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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Ribellione
Le 7062 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
Rabbia e dolori
di uomini di pietra
tumulano amori
scompongono preghiere
lanciano parole
nell’imbuto del
leggi
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Non è poesia, non questa,
è accusa, è sfogo, è rabbia,
buttata a ribollire,
nel mezzo al pentolone.
Poeta, puoi ben dirlo,
autore, fantasista,
di sentimenti audace
e vittima al contempo.
Sempre, del
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Si dibatte nella pioggia.
Il rosso mangiato
dal vento.
Pezzi di ferita,
non si rimargineranno più.
Incatenata
al pennone
si strazia.
La sento gridare
libertà:
troppe mani l'hanno issata.
Strappala vento,
coglila per l'ultima
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Il vento è molto fastidioso
solleva le gonne
sfascia i capelli
irride della tonaca i geni del Toboso
di don Chisciotte lettori
e ammiratori.
Ma lei ha occhi color malva
la bocca storta
e un livido sull'anca
nero
come la divisa
di
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Se mi vedeste per le stazioni
con gli occhi omicidi d'un fantasma
- il portamento ridicolo o inadeguato
la capigliatura folle e così fragile
l'altezza moderatamente discreta
- barba stolta ad insozzarmi il viso
Selvatico! A strapiombo
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Trattami l'anima
come spillo fendente
attento a non pungerti
di sublime bontà
emerge il folle pensiero
trattami il cuore
nei suoi punti ignobili
senti?...son battiti roventi
dell'ormai amor perduto
all'orizzonte le
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Freddo ferro di colore antracite
che luccichi di odio, si sarebbe scaldato,
incandescenti i colpi e i tuoni
avrebbero steso teli neri;
Parole dopo parole
discorsi per i desideri
che nascono dentro
che muoiono fuori;
Avrei potuto avere la mano
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Sbiadite le pagine
dei ricordi, in fondo,
sono solo
amare immagini
della memoria;
voi tutti siete sordi
di fronte a
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Come si può ingoiare tutto nella vita
desiderio di esplodere consuma
ovunque aleggia quel bene
che tanto male fa
vittime del benessere
tacciono
non basta l’amore
condito al punto giusto
cosa chiedere
onde porre
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 | Un tiepido filo di luce
dentro ventri d'orizzonte
è nel nero, una promessa di fotoni
Quello spazio, dietro un quarto [stanza cieca]
è il tanto ambito, il tanto giusto per le mani
Preghiere di semi senza terra
aggrappati al suo
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EnzoL |
13/05/2013 19:58 | 1800 |
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| Nasce dal dentro
infusa come scusa
di una colpa che non ha
dove ogni delirio
è una parte di verità.
Senza elemosinare pietà
e, ancor più perdono
arrischiare, perché
non è difetto, non è vizio,
solo e soltanto schiavitù
la difformità della
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 | Quella
serenità...arde nelle
smanie di paure; si sente
il grido... dei disperati,
bruciano quei morti
ammazzati.
Sconvolti;
si apre l’inferno per
i mal capitati, che natio
mio non sei a te ci tengo,
con cani... che vivere
non
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Non lo troverai sotto i cipressi
dove l’onore è morto
bruciando nel rancore il vento della follia
dimmi
come può questa pioggia radioattiva
genuflettersi alle fiamme che tanto odia
se la mano destra non scioglie i nodi delle serpi
non lo
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nei miei occhi gonfi d'inferno
tu m'ammazzavi
urlo d'una virilità
frigida d'un verme
stropicciato
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 | Graffi e schiaffi
per incidere e imprimere
Sputi e occhiate
per marcare e selezionare
odio
contrasti
fuochi e
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Ci sarà dopo il tunnel e
il buio della sofferenza,
una piccola luce che mi
attende in fondo a quella
strada, ancora da conoscere.
Ci sarà, una casa dalle
pareti e porte di cristallo,
dove nessuno potrà entrare
con lame
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Vorrei
non dover mettere su queste righe
il mio non scritto
arraffato di rabbia
che non tingesse di veleno la mia penna
vorrei non condire il mio non verso
di zenzero scaduto
vorrei non avere olfatto
per non sentire
il fetore stantio
che fanno
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Turan |
09/05/2013 21:17| 446 |
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 | Un desiderio disperato
germoglia dal cuore
per aggrapparsi alla mente
e soffocare ogni altro pensiero
rabbrividiscono
i sensi di fronte
a tanta ipocrisia
di facciata dipinta male
sento la necessità
di urlare la rabbia
nutrita per troppo
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 | Cose semplici, come estinte diagonali
espresse a cielo aperto, in dissolvenza
[questo si dovrebbe!]
Improbe partiture a Jehovah
che non escludono note vaghe
di timor referenziale.
Ma raccolte l'elemosine campestri, [che Dio ci perdoni]
uno
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EnzoL |
07/05/2013 19:48 | 2144 |
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| Riflesse
intonse eguali
lacerano strappano
violentano il profondo
Li
ove nascosta la speranza si nutre
gronda amara l attesa di tempi vissuti
Inutile il senso di mani legate
che vivon l alba
il tramonto
Sguardi persi
mute disperate grida
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| Sotto il fuoco nemico
pallottole nella mente
dalle vene sgorga rabbia
il cuore si frantuma
in centomila pezzi di sabbia
Vola la mente
solo per non far male
crolla la pazienza
irrompe l’impeto del mare
frana la terra
aggrappato all’ira
posso
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Non venirmi dietro
spezza questa corda
ti dissanguerà i polsi
stacca il filo rosso cadrai
Non puoi seguire il passo
troppo veloce sono
Questa strada è maledetta
è orlata di filo spinato
mi dissangua vene pulsanti
non toccarlo stai
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 | Un boato e
guizzarono gli sciacalli,
mutò nella società la storia; fu
atroce quella strana tempesta,
nell’addentare a morte
la preda.
Gli uomini
senza nome, si servono
di fattezze umane, creando
cimiteri con pianti e
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| Disperso mi sento
girovago nell’ebbrezza
cruent’anima mia
non ascoltare voci
ti chiudono nel cerchio
ti cospargono di vapore
Il sole nemico scotta
morirai nella nebbia
il castigo brucia
mentre bollente sangue
il cuore
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| Acerbo e meschino nel Palazzo viveva
e con invettiva ascriveva la colpa
alla compagnia della Camera,
atmosfera conviviale
che delibera per non fare
il decantato deliberato dal Senato.
Parla, tuona, ancora riparla
continua a parlare,
è un gran
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Mentre il tempo scorre
restan dietro futili eventi
e dappresso tengon strada
reputate verità.
Ma un dèmone nocchiero
vi naviga alter andando
che vertà tramuta in leggenda
e divien mito il possibile
che genìa umana
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 | Con quanta noncuranza
venite a parlarmi
del progetto divino
e a farvi vanto
della sua misericordia...
Con quanta noncuranza
mi colpite ancora
con le assurde parodie
sui concorsi di colpa
quando impotente assisto
ai suoi macabri intenti
di
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| Ecco un altro motivo
per non sorridere alla vita
improvvisa s’abbatte quella spada
spaziando indomita
ogni colore o respiro
vitalità svanisce
come mostro s’intromette
creando paure
sola in un’area indefinibile
tracima
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Muori al tuo mediocre io disfatto tu
che sbeffeggi dall'appagata nicchia
di una vita senza sogno dell'anima
mia il bisogno!
Sì, io son quel folle testardo e capriccioso
che di miraggi e passioni inappagate
ancora e sempre il cuor inganna
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 | Vers... Vers... Vers...
Cela suffit!
Je ne veux plus écrire.
Mes yeux sont usés par la fatigue,
outre mon nez
ils ne voient plus.
Le papier sur lequel j'écris
est devenu opaque,
ma plume s'est transformée
en un
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7062 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 2821 al n° 2850.
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