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Uomini
Le 3534 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
 | Liberala...
Là dove nasce...
Batte... Ti sviscera l'anima...
Goccia... D'amore, di pena,
dolorante ti svena...
Goccia che imprigiona l'orgoglio
t'impaurisce...
Goccia che tradisce l'essere bimbo
nella notte ti
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Con gli angoli del cuore
soggiogati da grande spirito
fanno volare ogni
sicurezza d’infinito amore
con energia senza fine
e tra candide carezze
sonnecchiano a piccole dosi
sul volo degli uccelli
senza smarrire mai i passi
tra le sofferenti
leggi

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 | Cupa è la tua pelle
corrucciata è la bocca.
L' anima tua rara,
sfumata da ambigue ferite,
desta in me costanti riflessioni.
Tu, giovane irriverente,
ieri cantavi con dolcezza
liriche incantevoli,
oggi ti diletti a far scherno
di
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Nemesi |
24/10/2011 00:05 | 1065 |
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| Ero ragazzo ancora, e dallo schermo
della televisione, gran maestra
allora di cultura, molto spesso
più della scuola stessa, mi lasciavo
attrarre di frequente e con piacere.
Ed uno dei migliori appuntamenti
era quando i brumosi
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| cosa nascondi in quei pensieri,
compromessi da finti sorrisi,
non ti riconosco
in quei posti pieni di gente.
- dov'è l'ombra di quel guerriero solitario -
ti sei lasciato prendere,
spaventato da quella solitudine
che hai sempre difeso
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 | lo sguardo
vitreo decesso
piomba nelle case
squittisce
provocando leggero fastidio
tra le immagini colorate
come onde ondeggiano
le tue braccia
imbracciavan mitra prima!
mentre ora
oh si
ora
macerano al sole
tra gli schiamazzi dei
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EnzoL |
21/10/2011 13:01 | 1827 |
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| Rimase l’inverno
a coprir speranze,
attracco senza molo
dove cime s’annodano
a bitte d’illusioni.
Il resto d’un vissuto
da eroe a pochi cents
si consuma ora
su lande desolate
mentre la bora soffia
sempre dallo stesso lato
e tra un uragano e
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 | Leggeri odori
dalla finestra di cucina
aperta nel cortile
portavano sapori di stufato
con patate e zuppa di cipolle.
Cantava Battisti, vinceva Gimondi,
giocava Rivera e tutto intorno
viveva la lunga primavera.
Lei era lì sul
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| svanisce l'estate
nelle ombre confuse del bosco
e tra le foglie cadute
smarrisce l'orma,
nessun suono al passo
felpato del lupo
non ulula più
al cospetto della luna
- l'ha abbandonata sul monte-
piccoli granelli di sabbia
caduti
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 | Col borsalino e la sciarpetta al collo,
di seta nera, credi d'esser "qualcUNO"
Ti atteggi in varie pose a mò di attore
e "CENTOMILA" personaggi incarni
Ma sei solo un micetto spelacchiato
che si guarda allo specchio e
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 | son curiosi questi volti -uomini ombrosi e forti
distratti e assonnati -nei volti persi
sensibilizzati dallo svolazzar dell'onda - sinuosa creatura
sono gli occhi che incantano - riserve naturali
sono suoni di voci sicure - braccia che sollevano il
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 | Tu che d'inganno vivi
e di menzogne semini la strada
di deboli donnine sprovvedute,
tu che con moine viscide e ingannevoli
seduci,
come fa Mangiafuoco con Pinocchio,
tu, che leghi ai tuoi fili, anime e cuori
e fai ballare, come marionette,
fino
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Il mio sguardo aperto e buono
più della lince getto lontano
più dell'aquila mira la preda
a fuoco mette quella cruda orda.
Bastioni di mattoni e calce bianca
con occhietti da furbetti canzonanti
con braccia lunghe roteanti
e la
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Una sera di marzo t'incontrai.
Stetti, nel nero profondo,
a mirar lo splendor che mai
ti lasciò sola nel mondo.
T'incontrai. Riversa nel nulla,
ma con sapiente alchimia
e come leggiadra fanciulla,
mutasti il cor e l'anima mia.
Una sera
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Segaligno fruibile
il pretestinto
segue percorsi inenarrabili ai più.
Mani prensili
polpacci ad honorem
salmeggia in solitudo precox.
Veste grigiosamente
mangia saltuariamente
ondeggia sul dubbio ambiguamente affranto.
Vibra sul
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Un uomo di cavalleria.
Un veterano dei suoi tempi corso alla ribalta
del fango e del sangue scalando volti.
Un uomo intrepido a suo tempo,
decorato e valoroso fra molti - distintosi
per essere tornato;
Quanto ardore scherniva il
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 | Non sempre un uomo riesce ad esprimere tutte le sue emotività,
a condividere con la propria amata l'essenza della complicità
che si crea in una coppia che non fugge all'amarsi senza freno
in atmosfere d'intimità gioiose create
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| Dante
poeta di vita immortale,
quando le tue parole
sulle labbra scarnite
saranno,
tanto la tua poesia amata
da me di piccole parole,
giammai al confronto tuo
paragonarmi a te divino
celeste chi creato nella mano
e sulle labbra tue dar
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| Mi annuncio un sogno
e rivivo nell'utopia
sono una fluida mano
sul fianco
che decide per sè
non mi immergo
in calde acque
ma navigo in vascelli
rompighiaccio
me li infilo nel bicchiere
i cubetti
e li bevo con la soda
digerisco ogni
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 | Infuocava il suo volto, il sole.
Il viso,
gonfiotumefatto,
nido di mosche piangenti.
Il collo pendente
fluttuava sul palo,
non trovava posizione.
I centurioni aspettano,
arsi da calura,
indispettiti dalla sete.
Si, un po' d'acqua,
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 | Sotto i rami del vecchio olmo
esanime e senza desideri
viva ma riversa come bambola rotta
il corpo puro
bellezza anche prosperosa
un corpo con forme rotonde
senza veli e ipocrisie
si lasciava scivolare
tra le pieghe scomposte del vento
intorno il
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Giammai respinsi
il fervor d'amor tuo
che l'anima ristora.
La vita resetti dal dolore
nei pensieri più dolci
che librano come rondini
nel volo di colori.
Respiro
la verginale aurora
di primavera,
sussurro
e fermento
parole che
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Mi ero distratta,
mi trova il tuo silenzio
ora che la tua fame è sazia
e la tua follia, ancora ride
Trasognato, seducevi la vita
come la sabbia d'una clessidra, capovolta
idee bizzarre e
futuro, la tua ridda
In un giorno qualunque
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*
Mi chiedi di restare
sfrontato, eppure non mi guardi
non reggi il mio disprezzo
faccia di bronzo e avorio che rivendi
boria
forgiata di parole
enfasi
che affascina per poco
ha vita breve la farfalla che ti credi
polvere di tempo che
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Tu vorresti volare nell'azzurro
salendo quella scala che s'arrampica
nel cielo e da lassù misurare la
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Strappava nivei petali a morsi
e ancor più nivea carne
e con le unghie lacerava versi
graffiti sulla sua pelle oscena
e spine acuminate in cuore
come spilli mortali sul fantoccio usato
per uccider il sortilegio d'aver amato
in fondo
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 | È MORTO STEVE JOBS MENTRE ERO VIA...
LA RELAZIONE DELLA MORTE DI STEVE JOBS È PENETRATA CON SUCCESSO ALLE ORE 7, 00 DEL 06 ottobre 2011,
"MENTRE ERO VIA SNELLO E PALLIDO PROPRIO COME LUI"
L'UOMO CHE HA CAMBIATO IL FUTURO DEI
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Acceso il lido di fata Morgana
Menadi ebbre
muovono virtuosismi
su specchi di narciso
di pelli vestite
agitando il tirso nell'edera avvolto
Satiri smaniosi s'affollano
esultando la loro fiamma
suonando lenocinio con flauti
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Coraggio figliolo, non preghi, non credi
forza ragazzo non vincerti i pugni stringi,
a sportellate la vita s'affaccia,
in faccia, poni l'amore al cuore.
Quelle piccole ore notti nere,
tra anelli di fumo incenerite
rotolano le parole con le
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 | Dio,
mastodontico e crudele,
ascolta le mie grida sorde
fa un fascio dei miei sberleffi marziani
donami requie da coccolare.
Dio,
superbo ed occulto,
rispondi ai miei perché allucinati
alle movenze alluvionate
alle azioni decapitate.
Sii
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3534 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 2371 al n° 2400.
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