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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’083Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Dei miei giorni
vorrei farne origami.
Senza tagli
ripiegare l’anima.
Forgiare le emozioni
ed affidarle al volo
in
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Nel dorato seno di mia madre
giunsi custodito ad Auschwitz.
Lì criptato, vidi i giorni più amari
e lo strazio sconfinato
della tragedia estrema
consumata autentica ad Auschwitz.
Lì fu lo sterminio assoluto
di ogni
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Vagano i pensieri
all'inseguire, per capire
il tuo astruso dire,
ma alcun fondamento
accorda ancor
accorato turbamento.
Crudele il tuo negare,
vorresti così l'olocausto
nell'oblio far precipitare,
ebrei sterminati ancor freddare,
per
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| Bianco fumo
che nascondi la vista
di atroci cammini e ultimi saluti
accompagni i miei pensieri
rivolti alla vita che avevo
alla vita che ero.
Sarò
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Ascolto il dolore muoversi
percorro uragani di ciò che è stato
triste il ricordo di quei giorni
quando adulti e bambini senza motivo
sono stati tolti
in maniera tremenda alla vita
raccapricciante scenario
agli occhi del mondo
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Passi
che saranno gli ultimi,
parole
sussurrate senza vita
sguardi
al fil di fumo,
volo di morte.
Il ferro spinato è barriera
a ciò che è umano
e l'orrore
è pane quotidiano.
Fin quando ci saranno recinti,
la
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Mavec |
27/01/2014 11:39| 529 |
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| Ho asciugato l'unica lacrima:
quella che ha trovato il tempo
di soffermarsi un momento a pensare,
grazie alla forza di una canzone.
Tra miliardi di voci e parole,
è difficile trovare
qualcosa che possa passare
in mezzo ai cliché
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| ruggiscono i cingolati s'aprono i cancelli
sulla neve le impronte del peccato
l'uomo nudo - l'uomo armato
nell'aria la crudeltà del passato
ossa di dolore suono ovattato
grida mute dei sopravvissuti
resti di questa umanità
senza
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Passeranno i giorni
senza mai dimenticare
e le parole
non potranno lenire il dolore.
La storia riempie il tempo
e gli uomini ne fanno parte,
oltre la cenere
e la memoria,
al di là della conoscenza,
nel disprezzo
e nell’amore per se
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Piccoli atti fermi
indossano una pioggia sporca
senza scuse di un domino innescato
nel fondo radioattivo, dell’ora in ora
lupi eretti in tane senza terra
negli agguati di fili spinati arrugginiti
con gli artigli insanguinati
un gioco alto
uno
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| Scivolano all'alba
i teneri orizzonti
di occhi increduli
al fiato mattino.
Il declino
spezza il verso
alla natura, in miasma
d'orrida sorte
s'alza il grido innocente
Il rossore piega le ali
all'umanità ...
Nel sibilo del
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| Ingannata la mente
la ragione sbagliò direzione
consumando il valore della vita
tra i muri e la prigione di filo spinato.
Il vento levò i lamenti
portandoli lontano dal cuore
e il tempo rubò l'amaro
alla disarmonia del
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| Cancelli chiusi...
anime dolenti
fili spinati a cingere la vita
cani randagi a schiamazzar la notte
Vecchie rotaie che portano all'oblio.
Camini accesi...
e fumi d'odio ad imbrattare l'aria
braccia ormai arrese ad aspettar la fine
fiori
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E parlavo al buio
Con le mie ferite
Parlavo dei miei amori
-la notte -
strusciando lamentose carezze
sulle ginocchia livide
e tu tornavi
angelo del peccato
brandendo la spada
possedendo ciò che restava
del mio esistere senza giorni
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Troppo in vanità scartai
poco ciò che gli anni risparmiarono
e quando a cavalcioni
sulla linea del
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Oltre la soglia del male non ci si può
voltare, spogliati della stessa pelle, il
freddo gelido della morte inizia a far
compagnia, con garbo ed ironia.
Fili spinati che graffiano l’anima che
tolgono libertà, dignità, uomini
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I bambini costruiscono aquiloni
e tu mi chiedi
come farli tacere.
E’ chiedere radici al vento
al mare di zittire il
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Mi uccisero quelle grappe
alle quattro del mattino
per trent’anni
ogni giorno lessi coi rifiuti
vite segrete del
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| Briciole,
avanzi di vita
elemosinati nel tempo,
pane duro per i denti
non basta a saziare
la fame di sogni traditi
e progetti a lungo meditati
spazzati via
dal vento turbolento del cambiamento
che agita e scuote l'animo
invertendo la
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Rapace di strada,
di ogni sguardo lanciato com'un dardo sibillino,
di ogni occhio rosso di frenata ch'arrossisce, pudico,
dinanzi a te.
Sovrana di granelli di tempo, confusi tra setacci d'oro,
di silenzi sconosciuti, sordi a parole d'amore,
di
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Inutile!
ti sarai sentito dire.
Va Via!
avrai sentito urlare.
Come rifiuto!
ti hanno trattato.
Cattivo esempio!
continuano ad urlare.
Male!
ti senti nel tuo mondo.
Solo!
sei rimasto a combattere.
Contro tutti!
e non solo con te stesso.
Con
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Prima ci si poteva domandare
quanto vicino fosse il sole a oriente
sperduti in una sala affumicata
urlando
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Va il pensiero al tocco lieve
della gonna sulle ginocchia nude,
attenta ad non urtare i cocci messi
al sole ai due lati
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Quante emozioni racchiuse in uno sguardo
domande che rincorrono risposte,
mille problemi che insultano la vita.
Sul tuo viso la paura del domani,
nei tuoi occhi la malinconia della pioggia
che cadendo su questa terra arida
non rinverdisce i
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Sempre in cerca di pace
posa le ali sul profumato petalo
solleva lo sguardo
il verde arido è divenuto
sull’orlo aggrappati.
Giunge estraneo l’urlo solitario
il cuore non tange l’indifferenza
mentre allaga il prato.
Al di là del
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Immagini di te scorrono
come impietose lacrime
a graffiar dolenti
l'emarginato cuore.
Le tue mani
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quest’uomo: tristezza
d’albero nudo
avanzo di vita aperta
ferita
-occhi scavati
che perdono pezzi
di
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Con la verità bruciai
troppe code di paglia
erano invisibili
il fuoco le smascherò
e tutti quelli che
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Discordante armonia
mi giunge
dalle onde funeste del mare,
tormento e torpore infinito
cullano il vibrare
di queste acque opache e dolenti.
Irrequieto smisurato dolore
aleggia sull’olivastro
spumeggiare
che m’invia l’acredine di pianti,
di
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| Fagotto scuro sdraiato
sulla lucida soglia,
barbone ormai misura di miseria
senza nessuna voglia.
Di quella forma, di quel dolore,
di quel color di pietra
e bianco travertino l'iniquo
ingiusto paragone,
in quello sguardo rassegnato,
di quell’
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 4501 al n° 4530.
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