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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’094Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Ottobre 2024 |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Il pane si fa col computer
e la crosta caduta
non si raccoglie e si bacia,
l’asino che trasportava
il dono candido di Dio
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| Dove ci condurrà
il folle desiderio di Icaro.
L'uomo non ha ali
per volare alto,
se guarda il mondo
a lenti
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| Che ne sai tu di, come corrono i giorni
dietro questo sofferente e orfano treno
che sfiora i prodigiosi amori
.
-rigida maceria dell'esistenza
.
Forse sai di amori e dolori profondi?
Di questo singhiozzo innocente, che risuona
come timballo nei
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| "Quando ero felice
e non lo sapevo,
avevo una casa inventata:
per tavolo un catino rovesciato,
per letto un cartone colorato,
per figlio un bambolo dorato...
e con gli occhi di un bimbo
mi piaceva credere che fosse tutto vero.
Poi... non so
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| Un tonfo...
un urlo disumano.
Il sangue bagna la terra,
ancora lacrime,
ancora dolore.
Un'altra bara...
una mamma piange.
Famiglie in lutto,
tanta disperazione.
Vite spezzate
dal lavoro nero.
Chi perisce...
lascia affanni e
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| Matrix
Rinchiusi nella prigione terra.
Spogliati dalla coscienza e di quel che accade fuori
dal sonno indotto dai nuovi padroni della terra.
Gli occhi senza reale scrutano il nulla...
Il tutto è artificiale.
Il cielo è quasi
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Rintocca l’ora del destino
caduco, fragile bastone barcolla,
scivola incredulo repentino
sola resta col nulla... tracolla.
Luci offuscate sono da nebbia giunta
foglia unta da rugiada ondeggia,
sdrucciola, inciampa per quel viaggio
cammina, non
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| Cos’è un modello sociale
che ispira tenore e morale
in una augusta educazione
che impone scettro e lezione
Chi si fa avanti coerente
a colmar cultura latente
nel bel mare astratto
di un sociale artefatto?
Non è la “forma” che
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| Quella mano
accanto a corpi rigonfi,
fredda, stringe
un pezzo di fradicio legno,
e nera, emerge
tra la bianca spuma
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| Il popolo tedesco
si abbraccia
sotto le macerie
di trent'anni di storia.
Finalmente è crollato
il muro di Berlino.
Le vetrine illuminate
non devono rimanere
un recinto da scavalcare
di notte
sotto lo sguardo sornione
dei vopos del
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| Sbatte l'eco alle pareti
rimbomba la rabbia
sciamano api...
il bugno
suona vuoto di vita e di lavoro.
Qui non
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Come liturgia si snoda la ricorrenza
in quell'ultimo segmento di frontiera:
nella ridente frazione sotto la collina
oggi si ricorda del passato... la vita.
La Festa della Repubblica sobria scena
nella protesa memoria e unità di
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| Vecchi abbandonati
emarginati dalla vita
errano soli
per le strade,
in silenzio
urlano
la loro disperazione,
vita senza più un futuro
primavere svanite
intorno a loro
solo inferno
si sentono nullità
in questo mondo
che non
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| I rami - biechi di pochi frutti
rimangono dentro.
Il tanto 'necessario'
alla stesura d'una breccia
In fondo alle radici d'una quercia;
- Così, miserabili! -
Ché ci dissero [Avanzate!]
E tanto feci io tracciando la linea
Che
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EnzoL |
02/06/2013 17:02 | 1676 |
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Stanca
martoriata dal travaglio
partorii
un’innocente creatura
I PADRI
orgogliosi
esultarono
"Evviva
è viva
è nata la Repubblica
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| Al lavoro ristagnante arsura
la crisi si abbatte su di noi come funesto augurio,
mettiamo offerte come simbolismi
a
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| Splendore d'un bianco
sorriso
illumina il nero
d'un volto triste.
Scintillanti occhi fissi
nell'infinito
raccontano
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In punta di piedi ci coinvolge
dell'alba quel misterioso velo,
opaco divenire di irrequieto tempo
che crudo ruba l'attimo fuggente,
mentre tu... pellegrino dell'esistere
ti maceri prostrato nelle tue miserie.
Si farà strada ancor il
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Compagni
dicevano i politici,
ll socialismo la meta,
eden d’uguaglianza
e avevano ville con piscine
e sapevano che in
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e il respiro ti contorse l'animo
fiore d'un sorriso
appassito di lacrime
ammazzato d'un tratto di penna
t'è scaduta la dignità
l'ennesimo
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| Sul giaciglio
rubato ai passi frettolosi,
attraversato
dal vento di sguardi sfuggenti
trova,
nel cartone pietoso,
la sua isola nel mondo
dove spazi, tra moltitudini,
svaniscono.
Il suono freddo
del piattino esposto,
l'umido calore
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| Affogano le idee
nei loro nozionismi
da esibire in sterili salotti
dove l'anima a disagio
rimbalza sui duri visi
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| Mi guardavo
le curve
sui coltelli
affondati a margine di pioggia,
lungo le guglie
di spiritosi
aguzzini intorno
alle cime- a Praga-
e nascondevo
il minuto buono
dove sarei potuta scappare
(sapendo
che mai lo avrei fatto)
lungo linee
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Ai piedi di un dolce declivio
ove al caldo sole di maggio
vezzeggiano fiorenti valli,
ho per te, Orazio,
un “angulus”,
che al sole osa carpire
il più splendente raggio
e della salubre aria mattutina
ti nutre e vivifica.
Un celato ameno
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| E ti ricordo ancora
mentre parlavi dei tuoi tabù,
suonavi dei ritmi in blues,
un flash del tempo che fu.
Eri felice così
ma poi chissà perché
sei sparito...
e la tua anima adesso dov'è?
È venuto un
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| Non basta nascondere la testa sotto terra
per non vedere lo scempio della guerra.
Quando la povertà è causa d’emarginazione
non basta dar la colpa alla disoccupazione.
Quello che per Dante fu l’inferno
oggi è la storia del
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| Certezze mai avute
Utopie per farci sentire umani
Troppo spazio occupa il nulla!
Vivere di poco ma pensare tanto
sognare quanto basta
Un presente assente
muta ogni secondo
Ricerca di una causa
che non sia il tuo nulla
Inadeguati al ritmo
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| Ho visto il gelo
negli occhi di un bimbo
all'improvviso
è calato il buio
tutt'intorno.
Ho urlato dentro
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Oggi sui binari
del dolore,
simile a treno impazzito,
il mondo corre,
precipita,
cade
nell’effimero burrone
del
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Sette stelle
sei dolori
cinque bastoni
quattro chiodi
tre passi
due preghiere
uno scoglio
sono solo
mi rialzo
uno ho freddo
due mi calmo
tre si
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 5221 al n° 5250.
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