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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Dadamo ♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
L'allenatore adottò lo schema
quattro quattro due,
la partita fu un disastro
metà dei calciatori non
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Sorrisi di arcobaleni insistono
scivolando ostinati su ciechi intelletti
che lentamente si aprono
ai lampi azzurri della
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Onesto non fa false promesse, mai premiato
casomai di qualche fiume nel letto gettato,
ignavo popolo per tornaconto sempre
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Paesi, coi frutti parlano
la stessa lingua
coi colori scambiano bandiere
coi profumi viaggiano
in terre mai viste
con
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Non si lamenta il mio dolore
Cammina lento tra le strade vuote
Come foglia portata dal vento
Mentre il cielo gronda lacrime.
Non si lamenta il mio dolore
Resta solo ad elemosinare giorni
Riempiendo d'amore l'indifferenza
Quando testa bassa
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Tu puoi vedere l'infinito,
tra i cieli azzurri.
Tu puoi ascoltare l'acqua,
che scende dal cielo delle montagne.
Tu puoi
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Fiato sul collo
atmosfera precaria
orologio a retromarcia
mimiche copiate
a sintonizzarle
a umori imposti
-paure e
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| L'inganno era parlato
d' alate sembianze
un soffio gremito di tenerezza
e sono caduta
ma i gemiti delle notti di
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Ricerca e amore spiraglio di vita,
tenacia e fervore lotta la morte,
coglie tormento e la notte nel cuore,
trapianta speme, calore e passione.
Inno sonoro l’aria rallegra,
melodica nota oltrepassa confine,
sorride alla vita sole
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| Piatto il cammino, lento,
un giorno segue l'altro, uguale,
battono le ore che il tempo stringe la gola.
E guardi i tuoi
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| Parlare di “balbuzie” in poesia
non è davvero il tema prediletto,
perché impedisce andar di fantasia,
ma lo
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| Sradicare vorrei radici all'opulenza
se penso che nell'indigenza
di quest'era nel benessere
perisce gente senza essenziale
Povertà fango della vergogna
è pelle al sole disidratata
con buchi neri nello stomaco
all'addiaccio
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| Insensate colate di piombo
vengono giù,
si stendono fu fogli di giornali
a coprire l’orrore di tutti i giorni,
pagine dove il parere dell’esperto
si è rivelato ancora più inutile
dell’argomento trattato.
Le ciminiere
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| Nell’aria notturna
di un casolare abbandonato
un ragno, ha imprigionato
una goccia di rugiada
in un manto di seta
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| In questi giorni che bruciano l'aria
di un progresso solo e rapace
latitano incerti progetti di pace,
tu uomo ti vendi solo a quella vetrina
e la nuova tecnologia è la tua musa
ti osservo accarezzarla e non fai una piega.
Ripiegato su te
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Aveva le mani rosse per il freddo.
Tutte rosse e screpolate.
Dodici anni o forse meno.
E il sorriso bianco della
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| Unghie rabbiose graffiano il muro dell'opulenza,
da troppo tempo la coscienza ha visto il volto dell'arroganza.
Profilo
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| Sole lucente
Illumina occhio innocente,
Aria pura cullata, dal caldo vento,
Fiori, colori stupendi
Acqua scintilla si riflette,
Monti di verde son vestiti
La musica della vita strimpella
Si rinnova.
Danzano felici gli amori
Si sentono gli
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So io il tuo male
giovane fiammiferaia,
è il ricordo impresso
nei pochi attimi di luce
che si allontanano immediati
come breve è il tempo della vita.
So io il tuo pensiero espresso
ad un insignificante fiammifero
che ha finito la
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Poveri
nella chiara sensazione
di vicolo chiuso:
disarmonico impatto di strettoie
Un sole amaro sulle briciole
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| Tu uomo ricco e agiato
ridi e godi di luce e calore
nella tua smodata opulenza,
senza percepire che intorno a te
c’è gente che non ha mai visto
un raggio di sole.
Tu facoltoso e padrone,
senza sosta, giorno dopo giorno
accatasti beni e
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| Griffe sulle cravatte, sulle mutande e sulle unghie
artigli prensili sui trespoli d'oro
cacatua parlano a cappella, che pene!
sono poveri uomini, furbi però.
Promesse come piene, tracimano,
inondano uomini poveri che votano,
corvi che
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Solo chi guarda
il fondo
può capir
quanto amaro
si ingoia
nel dividere quel poco
che sporca il piatto.
Questa è la povertà.
E se il tanto agli altri è troppo
e il troppo per noi è spreco
e
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La corsa per l’acquisto
dell’ultimo palmare
che chatta twitta crea
e ti fa whatsappare
Le mille e più persone
in fila dalla notte
per trangugiare in tempo
le voglie ininterrotte
L’ultimo televisore
quadridimensionale
il selfie
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Camminavo a piedi nudi sulla strada
col sorriso stampato
seguendo l'istinto degli animali affamati
Non avrei mai voluto riconoscerti
tu con quello scialle nero sulla testa
Mi parlasti sotto queste nuvole disperate
limpide di tristezza
che io
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Piccoli monelli
stazionano ogni giorno sulla via
lasciandosi catturare
da quel dolce far niente
creando fantasie
birbanti occhioni lasciano il segno
suggestioni incalzano
desiderio di giochi
sempre più forte
freme
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La ragione della quantità e
l'ottusità si misero insieme
nacque la mancanza di cuore
la furbizia si pose loquacemente
a promettere senza mai smettere
ed insieme conquistarono gente
l'ottanta divenne il quarantuno
e la paura che
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Mi riempirono a ogni gara
le orecchie di fischi
e sulla mia testa auspicarono
montagne di corna
Ora qui giaccio
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| Il cuore della mia città è vuoto,
mentre il cuore dei suoi abitanti
è pieno di terra,
le luci e la finta allegria
non servono ad illuminare il grigiore
di cui hanno tinto l’anima
e la morte che riempie le menti
il gigantismo
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| Ti immagini in un mondo
di solo cose belle
dove a parlare non è solo la mente...
intorno senza presente
mentre la vita si aggrappa anche a niente.
Voci che si rincorrono felici
mentre il tuo corpo cerca di che nutrirsi...
tutto tace
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 3781 al n° 3810.
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