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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Satira
Le 2576 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Giuro che un giorno faccio un tuffo nello schermo
e ti rapisco nel blu
un giovane vento australe farà le vele della tua barca
gonfiare
spariremo
lassù
fra stelle spente senza neanche una virgola
da ingoiare (magari di nascosto)
e
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Io non ho paura
sarà come un lungo sonno
il sogno non lo so
quello non mi è dato
qualcuno dice che dipende
da come mi sono comportato
Non chiedo facce tristi piene di circostanza
voglio tutti allegri come ho sempre sognato
non vi
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Le donne del borgo
annoiate, distratte
le vedi spedite tra le stanze
apparire e sparire dalle finestre.
Da quei piccoli
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Col tuo parlar che lusinga e incanta,
hai promesso a tanta povera gente
un mondo migliore a basso tasso,
raccogliendo voti a dritta e manca.
Ma or che il tuo far vacilla e arranca,
tu non arretrar manco d'un passo
e avvinghiati potente come
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Acqua gelida, mani arrossate,
voci di donne, grandi risate.
Ceste di panni portati da casa,
lava, risciacqua, strizza,
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Oh esperto
che nelle divagazioni alcooliche
stenti a riconoscer l'eco
di vapori di poesia,
ti fregi d'esser
sommelier
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Stiamo diventando francescani, minoriti,
senza saperlo...
Stiamo lasciando la casa, i mobili della
nonna, l'orologio della cresima, la rata
della macchina, ma ci lasciano il letto
per metterlo in istrada, e la fede nuziale
che non è
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Proprio adesso
che ci avevo pensato
che mi ero convinta del peccato.
Spunta fuori la novità
la nuova legge
che devi pagare la tua metà.
Non si può nemmeno pensare
si potrebbe capire dal tuo agognare.
Non ti azzardare a
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Sul fulcro muove lenta in terzo grado;
oscilla, e un po' resiste all'altro lato,
ove la stretta è lieve, o da stagnino.
Ben vero, che non buca, taglia, o cuce;
grado non primo, e il mondo non solleva,
ma il diversivo può donar
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C'erano tutti gli amici giù in cantina,
più di venti, forse una trentina,
più due chitarre, il
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 | In attesa del risveglio del Lui
Si striscia sotto le coperte
Da soli insieme Lui e Lei
Con il caldo assordante
Niente e poi niente!
Lei suda abbondantemente
Niente si muove!
Là dove si dovrebbe
Una doccia potrebbe servire
Da poco passata
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Vorrei... Costruire marionette di stracci e cartapesta,
renderle veritiere, con volti arcigni e austeri
come le cariatidi che infestano i ministeri,
che stanno sugli scranni in auge e senza testa.
Vorrei... Rendermi sapiente imparare dai
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poco è lo spazio fra la terra e il sole
l'aria ristagna si confondono le ombre
brusca manovra per risanare
la maggioranza accelera
è la ripresa che ci fa difetto
sentenzia l'ingegnere di turno
intanto tutti ai box
a far
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Vita, tortuosa esistenza
a chi dai la lucidità
e a chi li fai restare senza.
Con penna e calamaio
scarabocchiare flatulenza e versi confusi
è proprio un grande guaio
quando dal proprio io macilento
si è rimasti contusi.
E
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Dolce mattino che risvegli
la natura
mentre la Parca fila
tu raccogli il miele
che in Venere
tiene nel petto cielo e verità.
La Grazia della poesia
distratta e bistrattata
sulle bianche vesti lacere
ondeggianti nella notte passata
di cui
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 | Si girarono tutti nella piccola piazza
anche gli ultraottantenni con il bastone
avanzava con sicurezza ad ogni scalino
zummavano gli sguardi degli uomini
già inquadrata sempre di sabato
prima al caffè poi a ritirare la pensione
a
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Allucinato sogno, o son desto?
Senza fiato immoto resto
e stupisco ché larga schiera
porta seco solo spocchia e miseria.
Candidati versan fiumi di chimere
come pioggia delle settembrine sere,
poi eletti da votanti circuiti
nel marasma
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Anche Leonardo, che sapeva tutto,
in imbarazzo si trovò a Milano,
nell’afferrare quel linguaggio strano
di Lombardia, nel coglierne il costrutto.
Ci sono genitori che ritengono
i propri figli superiori pure
a quel genio di Vinci, se
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Pe' risana' li guai de 'sta Nazzione
se spoja Cristo pe' vesti' Maria.
Metti l'artare guasi a ginocchione
pe' da'
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è caduto nella grata l'euro
rotolando giù dalla scala mobile
il proprietario cerca disperatamente
di raggiungerlo
ma lui non ne vuole sapere
e per una sua linea veloce
e scoscesa rotola in sede
il suo bimetallo lucente
calamita
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Fresca la terra
organica la dote
e un imenottero per l'infiorescenza
-succulento risveglio di sensi e senno-
le bifere
-distante e simbolica sostanza-
coltiviamo per critica difesa
verso sicofanti con nomi propri
che i frutti - da
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Lia |
01/09/2011 20:59 | 2451 |
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Ancor ragazzo
m'era chiara l'ambizione
ma non v'inganno
non era una passione
qualche idea non mi mancava
ma ho capito in fretta
che con le idee non si campava
d'eroismo non vocato
a parte che me stesso
null'altro m'importava
son salito
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nei ritagli di spazi accalorati
si destreggiano comparse umane
imbrattate di sostanze oleose
riluccicano rotoli
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Verboso
quando dovresti tacere,
Muto
quando ti vorrei ascoltare,
I tuoi monologhi interiori,
mentre parlo
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potrei dirti
ma non voglio
che il mio interesse per te
è puramente casuale
vige la nota sì dolente
del guardare e non toccare
ma sotto la scorza dura
nel nero del tuo io
cede la gola e mente
il verbo del godere
quando tra labbra
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Com'è bello
salire la montagna
camicia verde
e cappello alpino
a noi i fatti
a loro le parole
a loro i circoli
a noi le piazze
lo leggi nei miei calli
cosa sia il lavoro
solo e con sudore
mi son creato
fuori dalle balle
zingari e
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 | Lezioni di geografia di un maestro di vita
per non smarrire mai più la nostra retta via
a nord si trova la Nordelia comprendente
la Valle d'Aosta il Piemonte il genovese ponente
l'Emilia la Lombardia diventano Padania
la Confederazione
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| Assolo di categoria,
scissione violenta
nella sociale sinestesia.
Direttrice d'antipatia
destinatario il confederale.
Nel dubbio sull'esser
più imprenditoriale,
monta la fobia
nel termine fiscale.
Giuste le
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| E venne l'alba sul monte della discordia,
diversa da tutte le altre
come i vecchi sì pieni di fiducia
eppure di sole ancor brilla.
Lì sul monte
dove si svendono citazioni d'effetto
con cartelli di voti
compro/vendo a soli
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 | Io furbo,
Io che non mi masturbo,
Io che corro con il turbo.
Lui fesso,
lui che pare un pesce lesso,
lui che invidia il mio successo.
Io furbo
mi schianto contro il muro con un urlo,
lui fesso
assiste con gioia al mio decesso.
...Gli
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2576 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 1501 al n° 1530.
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