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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
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Un cupo boato
scuote
la città assopita
Scenario desolante
via D'Amelio sventrata
vite frantumate
brandelli di intelligenza
pezzi di responsabilità
residui di giustizia
detriti di determinazione
polvere di coraggio
sparsi
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| Fantasmi di pelle riflessa
in languide pitture murali
esaltano tendoni sbilenchi
tra taciturne grida sperdute
La luce e l'odore di caffè
cancellano sudore e bava
riacquista calore il corpo
duro come tronco d'albero
La radio distrae il
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La mia terra brucia!
Pascoli querceti e macchia
sacrificati da chi manovra
l'ignoranza alimentata
al vento dell'indifferenza
La mia terra brucia!
E non basteranno
tutte le mie lacrime
per saziare quelle fiamme
Non basterà tutta la
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Segreti nascosti
in una malata mente,
Stringe bugie e inganni
con un rosario tra le dita
e rivolge preghiera
ogni giorno al niente
Svaga con le anime
e quando il piacere sarà finito
avrà scagliato tutti a terra
in pulviscoli coperti
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Nessuno ha da sapere
che il contadino è raro
che si fa le pere
col cacio le mangia, spero!
S'alza presto la mattina
rientra stanco non vede mai la luna
non sa se la borsa crolla repentina
Domani aspetta l'uovo dalla gallina.
Fa tanta
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Mi stupisce a volte
e mi conforta
la caparbietà
con cui s'insinua
in luoghi inaspettati
un filo d'erba
quasi come magia
che tutto avvera
hai voglia di spiegargli
che è destinato
a vivere nei campi
cerchi di sradicarlo
di
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La nostra realtà ha forma
di imbuto, uno
specchio irreale,
mascherata dal vizio
assurdo d'amare, ogni
mattina acceso.
La nostra droga è il
sentimento, che vive spento in
parole, in tramonti d'abisso,
mai sentirai una
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Non abbandoniamo
i nostri azzurri berretti,
non buttiamoli in bui cassetti.
Teniamoli lì, pronti
nell’attaccapanni a forcone
dinanzi al portone.
Della giusta causa
rispettoso impegno ne sono il segno.
Difendiamo ancora una volta
nelle strade,
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| Com'è ingiusto talvolta il destino!
A chi porge un bel vaso di miele
mentre ad altri un bicchiere di fiele.
Ma non sempre poi vince la sfida
chi ha salito il gradino più alto
chi è rimasto ben saldo per terra
quello vedi, non
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Danzano i colori
nell'affresco della vita.
In cerchio come a fare
girotondo
Ballano e si cambiano
di posto
in eterno madrigale
Si toccano si sfiorano
si carezzano e dolcemente
si confondono
Ad ogni tatto aumentano
in bellezza e
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| Dentro ad una piccola lacrima di sangue
la vista, dimentica la luce
e nella mano stupita
s’agita il pensiero, distillando un senso
nel buio e nel marmo
di un bianco sospeso
fra la più spaventosa delle guerre
una temuta rivoluzione
E’
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| Viso rugoso
come guscio di noce,
zigomi sporgenti
e bocca infossata.
Capelli crespi
e baffi che coprono,
come una
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| Disconnessi,
è trendy dirli “esodati”,
espulsi dal circuito
fuori gara
catorci d'epoca coi cerchi sgangherati;
è così che appaiono
in andatura lenta un po' sbilenchi
- due fari opalescenti gli occhi consumati.
Ho speso
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Non un albero, solo
colate di cemento
nel cielo fumoso il volo
di un uccello e il suo lamento.
I boschi bruciati feriti
dalle mani dell'uomo vorace
per strada immondizie detriti
cortei, striscioni di pace.
Il mare, una pozzanghera
gonfio d'ira
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| Non avrai altro dio al di fuori
di te uomo bianco che impallidisci
di fronte alla morte dei tuoi fratelli
abbandonati
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| Li ho incontrati
nei campi attrezzati
portavano, dal ragusano sud provato,
i frutti della loro terra, al nord terremotato.
Come affettuose
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| Rubato amore,
acqua donata
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La guerra per te non è
un gioco:
ti hanno dato un
kalashnikov,
leggero come un
giocattolo, ma che
uccide davvero.
Neri fondali
i tuoi occhi,
senza guizzi
di luce.
Ti hanno rubato
l'infanzia,
i signori della guerra.
E il tuo
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Anna62 |
06/07/2012 22:52 | 3519 |
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Vous avez le feu?
Non monsieur.
Notre Dame
rintocca l'ora dall'alto.
Tu ti sdrai quaggiù
tra i piedi
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Dove la città che inganna
si traveste da campagna
il verde è un'intuizione
Lei si china stanca
raccatta un fiore giallo
ai piedi del lampione
Nel nero che attende l'alba
Heléna soltanto mostra
I grandi occhi bianchi
I
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Sono finiti i sogni!
Sono crollati
nell'impensata sorte,
fra il dolore e le macerie
tra le antiche storie già scritte
e quelle spente in pochi istanti.
Umiliazione della vita!
E della bramosa operosità!
Ora Il tempo è
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E'il posto dove il latte grazie agli additivi
supera il peso delle vacche,
gli autisti il numero dei pullman
i generali quello dei soldati
le diserzioni al lavoro gli statali
e i camini fumanti gli abitanti
Un luogo ove le cagne adottano
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| Dove regna la pace?
Forse dove ancor
il mio innocente corpo, giace
Eppure ero lì
a passeggiar per i fatti miei,
ma tu che or inneggi alla concordia
non ti sei accorto di me...
Dimmi ora,
dov'è la Pace?
Forse solo nel mio
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Arrivi sempre all’ora di pranzo
avanzando adagio
strusciando i piedi
sui marciapiedi di questa cittá
dove non ci sono fontane
di acqua fresca e caritatevole
Dove sta di casa adesso
la tua felicità
povero vecchio clochard
Forse in un cartone di
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L'alba spense il sole
nella notte del terrore
la tua speranza muore
c'è solo disperazione
Solo urla di
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Siamo pietre in mezzo ai muri
sui quali altri appendono spaventosi quadri
che non capiscono ma qualcuno
ha stabilito che il loro prezzo salirà
Siamo consumatori consumati
denti piccoli di un mercato mai chiuso
stritolati da mostruose
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Canta la tua canzone cetra
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| Una stagione passa
e un'altra viene,
non è finita,
inizia nuova vita...
Forse migliore,
certo differente,
e se
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| ritrovar l'Aurora
nei solchi grigi della disperazione
senza un attimo di sollievo
la verità ci osserva da lassù
in un triste incrocio di sguardi
ottusi ed aperti
allo strascico d'emozioni
abbiamo ritrovato la
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Ciò
che muore fuori
è
la gioia di vivere
nelle sfumature
di un'esistenza vissuta
con rancore
e sospiri scagliati nel vespro,
prigionieri delle nuvole.
Ciò che muore fuori
è
la vita
sognando fittizi effluvi di
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 5941 al n° 5970.
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