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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
| Nei campi di morte
seccano i fiori
in guerra non ci sono
lacrime giuste
ma canti
di mille avvoltoi
che consumano un pasto.
Tra montagne e colline
il pianto
bagna la morte,
non nuvole che annaffiano fiori
nei prati non cresce più l’
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| L’ora è incline al tramonto
parla di chiacchiere fuori
tra la ruggine curva del porticato,
l’odore sfumato dei caffè
sulle giacche pesanti e i giri di lana.
Oltre il fiato che si condensa nel bavero
aborro gennaio e il clima suo
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Sono molto diverso
vengo spesso ignorato
mi sento maltrattato
da un mondo avverso.
Ho la mia opinione
un’altra religione
un diverso colore
ma lo stesso cuore.
Io sono nero, tu bianco
lui è indiano, lei cinese.
Noi formiamo un puzzle
un
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| Si tú supieras a cuantas cosas
he debido renunciar
para que otros pudieran ser felices
¡Si tú supieras!
Pero, tú no sabes nada
¡No, no lo sabes!
No lo sabes, porque el sufrimiento
no muestra su silueta a las
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Mani che si stringono si cercano, volti increduli,
pura follia, abominevole pazzia, crudeltà umana
che non ha eguali, marchiati a fuoco, senza più nome
da poter chiamare solo un numero da ricordare.
Mani che si stringono in campi
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C'è chi fa cure dimagranti
e chi va occulto dal mago
per riempire a traveggole lo stomaco
ma il compenso al
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| Non piangere dentro
passerotto assopito
che triste colori
oggi il mio viso
ma vola leggero
leggero lontano
perché le speranze
non brillino invano
e porta nei nidi
il seme di un fiore
che ancora stringe
il suo sogno d'amore
E ora
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| Tu sappi che
non è da me
delle scuse farmi scudo.
Guarda, il mio pensiero è nudo.
Non illudo e non deludo.
Mi chiedo se
tu come me
le certezze te le sudi,
se lo sguardo non eludi
o in silenzio in te ti chiudi.
In pochi
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Darà fastidio il nostro amore tra il vento,
agli occhi secchi di amanti schedati
negli elenchi della purezza,
dove i figli saranno più amati
nelle liti che uccidono persino la rabbia.
Al sicuro dall’errore vorranno bestemmiare
l’orrore
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Convegno di ricordi
vengono da lontano
litigano per un podio
e i capelli li transennano
la luce l'arresta
un libro li
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Bianca ancor di neve cadente,
preziosa d’antica memoria,
borgo superbo e dormiente
come perla in un guscio di
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Ho udito una stilla di gelido ghiaccio
precipitare giù e cadere nel vuoto,
mai più, rivedrò le gaie banchine,
l’antica strada e la vecchia muraglia;
me ne andrò via, a cercare lontano
quel pezzo di cielo stellato,
nel
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L'inverno del mondo
ha il cuore già spento
dal rumore delle guerre
ed il veleno nelle parole
Mille lacrime perdute
senza il segno della luce
in un passo troppo vuoto
il cammino della gente
Questa terra di dolore
non conosce
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Se non ti fossi voltata,
ti avrei ricordata per le mani
appassite tra i rifiuti,
per il cestino colmo
di avanzi del
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La neve era alta,
la tensione aggrappata
alle gelide lamiere.
Serrata nel respiro,
la libertà
si macerava al
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| Questo è il tremendo tempo
del silenzio muto
l’abbandonato uomo
si scopre tremante e nudo.
Solitari lupi in lontananza
ululano alla mattanza
contro l’attimo lungo e grigio
che brama in sacrificio
innocenti vite
anime straziate
dal sisma già
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| Per esser bene accetti in società,
chi sa deve far finta che non sa,
e chi non sa mostrare qualità
da lui non possedute in verità.
I ruoli si confondono: chissà
dall’accozzaglia cosa nascerà,
se più felice il popolo sarà,
pure se prevarrà
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Dorme la via
nel lembo di terra
imbiancata dal sisma
del dolore,
Letargo nelle baracche
del destino congelano
gli astri della notte
che scambiano anime
su nel cielo, in attesa
di un intervento naturale
per puntare
alla ripresa
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Il vento bussa alle finestre
La pioggia frusta alla cieca
Ululano i camini
I lampioni rubano il lavoro ai semafori
Le
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Mi raccontavi allibito
di lunghe stagioni segnate
dal letargo della comprensione.
Ma più dell’attesa fu lacerante
l’infausto realizzare del certo
inatteso.
L’abile maestria del puntare
alla facilità di
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Ayah non sa più piangere
perché questa notte
hanno rubato la luna
ed il fuoco cadeva dal cielo
Ayah non ha più lacrime
perché la mamma
è scesa in strada
per raccogliere le stelle
Non è più
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Dolore e sangue
quante macchie di sangue ancora vive
narrano
ancora di un mortale gas e terre bombardate
tremano quei figli deceduti al primo pianto
mamme con le mani in alto urlano forte
come di arresa alla vita stessa
E uomini a
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Abiti lisi
in un corpo scalfito
dalla sofferenza,
Clochard attende la sera
nel silenzio della solitudine.
Rovista cassonetto mano
dolorante,
e' triste il suo volto
truccato di brina e ghiaccio
scintillante.
Un cartone è la casa!
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| Dove va quel briciolo d'umanità
in questo labirinto di regole
che strangolano sempre il più debole?
Lasciato all'addiaccio nelle sue miserie
da un falso potere che umilia e divide:
in quegli esempi d'odio e terrore.
Disegnar nuove
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| File di gelo
dal sangue immobile
le vedi lì patire
meste e indifese
incespicare
nel male che
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| Il gatto disse al topo: “Se ti prendo
di te ne faccio un unico boccone! ”
Rispose il topolino: “Sei tremendo,
ti senti più feroce di un leone!
Mi vuoi mangiar, ma dimmi che t’ho fatto?
Appena che ti vedo scappo via,
giochiamo a fare il
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Se ci avessero insegnato la follia,
magari al posto della religione,
forse adesso staremmo tutti un po’ più bene,
con i
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Dopo l'ultima curva arrivò nella piazzetta
con la sua fontanella con tosse eterna,
i vecchi saldati alle panchine
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Lividi nel cuore
macerie sulla testa
lacrime strozzate
di sogni cancellati.
Vaghiamo nell'Universo
di folgorazioni frammentarie
nelle infernali tempeste
dei social- media.
Circuiti sparsi
nella cultura schizofrenica,
consumati
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| Siamo qui sotto un cielo di incertezze,
con le gambe che tremano nel fango.
In questo porto dimenticato,
senza alcun
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 1891 al n° 1920.
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