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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
| caramello cioccolato
marzapane
burro menta
peperita e vaniglia
fagocita (ti)
decolli lussuriosa
fra danze deliziose
sulle tue papille vogliose
è buono
è morbido
è dolce
è generoso
è infinito
questo
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| Gli occhi sfuggenti della povertà
si affacciano interrogativi
tra incongruenze insanabili.!
Forse è tutto
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Silenzio
e sangue.
Giorno in cui si chiudono i cuori
e dei pellegrini resta la preghiera.
Fuori è un mondo pieno d'insidie
e dell'attualità non restano che le ceneri.
Silenzio
e fuoco.
In lontananza le sirene,
i soccorsi sono in
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Jimmi |
03/03/2012 09:38 | 1578 |
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Carpisce volontà il tempo
imperterrito se ne va
annullando
quel pizzico d’estrosità
capace di materializzarsi
quando lampadina s’accende
si appannano gli occhi
altra luce abbaglia
forte il desiderio di pace
s’estende come panni al
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Loden Inglese e cappello di feltro
sciarpa rossa, ciondolo di lotta
ora per agi ieri per la pagnotta
-Saluto tra addio prossimo ed altro
ed estrema unzione Cardinalizia
rimando al cielo di terrena giustizia
-Parole soffiate, sbuffi meditativi
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| Vago
anima solitaria
imprigionata
in una città di cemento e dolore
arida
solo tra tanti
ignorato
anime spente incrociano la mia via
cieche al tormento altrui
avanzano
sorde alle suppliche
indifferenti
fredde
cancellate da una vita
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La stella del mattino
brilla fiocamente
per l’incipiente chiarore.
Sulla terra, le ultime
tenerezze degli amanti
sbiadiscono come sussurri
nel vocio d’un comizio.
Non è piu’ il momento
dei languidi pensieri.
Il vento, la pioggia, il
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Tutti in prima fila,
mille anime particolari.
Vota per me,
porterò il bene.
Tutti bravi a parole,
tutti fanno i santi della situazione.
Per strada cartelloni
riempiono con slogan privi di realtà.
Tutti in prima fila a fare
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Jimmi |
01/03/2012 09:36| 1733 |
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| Ho letto cose tremende
storicamente accadute
dove gli uccisi erano cose
buone da sterminare.
Sono testimonianze
tragiche come il dolore
della "soluzione finale"
per una "razza superiore".
Leggo cose terribili
avvengono
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| Cinquant’anni
somma di primavere
contate fiori ai capelli
e tanto amore sprecato,
nelle vene la gioia
luminosa sul viso
specchio ad ignavie
e dorso d’amore sincero
in cambio del nulla
Rughe scolpite rigagnoli
lacrime d’anarchico cuore
che
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| Azzurre acque lievi in specchio
roteante il gabbiano in cerchio,
disperderti leggero nel magico contesto
sognando l'alta vetta in modo composto,
alzando al cielo lo sguardo intenso
in segno di preghiera verso l'immenso.
Tu uomo, nuda presenza
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| Vorrei poter vedere il sole
e sentirne i caldi raggi sulla pelle.
Vorrei
con i miei piccoli occhi
veder luce e colori
gioire
della bellezza della vita
sentire
intorno a me due calde braccia
a stringer
il mio corpo tenero e
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Non siamo arrivati al sangue
in quest'Arena
a due passi da Giulietta
mentre a Torino
l'operaio senza le chiavi dell'auto
vorrebbe i sedili fatti di Agnelli.
Siamo in bilico
senza cadere
fermi come la torre,
vecchi
come il ponte
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Chiedo al mondo un'occasione
in questa situazione che ci trascina giù.
Gente che arriva al suicidio,
chiedetevi come mai.
Non rimane niente,
nemmeno la speranza.
Ci si ritrova tutti giù per terra
senza un soldo.
Chiedo verità
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Jimmi |
28/02/2012 09:34| 1817 |
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Così sei morta senza mutande
distesa sul prato di un volgare ufficio
non serve che ti rivesti di fretta, sei morta
non serve il dolore che stenti, sei morta
la tua stanza è chiusa e non c'è porta
la tua vita è morta e
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e, stanotte è piovuto,
livida, orrenda, solitaria notte,
lacrime dal cielo son cadute
come sassi neri in uno stagno
fragorose, roboanti, tumultuose
su paesi, contrade, città
inzuppate d'odio, piene di rancori, e
poi d'improvviso
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| Una valigia chiusa con lo spago.
Domani cerco a nord il mio futuro
per colpa di chi imposto "l'Unità"
eliminando chi non la voleva.
Abusi, stupri, borghi rasi al suolo
fucilazioni e squallide angherie.
Furono eroi o mille
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| Polvere,
terra brulla che solleva anche lo spirito
e non erba falciata,
protetta a match concluso
da pioggia o gelo
o arido nemico.
Gambe testarde
a cercar la sfera.
Rami inutili
che si rincorrono,
si cercano,
si ostacolano.
Ma con
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| Susanna sapeva volare
perpetua dell’esile ramo
col suo maglioncino color autunno
e un treno per scompigliarle i capelli
talvolta frusciava nell’occhio del cacciatore
senza scuotere le tempia per un fugace pensiero
una breve brezza quasi
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| Raccontare una storia
di falsi pupazzi
a gruppi di bimbi
che s'ammassano in piazza.
Sentire
nell'aria frizzante della sera
il vibrare dei loro deboli cuori.
Raccontare parole d'amore
a una bimba
che ingenuamente nasconde
la fiaba già
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Così va il mondo,
niente è puro.
Ci sono mille cose
che non fanno che male.
Un mondo di bugie
dove non c'è che dolore e sangue.
Si sta li davanti al televisore
rapiti senza la forza di alzarsi.
Chiediti perché nessuno
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Jimmi |
27/02/2012 09:47| 1849 |
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Statue sconsacrate
discariche d’ormoni
su viali di bitume
illuminati da copertoni
Vegliano processione
cardinali neri
catene al collo
anelli teschiati
icone filigranate
Claxon e fumo nero
tra colonne carnose
annunciano
redenzioni
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Qui non succede spesso, nella Napoli
che il sole come emblema da più secoli
ha scelto, perché vita scorra calda,
sperando che la morte giunga tarda.
Quando succede, a volte, troppo deboli
sono visti coloro che ai tentacoli
di quell’estremo gesto
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Angelo libero
da chi ha sporcato l'anima
da chi ha rubato l'innocenza,
ucciso il sorriso,
calpestato da sacrileghe voglie.
Nessuno può donar
spensieratezza e felicità,
far tornare quel giardino fiorito,
l'arcobaleno
nella tua
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Dolce creatura
dal cuore infranto
sofferente ed impaurita
le mani sul volto
celano un pianto disperato.
Vittima indifesa
ferita nell'anima
violata nel corpo
da chi ti voleva bene
dal mostro crudele
imprimendo per sempre
un segno
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Occhi smarriti
di violentata
ingenuità...
Complice fu
quel sorriso beffardo
di produttore di lardo
Mano nella mano
verso l'orrida realtà...
Doveva essere un gioco
un gioco un po' speciale
e invece
non potrai mai
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| Terrore delle tenebre
domina l'innocenza
d'un casto giglio
nella stanza buia.
La notte gelida tra giacigli
di peccati scoloriti
assale con l'insonnia
il corpo d'un infante assopito.
Carezze nauseabonde
scintillano su pelle rosea
d'un
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| Riecheggiava tra mura domestiche
la risata argentina
d'un piccolo fiore
d'ingenuità profumato.
S'affacciava alla vita
con occhi curiosi
stelle luminose
accendevano il buio.
Un pomeriggio di Primavera
dopo un giro di giostra e un
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[Lui]
Son fatti di scontri
questi nostri incontri
Un'idea di festa
ti gira sempre in testa
e non pensi mai
all'avvenire che farai
né chiedi se una lei
è la famiglia che vorrei
La tua mente non dà
alcun cenno di
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Alle otto del mattino
arriva l’ora neurolettica
sul selciato
un miserere dimenticato
Sulle panchine del parco
cammina l’umanità nell’ombra
Vite desolate
volano sui nidi delle rondini
cullandosi abbracciati a se stessi.
C’è
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 6331 al n° 6360.
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