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Sociale
Le 12103 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Spegnerò la luce
solo dopo che mi avrai accarezzato
un’ultima volta
qui dove il mio cuore batteva
E non avrò parole
da pronunciare alla sera
che dolcemente mi porta via
fra le ombre che tremano l’aria
Respirerò il
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Giorni trascorsi
con l’ansia
di cose taciute,
c’è guerra
persino tra i santi,
i potenti a raduno
e Catilina imperversa,
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E si riparte il lunedì,
la stessa angoscia
per un futuro che non c'è:
dove è finito?
Qui non si arriva a fine mese:
e' sintomatico,
che cosa importa se una scimmia
balla o muore?
Cercasi
una speranza per continuare
e
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Mavec |
27/02/2017 18:26| 633 |
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Al frenetico passo
l’aria si sposta
il tempo s’accosta
fianco le pareti
colorate nelle notti censurate
prima delle luci dei treni
marasma di segni
nei suoni
rumori vuoti
di pensieri stringenti
un tempo aitanti
da parecchio latitanti
accecati
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Vagabondando la notte,
affogando le ore
svampite le membra
nelle fumerie d’oppio,
euforica estasi d’aria
consapevole
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Occhi inzaccherati
lustrati da sbadigli,
il caffè lo prepara il ghiro
il merlo ha già pranzato
E' tutto
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| ¡Pare ya de contar compadre!
que me estoy sintiendo mal,
yo se que usted es testigo
y me dice la verdad.
Cuando vivía
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Lo sguardo d’ansia appassita
dei tuoi occhi di bimba
avulso da vezzose forme
mi pesa sul cuore
ed ogni anno, ogni foto, non cambia.
E tenue bisbiglio mi giunge
dai tuoi piedini sofferti
per l’acqua lontana,
dai cenci imbrattati,
dal crine
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Appaiono come i giorni dell’addio
e ben vengano questi
per quelli che non hanno un Dio
o pensieri per imprimere il tempo
e per chi lascia fuggire via
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| Non ne voglio sapere
niente di giocattoli
di sogni a buon mercato
chiusi nei barattoli.
Di felicità liquida
come silicone
di belle donne nude
in mostra alla televisione.
Vetrina di successi
antifonia di amplessi celebrali
di notizie
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| E ci distraiamo
rifiutando inviti a pranzi d'esperienza
pur avendone tanta fame
dibattendoci in discorsi angoscianti
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Dove si posano gli angeli
l’asfalto disgela tra i grigi vapori.
Disinvolti e senza ali
percorrono vicoli, nei tacchi di una scia amabile. Piccoli fiori.
Brindano soli
sulle finestre affaticate dal vento
e senza fretta
sistemano i nidi dei
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Siamo tiepide ombre di un piccolo mondo
celati tra oscuri meandri di villaggi virtuali
illuminati simulacri di orrende
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Visi innocenti
con lacrime
asciutte
sfinite dal vento
di bieche sentenze
che incalzano colpi
senza indugiare.
Visi
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Piccoli acquisti ogni giorno
punti e virgole all'irrequietudine
nuovi cartelli stradali
letti a modo proprio
alle
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E’ figlia del tempo che scorre
in annuncio forse sorpresa
desiderio ansia che corre
con aspettativa sospesa
attendi qualcosa qualcuno
ti rinnovi una speranza
quando non arriva nessuno
vai in malinconica danza
tempo a noi indefinito
che
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Salutano le palme
mosse dal vento sul lungomare
risponde un cartone da pizza
un gatto che ha licenziato il padrone
e la
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| Mi sfiora, la notte,
quel canto che vaga
sottile e inerme
di creatura sepolta
tra gli ultimi sogni
nel fumo d’Aleppo.
Unica nota vibrante
quel filo di voce disperso
in un cielo di morte.
Canta una ninna a suo figlio
e gli occhi non
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Stelle in cielo di notte
a frotte,
disegnano la strada.
Esse dell'anima son poesia
e della vita speranza
di luminosa umanità domani.
Bambine crebbero per diventar madri
mentre con gli occhi cercavano mani di padri
nell'estasiato
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Annaspo
nei dintorni del mondo,
geme l'animo
di chi cibo non prende,
ride il gaudente
che sofferenza non
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| Troppe
gocce inondano
i sagrati
da colonne di pianti occupati
genitori straziati
innaturali dipartite
di figli;
come vetri di Murano
s’infrangono nelle loro
delicate essenze, di sovente
da ostentata forza celate.
Nell’era della
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| Tu non lo sai
ma questa sera
la giostra della vita
ti sta offrendo
un giro inaspettato.
Serata magica
questa per me
che nascondo le lacrime
quasi con vergogna
e adesso sono io
confusa e frastornata
per questa tregua
che ti concede
la malattia
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| Scricchiola la porta
urlano i fili sporchi
ricamati di rosso
da una tela risorta
di nostalgia,
ingenue quei petali di
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| Indifferenza, menefreghismo
sono inconscio masochismo
silenzi e timori perseveranti
armi per potenti e arroganti
tese a crescer corruzione
abuso indiscriminato di potere
sempre più arrogante e mai domo
a calpestar la dignità
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| Altissime volte quanto il cielo
pei saloni enormi,
pianoforte a coda dal tempo impolverato,
gran quantità di divani nell’ androne
e ricercati lumi:
una reggia.
Stridenti silenzi
nella dimora in bianco e nero.
Carrozzelle spinte da camici
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| Sa fim frunza
pentru frunza,
rau pentru rau,
invata si lupta,
viitorul suntem noi
sub unicul soare
fratii suntem
in elogiul inimii in pace.
Hai sa dam mana cu mana
in semn de iubire
ca- i viata minunata,
zambeste
in parfum de roua
si adieri
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| Prima i poveri speravano
ambito premio celeste
ora, che qualcuno muoia
e meno dividenti a briciole
La croce cementata
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Guarda,
mi dicevi.
Andiamo ad Aleppo
a strapparci le vesti
e ad insaponarci il cuore
in amplessi di profumo e pelle liscia.
Guarda,
mi dicevi.
Ad Aleppo ogni casa è bianca
come la tua veste di sposa
e ad ogni
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Viaggia nella furia del vento
tra sterpaglie e cuore
infranto dal dolore.
Miseria oltraggiata
dal destino vive dalla fede
del supremo.
Vita appiana giorno
al volteggiar della notte
nella profondità della terra
come mamma la
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Camerieri a grilletto
fabbricanti d'ossequi
e commesse frigo
di denti a parentesi
in turbine domata
Pittore il
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12103 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 1831 al n° 1860.
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