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♦ Carlo Fracassi | |
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Natura
Le 11272 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
| Ai piedi del maniero
un bel salice riposa,
in compagnia del pero,
del pesco e della rosa.
Un micio randagio
scende dalla collina,
camminando adagio
a lui si avvicina.
Del dolce passerotto
s’ode il cinguettio,
scorre nel laghetto
il vicino
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| Arretra la luce
nello scudo della notte;
i monti l’ingoiano
aggrappati
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| Colori odori
rumori umori
gocce di rugiada
nel bosco mattutino.
Ricordi vivi di un tempo che fu.
Oggi la pancia avvizzita della terra
partorisce rovi e foglie secche.
Nei campi divenuti inospitali
il buono marcisce.
Solo i frutti di plastica
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| Poche le bacche nel giardino
nessun insetto sulle gelate
foglie coltre di brina dure
son le zolle a vermi e lombrichi
a pace e quiete da predatori dare
passeri merli pettirossi delusi
spauriti introvabil la pastura
or della tua mano il gesto in
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| Illuminato da uno spicchio di sole
spicchi sovente un poetico volo
spacchi col becco tenere briciole
specchi le ali in un
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| All’ombra dei tuoi rami,
sulla magica altalena,
volavo nel cielo
azzurro e infinito
soave e lieve
come una farfalla.
Tu
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| La dove l’incendio era divampato;
era un chiaro giorno
e, un nuovo verde avevo intorno.
Ho scoperto quel che era nascosto.
Un fischio, un suono, un fruscio
lo percepivo da vicino.
Non mi sbagliavo.
Nel bosco che riprende vita,
i rami, bucano
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In un paesaggio da fiaba
sotto un sole di ghiaccio
brillano
in un candido bianco perlato
scaglie di cristalli lucenti.
È la brina
che fa gioielli
e con gocce di rugiada
fa diamanti
e sbianca steli
alberi e siepi
ed ogni cosa
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Come l’ultima goccia di cera
del moccolo della candela,
quasi spento
scivola via il giorno.
Cala veloce il vespro
autunnale,
si spegne la luce del cielo tra
fumose nuvole prone d’acqua
L’oscuro colore copre ogni cosa,
nessuna stella luccica
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Ho smesso di essere viandante
coda di cometa
lacrime di sogno
creta da modellare.
Ho smesso finanche
di smaniare dietro ai vetri
nei ritagli di questo tempo
cosi denso di parole.
Ho smesso di aspettare
e di restare
tanto da qui
se si parte o
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Era una notte limpida e stellata
presi una lucciola per lanterna
mi avviai sulla collina dei conigli
a cavallo di un
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| Al primo sole
dalle fronde degli alberi
piccole gocce di rugiada
scivolano lente
sulla terra assopita,
durano poco son fuggitive,
breve è lor vita.
Dalle fronde dell’anima goccia
una stilla d’amaro sapore
e annuncia che il tempo
si fugge
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| Mutamenti e inattesi al viver porta la natura
alla ricerca e al ricordo di desideri antichi
che lì deluso si gira oggi in volo il pettirosso
che invano lo sguardo cerca la dolce bacca rossa
poiché seccato è nel tempo quell’agrifoglio amico
perché lì
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| La liturgia di novembre
celebra la nebbia
i rami spogli
e certi numeri biblici.
Mi avviluppo in questa cortina
di fantasmi e suoni
seguendo strade che piegano
le leggi del tempo.
Nessun gemito nell’aria
quando si seguono i
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| Timida, a sangue freddo
me ne vò per la mia strada
non frequento l’autostrada
accada quel che accada
brillo tra gocce di
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| Tra foglie secche
sotto le scarpe
scricchiolano i passi
sul finir d’estate.
Muta il tempo veloce
e con il vento che spira
s’ode solo come un canto
il fruscio di foglie.
Dell’estate è rimasto
il profumo
che cambierà
tra filari di
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| Spogli i rami son dei tigli
le ortensie orfane di fiori
pur spente assenti sento vedo
voci vite che al giardino vita
davan non più due amici cari
mici ghermiti dalla parca chiusi
in letargo i ricci- porcospini
vermi e lombrichi ben nascosti
sotto
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| La mia morbida terra,
il colore dei suoi occhi,
i fianchi delle colline,
il profumo di antico
che riannoda le trame di memoria
in un ordito fedele
questo voglio vedere
nel sole di fine novembre
pieno di buoni propositi
che sposta lo
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| Scivola l’ora
su rosseggianti foglie
ad indicare che è tempo,
tempo di lasciar andare
ciò che più non serve,
rintanarsi all’interno del ramo
a preparare nuovi virgulti.
Passerà il freddo per poi
riabbracciare a primavera
quella mitezza
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| Nella luce di passaggio
tra la notte e il giorno
un senso di irrisolto
giustifica incoerenze:
la chioma ancora verde
della mia quercia
ostenta fiera il suo colore
e ai suoi piedi altre foglie
già vicine al trapasso
umili e sfiancate.
Accade
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Alle sei e trenta
l’autunno si risveglia,
l’anima d’ogni foglia
svolazza più contenta.
L’attimo sottovoce,
riscopre animali,
timidi nostr eguali...
lì, in fuga sul noce.
Quel silenzio di pace
fa’ sentir scricchiolare
passi
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La savana africana è un tamburo di pelle,
teso e accordato.
Tutto rimbomba su quel lembo di terra.
Il lume delle stelle,
l’eco fermo e stagnato di arcaiche guerre
tra rivaleggianti tribù.
Percosso e suonato
dall’ombra dei marabù,
dalle ossa delle
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Vento che ulula
turbinii fischianti
vortici infiniti
correnti sottili come saette
Con ira si dibatte
estirpa
rotea
tutto sembra
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Piccoli crisantemi,
i fiori dei morti.
Rosa, gialli, color lampone.
Margherite d’autunno
infreddolite,
per non morire
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| Incanta il bosco
ancora a novembre
dentro gli umidi spazi
negando alla vista
sotto un acèrvo di foglie
l’immagine
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E verrà l’inverno
con aria gelida
e bianchi tetti
danzerà nell’aria
silenziosa neve
bianche farfalle di poesia.
Ed al mattino
che meraviglia!
Quei rami spogli che paion toccare il cielo
ornati a festa con trine di ghiaccio
e gemme
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Dalla dura fatica
dall’amorevol dedizion
dalla terra generosa
dall’immensa energia solar
trai col tempo il tuo sapor
Sgorghi e gorgogli
colmando calici e cuor
vigor al corpo puoi dar
spirito Divino
puoi anche donar
fin all’oblio la mente
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Mi risveglia il canto di un gallo
registrato su un telefonino
mi ritrovo cane sciolto
in un mondo di pescecani
quanti
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AUTUNNO
Raggi dorati
s’intrufolano tra rami
specchiandosi in placide acque.
S’alza poi la nebbia
a togliere al
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Mi cammina a fianco
la vigna saccheggiata
rosseggia muta
ad aspettare le ore
tra le zolle pazienti.
Un cielo senza domani
spumeggia nuvole confuse
di luce e ombra
dentro un fluire sospeso
tra virgole di fiato.
Un lento andare
per questa
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11272 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 541 al n° 570.
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