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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’091Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Di quel muschio in montagna
per un presepe di povere foglie
mentre i tuoi occhi verdi
guardavano le montagne
e l'amore era sogno
che saliva a piedi il Fadalto.
Di quel ramo tra la neve
un ramo caduto
per il nostro albero nudo
in un
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Mi graffio il cuore sino all'osso
in cerca di risposte
vi leggo solo i miei silenzi
che non danno voce all'amore...
un cuore senza clemenza
un cuore senza calore
un cuore perplesso
è un fiore appassito
al timore del sole
e ogni
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Ti ho lasciata
senza mai cullarti
fra le mie acerbe
braccia.
Io, bambola
inanimata
giovane pianta
già inaridita.
Ti ho lasciata senza
mai abbracciarti,
e per tutta la vita
ho cercato
quell'abbraccio.
Ti ho lasciata
e con te
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A undici anni ho scoperto
che un bimbo
poteva essere coccolato,
che un uomo poteva
tenere in braccio un bambino
e non sempre
una stanchissima mamma
o una sorella ancor bambina.
Ma si diventa uomini
anche senza carezze
pronti a servire la
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Lentamente entra nei pensieri
triste e distante
cicatrice del come e perché?
Non si può guardare avanti
se prima non si e compreso il passato.
Troppo spesso seguiamo il filo dei ricordi
il vissuto scavato nella memoria.
Piccole
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Sordo e profondo
martella il suono
tamburi di guerra
su sentieri lontani
è pioggia di dolore
Come vento glaciale
lo scorrere di guaiti
punge il mio cervello
Emicrania di sangue
terrore e gelo il mio silenzio
cristallizzato
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Pregno di tanta malinconia
ed ombre
ingravidò quel ventre
che fu carpito a forza
il suo candore
e amaro sussueguì
quel tempo
che vide progredir l'ira
e il pianto...
e non vide mai la luce il giorno
che mano ribelle
si pose lieve
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Vivì |
20/07/2013 07:50| 2948| |
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| Diradandomi
Parlo nel buio di una stanza silenziosa
Livido
Di uno
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Tempesta di sabbia e veleno
fra dune d’angoscia e oscuri cammelli...
Nuvole
da nere vesti ammantate
intrecciano tenera rosa del deserto
veleggiando doti
con cactus riscattosi e cristalli sdegnosi di brillantezza.
Stille di nero
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| Occhi distanti
penetrano il silenzio disarmante
di un cuore bambino
Raccapriccianti domande
che diventano macigni,
sogni infranti di un'età
che cerca
l'arcobaleno di una nenia
ai margini della paura
In quella culla
che certezze
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Mio amaro e mai cullato amore
ti persi su di un viale che non portava a me
e così senza un perché, ti lasciai
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non eroe ti pensai
quando nella carne
dilaniata e sparsa
sui binari ti trovò
la morte comandata
ma giovane compagno
ti piansi, Peppino
assieme ai
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Curvi, lunghi gli orari,
accarezzando pomi rossi
cantavate lungo i filari,
riempiendo le ceste passi dopo passi;
Alla
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da solo giocava,
il bambino dal mondo dentro,
da solo parlava,
a chi non sa ascoltare,
solo lui rideva,
di risate non
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| Pelle e ossa,
affilate come lame
fendono l’aria
che a malapena sfiori,
ondeggiando
sul filo d’un tagliente rasoio.
Autolesionista
ferisci la carne,
brandelli di vita
strappi a morsi
dai lividi giorni.
Deperisci
nel corpo e nell’anima,
lento
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| Ero ancora un ragazzo imberbe
quando si affacciava tutto tronfio
un faccione quadrato e gonfio
ci avvertiva fiero e crasso
della prossima avventura:
in Europa eravamo entrati di misura!
Da un giorno all'altro l'italiano
s'è svegliato
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| Formarono un complesso musicale
i Los Ferraglios, i componenti erano
Titino Pisolo, Tito Aceto, Pardo
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Corre, corre
e spunta dalla corolla
del girasole
scivola e cade
dal fusto su una foglia
pesante e tremula
solca le ciglia
Piano, piano,
lentamente
fermati!
Riparami dal giallo
che fulmina il pensiero
non è girasole
il colore che
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Fallirò la mira
mi mancano le lettere chiare
mi si raggrumano i contorni
un sasso rotola
nel caos distinguo la fondina di un’idea
volata dal finestrino – legatela stretta!
non sarà un volo facile
in Kazakistan
vi perderete con
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Lepri alla luna
in allerta a ogni fruscio
così i condomini
a carpire ogni mira
L’ascensore
orologio, martella
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La disoccupazione giovanile?
E’ il nostro più drammatico problema
dell’attuale vivere civile
ed è per questo
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sporcizia di maschio che spari la tua fragile oscurità
sgualcita di mani callose d'inferno
insulto d'uno sguardo
vestito di
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In un angolo della strada
se ne stava accucciato,
suonava nella nebbia del suo incanto
l’ angelo di giada
perché nel profondo aveva ancora fiato.
Sorrideva serio quando i passanti
si accumulavano come sabbia
che dalla riva, la brezza
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Dipinto in ogni dove con mute parole
a disegnar vita là ove il cuor è arriso,
avvolge, avviluppa con tenero candore
nel tiepido coprir del corpo candido viso.
Violini stropicciati da ansiosi archetti,
crepitii assordanti a turbar le
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Diverse volte ho udito lo sbraitare
di due individui che, per loro sorte,
accenti usavan, duri a decifrare
e, per di più, con tono molto forte.
Lombardo era uno, l'altro era un pugliese
e se le davan di santa ragione,
tanto che mai nessun
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| I poveri portano
avanti il mondo,
ma il mondo non lo vede
ed in cose false crede.
I poveri portano
avanti il sole
e soltanto esso li vuole
nel giorno e nella notte
loro forza in dura sorte.
I poveri son della terra il sale
veri volti, dipinti a
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| Sotto un sole malato
e intestardito a nutrire calura
sento al telegiornale
venti avvisi di garanzia ai politici,
garanzia
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| Che non mi si dica mai
delle porte chiuse all'orizzonte
Della scia di lungimiranti dune sostanziali
in pratiche spastiche e ferite leggiadre
Di cuoio canceroso come pelle estesa
su questo cuore lordo. Che non un singulto
mai una sola sillaba
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EnzoL |
12/07/2013 17:40 | 1712 |
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Hanno recintato il mare
in una gebbia lo hanno costretto,
la luna non riesce a specchiarsi
e le stelle non lasciano cadere più polvere d’argento.
Il mare che avevo dentro
è solo tempesta ed onde infrante sugli scogli.
La calma piatta
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| Non c'è sole che riscaldi
la tristezza
né luce
che illumini giorni d'amarezza
che rode e dilania.
Non c'è vento
che frusta un tenero viso
che si rifugia
dentro il suo mondo.
Non ci sarà mai perdono
per quelle
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 5131 al n° 5160.
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