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Uomini
Le 3534 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
Cerca la fine dei tormenti
Non sprecare il tuo oro
per vincere la guerra
Si salverà anche il tuo sangue
se dopo tanto freddo
arriverà una scossa di sole
che cancellerà il brutto dai cieli
lanciando suoni d’armonia
Sollevati
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 | Ti rividi un dì con i monelli
in quei soliti gesti snelli
giocar in mezzo al prato
rosso in viso e trafelato
ti vidi poi in quel successo
dimostravi fiero di esser te stesso
sotto quel velo di tenua vernice
eri contento o ancor più
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 | spesso ripercorreva
le radici del suo male
e l'odio s'imponeva
tra le note più alte
delle sue braccia ramificate
accarezzando cieli
- quale povertà -
sfiorava vagine letali
e fredde isole
d'acerbi genitali
dove affondava
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EnzoL |
03/02/2012 18:00 | 1867 |
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Quando la giostra
delle occasioni mancate
vortica senza freni
e non c'è altare
né consolazione,
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Il ludico mitizzando, la vita
abbiamo immiserita.
Ci hanno fatto credere, e noi
ci siamo illusi, che il mondo
fosse un
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Il dubbio,
assurdo sembiante,
insinua certezze rarefatte.
Lui,
mieloso burattinaio,
imputridisce pensieri
lacera vesti intatte.
Il dubbio ama rivolgersi
ad astanti preparati
già predisposti
ai suoi andirivieni sull'anima
curve senza
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Guarderemo le viti
ed i loro germogli
o il loro pianto
quando saranno ferite
e da esse comprenderemo
quel grido che si leva
da una, cento, mille voci
e faremo leva
sul cuore della terra
per portare un pensiero
sulla tomba dove
dimenticata
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 | nel tracciato invisibile d’un lago trasfigurato
da caliginose anse di bruma
si riflette l’aria nuda d’individualità
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 | Io sono Giuda, colui che si negò al verbo
avendo in serbo,
solo un momento, per far parlar di se.
Ma ora, maldestro che sono
come ve lo spiego…
no, non lo nego il Maestro ho tradito,
ma certo, non per trenta vili denari
non credete a
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 | Eran quattro grandi amiconi,
all’apparir quattro beoni,
coll’unico scopo in questa vita ria,
di spassarsela ogni sera all’osteria
a bere e mangiare, poi giocare
ed ancor bere e fumare
fino a tarda ora,
fino al giunger dell’aurora.
Sempre in
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eppure aracnide
accorto al dettaglio
al taglio degli occhi ingegno
cupo all'interno
all'inverso bramoso
bramato quel pungiglione ricurvo
d'Orione sporgi, scorgi
oltre orizzonte mani all'insù
felice
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 | Nella tetra città del dolore
un silenzio rumoroso
echeggia nell'infinito
un silenzio grondante di sangue
che copre di rosso la terra del Mondo.
La memoria che vive di uomini
massacrati e divorati
sorge nel buio di una ricordo
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| Scaverò a mani nude
nella neve
per essere bianco e freddo,
per non sentirmi diverso
dalle anime nel filo
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Nelle mie parole in visibilio hai sempre trono,
io piccola donna dietro un grande uomo.
Cadon le case come castelli di
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Neppure una scintilla era scampata
a quel martirio
catatonico lo sguardo
troppa fatica lo stupore
troppo tardi
spezzarne i catenacci arrugginiti
quel tremore
era quanto restava
di chi si trascinava ancora in piedi
la libertà
marciava
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Nudi i tuoi piedi sulla sabbia rovente
in testa un turbante di stracci
di mille colori la veste
che arriva fino ai
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 | All’occaso il demonio avvolge esacerbando l’addebito
mentre l’attore non regista sottomesso all’altrui spocchia
abbassa la vile scure a spezzare l’ultimo tremito
Il lercio floema degli atti compiuti volteggia attorno al glabro cranio
con pagine
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 | Appoggiati ad un bancone
soli se ne stanno
uomini con sguardo assente
s’un fondo vuoto di bicchiere
agognando un’esistenza
strappata ai margini del viale
Un goccio ancora
nell’eclissi d’un istante buio
dove affogare la fragilità
che
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non sei stanca delle mie
vene sudice?
Ignoro Amore
i tuoi occhi sotto sale
una chiave nella gola
...le squallide lenzuola
verrano i vermi
a prendermi
e tu d'organza
danzerai sulla mia tomba
maledirò il cielo
e quel tuo
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Attendere con ansia l’input
quel certo non so che
dadino capace di rotolarsi
ove miriadi di sensazioni
drasticamente evolvono
spogliandosi snaturandosi
raccontando se stesse
in apnea percependo
calore e falsità
particolare
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Pezzi d'odio
conficcati nel cuore,
cani in giacca e cravatta
bussano alla porta,
fiumi di fango
si riprendono il maltolto,
amministratori trasudan lussuria,
ad intervalli scolpiscon l'aria
in forme di promesse.
Gomme di misera cultura
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Fra capo e collo
giunge l’inatteso
depennando programmi
situazione d’emergenza
infuria nel globo
catapultando piani
come
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Non senti lo sciabordio?
Queste onde schiaffeggiano,
come carezze addormentano
ninnandoti.
Sale e pianto
miscelano cristalli spettrali
fasci di luce scompongono
arcobaleni
nelle iridi si tuffano
colorandoti l'anima
e il cuore
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Lungo e nero verace l'abito dello
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Nero |
21/01/2012 20:06| 1027 |
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Lui dice la sua verità
o forse ancor meglio
quella verità che tutti conoscono
ma di cui nessuno vuol parlare.
È scomoda la verità
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 | Sotto i ponti l'acqua scorre
limpida e cristallina come il mio cuore
lascia e fruscia ciottoli bianchi
scorre e vive...
la vita è simile al suo rivolo
la vita regala e toglie
senza nulla dire!
Una visione tranquilla
godo di quella
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 | Ho paura del futuro
che non conosco,
di questi giorni
buttati come sassi
nello stagno,
senza ritorno,
senza prospettiva.
Temo una vita
senza un fine,
senza un motivo!
Mi inquieta
il buio della notte
senza che una luna
venga a rischiaralo.
Mi
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| Sfumano nebulose
dietro vetri intrisi di stupore
labbra infantili adagiate verso
i sogni su cieli coperti di stelle.
Col naso in su
cercano la più brillante
contando tra i desideri
che qualcuna possa cadergli
tra le dita.
''Sono i loro
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| Voglio tuffarmi
in un mare pulito,
mi piace giocare
con le palle di neve
candida e pura.
I miei polmoni
rifiutano l’aria
piena di smog.
Desidero stringere
mani pulite
di uomini veri.
Vorrei baciare
labbra di donna
non unte di
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| virgola saffica
rappresa di strada
uccisa di silenzi
schiusi d'uomo
urlo di volti
folli di
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3534 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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