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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
E poi ci sono quelli, che li vedo e non li vedo,
tanto volano basso, trattenuti da un intimo peso.
Quelli sai, quasi soli,
mai al centro,
sempre al bordo o dietro il vetro,
carne e fiato come sono, dell'indifeso.
Ne detesti la corsa verso la
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Dall’urna è uscito il Nuovo Presidente,
un Uomo degno di rispetto e onore,
facciamoGli un inchino riverente
per
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impigliato
il cuore al filo spinato
sui prati di sangue
decorati dal fiore dell’urlo
mai dissolto nell’aria
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Biascicano e si trascinano parole
uscite dai baveri dei giacconi
tra centinaia di persone in fila
per gli splendidi deliri visivi di Van Gogh
in una Milano ancora decisamente gelida,
quando arrivi tu, donna africana,
dal sorriso latteo come questa
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...
Dentro il tuo autismo
...
Ti seguo negli esili passi di un lento cammino
misuro le distanze in un percorso incerto e
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Società
che corrompe
con mani ladrone
a far sparire
i veri talenti.
Valori inesistenti
in leccanti teste ricorrenti
ricche e adulanti.
E i soliti innocenti
sono rimasti qui
con la zucca fra le mani
pensando con disprezzo
ai tuoi
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In pieno centro di un paese,
di gran turismo e grandi spese,
dove la gente è ammassata
sui marciapiedi e in
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La lirica che sto per presentare
non vuole intavolare alcun processo,
si limita soltanto a raccontare
le “voci” che
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Sguardi severi e fieri indugiano sui lembi
stanchi, emaciati, inermi, resti di vita andata
Mucchietti d'ossa ergono un monumento al cielo
nell'aria un forte odore di cenere e peccato
Lacrime dalle nuvole lavano via le anime
senza scalfire il
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E’ appena giorno.
No, cavolo!
E' già ieri.
Grigio colore del risveglio.
Intenso e desolante grigio.
Palazzi di
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vennero di notte
le grida laceravano il buio
lame arroventate
nei polmoni
gelo che geme nelle viscere
spari nelle tenebre
voci sconosciute
ringhio di lupi
e quella notte le stelle
tremarono sul petto
anime sole
uccise dalla brava gente
con
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Mura che raccontano l'orrore
Strade che trasudano la morte
Odore nauseabondo
Che ancora permane
Tra le ferite di un
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Correva il tempo
di un conflitto mondiale
soldati in divisa
combattevano uniti
con le forze del male,
esseri umani
sotto a un elmetto
addestrati per tempo
a pigiare un grilletto,
mine vaganti
e colpi radenti
sotto il comando deciso
di
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Furono i Russi
in fulminee corse vociando,
ad dischiudere i cancelli
della nostra blindata sorte
ad Auschwitz.
Grida operose di veloci gesti
di leste uscite, di libertà!
Stentavo, tra cadute e riprese,
tra il rapido flusso di
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sei tu un giusto,
è quello il tuo posto, fra gli uomini migliori
quelli che ha scapito della vergogna
hanno scelto l'innocenza dell'anima
tu sei un giusto, perché nonostante
il pericolo cui ti sei sottoposto
hai fatto la tua
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Mute le urla
di mani innocenti
avvinghiate alle spine di un filo abbrunito
con carni straziate
mai estratte dal
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| C’era lui
il maestro
davanti a tutti,
magro, incurvato.
Come chioccia
custodiva i suoi pulcini
e avanzava con loro
nell'illusione di nasconderli
col suo corpo.
Duecento pulcini
dell’orfanotrofio del ghetto di Varsavia.
Avevano fatto il
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Giorni di fuoco
d'anime in catene
d'orribili lamenti e tormenti
amaro sangue
di vene innocenti.
Xenofobico sterminio
di serene menti
in fumo nero
corpi e sentimenti.
Razzismo scientifico adottato
popolo
in radice
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Ultimi passi dolenti su madre terra
trainati come bestie in guerra,
corpi calcati come carta da macero
su vagoni merci che alla morte condussero.
Ebrei discriminati
nel dolore dell'anima annegati,
ultimi sguardi al sole rivolti
e ricordi di vita
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| Non dimentico
la mente è nel cassetto
appoggiati pensieri
al vuoto ghetto di ieri
libero i sentieri
di acque buie, piene.
E lascio
le parole passeggiare nella mente
cercarle solamente
se a parlare la violenza
alza le vele e
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| Si ascoltano ancora le voci ... i lamenti
tutto è vivo ancora di quell’atroce tormento
impossibile credere ... impossibile dimenticare
distorte le menti che han potuto permettere
un tale massacro ...
quale uomo può esistere in noi
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| respiro di ossa che implorano morte
raggrinzito spasmo accartocciato di pietà
piange la neve cadaveri ambulanti vestiti di numeri
foto consunte distrutte d'una condanna
olocausto che urla senza fine brandelli di cielo
erano
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| La speranza aggrappata
a quel filo spinato
il mio corpo scarnato
era pietra
ormai erosa dal tempo
Poi un giorno
tra
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Jibi |
27/01/2015 10:51 | 2702 |
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| Ci sono cose in questa nostra vita
che lasciano nel cuore l’amarezza,
un’afflizione intensa ed infinita,
perché il
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| Vento gelido
e bufera di neve
sferzavano il campo dieci
I prigionieri,
allineati nel cortile,
si guardavano l’un
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Le tremava la mano
mentre mi teneva stretta
Il suo volto di Madre
dolce e pallido
gli occhi pieni, pieni di lacrime
Mi baciò sulla fronte
con bocca amara
e l'ultima parola fu:
- preghiera-
negli assassini giorni
che mi strapparono
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Il sole galleggiava quella mattina
di gennaio del '45
nella bruma invernale
il fiato quello che restava
condensava in volute
di spasmo
la gola ardeva la febbre
divorava l'aria attorno
il silenzio ghiacciava ogni respiro
Dio ... Tu non
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Guarda quella signora
coi fiori gialli sul cappotto
sembra che sorrida
mentre la neve sfiora il treno
E il soffio del vento
esita fra le rotaie arrugginite
mentre il giorno si vergogna
di sussurrare il sole
Quando ci fermeremo
stringi la mia
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è giusto il ricordare
- io mi chiedo -
di così tanta barbarie
e di tutta quella gente ammassata come bestie
in spazi assai ristretti
dove anche l'anima trovava arduo il suo cammino...
è davvero giusto?
e cosa può
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Anche il tempo
si dibatte dietro le sbarre di un passato
che mai muore
...in mezzo a memorie
inchinate ad anime
che una ad una
firmano pagine di storia
con il loro ultimo battito
lasciando un segno
intrecciato ai fili spinati di
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 3631 al n° 3660.
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