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Riflessioni
Le 53540 poesie pubblicate sull'argomento 'Riflessioni' Poesie di riflessione |
Preferivo loro,
i bambini,
che rapiscono il presente
in un turbine
di idee scomposte
affrescando i giorni dei loro desideri
Come verdi campi
straripano
del verde che brilla al sole
in loro s’acquatta un fiore
dal colore sospeso
Preferivo
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Notti
a esigere d’ascoltarmi
con sarcastici disprezzi
a accorgermi e inorrdirmi
dei pensieri ostinati
che
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Hai a lungo camminato senza mai voltarti
su questo sentiero che ti porterà poi chissà dove
anche se non sarà questa meta
ad essere il tuo vero arrivo...
Hai percorso vie in cui spesso non credevi
lasciando al cuore la scelta dell’obiettivo
che ogni
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Se la vergogna non avesse il sopravvento
avrei avuto un altro atteggiamento
e senza ritegno avrei sfidato anche il vento.
E invece nella gola ho scaglie di cemento
braccia pesanti come fossero di marmo
e nello stomaco pugni dilanianti
che
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Forse eran nubi bianche
laggiù, perdute tra cieli
d’opaco azzurro celestiale ...
...forse stavan navigando
verso sponde di coralli,
i pensieri sdolcinati e lievi.
Orsù! Venite pargoli sperduti
tra gli arbusti e i virgulti.
Giammai foste tanto
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 | Scandisce il tempo
quel suono ritmato
di onda del mare
che nasce e poi muore.
S’infrange su spiagge
portando profumi
d’intensi umori marini
da profondi fondali.
Cadenzata è l’onda
che torna alla riva
dall’alba alla sera.
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| Oggi è sabato giorno tanto atteso
cerchiamo di non appenderlo ad un chiodo
guardiamo di farlo fruttare
magari con un misto di occasioni
dove prendere spunto per la settimana prossima
di sicuro il tempo ne gioverà
il nostro itinerario svilupperà
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Inchiodato al cuore
il pensiero
non desidera librarsi
con la verità dell’anima...
solinga sul crepuscolo
alita la
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Perché non saluti, così non si fa!
Le persone che ti amano,
come mamma e papà,
sanno che sei buono,
dunque per favore
fai uscire quel suono!
Vedi le rondini come cinguettano,
è così che ti salutano,
è così che ti rispettano.
I cani
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 | Sto per partire
ma non ti vedrò
seduta sulla spiaggia,
boschi di querce
e lacrime di faggio
saranno i padroni
della mia
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Finiscono i sogni al mattino
con l’amore che hai solo sognato,
è triste l’alba
quando una mano non si posa
sul tuo bianco crine,
è come un
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Sono lì,
contratte e compresse
vorrebbero abbandonarsi,
scivolare lungo sentieri noti,
infrangersi tra il naso e la
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Vedrai ancora l’aurora nelle mie parole
luce intensa nei colori del sogno
piccole cose dentro le nuvole
percorrere i giorni, svuotati di niente.
Vedrai ancora parlare a un desiderio
soffiare al deserto, rapito di me
e come un picciol vetro
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Un alito di vento,
non più schiavo
di un pingue lamento,
soffonde lascivo...
di garbate tinte
le tante
venule sparse
in foglie ormai arse!
Che fu,
del volatile sforzo
di accennar sorrisi,
ove bastò il tintinnio
di un pianto...
per
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 | Onda su onda... frange
scoglio dell’anima.
Spiaggia deserta
conchiglia d’indelebili tracce
parla di solitudine e immane
amarezza.
Orgoglio ferito spruzza grigiore
e il silenzio si veste di ruggito
e dolore.
Inchiostro del mare
trasborda letto
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| E’ sola, smette i panni sulla roccia,
si tuffa, e si concede al desiderio
del mare che la ingoia; il refrigerio
mi giunge fin qua sopra, goccia a goccia.
Il corpo flette morbido e nasconde
nel verde tremolio della marina
il gemito dell’aria
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| Ho fatto l’ITI
non ho studiato
grecali miti
ma tecniche di ferro
e vari elettroliti
didattica caserma
di virilità totalitaria e bruta
latenza atemporale e ferma
per la personalità
vessata da una tuta;
quel blu meccanico
come una pelle
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| Io che avevo ancora denti di latte
e qualche cicatrice dentro al cuore
lontana dalle voci sempre udite
e dai blocchi dei silenzi minacciosi
Io, che dormivo nel dormitorio
(che brutta parola!)
e mangiavo nei refettorio
(che brutta parola!)
io che
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India |
02/08/2018 10:09| 661 |
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| Il pugile sa storcere il naso,
come sa che sotto sotto l’altra guancia
conviene. Dimentica presto e vive bene.
Alla
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| vorrei averti ancora
oggi saprei raccontarmi
saprei cosa dirti
provo le tue emozioni
stringerti la mano
respirarti
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Malko |
01/08/2018 20:31| 616 |
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Il giorno lentamente va...
abitiamo come una lacrima
il tempo ...
Quante ferite nascoste
cadono davanti a noi.
Quante domande ci attendono.
Quanti volti con lo sguardo teso
superano le risposte.
Noi siamo qui...
avvolti dalle invisibili
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Fermo
senza di meglio da fare
a non faticare
invano
dentro questo sole
fuori il maestrale
strano
fra i raggi di ringhiere
sollevate dalla salsedine
spiano le agavi
quasi bianche
indicano
dove raccogliere
influssi
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Una piccola pausa non farebbe certo male
chiedere troppo all’organismo a volte può nuocere
su forza diamoci una regolata
lasciamo da una parte quanto è superfluo
domani potremo sempre ricominciare
e forse con più grinta
visto lo stop che può
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Senza un nome, le persone nascono senza un nome.
Le dovremmo riconoscere dallo sguardo,
dall’espressione che ha il loro viso, dalla voce che hanno.
Senza chiamarle dovremmo sapere chi sono e cosa sono.
Ognuno è un bisogno di qualcuno,
una parola
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Sono un essere mortale
e cammino in verticale
tra non molto, è naturale,
me ne andrò ... orizzontale!
Non è certo colpa mia
se il destino ha frenesia
di volermi portar via ...,
maledetto! E così sia!
Io mi faccio assai
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Riconosco in te
il tuo non riconoscermi affatto
come uguale uomo
in questo antefatto che è solo oblio
e che inevitabilmente s’abbatte su di noi.
Riconosco a te la cattiveria di tutto questo
dettata dall’inutile rabbia coltivata in te nel tempo
che
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Chiome di tresche
si agitano,
grottesche,
in un giardino incantato!
Se accorato
sembri il loro ardire,
inscienti,
graffiano il bello,
tra le pieghe
di un mantello!
Onta e potere
a vigilar
con occhi di ghiaccio,
l’esser,
dapprima
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Sì
seguire il cuore non porterà mai a situazioni incresciose
ogni cavillo distruggerà ad oltranza quegli sgambetti
che mai vorremmo trovare sul nostro cammino
la certezza del domani
bella o brutta che sia
invoglierà a reperire quelle
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Era bella
la luna quella sera
parlava d’amore
e di dolci carezze
era un’ombra di luce
nella via...
D’intorno
voci notturne a cantare
e nell’aria il respiro d’estate,
mentre un caldo vento
ondeggiava profumi
di menta e gelsomino
ed il
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Lo so
che hai sempre creduto nel giorno
e nei colori del cielo al mattino
quando il sole è già sorto
Lo so
che la notte è fredda e il buio
a volte fa tremare
e avvolge ogni cosa nel vuoto
Ma non aver paura
io sono qui e fra le tenebre
non
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53540 poesie pubblicate sull'argomento Riflessioni.
In questa pagina dal n° 5761 al n° 5790.
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