Sul mio sentiero
sconnesso e sassoso
la speranza si è stesa
come padrona di casa.
Io, eterno fanciullo
ringrazio il cielo
e mi stendo
su quel velo
che la fede mi dà.
Padre dei popoli
non allontanarTi da me,
cerco e trovo nuova pace,
una pace
leggi
 | 

|
|
|
Già ti conoscevo,
mio Signore,
che nel grembo
di mia madre
mi ponevi
e mi venivi a visitare.
Luce e Amore
per me eri e sei
e Forza per me
per sempre sarai.
Tu che Vita e Gioia
mi hai
riccamente elargito,
questo mio cuore
hai reso
leggi

| 
|
|
|
Corposo il pensiero
si accavalla alla sera
sui colli del mio vivere
e squadra la strada
delle stelle lassù.
Mi sdraio sul vento
non sento e non vedo,
sono stella fra il gloria,
infrango le leggi
e mi accosto a l’infinito.
La parola pace da
leggi
 | 

|
|
|
Storia d’Amore
tra me e il mio Dio,
io nel Suo Cuore
e Lui nel mio.
Brilla più del sole
il suo volto splendente.
Più
leggi

| 
|
|
|
 | Un cono d’ombra
agli uomini
che
sondavano un mistero.
Senza un valore loro,
poveri,
schiavi,
oppressi,
malati,
martoriati.
La vita diseguale,
come da sempre,
non offriva scampo.
Non dava senso.
Erano merce viva.
Poi,
dopo che nacque,
vi
leggi

| 



|
|
|
| Terra di nessuno
è là dova nasce
l’ardito mio pensiero
e mi elevo con lo spirito
fra i sospiri di Dio,
e la pace sembra
piovere nella mia valle,
è una sconosciuta
primavera che vive
l’anima che mia, che è,
sempre alla ricerca
di un Sua
nuova
leggi
 | 

|
|
|
| La notte mi ha dato
un cuore di paglia
dove lì un bambino
può anche dormire,
ma questo mio cuore
da solo si fa
un caldo lettino,
l’atteso regalo
di ogni banbino,
che poco assai
costa al mercato
ma è dono gradito
se è regalato.
Senza
leggi
 | 

|
|
|
| Sorge il Sol rinnovatore
e svetta in luce sulle cime
sì che anche l’austero
divien di lume or foriero
Lesto tratto nasce il giorno
d’una Nascita sì Santa,
che già in lume ristora l’animi
e il cupo volge via
È un bimbo che sorride
ed il Mal
leggi

| 
|
|
|
| Sparite le nuvole
sale il pensiero
nei meandri dello spirito
alla ricerca di certezze
che la terra tutta
non sa dare, allora
fuggo io dagli abbissi
di storie che distruggono,
e l’uomo non amano,
il cielo ha una sua pace
che lontano da me
non so
leggi
 | 

|
|
|
| La sera si è fatta strana
la luna mi è lontana
nella piazza una capanna
dall’occhiata, un po’ strana,
un bimbo mi allunga le mani
mi trascina nei miei anni
rivedo le gioie e gli affanni,
nella memoria già lontani,
ma, è il bimbo della croce!
Mi
leggi
 | 

|
|
|
In un remoto, sacro, freddo altrove,
tre monaci, in silenzio e contemplati,
tracciano sulla terra segni antichi,
mandala di sabbia colorata e grazia,
geometrie che danzano l’eterno.
Ogni granello è un atto di preghiera,
un simbolo che intreccia
leggi

| 

|
|
|
Allorché s’assurge in difesa,
dall’alto, ogni cosa è possibile.
Ma il libero arbitrio all’inquete alme,
ch’Egli ebbe ad addurre, concede,
iustitia propria,
leggi
 | 
|
|
|
Sotto un cielo stellato
sei nato o Dio,
Tu immenso Spirito,
tu che volevi
avere un cuore,
un cuore da una donna,
che, nel cielo stellato
là non c’era e non c’è,
ma in un piccolo villaggio
che vive con lo sguardo
alle stelle lassù,
là, hai
leggi
 | 

|
|
|
Oh stanchi i piedi
le mani tremanti
griggi sono gli occhi
e la mente balla,
il colle mi saluta
la valle mi accoglie
il vento mi è amico
mi aspettano le fontane,
l’anima è in pace
in una luce figlia
di un pensiero che vive
nelle notti fonde
di
leggi
 | 

|
|
|
Lenta l’alba
scioglie la luce,
e fugge la notte
dalla mia strada,
lo spirito mio
quasi si abbaglia
in quei luminosi ruscelli
che silenziosi scendono
e mi donano leggera
una gioia che sa di infinito,
scelgo di fermarmi
appena oltre la
leggi
 | 

|
|
|
|
Si illuminano
i miei occhi
nella sera del suono,
della stella che si ferma,
in una stalla si sente
a Dio un canto,
torno povero io
e sono a casa mia
quella che vidi
e che credevo
mia per sempre,
ma chi mi prese per mano
in altre dimore mi
leggi
 | 

|
|
|
Si riposa la luna
nella sua veste di madre
là sui miei campi arati,
aspetta la mia semina
e mi lascia dormire,
lungo è l’inverno
il cuore si fa freddo
e lei questo non vuole,
così mi chiama
una stella cometa
che mi dia la strada
dove posso
leggi
 | 

|
|
|
Entro senza far rumore
nel Tuo pensiero
o mio attento Dio
e mi sento di casa
simile ad un viandante
che ritorna alla sua meta
e mi riposo
e mi disseto
e mi alimento,
godo la Tua presenza,
fuori più guerre
che incontri di pace,
perché non ti
leggi
 | 

|
|
|
Svolta
ancora una volta
lo spirito mio
è davanti alla cappella
del Cristo cadente,
non c’è un bastone
che lo sostenga,
né una pietra
con la ghiaia impastata,
a fare tappo,
tutto lì trema
mentre lo sguardo mio
vola là dove
infinite
leggi
 | 

|
|
|
Nel mio pensiero
si è seduto Dio
e al mio fianco
non c’è tempesta
ma, è sempre festa,
la luce si è fatta nuova
e la strada
non è più lunga,
il riposo della notte
è sedersi al banchetto
con Lui e la Sua storia,
non serve più
la mia memoria
leggi
 | 

|
|
|
A volte mi par Tu sia lontano, poi ti chiedo di darmi la mano,
ogni volta che mi trovo sotto la croce ti guardo con amore,
penso con dolore a quel calvario se potessi ti prenderei
in braccio per portarti lontano.
Prima o poi capirai quanto ti amo ti
leggi

| 
|
|
|
Cerco Gesù
in un presepe disfatto
me lo trovo intatto
come quello chiamato
dai lontani profeti,
mi curvo e aspetto,
mi batte in petto
un’esplosione di gioia,
ero io l’atteso
mi ero difeso
sentendomi sporco,
una luce chiara e fonda
mi puliva e
leggi
 | 

|
|
|
Incanto è il giorno
fra i fiocchi bianchi,
l’anima mia
di nuovo si veste,
leggere stoffe azzurre
la riparano e sposano
chiaro un pensiero
che si forma candido
appena
ogni mia immagine
cerca un’oasi
per poter lì invitare
lo l’atteso Spirito
leggi
 | 

|
|
|
C’è sapor di mandarino
ed il freddo è vicino
il camino spande fumi
in cucina gli agrumi
anche il cielo commosso
piange pioggia sulla terra
c’è un gran freddo adosso
presto la porta rinserra
devi essere contento
è domenica di pace
il
leggi

| 
|
|
|
Macera
la piaga dell’Amore
dentro alle lacrime scioglie il mio dolore,
innestato
nel Sangue delle
leggi

| 

|
|
|
Una chioccia di pulcini
tutti piccoli con una madre
là sul verde prato
crescono sotto sguadi sicuri
protetti da ali di chi
la vita le ha donato,
ma appena la stagione
quella che tutto matura,
sia la madre che i figli
sono uguali e molto
leggi
 | 

|
|
|
Quando le sere
si inchinano ai tramonti
e le stelle di corsa
aprono le finstre
il cuore mio
cerca lassù il suo Dio,
una preghiera
sconosciuta ma sincera
balbetta la mia lingua,
la brezza si siede
appena davanti a me,
io mi aspetto Lui,
ma poi
leggi
 | 

|
|
|
Sei la forza della mia debolezza
il coraggio nei rivoli della pochezza,
sei l’Amore
a ricrear speranza
il
leggi

| 

|
|
|
Semino le paure
dello spirito mio
e nasacono gigli
nei burroni della storia,
non ho memoria
di un sogno così,
si abbassa una stella
mi sembra un aiuto
che la Crezione tutta
vuole darmi.
Mi aspetta l’alba
con una nuova luce,
e lo spirito
leggi
 | 

|
|
|
Sulla piazza del tempo
ho cantato
alla storia dell’uomo
che casa non aveva,
aveva sì
un cielo stellato
una mente per pensare
un corpo per amare,
sempre nuove albe
e invitanti tramonti,
ma non aveva un padre
che da lassù lo ascoltasse
e, nel
leggi
 | 

|
|
|
|