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Ribellione
Le 7035 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
 | Il mio nome è Jamila,
sono una bimba africana
la cicogna si è sbagliata
e nel deserto del Sahel sono nata.
Peso cinque chili, ho cinque anni,
la pancia gonfia per la fame,
attendo i miei ultimi giorni
e in una fossa, della sabbia sarò
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Quando incontri l’ultimo
Partigiano per strada
è come vedere spuntare
un fiore dalla bocca
di un cannone disarmato.
Senti scorrere nelle sue vene
la consapevolezza
che la sua lotta sulle montagne
sia servita a rafforzare
le sacre idee della
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Forti e intraprendenti,
giovani con le spalle larghe,
camminano decisi,
appresso a fumanti pensieri
ricorsi senza porsi domande.
Eppur si frangono contro i muri
i colori snervanti della rabbia.
Eppur si spengono a terra i mozziconi,
schiacciati
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Sento le voci cupe
di chi coltiva l’odio
con rabbia dentro il cuore
non sa apprezzare un fiore.
(Leoni da tastiera
sanno solo insultare
cercano l’occasione
per non sentir ragione).
Le pietre son pesanti
e le ombre molto lunghe
non c’è più
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Tra cielo e terra il mare fa a cazzotti
con questa vita appesa al calendario
un pannicello usato alquanto vario
venduto la mattina in via Condotti.
Tra terra e cielo il cuore tu mi inghiotti
con tutta la miseria di un falsario
che muto non
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Solitario lei lo incontrò al principio della primavera
lo avvicinò lo prese per mano lo baciò gli disse t’amo,
venne l’estate spighe dorate al solleone e con ardore
un papavero gli donò dicendo come questo rosso fiore
sei il mio solo grande amore,
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Ma dove è finita tutta questa voglia di lavorare
ha preso forse il piroscafo per espatriare
incredibile come non si debba trovare
qualcuno che possa adempiere ai suoi doveri
solo scuse e solo scuse rimbalzano
come non perdere la pazienza
lasciare
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Perdere la pazienza non è proprio nel tuo DNA
a volte però non se ne può fare a meno
dicono che sia un vero privilegio
poter usufruire di simile calma
anche se ne faresti volentieri a meno
raggiungere il culmine in ogni situazione
traguardo da
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Ascolto il silenzio
per non vedere il pianto.
Sento il profumo di prati in fiore,
di margherite e di viole,
è lontano il sangue sparso sulla terra
dai malvagi che fanno la guerra.
Non voglio sentirlo
il sangue dei nostri fratelli
versato per
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Rabbia incandescente si scatena come non mai
quando in contesti preannunciati
visioni inattese fanno rabbrividire
seppur avendo fatto in modo
sino al limite delle possibilità
di rendere il più possibile innocua
ogni peripezia che negli anni si è
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La musica
sublime arte delle muse
ignora i confini
dell’assurda violenza
del potere.
La musica è l’antesi
della Libertà.
La musica ci circonda
e prende vita
attraverso le note
che danzano su uno spartito.
E non attraverso
il sibilo
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Ho scoperto i miei capelli
e ho calpestato il mio chador
nella polvere delle tradizioni
per rispondere
al richiamo del vento.
Mi hanno assassinata
perché credevo
che la Libertà avesse il profilo
di una donna
e non quello della lunga barba
di
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E’ greve e amaro quel lasco tuo tralignare
l’asserverata nostra appartenenza
manifestata dall’infiorettarsi eloquente del pesco
e dall’effondersi fragrante del mughetto
Il mio ieri è il fallace della parvenza
Ellenica chimera che lacera e
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Hai fatto assassinare
e torturare
migliaia di persone.
Hai fatto buttare
in alto mare
i tuoi oppositori.
Hai fatto uccidere
un Presidente
legittimamente eletto
dal popolo cileno.
Non meriti nessun perdono.
Marcirai all’inferno
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Nel fresco del mattino ancora aperte
al sole brillano le rosse belle di notte
e ancora i loro profumo ne addolcisce
l’aria così nella sua tarda età si guarda
il vecchio stanche le mani deboli alla
presa profumo tanto di stanchezza allo
specchio si
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In un perpetuarsi in cui la solitudine
rimane il solo modo per sentirsi
in qualche modo parte di qualcosa
urla una rabbia che vorrebbe
sentirsi finalmente parte di qualcosa
che non fosse questa solitudine
E’ qui che vive e danza il mio
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 | Distruggere il sogno
per inseguire una mera utopia
è quell’insano bisogno
che spinge l’uomo alla razzia.
Per poter controllare tutti
perché lui si sente sbagliato
dirà che sono dei farabutti
quelli che non gli han creduto.
Sradicherà tutte le
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Non ho voce per sentirmi a te vicino
e mi mancano parole e coincidenze
quel desiderio dolce di bambino
che trascolora il tutto in trasparenze
vagando dentro l’aria tra le assenze
di questa strada vuota ed irreale
segnata dai tuoi passi
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E di nuovo il sole
bussa all’arco di pietra
accompagnato dalle grida della folla
E di nuovo il letto stanotte
sarà terra fredda e silenziosa
E così domani e ancora e ancora
Siamo gladiatori e
l’arena vuole il sangue dei vinti
E stringendo
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Bologna non ha avuto paura
della bomba che è scoppiata
nei polmoni della gente.
È scesa in Piazza Maggiore
con disperazione.
Quella valigia non era certamente
legata con lo spago.
Bologna non ha avuto paura
e ha pianto con rabbia
sotto i
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 | In codice minacci e a fragil punti dritto
ché anziani non conosco più viventi,
parenti e amici, dissennato, infetti a tutto spiano,
a biechi tuoi voleri senza un fin, costringi e freni.
Tieni in scacco il mondo intero,
nuoci insidi, non dai
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 | Equo rilascio con giusta tensione
s’impone a luoghi e tempi della vita
che in torto suo percorso ognun supplisce:
qui sol di vane, rozze stringhe è il chiodo
per conterer tronfie ventresche in sito.
D’aspetto non mi fanno un figurino
malnate
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 | Sai a volte accade
che l’infinito ti scade,
sai Peppino a volte succede
che si perda anche ogni fede.
Stanco di quel cambiamento
che ancora non arriva
e diventa come un tormento
per la tua forte anima combattiva,
niente ti scivola addosso
con
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 | Africa, ho visto la tua savana,
gli animali, le foreste, i fiumi, i deserti,
i mari, i fiori, i colori ed i tramonti intensi,
la tua natura, gli spazi immensi,
le risorse immense, gli alberi imponenti...
son pennellate di scandalosa bellezza
che
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 | Videro in tanti, pagine di libri gettate lungo la via
mentre piovevano parole e bruciava la poesia.
Frasi arroventate pensieri muti e morenti
resoconti di sogni bruciavano ormai spenti.
Nazisti con la mente pregna di supremazia
epuravano la storia
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Nel mio sangue gitano
scorre la sofferenza
dell’Umanità.
Nel mio sangue gitano
scorre la disperazione
di coloro che non riescono
a domare i morsi
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 | A te mi volgo e dico, uman viziato
che con la scorza butti anche il salame
non reputando spreco il tanto avanzo,
il gozzo ingrossi, e temi alla tua pesa.
Grand’epa tua rigonfia ignora smunto
quando per non rubar batte al portone:
ha nell’inedia
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 | Poteri in sito ed interessi in alto
motivano contrasti, eccessi e lutti
con scontro di diritti anche inesatti,
immani stragi d’uom, disagi e affanni.
Più dura al tribol sta sempre la massa
che mai nel mondo conta né in conflitto:
e manca in
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| Rinchiuso e confinato in questo mondo
imbosco la mia vita alla tua vista,
come se fosse un gioco mi nascondo,
facendo finta ch’essa non esista,
cercando di sfuggirti mi rintano
schivando vigilanze ed ispezioni,
spoglio d’odore ch’esalo ed
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| Musica stonata strimpellano
le tue corde
melodia malinconica
i tuoi versi
l’amore decantato
or più non incanta
cuore beffeggiato deriso e stanco
non inciampa nel verso .
Danzano parole come rondini
nel cielo a primavera
ma ben presto si sa
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7035 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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