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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’081Autori attivi: 7’474
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Come un nemico
vediamo l'altro,
incapaci di comprenderci,
senza far nulla per non odiarci
e deragliamo come un treno
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Mavec |
16/02/2014 19:18 | 677 |
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| Fratelli costipati
su carcasse di quercia,
varcano confini e
anelano sogni.
Nelle notti gelide
tra onde impetuose
il miraggio s’infrange.
Ignote pecorelle mansuete
d’un creato muto,
d’un Padre amorevole,
sorde, non odono...
giacciono
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verme che rode
la pelle bianca al cuore
di cose scure (D)
Il verme dell'errore scavava piano,
germe della brezza rivolta ad ovest
dove il sole è una cancrena stella
e l'ombra una nuvola di terra nera
Lo sguardo era un clamore di
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"Dove vai con tanta fretta, o Nerio, tanto che
le tue scarpe sembrano sfiorare il suolo?
Conduci forse a brucare il gregge nelle valli d'Orfento
oppure porti alla fonte d'Aorta a lavare i montoni?"
"Vado invece all'inps, o
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Graffiare un'angelo nessun sa
l'orgoglio folle lo fa.
Mani truci sul viso
spezzan la linea del sorriso.
Occhi in scuri aloni annegati
lì pure i sogni son bruciati.
Rosse tracce di viltate
anima e pelli fan macchiate.
Tal coraggio è
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cerco la povertà
quella povertà
che tu, anima mia
non mi potrai mai dare...
ultimamente mi sfilo
dalla cornice e dal sesso
vedo e non vedo
e quindi sbatto volentieri
in angoli bui poco frequentati
mangio molto meno
eppure sono
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| Piccole mani operose
impastate di fango
sminuzzano la terra,
tra le dita
una manciata di polvere
scivola via
come il tempo non vissuto,
l'avvenire mai stato,
il passato bruciato
tra le stoppie di un campo
saccheggiato,
sterile,
senza
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| i suoi giorni
un vortice di foglie
a dilatare deliri
gioca
con le ombre sui muri
vuole afferrare
la
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| Si sono amati per un anno e mezzo,
ma quando lei gli disse ch’era incinta,
lui la lasciò con gesti di disprezzo
e
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| Aspettano l’autobus
che non passerà mai
allora fanno l’autostop
a macchine che le riporteranno
al punto di
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| Sveglia! Spalanca bene il resto che trascuri
Poiché il cranio ha torto sullo sfinito viaggio.
Le fiere intolleranti, hanno già trovato l’armonia
e noi, si resta immobili come sassi sul panorama.
In verità può
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EnzoL |
13/02/2014 11:13| 1498 |
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| Aghi d’acqua sul selciato
levigato da indecisioni
e agli angoli mezze lune
incise da scianchi passi
frenati d’umori
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Eh s'iacchera (1)
se devan'insegnà l'arte a scuola
ma ormai, è chiaro
che 'un parlan più nemmen di storia
Di 've nomi prestigiosi
e dell'esempi
di gente impavida, determinata
e resistente
che con l'esempio
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| Il Dio che atterra e suscita
mi batte nella testa
cercando di convincermi
che dopo tutto resta
ed io che sono succube
di questa malattia
non so come intraprendere
la netta giusta via.
Il Dio che mi consola
risulta alquanto assente
in questa
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| “Non far la stronza, dammi i soldi, mamma,
hai preso la pensione l’altro ieri,
se non li cacci, qui succede un dramma,
ho
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| Reinterpretati i copioni
Monotoni e balzelloni,
Rovescioni di passati
Animati da apostoli d’ideali confusionali;
Ossessionati dai guadagni
E, bisognosi di poteri branchiferi
Comici, ciarlatani, faccendieri
Persi tra le visioni “dell’effimero”
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E c'è una terra
che ancora grida
di sangue umano intrisa,
di corpi massacrati senza colpe
piombati come sacchi nell'abisso delle foibe,
tra i detriti pure i sogni frantumati.
E c'è una terra
che ancora trema
per sofferenza e
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Tempi moderni dove il serio
non ha più il meritato premio,
spettacolarizzare il consenso
è il nuovo che ha preso campo,
questa vetrina dell'apparire
crea sgomento e non toglie la sete.
Non è più solo la farina del
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Tanti randagi, troppi abbandonati
a sopravvivere per la strada ormai son abituati.
Ululano, abbaiano e cercano
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| Strappati
dalle loro case
dalle loro origini radicate.
Piegati
con inaudita
violenza.
Sangue,
e ancora, sangue.
Orrori su orrori.
Urlano ancora
quelle fosse
imbrattate di silenzio,
ovattato,
lungo,
troppo lungo.
Da un vicino
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| Come rami tesi verso il cielo
di alberi spogli in balìa del vento
si alzano verso l’amato petto
le mani scheletrite
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| E’ l’uomo doppio: si fa trascinare
da contrastanti stimoli, col tempo
che scompiglia le carte della vita.
E nell’antica Grecia si realizza
sintesi d’attitudini diverse,
in due città per questo assai famose.
L’Atene culturale, dei
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| Rimane sempre rosso il cielo
nell'indietro tornar nel tempo
e quella perpetua fitta al cuore
riporta immagini cariche di viltà
riaprendo amare ferite.
Né vento né tempo
potranno cambiare colore al cielo
e i rumori rimarranno
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Il cielo si sciolse in pianto
per tanto strazio di innocenti vite,
lì sul Carso.
Di amare rosse lacrime
si può avvertire l’acredine
ancora:
il tempo di esse fissò dimora,
cristallizzate lassù
sul carsico suolo,
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E venne la notte coi suoi lamenti d'ombre
e giaculatorie d'onde,
vele tremanti quali giunchi
e fumosa nebbia bastarda
torbido sudario a celar la terra.
Tranelli si palesarono
nutrendo uomini di truffate speranze
figlie di cervelli
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Nella terra dimenticata
senza il respirar di selva,
vecchi contadini
rugose e tirate le guance,
nella notte riaccendono
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Non ti lascerò
amor mio separarti da me...
fuggire e diventare ombra
per poi scomparire nelle braccia di chi
con false promesse
sempre le solite, sempre le stesse...
ha ucciso tutto di te
anche quando anche l’ultimo
ti avrà
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Oggi sarà dimesso
ma faccia attenzione
assolutamente non esca di casa
rimanga a risposarsi al caldo
coi
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Loro non sanno la nostra geometria
ma quando smetteranno l'eloquenza,
con passi di serpente e quel venire di schiuma,
ci saranno dieci dita sulla strada
per l'allora fu detto, senza scordare i sonagli.
Ma quali sentimenti, quali evidenze:
ah,
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Lia |
07/02/2014 20:46 | 5062 |
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| Cavallino bianco
cavallino nero:
quale gioco
farà soffrire meno?
Gira frenetica la giostrina
imprigionata tra le facciate
di una piazzetta antica,
mentre le dita delle manine
sfiorano col batticuore
la coda della scimmietta amica.
I
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 4441 al n° 4470.
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