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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Vedo gente che si odia,
tanta gente arrabbiata
che si odia, si odia
e non smette di versare veleno
sul mondo.
Vedo i lividi amari nelle loro anime
ed urlano, urlano come demoni dannati
per niente,
come fosse normale
tutto questo.
Lacerano
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Tre mesi son bastati
a quella belva con i denti insanguinati
tre mesi per digerir l'infamia
per cercare un altro pasto
un altra preda per la sua malefica mania
Una vergogna
che oggi sento mia
in questo paese
dove la giustizia
ha un
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Turan |
14/06/2012 15:23 | 486 |
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Feroce solo coi deboli
il figlio del padrone
falco con ali spuntate
nato in cattività notarile
convinto infallibile rapace
si nutriva al servile lancio
d'allevati topi moribondi,
-Quando un alleluia stridula
coda d’odio macero,
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Quando si rideva dei numeri
delle scritte sgrammaticate in piazza Cavour
finiscono anche i grandi amori
e tu eri gelosa da morire e morire...
adesso mi faccio rumori da appartamento
notti di vicini che tirano lo scarico.
I grandi amori finiscono
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I due mari si abbracciano,
danza di onde e cieli.
Le musiche risuonano
in lontananza
dove la vita pulsa
nel rosso
della sera
non ha coraggio
la luna
di sfiorare il mio capo
chino
mi basta che solo l'onda
svanisca ai miei piedi
per non
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un'oblunga nuvola
cade nel cristallo di antracite
dove una storia di dolore
-con occhi fiammeggianti-
proietta un'ombra rosso sangue
sul diluvio dell'inchiostro
la scalinata di marmo
lussuosamente arredata
è vietata alle scarpe da
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Chi sono questi superuomini,
sempre pronti a dare,
a fare, sempre presenti?
Forse, nasceranno da loro, dai giovani
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Oceano nero impregnato di stelle rifratte
duplicatore di realtà illusorie
irraggiungibili sovrapposte
di superfici piatte in movimento
di sogni sperduti traditi
annegati tra l’onde,
sei specchio crudele d’anime bambine
che sfuggono una
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| Il colore della tua pelle mi parla
piccola bimba dai neri capelli
crespi e svolazzanti
mi guardi con enormi occhi da cerbiatto...
Vorrei essere una bambina
esile e leggera
giocare e ridere
con Te piccola e dolce
vorrei catturare il tuo
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| Questo mondo buio
e senza amore è un labirinto
da cui non si riesce
a uscire.
Neanche la più lucida- mente
può capire
dove tutti andremo
a finire.
Ho visto un bimbo
morire in Medio Oriente
falciato da un cecchino traditore...
l’ho visto
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| Volubile, frenetico cambiai mille mestieri
e in tanti fui considerato astro nascente
poi in età avanzata mi fermai
su un lavoro duraturo
ove mai eccelsi abbastanza
ma garantiva sicuro discreto compenso
Passarono impercettibili gli anni
fino
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| La gita al fiume
coltivata con trepidazione
come la notte prima degli esami
viaggia la luce negli occhi festosi
accorcia le ore per un risveglio
generoso e fiorito
che incanto il suono dell’acqua
lo splendore esplosivo della natura
che toglie
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Julie |
11/06/2012 00:24| 2105 |
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| Sgranando i chicchi d'un rosario
tra le rugose dita
teneva sempre il filo diretto
con Qualcuno lassù.
Come una ciliegia tira l'altra
così le preghiere si susseguivano a ruota
nascevano per strada
bevendo dal calice dell'altrui
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| Son le vostre parole
dolci come il miele
ma le vostre azioni
son calici di fiele
non c'è che odio
dentro il vostro amore
tutto ciò che vive
volete far morire
per vendicar la morte
ch'avete scelto in sorte
con mani untuose
e
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Albe distratte
negli occhi arsi
m'asseta il sole
circonda la luna
la feconda
Poi macerie
stracci di pietra
son isole,
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cammino
inciampo cado mi rialzo
,cerca
quest'anima sfinita cerca
sghignazzando lungi salutano certezze di sabbia impastate
,fremono
queste mani fremono cercano chicchi da avi tramandati
esuli dolci parole diffondon preghiera
,e se allor del
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Non conosco la recita
passo i grani tra le dita
li snocciolo e li accarezzo,
la fede non ha prezzo
stringo la croce prego contro il male,
chiedo perdono e aiuto terreno
dove si perdono le antiche letture
dove si naviga circospetti l'uno
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| ruvidi jeans
e un'umile croce
la tua veste
chiaro il sorriso
e carismatici gli occhi
ardente ed elevata la Fede
nascono dalle tue labbre
parole dolci e docili
come onde d'organo
che affondano
nel rifugio dell'anima
-che cosa ti ha
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Marial |
10/06/2012 17:48| 2042| |
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Fisso è lo sguardo
nell’antro di un’anima inesplorata
e cerca riparo
tra le parole
mentre la bocca prega
quel solfeggio immeritato
che nella polvere arrotola
promesse e desideri
di vita
Si stringono le mani
tra i grani di un
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Impugni i grani della corona
come la rosa con le sue spine
e lucidi le sfere d'avorio
incensando l'aria
di sommesse preghiere
il cielo è commosso
di sì tanta calda Fede
un sole scorticato
riscalda i tuoi giorni
in un gioco
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| E quando esplose la notte, senza nessun tramonto,
capì che non è un calendario
a segnare l'inverno e l'estate
e neanche erano le stelle e i pianeti
a dire la notte e il giorno
dentro il freddo era siderale
e veramente voleva fosse
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| Un grido di dolore s'innalza
con il tuo cuore che grida rabbia.
Infranta da ciò che il mondo ti ha tolto,
una creatura che amava il mondo.
Distesa con un rosario tra le dita
implori pietà verso chi distrugge la vita,
mentre lacrime
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Quale dio ispira le tue voglie, Prete?
Dimmi quali salmi ho trascurato
per far luce sul mio sguardo
e bendare le mie la labbra.
Quanti altari hai dissacrato, Prete?
Forse è il sangue del demonio
che hai versato dentro il calice
per la sete
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Abbracci ogni istante della vita
la tua croce
con fede infinita.
Ogni dì
nel silenzio crepuscolare
con il rosario tra le mani
l’anima vai a raccomandare,
perché lo sconforto
non abbia a prevalere
sulla pena che devasta il
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C’è il silenzio portato
come un rosario
tra il petto e le costole.
Un coraggio che ha odore di vento e di
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Ho dio nel cuore nella gola
ho dio nel ventre che puzza
credo e lo cito con il rosario
sulle mie vesti bianche e viola
con il talare colore del lutto
il nero colore del mio peccato
Ma in dio io credo e lo cito commosso
riconto il resoconto mio
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E’ la paura,
di passi sbandati,
potere che soccombe
all’oscurità d’anime perse
a giochi di rivincita.
E’ l’angoscia
che questo cielo
venga a punirci,
a muovere la forza
di pulire la coscienza
scorrendo i grani d’un rosario.
E’ il
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Non piangere sulle pieghe dell'anima
perché ha già pianto l'autunno
Non odiare le tue stagioni
Impara il linguaggio della luce e lascia libere le mani
abbracceranno l'eterno
se il tuo spirito saprà indossare la veste
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Tra dita disabili avvolgo un rosario
profuma di preghiera
mi elevo al cielo e chiedo miracolo
per te nato prigioniero
d'un corpo che non fa rumore
per te che guardi inabile
indifferente vie sconosciute
e chiamano follia la tua
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A un rosario di piccole perle
ha legato il suo esistere
e una croce di legno
gli cade sul collo
ingombra è la mente
d'immagini e sacre scritture
lo sguardo solingo
intenso e profondo
di illusioni e pietose bugie
colma il suo
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 6001 al n° 6030.
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