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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Satira
Le 2576 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Quarantacinque anni maritato:
potremmo anche comprarlo tant'al chilo,
ci basta solamente fargli il filo,
a carico ha due figli ed un cognato,
la moglie, un cagnolino incappottato...
tu paga le bollette, io compilo
le rate della Jeep e
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Sospiri vuoto in una corte apatica
dall'aria già ingannevole.
Giustizia è fatta. Sì, ma dove? Ditemi!
Potere dei burocrati.
Imporsi è tutto e conta solo vincere:
denaro giusto pendolo.
Lo trovo tanto vero, tanto
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Guarda un po' che coincidenza,
tira aria d'elezioni
e la cara presidenza
spende soldi per campioni,
se ci fosse più frequenza
nel ricorso a votazioni
cavaliere sua emittenza
non avrebbe più i milioni...
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Profumano di settembre
i cortili di una volta
odorano d'uva con tini ricolmi
e dalla strada la gente annusa:
faranno
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 | Anvedi che bella giornata
c'è er sole
proprio na bella domenica,
amo' che dichi,
s'annamo a fa' na passeggiata?
Ar mare, in campagna
dove voi tu,
ma che dichi, nu' me va
de pija la machina e fa li chilometri
ce so li regazzini
li
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 | Mentre il sole
uscendo dal torpore
s'affaccia al suo balcone
sospeso sulle strade labirintiche del mondo
intasate a tutto tondo
da file di formiche
indaffarate
che s' incontrano e si scontrano
al sommo di minuscole biche
solo una
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| preciso non è un autoritratto
appunto dico quello che sento
senza fronzoli o merletti
metto a fuoco un'amicizia
che sa di poco
o forse niente
mente chi replica nel mentre
il dado è tratto
non solo per Cesare
bivaccano i pensieri e
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 | Er sor Augusto
nun se smentisce mai
quanno se tratta
da parlà de guai.
Stamattina s'è fissato
sur cerino
che i governanti nostri
se passano mano per mano
mentre na nazione n'tera
sta a toccà er fonno piano piano.
Sto
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| C’è chi compra la Ferrari,
e chi dona fiori rari,
pour épater le bourgeois.
Con le escort dentro il letto,
o con qualche altro vizietto,
on épate le bourgeois.
Parolacce e paroloni
poi la fanno da padroni,
et épatent le bourgeois.
Tatuaggi
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 | Il medico m'ha detto:
se a lungo vuoi durare
non bere
non fumare
mangia
mai per assecondar la gola
e ogni boccone
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 | Come il misero Tersite
gobbo e zoppo
antieroe per eccellenza
incallito giocatore
oratore mediocre e impenitente
hai osato deridere il Pelide
che involontariamente
ha ucciso la sua Pentesilea.
Ben venga la spada sul tuo collo
rida di te la schiera
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 | Già da embrione
agogna
inciuciare
abilmente ampliando
la sua modellata acustica
Infila in ogni dove
dilatata iride
catturando
succulente notizie
lesive per l'ignaro implicato
Latente
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| Seminascosta sul balconcino sta;
tutto controlla, s'informa e sa.
Quel suo balcon è pien di panni stesi,
per finta sciorinati lì, da mesi.
Pezze vi sono,
pezzette e pezzuole
e qualche volta ...
anche un lenzuolo.
Ed essi
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| Oggi se me lo consenti
vorrei dirti grazie
finalmente siam contenti
niente guerra nelle piazze
e neanche nei
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Turan |
01/09/2010 00:13 | 591 |
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 | Come puoi star solo?
In questo mondo che vomita in volto
sbuffate d'esistenza avariata
Come puoi star solo?
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 | Era un sogno la sposa
Nel suo bianco velo
A coprire il moldavo
Viso diafano davvero
Al braccio dell'anziano
Sposo traballante con
Il cuore volto alla speranza
posta nella pillola azzurrina
Avrebbe donato quella sera
Spasimi d'amore a
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 | Sosta vietata sul passato
solo su qualche tratto... limitata.
Divieto d'accesso sui ricordi
croce di S. Andrea sulle passioni
su certi sentimenti
parcheggio a pagamento
con limite d'orario.
Corsia supplementare
per un sorpasso eccezionale
in
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Controlla in modo maniacale
la polvere sui mobili,
vuole la cena in orario
e niente di riscaldato.
i vetri devono essere puliti
ogni due giorni
(sai filtra meglio la luce)
la macchina sempre lucida
(per aprire la portiera usa i guanti)
il
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Non so perché
ma vedo nelle pance rilassate
quel non so che di molle nel sentire
mollezza data
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Ammaliator
che ammali
splendido sorriso
eleganza esagerata
di altro non ti crucci
Inchiodato sull'altare della gloria
vagheggi l'assoluto
negli inganni quotidiani
Maestro alla parola
Retorico pensiero
Avido, arrivista
e gridi
urlando
e
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 | troppi pensieri in testa
i figli da sistemare
i nipoti da accudire
la casa da pulire
e poi...
quel corpo che cambia...
si guarda allo specchio
sperando che quel riflesso
prenda luce...
ma il buio piomba addosso
con il suo nero
e la pressione
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| C'è a chi gli garba
e chi ne farebbe volentieri a meno
anche se a occhio
visto l'andazzo parrebbe prevalere
chi
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Turan |
25/08/2010 22:47 | 837 |
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 | si guarda allo specchio
(spalle dritte
pancia in dentro
denti a posto)
sorride compiaciuto
da quel che vede.
-il tempo è clemente-
ha i pensieri in subbuglio
voglia di rivivere
emozioni forti
che lo rassicurano
sullo stato delle
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 | sogna amori infiniti
e vive di romanzi
resta
invischiata
tra le spine di rose
dal profumo inebriante,
vive in un vaso rotto
aspettando
gocce preziose
di acqua...
di tanto in tanto
cade qualche foglia
ingiallita dal tempo
che passa
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 | Ma quale mia e tua?
E' nostra!
Dal cespo d'insalata
ti spia il bruco,
Grande Fratello di una famiglia
di cucurbitacee.
Quale privacy?
Apri il frigo,
ti spia una carota,
avvizzita dal tempo.
Hai fatto il patto con il diavolo?
- domanda
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 | Sublime il colpo
che hai codificato
con cui indossando ali
che non ti appartennero
prima mi colpisti...
e poi indisturbata volasti via.
Fosti padrona di un'anima
che peccò di ingenuità
sui piedi scarni
ciabatte di velluto
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 | Nel grande alveare umano
una luce si accende
una luce si spegne
a tutte le ore
della notte
fino alle prime
luci dell'alba
in tutti i palazzi
della città
tutti in fila
uno dietro l'altro
uno va e uno torna
uno torna e uno va
un
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| S'accinga l'animo mio a
deporre la spada
che anteporsi al tuo passare
di un getto secco e dritto
fu la mia scritta
con biro blu su questo foglio
descrissi la mia resa
a fugace presa di ragione
ma un giorno o l'altro
la mia mano
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 | Come un ratto ripugnante
frughi tra la mia spazzatura
alla ricerca di tracce
di me
viscido e silenzioso zampetti
seguendo i miei passi
nascosto nell'ombra
ti acquatti
Ti insinui malefico
tra i miei oggetti
nei miei scritti
ascolti le mie
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| Posasti il capo proprio qui, o Mirmidone,
trafitto ahimè da Paride:
brandisti la tua spada per difendere
l'onore d'un bel principe,
ignaro che saresti stato giovane
per sempre presso il tumulo.
Dilani l'ossa e il corpo pazzo
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2576 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 1831 al n° 1860.
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