il detto dei latini, e conseguentemente non ripetendolo!» |
Inserito il 02/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Vieni" di Gesuino Curreli |
«Bellissima poesia, condotta secondo schemi lirici molto apprezzabili, dove, pur nell'andamento in versi liberi, si coglie una intensa musicalità che si accompagna in maniera armonica con l'intensità del sentimento.
Il nostalgico esordio si conclude con una nota quasi nascosta nell'intreccio dei versi, che riesce però ad esprimere e far capire al lettore la certezza di una speranza, pur racchiusa in una evidente malinconia dell'animo.» |
Inserito il 29/04/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Al valico della nostalgia" di alias Marina Pacifici |
«Fai bene con Euterpe a far l'amore,
mio caro Tarabella sonettaro,
ti sei scelta davvero la migliore
perciò d'elogio non ti sarò avaro.
Mi raccomando, mai non la tradire,
però quando la lasci un poco sola
(Luciano, adesso non inorridire!)
viene a letto con me, bella figliola!
Gran generosità noi mostreremo
verso l'Euterpe ch'è meravigliosa,
in amicizia ce la scambieremo
senza ch'ombra fra noi ci sia... gelosa!
E credo, con questa strimpellata, di avere detto in sintesi tutto quello che c'era da dire...» |
Inserito il 10/04/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "I mi vizzi" di Luciano Tarabella |
«Poesia intensa e sofferta nella memoria irrisolvibile del rimpianto, dove l'autrice, secondo un suo costante indirizzo di cuore e poetico, ritorna alla nostalgia di un tempo passato, quando il padre non era ancora un'ombra, come nel presemte doloroso momento, che è destinato a rivelarsi soltanto in un malinconico sempre più lontano ricordo, senz'altra soluzione possibile.
Ottima impostazione poetica.» |
Inserito il 05/04/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "E nel silenzio ti ritrovo" di alias Marina Pacifici |
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«Ancora una volta il nostro esperto Terracciano non può fare a meno di distogliere l'attento sguardo (come fa sempre) dall'osservazione della realtà e dei comportamenti che iin essa si svolgono, e lo fa con la medesima arte che lo contraddistingue, grande osservazione dell'umanità che lo circonda. Un sonetto che guarda, osserva e... trae le conseguenze! Quindi davvero una bella composiione, e se proprio dovessi andare a cercare il pelo nell'uovo nella tecnica di questo sonetto in endecasillabi, direi che il verso ultimo della prima quartina "che compartire fecero gioie e doglie" mi appare come un dodecasillabo. Però, sicuramente, se l'attento Terraciano ha così scritto, mi sbaglio io...» |
Inserito il 05/04/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Dissolvenze" di Antonio Terracciano |
«Una Poesia questa, come è retaggio solito dell'Autrice, tutta impostata su un moto del sentimento, nell'onirica immaginazione di un viaggio su di un veliero nel cui corso sono espresse bellissime ed appropriate metafore. Una Poesia di ottima impostazione lirica, che sorprende il lettore per la sua intima intensità e l'ottimo linguaggio letterario.» |
Inserito il 22/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "A levante" di alias Marina Pacifici |
«Ecco finalmente una poesia breve scritta secondo il ... sistema occidentale, originale e bene impostata, piacevole. Questo è il nostro stile di occidentali e ci appartiene, senza il ricorso incredibile, che negli ultimi tempi si accentua, a scopiazzare lo stile di una razza che ha di diverso da noi non solo il colore della pelle, ma soprattutto la mentalità. Intendo parlare degli haiku, che tanti, nel loro spirito esterofilo, si sforzano di imitare, ma che però, belli e pienamente compresi dagli orientali, non appartengono assolutamente al nostro mondo poetico. E quando intendono profittarne i nostri "poeti", che forse trovano tecnicamente un poetare apparentemente facile nel disporre tre versi, il risultato si vede. Ed è noia in assoluto...» |
Inserito il 20/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Lavo il mio mondo" di poeta per te zaza |
«Una bella e significativa poesia, che riecheggia, nella sua la tematica, la poetica un autore americano evidentemente caro a Michaelsanther, Edgar Lee Masters nell'"antologia di Spoon River". Gli epitaffi, che sempre falsificano la verità sulla pesona, nella fantasia di un poeta riescono a dire quello che è, senza essere costretti nei limiti della bugiarda convenienza.» |
Inserito il 19/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Epitaffio La Prostituta" di Michaelsanther S |
«Bellisima lirica del rimpianto, nella memoria incancellabile del padre, espressa in versi dolcissimi e malinconici, ove la nostalgia del ricordo si fa vera Poesia nello scorrere dei versi, fino alla commovente immagine finale, nella quale è raccolto tutto il sapore del rimpianto: "Non sei presente... ed è un'altra primavera!".» |
Inserito il 15/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Il silenzio questa sera" di alias Marina Pacifici |
«Poesia intensa nel sentimento, espresso attraverso un momento di vita sincero e descritto con la medesima partecipazione dell'anima che contraddistingue tutte le liriche di questa brava autrice.» |
Inserito il 07/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "E con te" di alias Marina Pacifici |
«Sono solidale con l'autore, anche se a me il gioco del calcio piace tanto e me ne diletto egualmente. Una nazionale di calcio italiana dovrebbe avere almeno tutti calciatori italiani. Invece si ricorre a piene mani agli oriundi, gente che ha già partecipato a campionati del mondo o europei con i colori di altre nazioni (le loro), si concede loro la nazionalità italiana, e così vivono una seconda vita calcistica impedendo ai calciatori italiani (e ce ne sono dei buoni) di emergere. La colpa però non è di questi "stranieri", ma di chi, cercando un risutato positivo ad ogni costo, ricorre a questi trucchi. Vizio, purtroppo, che noi italiani abbiamo sempre avuto, fino dai lontani tempi di Pozzo. E quando c'è da cantare l'inno nazionale...» |
Inserito il 06/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Forza Italia!" di Antonio Terracciano |
«Non entro nel merito della poesia, che, se ben compresa, può essere anche bellissima. Mi soffermo invece sul fatto che viene chiamata nel titolo "sonetto", che è un tipo di poesia ben definito e con regole fisse e non mutabili. Questa lirica non ha nessuna delle caratteristiche del "sonetto", che è... marchio di fabbrica protetto. Spesso succede che, anche in questo sito, viene definito alla carlona "sonetto" qualsiasi tipo di composizione poetica, quindi si nota che non ci sono molti che hanno una pur minima conoscenza delle forme poetiche, le quali, in un sito che si occupa pressocché esclusivamene di poesia, devono essere necessariamente rispettate.» |
Inserito il 05/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Sonetto Brianzolo (Seconda chiamata)" di Jmmy Al Pit |
«Non è purtroppo impeccabile lo stile metrico dell'autore, come viene da qualcuno affermato. La metrica ha regole fisse, precise e irrinunciabili.
Ad esempio, quarto verso della quarta quartina "inebriandosi con del buon vino". E' un decasillabo e stona con tutti gli altri endecasillabi, apparendo come una nota stonata.
Comunque la poesia è molto piacevole, ed io con tutta umiltà (anche se conosco molto bene la metrica) mi permetto di suggerire di cambiare quel verso così:
"inebriandosi pure col buon vino".
Spesso questo autore si presenta nei commenti come un maestro correttore di metrica. Vorrà quindi pure accettare che qualcuno (che s'intende, ripeto, di metrica) corregga lui. Naturalmente quando c'è un vero errore di metrica.» |
Inserito il 04/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Erano anni di vacche magre" di Duilio Martino |
«Vecchio Tarabella, sempre più in gamba e pieno d'ironia (meglio sarcasmo?)... sociale, passano gli anni ma non passa e non si estingue, anzi si rafforza, l'antico spirito toscano...» |
Inserito il 02/03/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Un si sa più a chi dà retta!" di Luciano Tarabella |
«Mi soffermo su questa poesia della poetessa col giglio fiorentino perché finalmente non la sento dare consigli su tutte le possibilità e circostanze umane che sono infinite, dove diventa noioisissima (ma col sorrriso), mentre qui (e ripeto il finalmente) riesce ad uscire dalla sua veste di impenitente consigliera che conosce tutte le sfumature dei caratteri, e a darci una poesia che, lo dico sincero, è vera Poesia. Ed entra quindi nel concetto e sopratutto nella fase di Poesia quell'espressione dei sentimenti che in pochi sentiti versi l'autrice sa esprimere, sensibili ed efficaci nell'immaginare la congerie di pensieri passano nella mente di tutti, chi va e chi resta, nel momento del distacco. I poeti piacciono, i consiglieri... meno!» |
Inserito il 26/02/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Il nostro futuro" di Berta Biagini |
«Finalmente, girando qua e là, si riesce a trovare qualche poesia che fa della musicalità il suo vanto, e dell'impostazione poetica la sua forza. Questa è una di quelle. Complimenti all'Autore. E non voglio dire altro.» |
Inserito il 22/02/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Vieni" di Gesuino Curreli |
«Ed è davvero uno spettacolo indimenticabile la città di Firenze osservata, per di più in un momento particolare dell'animo, dal sagrato della basilica di san Miniato al monte, in un giorno festoso come la Pasqua.
Rimane, sempiterno, nella memoria, il ricordo. E la poetessa rivive quei momenti indelebili passati, in uno splendido procedere poetico emozionato ed intenso di sentimento.» |
Inserito il 22/02/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Pioggia a San Miniato al Monte" di alias Marina Pacifici |
«Incipit della composizione: "Quando l'astro sorge a PONENTE".
Pensando che l'astro sia il sole, che dovrebbe per logica credo immutabile dei movimenti astronomici sorgere a levante, non so se questo "escamotage" sia dovuto ad un rovesciamento delle leggi naturali inventato per rendere più interessante e originale la poesia, oppure se si tratti di un refuso, che per distrazione può succedere.
Comunque, se nessun altro se n'è accorto, può darsi che sbagli io. In tal caso mi scuso con l'Autore riconoscendo la somma bellezza della poesia.» |
Inserito il 17/02/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Sorge" di Francesco Rossi |
«La memoria della figura paterna ritorna ancora potente e implacabile nella Poesia di questa Autrice, che spesso si riconduce nelle sue liriche al ricordo di un tempo passato, quando ancora non s'immaginava che ogni atto vissuto col padre si sarebbe mutato in doloroso rimpianto. E sempre lo sente il padre in quegli attimi e in quelle situazioni nelle quali gli viveva accanto, e sembra davvero trovare uno sfogo ed una soluzione a questa tristezza soltanto nell'immensa abreazione che sa concedere solo la Poesia.» |
Inserito il 15/02/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Il valico di una perduta stagione" di alias Marina Pacifici |
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