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♦ Stefano La Malfa ♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Ribellione
Le 7062 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
 | Gela fu
ad arricchire il suo
sperato, dove... trovò
l’amore... da quel
vissuto; il figlio è
nato.
Partire dal
presente, per unire
la famiglia; linfa della
pace... li accalora; lui
non lo... pensava
ancora.
Fu
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percorsi rossi
gocce di sangue caldo
a fata morta (D)
Tanto non avrete mai le mie parole
ed il buio delle sere scivolate a sangue
dentro a vene di gramigna rossa,
quasi la follia di una percossa vana
Lascerò che il cielo mi confonda
ma
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Un volo di falchi nel cielo
a ghermire occhi imploranti
nell'alito gelido delle barbarie
consumate sul popolo inerme.
Un grido accorato si è alzato
disperso nell'apatia,
lontano nel tempo delle parole
ad inseguire sogni
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 | Toccherà anche a me
questo è sicuro
perché non sono un semi- dio
ma quel poco che c'è rimasto
dell'uomo qualunque.
So che non c'è risposta
anche se qui stanno ancora a discutere
se un assassino è un
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Nel profondo occhio,
foreste d’acciaio
osservano il cemento
colarmi addosso,
schegge fumanti
segnar dei miei figli
il viso.
Attacca il gelo
l’essenza provata,
sostanza
di un corpo
senza più un sorriso.
Strazianti
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 | Appassionarsi e poi affezionarsi
Ai mormorii
Per essere bottino
D'edotte fabulazioni
E senza vesti sotto l'astro d'argento
Questa la carne mia
Il palpito che tentenna
Quelli i miei segni
Li scorgo fra le dita
Li avverto
Senza di
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| Vivo nel villaggio di luce, di brillii,
respiro il gas dell'universo
che m'intossica di meditazione.
Poi rinchiusi nelle nostre ombre
con occhi spenti, sfocati e muti
barcolliamo nell'oscuro zoo delle realtà.
Allora il tempo della
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| Sono quella che non chiede mai nulla,
che sorride e continua ad amare,
sono quella che agisce nell'ombra,
che risolve i problemi e scompare.
Sono io quella forte e decisa
che non piange e sa quello che vuole.
Sono quella che incassa
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| Soffoca la vita
rigurgitando bitume,
lava che sommerge
ogni colore
estirpando cruenta
qualunque ragione.
L'immensa distesa
ricopriva terra e mare
occultando la destinazione
in un archivio ben catalogato
di prezzi e sconti,
dove tutto vale e
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Who |
25/09/2013 21:15| 922 |
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Capisco le preoccupazioni di tanti
per come tutto precipita
con cataclismi di natura e d'uomini
mentre per voler pace s'avvia guerra.
Pochi da sempre decidono i destini
con mezzi che orientano le masse
a votare o sparare sempre quelli
radio,
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 | Alzo il mio calice di veleno
a questo sordo cielo rosso
in fiamme
brucio gli specchi
e drappeggio intorno agli occhi
una ruga di sorriso
che mi fingo.
Alzo il mio calice
e brindo al giorno
che aggiunge corruttela a queste carni
e mi acceca
col
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 | GIOVIN CORVO SALTELLANTE
GIRA, CERCA, STRAPPA E INGHIOTTE.
PIÙ TRANQUILLO IN AGENZIA
GIOCA A CARTE, QUELLO ANZIANO,
NON S'AFFANNA A PORTAR VIA;
REPERISCE ANCHE LONTANO!
L’OCCHIO SPAZIA, E INTORNO OSSERVA
QUANDO PREDA È IN
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Oggi, a Nairobi, è morto un poeta
ambasciatore di pace nel mondo.
Il suo sangue innocente,
versato a causa della brutalità umana,
ha fatto fiorire il germoglio della speranza
sul freddo pavimento di un supermercato.
I suoi versi
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 | Su strani indugi
che nel vuoto di questa memoria
sovente ostacolarono
il mio tempo
si perse il cuore
cercò di ritrovarsi come una nuvola
persasi nell'immensità del cielo
che al profilarsi del tramonto
china il suo capo
e lentamente
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 | Nel vuoto che penzola
da fori liberi,
allentati in ore
di ritmo indolente
indugiano
segreti sussurrati,
nel cinto sfumato di nuvole.
Torchiando il niente,
che non è fermo
in realtà,
raffinando un trasparente
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 | "Questa proprio non la voglio ...
Dammi, dammi ... altra ricetta!"
"Serbo allor questo per cena?"
"Ma sei scema, per stasera?
Questa sera di sicuro
di ben altro sarò in vena! ...
Quegli avanzi per il cane?
Non sia mai!...
Ma sicuro, puoi
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| La rabbia esplode come un uragano,
improvvisa eppur covata,
frutto di gioie negate, di pianti soffocati,
di acredine accumulata.
Come un treno sfreccia veloce,
pur con il suo carico pesante;
coinvolge, avvolge, straripa come un fiume in
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 | Ora... che mangiavo pane e silenzio
l'angoscia è di nuovo tornata;
un brivido al suono del campanello
è
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Ritorno al passato
quello che non cambia mai.
Giochi sottobanco
fatti passare per cause giuste.
La società affonda
e non c'è via di fuga.
A piedi verso l'ignoto,
un futuro incerto.
La gente parte verso altri lidi,
qui tutto
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Jimmi |
21/09/2013 09:43| 1856 |
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Non ditemi che è solo colpa loro...
Ho visto certi padri,
ho visto certe madri
ancor più persi dei loro piccoli militi ignoti.
Confusi come il mondo li vuole,
in preda al panico per un libro,
o un semplice ritardo.
Un tempo la
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Sordido spettro
di degenerata fede
non cessa di corrompere l’aria
e gli animi
nell’ossessione del sopruso
e pianto
e sangue
cospargono l’ovunque
sotto i passi di sciagurata stirpe
possa il nostro grido
seppellirvi tutti
cancellando il
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Siam
polvere cosmica
dispersa
alla via
in borghi saturi
d'ipocrisia.
Qui
dove
vide
brillare nel sole
l'intelletto e la ragione
con l'estro fiorente di libertà
fra feudatari
senza pietà.
Oggi
siam fiori
spezzati nel
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Siamo soggetti precari alla mercé di scaltre demagogie
Fra riluttanze e paure peregriniamo
valutando accettabili compromessi
Monocromatiche facciate anonime
stratificate su occasioni deluse.
Spiriti che hanno assorbito
le inquietudini
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Sulla corona nessuna chimera
sull’oro infangato dalla preghiera
abiti sacri brillano al sole
nessun sacrificio, ma potere e parole
Volano i sogni nella bufera
urla la mente, prima di sera
zingaro in viaggio, senza nazione
dalle catene si libera
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 | Soggetti indaffarati raso terra,
sappiate che per noi nulla contate!
Noi vi vediamo sol come formiche
in misere incombenze affaccendate.
D'altezza vi è il concetto sconosciuto,
tra noi e voi enorme c'è un abisso;
dall’alto
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| Gli occhi spalancati di stupore
con le mani dilaniate
nel fango
delle anime vuote dei carnefici,
prego il mio Dio,
l'ho cercato nel mio viaggio interiore,
consapevole della mia fragilità
cammino tra i sassi della ragione.
Intorno a me
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| Inutile parlare,
la nuca è groviglio di tensione
le spalle curve il viso
basso, occhi
aridi sabbiosi
invisibili gonfi
di lacrime acide,
orecchie di fuoco
hanno ferito parole
minerali, gelate,
cuscini di rabbia
varcati, uno stupro
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piccole notti
dove il cuore nasconde
vergogne nere (D)
Le piccole notti erano finite
appena più in là di un graffio
che la luna sembrava abbandonare
con un pianto già distratto
Lacrime malvagie e nude
con il cuore
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bocconi di polvere bruciati d'amianto
sudario sgocciolato di corpi sbriciolati d' oscurità
contate i cadaveri notti senza fine
canto d'un assassinio di generazioni
avvelenate d'indifferenza
quante vite spezzate...
lapidi di dignità
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Il cielo fradicio di stelle
intorbidito da un pianto impietoso
guarda la rabbia crescere dal mare,
come alianti silenziosi
grappoli di morte volano scomposti
sulle città scarnificate e mute.
Rintoccano le ore nel cuore
in attese diseguali,
sono
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7062 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 2611 al n° 2640.
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