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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’621Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Alicia Moondolly - Shiganosuke - A Dentini - zefferino53 - somesay |
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Satira
Le 2547 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Vado diritto a intendere diverso ormai da anni
scrivo in versi e mi dico: anch’io sono poeta.
Si rinnova il canto crudele avvolto nella seta:
-Non servi a niente, spera almeno non far danni-.
Scrivo solo per mia necessità e mi offendo
quando
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La principale
di sguincio e con estro
offre sì dolce
la sua legge capestro;
ti dona il suo sguardo
sicuro e maliardo
e da rituale ti offre a cordoglio
il suo sindacale
e se io non voglio esserne schiavo
lavoro gratuito
e faccio il
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E’ un intenso blaterar
di becchi a ritmo giulivo
è un bel bla bla bla
starnazzato sull'aia.
Fonemi all'arrembaggio
in fila per due composti
o in ordine sparso
ma che importa e a chi?
Tanto abboccheranno
i pesci buoni all'amo
presi
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“Fata, Fatina bella mia adorata,
perché sei sempre acida e ‘ngrugnata?
M’avevi detto: “Nun ciai arte e parte ...”
e
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Come un fior
ch'appassisce e forza perde
è ancor la nostra politica
che non demorde
nell'arrecar danni
al cittadino
che bussa con vergogna
al vicino.
In crisi è il Paese
e non si scuote
chi d'inefficienza gode
e più
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Avvoltoi in picchiata fendono l'aria
famelici m'attorniano,
pasteggiano di me,
sarà lauto banchetto.
Dal profondo dell'antro
osservo i lunghi calvi colli tesi
gli occhi sferici che roteando
esplorano circospetti.
Scarnificheranno il
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| Non tentate di strappare la mia pelle
per scoprire le mie nascoste ferite.
Sono tante. Sono quelle che sanguinano
in chi ha vissuto sino in fondo la vita.
Sono i frutti dell'anima che ha osato
volare nell'immenso perdendosi.
Sono i tesori
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| Riunioni importanti
più che impellenti
pressanti.
Parole dementi
ambigue sgusciate
giochi rifatti
molto
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| In banca
gli sguardi saccenti e tecnocratici
mi isolano
perché così ridenti e pratici
e quei respiri ovattati
di fantasmi assai disciplinati e ben vestiti
che come replicanti s'incolonnano forbiti
davanti al nulla
ed io tramortito,
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| Se po’ sapè che cazzo combinate?
Quale macchinazzione, quali trame,
qual’ è er golpetto che
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| - Vi interesserebbe stare a sentire
i miei ricordi di scuola? -
- NO! -
Vi farebbe piacere ascoltare
le canzoni che mi hanno aiutato a crescere?
- NO! -
- Volete che vi racconti
delle donne che ho amato? -
- NO! -
- Vi garberebbe che vi
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| Colombo propagò nel mondo il vizio;
d’allora tanti non san rinunciare,
e c’è chi sol tra sbuffi e nuvolaglie
riesce a concepir il suo pensiero.
Vizio esecrabil lo ritengon tutti
con smercio spesso al crimine associato,
Arduo troncare e nuoce alla
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| Tra tutti gli esseri viventi in carne,
il ghepardo in assoluto
è l'animale più veloce ed elegante
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| Monello sculacciato
Trippotto, elmo Scolapasta
incipriate mascelle melograno
divisa da infermiere
su figura
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| Proforma cilindrica
e per diletto ovale
fragranza speziata
si gusta con pagnotta
e focaccia appena sfornata.
Con perizia triturata
insaccata e cotta
diventa la delizia
per il palato e per la bocca.
Abbinata con il pane,
affettata o a
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| LA BERLINA COMMEDIA
Mi ritrovai in fronte ad una scala
C’accingea a portar in suso l’omo.
Puro avea l’aspetto in quella sala
E non avea corriman né altro pomo.
L’viso volsi in su pell’ alta via
Ma neache tempo ebbi di dar tono
Che
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L'ho sposata stamattina, com'è bella,
che peccato che le manchi una mammella.
Le ho posato la mia mano sul di dietro,
mentre si tirava via l'occhio di vetro.
Ho pensato, "guarda un po', quegli occhi belli"
e di botto
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Se rinasco, rinasco gran signore!
Non mi rinchiudo più dentro un ufficio
a lavorare (insomma) per sei ore
in un Ente che fu un coglionificio! (1)
Di certo non mettevo mai il cilicio
e non ero quel gran lavoratore
che non sente per nulla il
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Il Giudice scrisse arrosto invece di arresto
e l’imputato finì a lavorare in un agriturismo
Un escursionista
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Il semplice e natural vivere
si scontra col vezzo ingordo,
del padrone del vapore
con le sue mire di comando.
Lui senza
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Pirati nel Mediterraneo
Assaltano il greco ed il cipriota
"sciabola corta" e all'arrembaggio
per poi virar
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Ti Amo
tutti i giorni.
Ti Amo
perché sei bello,
snello,
fresco come l’acqua d’un ruscello.
Amo la tua
eleganza
le tue “natte”
i 130 cm della tua cintura.
Basterebbe che
tu mi guardassi
ogni tanto
che tutta mi ”sconvolgessi”.
Amo
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Stanno due pappagallini
nemmeno belli e nemmeno carini
su due trespoli del parlamento
mangiano, bevono e danno tormento.
Si credono d'essere assai intelligenti
ma sono soltanto irriverenti
Cra cra, pappagallini
che sembrate proprio due
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L'accecato assieme al sordo e al muto
decisero di fare solidale comunella.
Almeno ciò che ho da dire tu dirai
ed io saprò ascoltare tutto il resto.
L'accecato sentendo sto discorso
capì che qualche cosa non andava.
Come
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O! Quanto è bello
il baratto,
dove ognuno cambia
quel che vuole,
senza più vincoli
o contratto
e si ha tutto
in poche parole.
Adesso si
che si può fare
il viaggio in nave
oltre mare,
puliamo
tappeti e cabine
ed
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Un governo di larghe intese,
di transizione,
di decantazione,
balneare,
che ci porti a nuove elezioni,
a o nuove
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e così lo faccio.
Sgrammaticando ai lati
strambando quando rientro.
A me mi piace assai di più
scovare il tuo dissenso.
Vuoi dire che sono da estirpare
come l'erba che cresce nel tuo cortile?
Allora non hai ancora compreso
che ho il
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(In dialetto romanesco)
“Me sento vecchio, stanco e sfiduciato
pe’ sto pisello che me porto appresso,
è ‘n peso
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| Chi mancò d’altre risorse,
sé di propria man soccorse.
Meglio usar mano e cervello
e non molestar l’agnello!
So per certo che l’abbacchio
del pastore è l’intrallazzo,
ché più d’uno ha confidato
alla pecora essere grato.
Ma quale
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| A te possente e amabile
nelle cui forme s’esalta
il tono e la sostanza
delizia per la pancia
ti voglio assaggiar.
A lei che t’ama e smania
Santo ti proclama
e, t’offre pure il cuor.
Nei sogni suoi ti vede
sconfitta e sussultante
perché in
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2547 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 1111 al n° 1140.
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