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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Satira
Le 2527 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
| Buongiorno Direttore
mi scusi l’intrusione
son qui questa mattina
per chieder alla sua banca
se può elargirmi un pochino di sostanza
sa
credevo d’essere un poeta
d’esser giunto ormai alla meta
avevo scritto su un bel sito
ricambiando
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Turan |
25/06/2012 14:55 | 717 |
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| Oggi quasi quasi prendo il cappello
questa caligine mi rode la gola
devo fare le scale tre a tre
per non sentirti piagnucolare.
Lascio sull'ottone l'intarsio
la testa di leone in avorio bianco
Non me la porto accanto
vado spedito
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| Haò
nun t’azzardà a scrive verità
nun le vo sentì nessuno
le cazzate che voi raccontà
p’esse poeta devi inventà
devi fa ‘rdifficile
devi lascià a quell’artri
er senso der verso che voi
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Turan |
20/06/2012 18:55 | 497 |
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| Sin dagli albori del mio cambiamento
quasi volendo suggellar l’evento
in terra ricca a dimorar ti posi
ed altezzoso là cresci e riposi.
Scelsi quel posto donde il mar t’è a fronte
che levante mirar puoi e pur ponente
e dove in mare
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| Due doni preziosi di terra
alla salute
con destini uguali e contrari
-L’aglio, cresce sottoterra
si fa arma sociale verso l’alto
-I fagioli, maturano
sotto al sole esplodono
verso il basso
-Entrambi due cecchini
di incontri galanti
-Imparentati
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| Sono goloso di biscotti
li adoro tutti
col buco al centro friabili
quelli della nonna con la panna
i classici galletti
anche quelli grigliati
speziati
Di cioccolato con le stelle
di ghiaccia dolce profumata
quelli omogeneizzati per bimbi e
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| Ed era solo un chiodo arrugginito
un sogno mai riuscito,
L'America di tutti i poveri
un paese ancora da trovare,
poi ho scoperto che sognare
è ancora individuale.
Il sogno a ripetizione ancora non esiste,
chissà,
forse sarà
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| Macchia,
macchiolina,
macchiolina stretta,
scavata
dentro al buono
senza fretta
a rosicar
la polpa genuina
circoscritta dal tuo tarlo,
Oh macchiolina.
E c'è chi getterebbe via
la mela intera
sì
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| Puoi essere
un uomo
o una donna
senza onore
rubare
manipolare
sparlare
perseguitare
sempre
con falsa educazione
sbagliare i verbi
straparlare
prostituirti
abusare
ma mai parlare male
perché sei un signore
vestito
come un fiore
con
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| Si ciba di se stessa l'ignoranza,
sua compagna è la presunzione
fetore diffonde rancido di boria
arrogante mostra sicurezza
Calpesta altrui sapere e si alimenta
al desco dell'autoincensamento
vigilante saccente a sovrana s'erge,
ma
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| Affanni a non finire, e un giorno disse:
"Amore scusa sai, ma non resisto!
L'effluvio dolce dei tuoi piedi cari
e sì preziose ascelle come d'oro,
che olezzano distanti, e presso accoran,
io più non ce la faccio a
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| sono l'orgasmo:
non domando
sopravvengo
vengo
nell'orgia
di un pensiero
vaneggio
boccheggio
arieggio
la stanza intrisa
qualche risa
un
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| In certi giorni roventi d’estate
persino il diavolo
affacciandosi sulla terra
fulmineo ritorna a refrigerarsi
al fuoco collaudato d’inferno
-Se poi sperando in sollievi
su scie di stravolgimenti
si vuol vedere il mondo capovolto
-piedi al
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| Soy “Góndola sin freno”
navegando por el mundo
compro afectos a granel
y conciencias en tropel
Impongo leyes a mi antojo
los poderes me los “cojo”
y a esos que llaman escuálidos
me los meto por el...
¡por el ojo!
.
Puntapié por el fundillo
al
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Come si fa un sonetto? ...è presto fatto!
rimando due quartine... là buttate,
anche se con parole
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| Di Geova i testimon son conosciuti
come dei buon cristiani primordiali:
altri e tra lor soccorron, son gentili,
pure se un po' insistenti nell'oprare.
Un certo aspetto, seguon altre fedi
di tempi dello scritto, o avvenimento:
chi del riposo ne
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| Poesia giunta al tramonto,
nell'ironia
sei costretta a vagare,
fra tecnologia e antichi riti
di bianchi veli davanti all'altare,
dove l'amore s'andava a consacrare.
Ora chi parlerà del rosso sole?
del suo tramonto?
non più magia
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certo
avrei voluto esserti più bella
anche se
tutta ricoperta d’oro, rilucevo di più
avrei voluto esserti più dolce
anche se
il profumo del denaro olezzava di più
e crescerti nel ventre
isola e marea
-tu accarezzarmi
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Potrei fare dei versi alla Neruda,
e tutto il gentil sesso compiacere,
fingendo di mostrar anima nuda,
simulando l’amore ed il piacere.
Trattato come lui, come rockstar,
da schiere di fanciulle assai adoranti
sarei, se mi mettessi un poco a
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E l'Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
i tecnocrati vivevan su Marte
s'allenavano a meglio tosar.
Poi nell'aria un odore di zolfo
e l'appello alla calma in tivvù
tentativo senz'altro un po' goffo
di dipinger il
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Ma mia mamma mi avrà letto?
Che diranno di me quando vango questi pixel
di tossine e psoriasi occipitali;
quando
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Ogni volta che da te vengo
mi osservi con cura
trattandomi come una principessa.
Mi metti comoda
mi accarezzi i capelli
chiudo gli occhi beata.
Ti lascio fare
bell'uomo brizzolato
dal tocco rilassante.
Reclino la testa verso te
mi porgo
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Tanta la gentilezza che m’avvolse
che assai confuso mi rimasi alquanto
e non capii perché così m’accolse
chi non degnava altri più di tanto.
Allorquando mi fui, poi, all’altro accanto
che già saldato avea da tempo il
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| Affilata fu la lama
e operò tagli a millanta;
però intatta è la sostanza,
dove ciccia n'era tanta.
Solo taglio, dritto e bello,
non si fa neanche al macello,
ove sempre, usi il coltello,
però riempi anche il
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| Gelido pensiero disperso senza futuro
in quest'oggi claudicante e immaturo,
dove il rispetto dell'altro non ha peso
e fuori dal cassonetto vien disteso.
La civica idea nell'animo rimossa
ormai prevale l'incuria di massa,
il bene sociale non ha
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| Tintinna la grinta del livore
come danari in tasca all’avaro
ed un pastrano liso stinge
voglie mai appagate.
Un applauso saluterà domani
una scena allestita a festa
con i colori della disfatta
mentre la mano mai stanca
il fiacco alcione
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| Son cinquant'anni ormai che più non credo,
ma certa inerzia mi sospinge al punto,
di volgermi al Signor per un sostegno.
Non son redento e non ne vedo accenno,
poi ciò che chiedo è veramente indegno.
Vorrei cioè un
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All'improvviso
mani affamate di trasgressione
su di lui, su di lei,
in un ascensore,
sudore e adrenalina
evapora sulla pelle,
brividi d'amore in anteprima,
in un contatto quasi ribelle.
Sorrisi e baci avidi
tra viaggiatori erranti
in desolate
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| Ben osservai l'omino
ch'era con me in attesa:
"bassetto e magrolino".
Poi lessi su di un foglio
il suo nome:"Marcantonio!"
Da bimbo a scuola, nella classe mia,
pur'un ce n'era e, cosa strana,
fra tutti il più
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| Tra mare e monti
s'estende lo stivale
tutto forato
dalle menzogne sparate.
Negli anni s'è viaggiato
in ogni direzione
da sinistra a destra
passando pure per il centro.
Il verde folletto
d'aspirar ogni marciume prometteva
separando
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2527 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 1261 al n° 1290.
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