«Certo la vita ci dà dei messaggi che spesso non riusciamo a capire, o ciò avviene quando è troppo tardi, la vita c’insegna, e magari, riusciamo a trovare il nostro equilibrio, sovrapponendo attimo dopo attimo e costruendo così la nostra opera.» |
Inserito il 16/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Stong" di anna maria cartisano |
«Una bella poesia che descrive la fragilità dell’anima che scivola, rotola, cade, ma non muore, si rialza, fa sentire la sua voce, seppure flebile, riprova a volare, si posa, ma solo per riprendere forza.» |
Inserito il 16/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Anima fragile" di Anna Di Principe |
«Incontro fantasioso tra Catullo e Saffo? Agli occhi del lettore diviene quasi reale. D’altra parte Catullo apprezzava Saffo e i suoi “Carmina” sono la fonte che ci portano alla conoscenza dell’opera della poetessa greca. Un dialogo, nei versi del De Marchi, che è un rinfacciarsi l’amore tra i due poeti. Che senso ha il tuo amore, sembra dire Saffo, amando una donna che non ti ama, anzi ti maltratta? E tu, Saffo, che fine ha fatto quel tuo amore che ti portò quasi alla morte? La conclusione non poteva essere diversa, in virtù di quell’amore che non esiste. Si, restiamo qui, sull’isola di Lesbo a cantare l’eterno amore. Poetica dell’amore, quindi, delle sue pene, dei suoi inganni, delle sue illusioni, descritta mirabilmente dal De Marchi.» |
Inserito il 16/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Quando Saffo incontrò Catullo" di Cristiano De Marchi |
«Di notte, nel silenzio del mondo circostante e nel silenzio dell’anima, accade che si debba prendere qualche decisione importante, accade di sentirsi smarriti, accade di sentire più intensamente l’assenza di qualcosa o qualcuno, accade di vedere solo buio, ma la notte è mistero e magari in sé nasconde anche la chiave per trovare la giusta soluzione.» |
Inserito il 15/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Palpiti notturni" di Anna Di Principe |
«La breve nota ci guida alla comprensione di questa poesia, dove l’ottimo autore ci avvicina al significato delle metafore insite nei simboli tatuati sulla pelle “di un uomo in cerca dell’eterno respirar. Immagini chiare e profonde, impresse come tatuaggi, dove l’ Aum ha significato di solenne affermazione, e il Claddagh, avente la forma di due mani che abbracciano un cuore sormontato da una corona, rappresentano, le mani, simbolo di amicizia, il cuore di amore e la corona di lealtà. L’occhio della perfezione (UTCHAT) , sul collo, è inteso come regalità e protezione, per assaporare mille avventure, mentre nell’uomo scorrono due opposte forze, perché il fine ultimo è giungere a nuova vita, crescita, forza e pace (Koru sulla fronte)» |
Inserito il 14/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Metafore negli incavati simboli" di Pagu |
«Il dolore, le lacrime, la pace perduta a causa della tragedia del mare che priva una donna del suo compagno di vita, molto ben descritti in questi versi dal bravo autore.» |
Inserito il 14/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sposa che sonno non prendi" di Davide Ghiorsi |
«E' un sogno dell'autore quello di fare l'astronauta, da quando era bambino. Forse perché sin d'allora avvertiva in sè quel bisogno di spazio e di equilibrio, quel desiderio di pace che si può trovare solo allontanandosi dalla terra.» |
Inserito il 14/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Astronauta" di zani carlo |
«E’ tipico del vento portare via i pensieri, mettere le ali ai sogni, rapire le parole, sfiorare anni di silenzio. Perché nella vita tutto corre nel senso del finire.» |
Inserito il 13/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Del vento" di Rosita Bottigliero |
«La domanda non ha risposta. Ci si può incontrare di nuovo, mille volte, per abitudine, ma quando questo incontro diventerà vero incontro, quando corrisponderà al nostro desiderio, quello di vivere un attimo di felicità, assaporando l’altrui felicità?» |
Inserito il 13/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Quando?" di Jibi |
«Seducenti e ardite immagini quelle evocate in questi versi che celebrano la maga Circe e i suoi incantesimi. Complimenti per la descrizione accurata e suggestiva.» |
Inserito il 13/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "La maga Circe" di Anna Di Principe |
«Il mondo sta cambiando. Come essere strumenti del cambiamento se non siamo disposti a rivedere le mostre idee, quei concetti inculcatici dai nostri predecessori e divenuti nostri? Il bene e il male, l’odio e l’amore sono il bene, il male, l’odio e l’amore che noi conosciamo? Dobbiamo andare oltre i limiti delle nostre definizioni. Abbiamo “congelato” il divenire nell’ “essere” di un tempo come in una prigione. Allora per non correre il rischio di costruire una cattedrale nel deserto, sì, le nostre parole devono cambiare in funzione dell’amore, del bene, della spiritualità, della poesia, che cambiano e quando saremo così vicini, non riusciremo mai a toccarli, perché essi muteranno ancora. Tutto questo leggo nei versi del poeta De Marchi!» |
Inserito il 13/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Cattedrale nel deserto" di Cristiano De Marchi |
«La nota, brevissima, ma molto eloquente! Così il testo della poesia, molto profondo nel significato, accattivante nello stile e nella stesura. Qui le ali non rappresentano la fuga per chi è “stanco di nuotare a stento/in quel che è mare di retorica”, ma è la capacità di volare innalzandosi al di sopra dei comportamenti di chi si dimena, di nascosto dallo sguardo altrui. Ma serve davvero a qualcosa questo dimenarsi se il suo gioco maldestro viene facilmente scoperto?» |
Inserito il 13/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sferiche Forme... Approssimativamente al di Sotto" di zani carlo |
«La poesia come sorta di magia tra le righe dove rivivono sensazioni, dove basta chiudere gli occhi e sognare e rimanere in equilibrio per andare oltre. Versi magici che vanno alla riscoperta della bellezza e dell’armonia.» |
Inserito il 12/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Magia Tra Righe di Poesia" di carla composto |
«Quante cose può il male, infinite! Sempre in agguato, accattivante, persuasivo, è capace di trasformare ogni cosa, persino il ghigno in sorriso. Descrizione molto bella ed efficace. Questi versi sono davvero profondi!» |
Inserito il 11/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il Male" di carla composto |
«Immagini nitide, delicate, come piccoli istanti uniti dal tempo. Poesia breve ma molto profonda» |
Inserito il 11/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Ombra di pensiero" di Rosita Bottigliero |
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«Opera molto originale. Versi sapientemente strutturati, che coinvolgono il lettore immergendolo nella follia dei numeri. Sorprendente la bravura di questo autore che si fa sempre più apprezzare.» |
Inserito il 11/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Esoterismo numerico del dolore" di Pagu |
«La storia del cinema, ma anche la storia di uomini che hanno fatto il cinema, rivive in questi versi del poeta De Marchi, con la fluidità d’una pellicola. Tutto si svolge chiaro davanti agli occhi del lettore. Leggere i suoi versi è dare vita alle immagini, rivivere le scene, ascoltare la colonna sonora del film. Vorrei rimarcare un concetto proprio della poesia, con una ulteriore estensione e cioè che se c ‘è arte dove noi siamo arte, allora c’è il mito dove noi siamo mito. E’ questo il mio libero commento sulla poesia, nel pieno rispetto dell’argomento trattato e dei commenti, altrettanto liberi, degli altri autori.» |
Inserito il 11/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "C’era una volta" di Cristiano De Marchi |
«In uno sguardo c’è tutto il mistero che attrae, affascina, amplifica la curiosità, come elegantemente descritto nelle immagini che i versi rendono vive agli occhi del lettore.» |
Inserito il 10/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Occhi di Ragazza" di zani carlo |
«In splendidi versi l’autrice descrive la ribellione di un’anima, assetata di luce e di colori, alle sofferenze e all’angoscia, una ribellione con un finale positivo in quanto la vede trasformarsi in farfalla.» |
Inserito il 09/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Anima ribelle" di Anna Di Principe |
«Incanto come prigione, prigione voluta dal vivere l’amore. Non ci si può e non ci si vuole svegliare dall’incanto se basato su un sentimento intessuto di desiderio e passione. Bello il contrasto espresso nei versi “ confondono idee di porpora/le labbra tue bianchissime….”» |
Inserito il 09/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Incanto" di zani carlo |
«Eh si, capita di dover prendere una decisione improvvisa in bilico tra la sofferenza e l’abbandonarsi ad un gesto inspiegabile. S’eleva un silenzio improvviso dove si riesce a sentire solo il proprio respiro. Poesia questa di emozioni e paure, di attesa e dolore.» |
Inserito il 09/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Decisione Improvvisa" di zani carlo |
«Elementi come fuoco, vento, terra, cielo ci riconducono al “Cantico delle Creature” di San Francesco, elementi, che il bravo autore loda esprimendo tutta la bellezza, l’intensità e la profondità del suo “sentire”. E avverte di non essere solo in questo suo confondersi con l’immenso di fronte al quale s’inchina, e dal quale il poeta dice “un Dio” mi ha generato. Non a caso, non dice “Dio”, ma “un Dio”. La bellezza e la grandezza delle lodi delle creature non è soltanto nella qualità dei sentimenti che contengono, è anche nell’aspetto formale, nel modo come sono strutturate, che è di altissima qualità. Allo stessa maniera lo è questa poesia del De Marchi.» |
Inserito il 09/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Non sono solo" di Cristiano De Marchi |
«Non si smette mai di cercare in un tempo scandito dalla tempesta. C’è inquietudine e dolore in questi versi che arrivano fino al nostro cuore e mutano in un ricco fiorire di immagini.» |
Inserito il 07/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Amante defraudata" di Anna Di Principe |
«La tristezza, la sofferenza, le lacrime legate al ricordo della tragedia di una città devastata dal terremoto, L’Aquila; questo ricordo resterà sempre vivo alla memoria, così come risulta nitido e preciso nelle immagini descritte dai versi del poeta che qui ha dimostrato che tutto può essere oggetto della poesia e lo ha fatto con bravura e con rispetto e con profondità espressiva.» |
Inserito il 07/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Aprile... all'Aquila" di zani carlo |
«In assenza dell’amore, si annaspa nel buio, si cuce col filo un innesto di silenzi e carezze e sorrisi fino al cuore. L’amore quando manca è speranza ed è dolore, è un interrogarsi su cosa fare, è un nascondere dentro se stessi questa stessa mancanza, per placare l’inquietudine dell’anima e forse, illudersi ancora.» |
Inserito il 06/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Amore dove sei?" di Anna Di Principe |
«E’ un pensiero maledetto, dice la nota. E la poesia di De Marchi rispecchia questo pensiero. L’arte siamo noi, i nostri pregi, i nostri vizi. “Morte, sorte, sacrilegio e arte/vita, destino, fortuna e carte!” La più grande virtù sta nel saper vivere maledettamente i vizi. L’arte non s’inventa, è quello che noi siamo e non possiamo depurarla o passarla al setaccio o manipolarla. Si esprime, vergine, tal quale nasce. Non posso dire: oggi divento poeta. Eppure c’è tutto un mondo di poeti, di strofe inutili, di pensieri maldestramente nascosti, poeti che dal pulpito della loro sapienza, giudicano, dettano le regole. Ma la poesia non vuole regole. La poesia è una pianta spontanea, che cresce rigogliosa, anche dove incontra un terreno sterile.» |
Inserito il 06/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Maledizione" di Cristiano De Marchi |
«Non c’è una posizione comoda per pensare, pensare a volte fa male, si preferirebbe non pensare, eppure non si può, nonostante tutta la sofferenza che ne deriva.» |
Inserito il 04/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Come si può" di zani carlo |
«I versi conclusivi contengono più di una speranza, una certezza, quella di risorgere dalle macerie della vita. Di notte c’è il nulla ed i ricordi sembrano irraggiungibili, ma arriverà il nuovo giorno e questa lunga attesa finirà.» |
Inserito il 04/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "La lunga attesa" di fausto di pasquale |
«In questi versi introspettivi, l'autore ci dice cosa non è, non è un poeta, né uno scrittore, né un artista, né un attore. Sta all’immaginazione di ognuno di noi capire cos’è . Comunque, sono versi questi, che mettono di buonumore.» |
Inserito il 04/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Non sono" di Peppe Cassese |
«Si un vero idillio questi versi, un’ode al vento, scritta con eleganza e raffinatezza. Un vento impetuoso e violento, dispettoso a volte, un vento che scompiglia la Primavera, imprevedibile, che prima o poi si placherà e allora sarà sereno il cielo allietato da un tubare di tortorelle.» |
Inserito il 04/04/2015 da Rosetta Sacchi alla poesia "Vento" di Dorella Dignola |
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