«Davanti al camino si resta a fissare quella fiamma che sale, s’allunga, si contorce, si snoda e quasi senza rendersene conto, si viene assaliti dall’onda dei ricordi. Magari si passa in rassegna una vita. I pensieri si susseguono, si mischiano, si perdono. La solitudine ci pesa ancora di più, i silenzi sono ancora più silenzio. Ma lì, di fronte al camino, si creano le condizioni giuste per riflettere su tante cose. Una poesia che si legge piacevolmente proprio perché ci accomuna, come lettori, al sentire del Poeta.» |
Inserito il 21/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Davanti al camino" di Gesuino Curreli |
«Bella questa canzonetta che quasi allegramente accompagna il mesto novembre oltre la soglia. Mese che, forse, non riuscirà mai a scrollarsi di dosso questo velo di tristezza, per essere ricordato come il mese dei morti. Ma è anche un periodo che prepara all’inverno, alla neve, alla magia del Natale. Viviamolo come speranza, come attesa. Questo mi suggeriscono i versi dell’autore, molto apprezzati.» |
Inserito il 21/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Novembre " di Alberto De Matteis |
«La Poesia è un grande continente afferma il Poeta, io direi… immenso. Un continente che a volerlo visitare a fondo, non basterebbe una vita.
Lirica questa, strutturalmente perfetta, e che conferma le qualità dell’autore e il suo “stile”, ma mi piace soffermarmi sul contenuto: perché la conoscenza sia vera e sia completa, non dobbiamo fermarci in superficie, né fare come il turista frettoloso che visita il centro più importante, solo perché più noto ed anche più pubblicizzato. Tornare sullo stesso posto può servire ad approfondire, ma mai precluderci la possibilità di ampliare le nostre conoscenze. E più conosciamo più abbiamo facoltà di “scegliere” in maniera libera e definire le nostre preferenze. Ottimo testo!» |
Inserito il 18/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il continente della poesia" di Antonio Terracciano |
«Occorre domandarci cosa significhi il Natale al giorno d’oggi. E nella nota l’autore lo evidenzia con chiarezza. Io credo, però, che il Natale verrà e sarà a dircelo proprio la miseria che ci circonda, nonostante facciamo di tutto per ignorarla. Ogni festa, ogni avvenimento, ogni “stato” è reale nella misura in cui viene avvertito nei nostri cuori. Fuori è apparenza, fumo, artificio. Piaciuto il testo per il tema, attualissimo.» |
Inserito il 17/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Le luci di un natale che non verrà" di Merlino |
«Una poesia che mi piace innanzitutto per il titolo: le ali delle foglie. Traspare la leggerezza estrema, ugualmente palpabile, maggiormente vulnerabile, destinata ad andare via per sempre. A riflessioni inducono questi versi che, però, lasciano posare sul fondo un’introspezione forte che si riassume in espressioni come “amo la nebbia...”, “amo la luce fioca”. Bel testo!» |
Inserito il 16/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia ""Le ali delle foglie"" di Stefano Drakul Canepa |
«Senz’altro accattivante il tono di questa poesia che si legge piacevolmente ed, arrivati alla fine, si ha voglia di cominciare daccapo. Sapete… sembra una sorta di carillon dove ci si culla chiedendo eternità a “certi istanti” che, purtroppo, finiscono. Sono versi di una dolcezza infinita come si addice ad un sentimento d’amore che basta a se stesso, non chiede null’altro.» |
Inserito il 16/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il profumo del vento" di Ventola raffaele |
«Se si cercano espressioni per definire un bacio, il poeta ci è riuscito perfettamente in questi brevi versi che risultano essere un connubio di intensità e leggerezza. Baci che mentre nascono già muoiono, si rinnovano, mutano, vivono le loro stagioni, ma restano vivi nella memoria. Un bel testo!» |
Inserito il 16/11/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Baci 1" di santo aiello |
«Forse la coscienza del volo sta proprio in questo: nel perdere memoria della realtà circostante, nello svuotarsi per riempirsi solo di libertà. E forse solo sotto la luce del sole si possono vedere quegl’indizi che, se non altro, ci stimolano alla riflessione. Indizi che ci consentono analisi ed osservazioni, indizi che ci fanno azzardare definizioni.» |
Inserito il 28/10/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Indizi al sole" di Patrizia Ensoli |
«Impalpabile follia, forse è la follia dei sapienti in amore. Basterebbe comprare un sorriso, pronto a diventare cento sorrisi sul volto di qualcuno... Cambiando un dettaglio o un particolare. Una poesia questa dell’autore, ricca di immagini e di emozioni, una poesia che ci fa interrogare e riflettere, che non manca di musicalità, che pone dubbi e si alimenta di speranze» |
Inserito il 20/10/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Impalpabile follia" di Ventola raffaele |
«Nelle notti di luna piena l’amore assume un fascino particolare. Un richiamo, un odore… l’ascolto del silenzio stesso. Si cerca, si rincorre un’ombra, finché non ci si trova dissolti in quell’ombra, come in un abbraccio. Non v’è sollievo se non si è vissuto il tormento. E l’amore è così... Versi apprezzati!» |
Inserito il 19/10/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Nelle notti di luna piena" di Elisabetta Randazzo |
«Forse le ore notturne sono più consone alla rinascita in quanto si stagliano sulle fatiche e sul ritmo del giorno, che finalmente s’allenta. E’ tempo di pausa, di ripresa, di silenzi, di respiri, è tempo di riprendere coscienza del proprio sentire. Ed in questo "stato" il poeta è naufrago, ed al momento stesso, artefice di salvezza.» |
Inserito il 07/10/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Rinascita nella notte" di Lina Sirianni |
«Colore e armonia caratterizzano le immagini che affiorano alla lettura di questo sonetto. Apprezzato sotto l’aspetto stilistico, per la compostezza dei versi, per le ottime considerazioni sull’autunno come stagione dell’anno e come stagione della vita. C’è presa di coscienza di una realtà che cresce, che muta, che muore anche. E come può non esserci malinconia in questo sentire, ma nello stesso tempo accettazione dell’essere nel suo divenire? Nulla ci sembrerà così arduo, neppure “l’ultima via”, forse perché essa non è l’ultima. Complimenti!» |
Inserito il 22/09/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "L'Autunno" di Alberto De Matteis |
«Tema a me molto caro, magistralmente affrontato dal Poeta. Ipocrisia, ovunque intorno a noi riscontriamo ipocrisia. Ma quando essa si nasconde nella fede, nella religione… è davvero troppo, direi… insostenibile. Le parole, certo, non servono più a nulla, saranno i fatti a dimostrarci il contrario. Bello il testo e bello l’imperativo del titolo. Personalmente, mi auguro che s’ auspichi quanto espresso nella lirica. Al poeta i miei complimenti!» |
Inserito il 20/09/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Dio fulmini l'ipocrisia" di Calogero Pettineo |
«Conoscere semplicemente il valore della parola scritta o orale senza contaminazioni da parte di altre forme di linguaggio, è un peccato? Un Limite? A mio parere, è talvolta un bene quando accade che la purezza della lingua non viene arricchita da altre forme di linguaggio, ma ne risulta deturpata. Ed è un bene anche la mancanza di coraggio nell’andare “ ad esaminare quanto vale un alfabeto intimo del cuore”. Si potrebbe giungere alla scoperta di un calore che c’è solo all’apparenza, o di gesti forzati o di un sorriso simulato. In certi casi, quindi, meglio restare analfabeti. Una poesia introspettiva molto bella che fa riflettere e con delle ottime conclusioni. Molto apprezzata!» |
Inserito il 18/09/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il peccato dei linguisti" di Antonio Terracciano |
«Devo, necessariamente, soffermarmi sul contenuto di questa poesia. Nei suoi versi il poeta Crocetti affronta diverse “problematiche”, innegabili, che non è necessario qui ripetere, perché esposte in modo chiaro. Non si può certo nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere. Ma riguardo alla questione di “una poesia al giorno”, e solo riguardo ad essa, non mi sento di generalizzare. Il punto sta nell’ispirazione, in presenza della quale, non si può certamente prevedere il numero di liriche o la quantità di versi che un Poeta riesce a creare … D’altra parte “l’argomento” è stato per il Poeta spunto d'ispirazione…
Riguardo alla poesia del Crocetti, o meglio, al suo stile poetico, nulla da eccepire!» |
Inserito il 15/09/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Una poesia al giorno" di ex Lorenzo Crocetti |
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«Il poeta, penso, abbia una sensibilità ed una percezione particolare. Interpreta un po’ il “sentire”dell’umanità. Si fa portavoce di stati d’animo e sensazioni che appartengono al“mondo”e in questo suo“brusìo mentale”esprime gioia per liete ricorrenze e dolore per eventi tragici, quanto inaspettati. Ora, al verificarsi di eventi ed episodi sconvolgenti, naturali e non, culminanti in disastri e morti, assistiamo al manifestarsi di un fenomeno, che definirei di massa, in cui tutti muovono, quasi a voler sostenere una gara, verso quello scrivere o descrivere un dolore estremo, a malapena tollerato (così sembrerebbe…). L’introspezione del Poeta ci spinge a riflettere e a domandarci: quanto è vero, sentito, intenso, lacerante quel dolore che diciamo di provare?» |
Inserito il 30/08/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Introspezione in sonetto" di ex Lorenzo Crocetti |
«Vogliamo definirla una lirica nostalgica? E’ molto di più: è il descrivere tante situazioni e tanti accadimenti che purtroppo, oggi, sono stati surrogati da altri portando al declino l’umanità. E’ il rimpiangere serenità, schiettezza, sincerità, purezza dei sentimenti, solidarietà, che oggi non esistono più. E’ il ricordare abitudini (sane), sapori, odori, profumi che oggi abbiamo perso. E’ il rivedere immagini, storie che recavano impressi valori, oggi calpestati. E’ la malinconia che deriva dalla consapevolezza di una realtà mutata, in peggio. Tutto ciò sento di esprimere dopo la lettura di questa poesia bella, che mi piace, perché vera!» |
Inserito il 18/08/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Anni Sessanta" di Antonio Terracciano |
«Davvero sublime questa lirica ispirata dall’ascolto della “Serenade” di Schubert.
Versi altamente lirici, armoniosi, che trasportano il lettore e lo sospendono in una specie di limbo dove l’anima si culla e s’acquieta. Il verso diventa suono, il suono evoca immagini, le immagini si scuotono nell’onda dei ricordi. Al poeta di questi mirabili versi non posso che esprimere i miei complimenti.» |
Inserito il 18/08/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia ""Serenade" (ascoltando Schubert)" di Gesuino Curreli |
«Credo che questo triste e nostalgico “sentire” sia insito nel poeta Crocetti e mi sta bene, perché quella gioia, esasperata ed assoluta, penso sia solo degli inconsapevoli. E’ sempre un mio pensiero. D’altra parte mi ci ritrovo un po’ dato che anch’io sono capace di vedere il positivo solo guardando il rovescio della medaglia. Le riflessioni del poeta sono giuste e condivise. Ci leggo anche un po’ di autoironia. Quello che è passato possiamo ricordarlo, ferragosto compreso, quello che accadrà e per quanti anni ancora… non lo sappiamo. Naturalmente... il sonetto è perfetto!» |
Inserito il 15/08/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Ferragosto 2016" di ex Lorenzo Crocetti |
«Ogni verso aggiunge una nuova immagine al “quadro” che, alla lettura, va via via dipingendosi. Il connubio Natura – Amore, così bene raffigurato in poesia, è sufficiente ad incantare il lettore. Complimenti, autore del giorno!» |
Inserito il 23/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Bucolica" di ex Lorenzo Crocetti |
«Il tempo che scorre imperterrito, che passa, le cose che restano, le cose che mutano; le cose che vediamo e che gli altri vedono e che, quando non vediamo, le passiamo in rassegna attraverso la memoria o le immaginiamo facendole filtrare nel setaccio dei nostri stati d’animo, delle nostre emozioni…. Leggo tutto ciò in questa poesia… Un giorno non le vedremo più, ma non per nostro volere. Sarà così. E qui è la malinconia che arresta ogni mia riflessione, perché il distacco dalle cose che amiamo provoca sempre dolore. Versi belli intrisi di sentimento e di un velo di tristezza.» |
Inserito il 19/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Dopo il tramonto" di ex Lorenzo Crocetti |
«Il senso dell’infinito è “un senso” . Chiudiamo gli occhi e lo sentiamo, l’ascoltiamo, l’assaporiamo, lo tocchiamo, in un istante, quel breve istante in cui abbiamo la percezione, appunto, dell’infinito. Subito dopo ci accorgiamo che è illusione. Come possiamo noi, nella nostra finitezza, abbracciare l’immenso? E’ impossibile. Ma forse, dentro di noi, abbiamo una porzione d’infinito... se siamo capaci di una simile percezione! Posso definire il sonetto del Poeta, ispirato ad un tema a me assai caro, così: Impeccabile.» |
Inserito il 16/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il senso dell'infinito" di ex Lorenzo Crocetti |
«Un nido che è un concentrato di emozione, sensazioni e armonia. Ingredienti bene amalgamati tra loro per diventare unica cosa. Voci, parole, silenzi, note diventano musica. Da qui la percezione dell’immenso dove le singole particelle non si distinguono più. E’ così l’amicizia nella sua vera essenza.» |
Inserito il 14/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il nido" di Ventola raffaele |
«L’intento è buono, il tema pure. La riflessione che ne scaturisce altrettanto valida. Ma l’autore ha capito da sé che nell’esprimere questo “suo percepire” si dilunga troppo, si ripete a volte, penalizzando il senso poetico. Esprimo il mio pensiero sincero ed amichevole, essendosi il poeta dichiarato disponibile a qualsiasi critica. Condivido la nota e questo bisogno impellente dell’anima di dare sfogo a pensieri ed emozioni. Poi … l’essere è nel divenire. E l’autore pure muterà il suo modo e stile, poiché sono convinta che nulla resta fermo.» |
Inserito il 14/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Sapore proibito" di Giacomo Scimonelli |
«I sentimenti, moti dell’anima, negativi o positivi, che possono o no manifestarsi all’esterno, sono tali a prescindere dall’aspetto fisico ed esteriore. Madre Natura, generosa con alcuni, cattiva con altri (e parlo di tutto il mondo animale, uomo compreso,) non ci dice di avere un atteggiamento diverso di fronte al dolore, ad esempio, se a provarlo è “uno sgorbio” invece di “una “creatura meravigliosa”. Apprezzata riflessione e soprattutto vera!» |
Inserito il 08/06/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "La serpe (sonetto)" di ex Lorenzo Crocetti |
«I ricordi che si susseguono, i pensieri ci prendono nel loro turbine. Calamitati, lottiamo tra il desiderio di vincere il tormento e l’incessante rimuginare che non ci concede via di scampo. Il torpore giunge inaspettato, ci coglie, ci vince. Prendiamolo come una tregua… perché non si può essere sempre in lotta contro qualcosa o qualcuno.» |
Inserito il 27/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Torpore" di zani carlo |
«Ottimo testo, ottima ispirazione! Condivido il pensiero dell’autore, abbraccio le sue impressioni. Sentimento e riflessioni, dubbi e certezze, ma soprattutto speranza, negli ultimi due versi: “ … ma regalami un pensiero/che dell’anima tua mi parli…” Complimenti!» |
Inserito il 24/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Regalami un pensiero" di Pagu |
«Esprimo un mio breve pensiero: di questa lirica, che mi piace, condivido principalmente le prime due quartine e la terzultima : “ se le idee sono grandi, esse non restano/all’interno di un solo schieramento/…” Bella la dedica che leggo nella nota. Riguardo alla politica... oggi, purtroppo, essa non ha più buone idee.» |
Inserito il 24/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Il poeta della politica italiana" di Antonio Terracciano |
«Decisamente condivisa ad ogni parola, ogni pensiero, ogni espressione. Si torna indietro sui sentieri della povertà per scoprirsi ricchi, è vero. L’anima non vuole frivolezze, tangibili sì, ma pur sempre frivolezze…L’anima gioisce per cose semplici che sono l’essenza della vita stessa, la sua ricchezza sta nel “sentire” lasciandosi scalfire in profondità da ciò che accade dentro e fuori di noi. Complimenti all’Autore per lo “stupore” di questi versi!» |
Inserito il 13/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "A ritroso" di Gesuino Curreli |
«Inizio dalla nota, che condivido! Una lirica chiara nelle sue espressioni che mira a cogliere l'essenza e l'essenziale. "L'evanescenza/ tra il bianco e il nero/è l'arcobaleno della vita" . Qui s'apre un ventaglio di riflessioni, a mio parere, infinito. Complimenti!» |
Inserito il 13/05/2016 da Rosetta Sacchi alla poesia "Tra il bianco e il nero" di zani carlo |
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