«Compito, funzione, direi quasi missione, assolta dalla religione e dalla poesia, seppure in maniera diversa, che certamente passano inosservati a chi, dedito ad una vita quotidiana priva di scosse e turbamenti, fatta di tappe che si ripetono (svegliarsi, lavorare, mangiare, procreare, dormire) sta attento a un mal di pancia per il troppo ingozzarsi o una cefalea perché non ha voglia di lavorare o a una banale influenza, ma non sta lì a preoccuparsi per un male che investe l’anima. L’anima non la vede, non la tocca, non esiste. D’altra parte c’è differenza tra chi vive in superficie e chi scava nel profondo. La vita non finisce con la morte. La morte non è la meta, è la fine di un viaggio per intraprenderne un altro.» |
Inserito il 12/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Poesia e religione" di Antonio Terracciano |
«I ricordi vanno e tornano, impalpabili solo all’apparenza, restano incisi su un foglio. Pur legandosi al nostro passato, s’imprimono sul presente e sfiorano il futuro. Bella e nostalgica poesia introspettiva!» |
Inserito il 25/04/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "I miei ricordi" di Alberto De Matteis |
«Una lirica dove l’amore respira, vive, palpita ad ogni verso. Una lirica che fluisce nei più intimi pensieri e fonde l’anima e il cuore nello stesso ardire. Bella la lirica e bravo l’autore!» |
Inserito il 13/04/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Un cuore, un'anima" di Giovanni Monopoli |
«Forse è vero, è tutto tempo perso, anche quello impiegato nel voler dare una spiegazione all’amore. L’amore vive e contiene in sé la luce e il buio, il bene e il male, l’alba e il tramonto. E tutto ciò lo rende infinito e indefinito. Una bella poesia di cui ho apprezzato soprattutto la consapevolezza d'una realtà espressa dai versi e la serenità che ho percepito nel"verseggiare" del poeta.» |
Inserito il 09/04/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Tempo perso" di Demetrio Amaddeo |
«Credo che l’autore, immaginando o pensando ad un amore tra un uomo in età matura ed una donna ben più giovane, restando con tutti e due i piedi ben saldi a terra, abbia voluto ironizzare su questo sentimento. E credo, anche, che l’abbia fatto molto bene, ipotizzando la risposta della giovincella che, con il “candore” o “la precoce saggezza” dei suoi anni, non poteva rispondere diversamente. Naturalmente, questa è solo la mia interpretazione, alla quale sempre mi lascio andare quando una poesia m’attrae. Dello stile e delle capacità del poeta non parlo, è cosa ormai nota che qui non può trovare che una positiva conferma.» |
Inserito il 09/04/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Dichiarazione d'amore" di ex Lorenzo Crocetti |
«La felicità, direi, che non possiamo toccarla, fa parte dell’immensità come l’amore, come il bene. Fa parte della vita ma non ci è data viverla a lungo, poiché muta con il nostro continuo divenire. Apre a molteplici riflessioni questa lirica, ognuno segue il suo cammino. Ho apprezzato la nota e della scrittrice Virginia Woolf, che io amo molto, e dell’autore, che condivido pienamente. Al poeta dico bravo, versi eleganti e raffinati oltre che significativi. Ottimo stile!» |
Inserito il 04/04/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "La felicità non salva tant'è misera e passeggera" di Pagu |
«Nessuna ragione chiede devastazione e morte né la giustifica, ma tutto ciò, oggi, pare ricada nella normalità. A volte preferiamo non vedere, non sapere, ci basta voltare l'angolo per trovare la morte in agguato. Una realtà da non disconoscere, da non ignorare, ma su cui riflettere!» |
Inserito il 23/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Solo un giorno d'inebriante normalità" di Pagu |
«Suggerimenti, consigli? Certamente splendide riflessioni preziose per la vita e dettate dall’amore.» |
Inserito il 23/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Più amore per la vita" di Alberto De Matteis |
«Se c'è un qualche dubbio su quanto si possa meravigliosamente esprimere in pochi versi, questa poesia toglie ogni dubbio. E' bella, intensa, profonda e in sè contiene sapore d'immensità. Meglio non avrebbe potuto esprimere l'autore il suo sentimento d'amore. Sublime!
...e complimenti!» |
Inserito il 17/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Non manca niente" di Alessandro Moschini |
«I primi quattro versi sono già poesia nel senso più sublime, sono il cardine attorno a cui è possibile costruire non una ma innumerevoli poesie, diverse tra loro per momento emotivo o elaborazione fantasiosa, o anche per spaccato di vita reale. Lo sfondo lirico che anima ogni verso è quello dettato da una sorta di malinconica consapevolezza, la certezza della presenza è avvertita in un tempo- spazio, che va oltre ogni misura o dimensione. Il lettore, si sa, non potrà mai comprendere una poesia, la interpreta e ne scrive una sua, alla lettura, completamente nuova.» |
Inserito il 09/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Siamo" di Rasimaco |
«Realtà e sogno in una visione d’insieme, un’altalena che ci sospende tra la terra e il cielo. Perché, infatti, privarsi del sogno quando le amarezze reali della vita raggiungono il limite di sopportazione? Il sogno potrà essere via di fuga, o rifugio, per me si tratta di una chance. E’ così che la vita avrà nuovo respiro, nuova forza e potremo superare altri ostacoli. E’ fantasia? Non solo…» |
Inserito il 08/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Fantasia" di ex Lorenzo Crocetti |
«Non poteva essere più chiaro di così il Poeta. Una dedica alla donna, alla sua donna che rappresenta per lui il suo Universo. Non solo, ma è una lirica che ad ogni verso sprigiona amore, giacché la vita stessa è amore. Una lirica semplice, soave e certamente condivisa. Il mio elogio al l'autore!» |
Inserito il 03/03/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Profumo di Donna" di Calogero Pettineo |
«La visione dell’amata è luce e illumina tutto d’intorno perché l’amore stesso è luce. L’amata diventa guida perché l’amore comanda senza ordinare. L’amata diventa musica perché l’amore le detta il ritmo da seguire. L’amata diventa terra da percorrere perché l’amore imprime le impronte d’ogni suo passo . E tutto è perfetto perché l’amore, quando è vero, è perfetto.» |
Inserito il 11/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Io che so di amare" di Antonio Biancolillo |
«Una breve intensa, l'attesa espressa in così brevi ma profondi versi, quasi a voler contrastare la durata stessa dell'attesa, che va oltre la sua reale dimensione. Lirica molto apprezzata!» |
Inserito il 11/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "E' l'attesa" di Paola Pittalis |
«Sempre molto attento il poeta ai suoni e rumori che vengono dall'esterno e soprattutto alle mille espressioni della natura. Il tutto resta sul filo della memoria, per sempre. Bravo!» |
Inserito il 11/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Nel baluginìo di luci e ombre" di Umberto De Vita |
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«Ancora una lirica del poeta dedicata al nipotino che immagino dia molto senso alla sua vita. L'orizzonte è infinito e se si può immaginare qualcosa che vada oltre, allora per un bambino l'orizzonte è così!» |
Inserito il 11/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Se guardi all'orizzonte" di Alberto De Matteis |
«E come non amare una simile poesia, e per la sua musicalità e per il suo significato così immenso dove, una volta entrato, non puoi più uscirne! La constatazione iniziale della prima strofa infonde certezza al pensiero e si perfeziona al massimo nella seconda strofa. Il discorrere quasi tra sé e sé rende questa poesia unica. E quel verso voluto “ conosco solo un fine confine” quasi ad accentuarne il concetto, è per me il neo che la perfeziona. La chiusa è l’espressione d’un sentimento d’amore, che coniuga corpo e l’anima in un vento amico che, sappiamo dove conduce...» |
Inserito il 04/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Immagini e Parole" di Calogero Pettineo |
«No, non mi sarebbe piaciuto come titolo “il cestello della spazzatura” . Le poesie scritte col cuore meritano sì una piccola chance, anche se il sentimento, l’entusiasmo, la gioia, la soave passione che le hanno ispirate, sembrano avere breve vita legata al momento creativo che, raggiunto l’apice, poi viene zittito.
Ma quel che pare un sentimento morto può sempre essere rinnovato.
Un sonetto, più che disperato, a mio giudizio, realistico, che porta a riflessioni vere, le sole inevitabili…
Banale la rima cuore con amore? No, se l’amore non è banale.» |
Inserito il 02/02/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sonetto disperato" di ex Lorenzo Crocetti |
«Che l’autore sia un fautore del sonetto è ormai indubbio! E lo difende a qualsiasi costo… Bene fa, giacché c’è chi si arroga la pretesa di emulare chi in realtà sa scrivere sonetti, giungendo però a un qualcosa di indefinibile. Costui, infatti, non scrive né in rima e nel rispetto delle regole della metrica, né in versi liberi, sciolti, che, ugualmente, se ben espressi, potrebbero portare a risultati lirici molto elevati. Personalmente, la lettura dei versi mi rivela quando sono in presenza di poesia vera e quando no. Al bravo Crocetti suggerirei però di non fare di tutt’erba un fascio… Seppur amante sviscerato del sonetto, chiederei di andare oltre, riconoscendo i veri meriti di una lirica, pur non condividendo la forma di componimento poetico.» |
Inserito il 30/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Ode al sonetto" di ex Lorenzo Crocetti |
«L’inesperienza, si sa, ci porta ad errori di intrepretazione e di valutazione, unitamente alla fretta che si ha quando si è giovani. Col tempo si diventa più cauti, ci si sofferma sulle cose, si analizza, semplicemente si riflette un po’ di più. E molte cose cambiano, e nella nostra vita, e nelle opere che abbiamo letto, con chiave di lettura diversa, e che hanno avuto una certa influenza su di noi. In quanto a rime e metrica, è indiscutibile la bravura dell’autore che è riuscito, anche, a far giungere al lettore il messaggio prefisso, con chiarezza.» |
Inserito il 29/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Chiavi di lettura" di Antonio Terracciano |
«Poesia introspettiva che offre spunti di riflessione, pone interrogativi e nel contempo si preoccupa anche di fornire risposte. Il tutto racchiuso in un poetare dallo stile molto particolare ed accattivante. Forse fissare un punto nel soffitto davvero aiuta, distrae dal porre attenzione al vero problema, forse a forza di fissare quel punto, alla fine si cade in una specie di torpore analgesico. Originale il paragone con l’innamoramento e l’estasi che ne deriva. I guai ricominciano quando ci si sveglia da questa specie di letargo. Intanto mi godo appieno questa poesia!» |
Inserito il 26/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Viceversa" di Aldo Bilato |
«Una poesia che pare una canzone, intrisa di dolcezza e nostalgia. L’amore che ogni giorno ci segue e ci accompagna, l’amore che si culla nelle emozioni e s’imbarazza in un sorriso, è un amore che rassicura e dà certezze, è un amore che ci fa volare pur restando ancorati alla realtà.» |
Inserito il 22/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sei Luce nel buio" di Calogero Pettineo |
«Poesia d’amore molto originale. Trasparenze illuminate sul sinuoso avanzare dei corpi e del pensiero. L’amore in un istante che ha sapore d’eterno. Il respiro più profondo prima del naufragio, l’ultimo. Poesia molto apprezzata. Bella la chiusa.» |
Inserito il 19/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Come spicchio di luna" di Demetrio Amaddeo |
«Esplorazione, ricerca della verità. Dio e l’amore sono sullo stesso piano, forse perché Dio è Amore. La fine della ricerca decreta la fine di Dio e la fine dell’amore. Può una lanterna aiutarci a capire rischiarando il buio della caverna dove coraggiosamente ci addentriamo?» |
Inserito il 16/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "La lanterna" di Willy Zini |
«Impazienti sussulti… slegati da ogni appartenenza, sussulti del corpo che racchiudono i segreti dell’anima. Eros malizioso, falsamente ingenuo, accattivante, che offre e si offre, che si dischiude ed ubriaca, eros che si riassume in un tocco di emozioni, nel sussurro di un nome, eros che “essenzialmente “ è in ogni semplice gesto sensuale, espressione di un brivido ed è respiro d'amore.» |
Inserito il 16/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Impazienti sussulti" di Antonio Biancolillo |
«Tanti se … E se fossero tutti veri? Il punto è che non vi sono più certezze. E si arriva al paradosso di dubitare di ogni cosa. Forse la verità sta nel fatto che siamo davvero tutti fuori strada perché il cammino non è più chiaro. Una mia considerazione molto personale, questa. Condivisa anche la nota, davvero esplicativa in questo caso. Apprezzatissimo ed accattivante il componimento poetico per lo stile» |
Inserito il 14/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Dubbio" di Antonio Terracciano |
«Lirica dolce e musicalmente coinvolgente. Pensieri e immagini scorrono fluide dinanzi agli occhi del lettore. Espressioni che avvolgono con delicatezza e donano all’anima un piacevole senso di pace .» |
Inserito il 14/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Pensiero costante" di Alberto De Matteis |
«Questa poesia è immensa. L’importanza dell’attimo dopo. Dopo il vivere, dopo il respirarsi, dopo l’amore. Per non dimenticare il prima, perché tutto ha un senso, una ragione, un motivo. Questi versi sono per me intensa emozione!» |
Inserito il 12/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Quell'attimo dopo" di Calogero Pettineo |
«Forse è una questione di epidermide. Una specie di rovescio della medaglia. L’anima sente il sublime, la pelle ha sensazioni, a volte, così intense che arrivano a far vibrare l’anima. L’amore è così: annulla il confine tra corpo e anima, e forse, lo fa proprio nella profondità di uno sguardo!» |
Inserito il 09/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Epidermide" di Ventola raffaele |
«Profonda riflessione! La vita, la nostra vita si evolve senza che noi riusciamo a comprenderla e il peso delle ombre si avverte sempre più se si cade nella trappola di un tempo che avanza e non torna indietro.» |
Inserito il 07/01/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "L’evolversi della mia vita" di Umberto De Vita |
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