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Natura
Le 11272 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
Balugina la vita
spruzza intorno
gli istanti intorpiditi
e gli affanni senza nome.
Dentro i mulinelli impazziti
versiamo lacrime
senza volerci bagnare,
vomitiamo scintille
eludendo i bagliori.
Sorprende la vita
fagocita il dolore
annulla i
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| Comignoli esalano fumi
nutrendo di grigio lo sfondo
copiose e pazienti nei fiumi
le acque nascondono il fondo.
Le tremule foglie dai rami
lasciandosi andare sul prato,
al vento ridonano fiato
ornandolo con dei ricami.
L’aurora di sole
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| Amo del vento il sibilo
e il ricordo della paura
fuggita via quel giorno
che divenni più sicura.
Amo del vento la forza
che solleva il mare al cielo
e di schiuma poi dipinge.
Amo del vento il soffio
che culla e mi accarezza
nella fatica e
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| Se io fossi acqua
scivolerei indenne
tra le pieghe del tuo corpo,
lagherei gli anfratti,
carezzerei le morbide rive,
lambirei di rive austere
a planare voli su sponde accoglienti.
Ma sono donna
aria e mare,
venti e lacrime,
sui tornanti delle
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| Sulla riva di questa terrafiume
il custode, l’airone bianco
verginale dio, candido nume
nel suo abito d’organza,
in
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Un bisbigliar solerte a tacito richiamo,
essenze di profumi a riempir le nari,
son attimi gentili a soffiar su noi.
La natura parla e sospira i suoi malori,
paure e gioie alle sue creature.
Anime canterine e sprazzi di colori
fogliame a tappezzar
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| E’ muto
il giaciglio purpureo.
Tra ombra e luce
lascia esplodere
vividi velluti carnosi
_ la rosa
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| La pioggia si fermerà
crepiteranno un poco
le foglie sotto i passi
profumeranno di nebbia
gli aghi dei pini,
e conterò tutte le impronte
quelle sul selciato
e quelle che hai lasciato
dentro il mio cuore.
Anche se la solitudine
non sa
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Alla mia vista,
code di lucciole
ricamano l’azzurro.
Verde smeraldo e oro,
intorno, sorride viburno
La notte fiammelle
di candele,
come preghiere,
Illumineranno Pan
riscalderanno sorrisi,
speranze per il mondo
stanco
Sorgerà il
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Nel bagliore della sera
si porta a compimento
la liturgia del giorno.
Fuso all’orizzonte
l’òccaso altero
colora il sipario della notte.
A passi felpati
divampa muto
lasciando un grido rosso
tra terra e cielo.
Risuonano gli echi insondabili
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Scivoli sul corpo,
viscida, fredda, perversa,
sulle rose, le viole,
sulle foglie secche,
negli ulivi e nelle vigne.
Strisci sulla terra,
sui verdi prati,
nell’aiuole, su un ramo a riposare.
Velenosa forza,
paure, insicurezze,
ad attaccar
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| Amo i silenzi ...
nel buio della sera,
felici tra rami
d’uccelli al mattino
amo ascoltar cinguettii
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Amo ascoltar cinguettii
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| Trasmigrare dentro un luogo a colori
dentro un’esistenza che non è vita
dentro a giorni immobili come rocce
dentro dolori così accecanti
da non sembrare veri
dentro sedimenti dolorosi intrisi di memoria
e radici e passi falsi e
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Sarà la vivacità dei girasoli
distesi felici sui prati
al di qua delle colline
che brillando sotto un cielo arancio
come nelle prime ore del mattino
rasserenano e rallegrano i cuori.
Messaggeri di speranza
solerti si rivolgono verso il
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Sullo specchio del tempo
si fermano le paure
arretrano i respiri
sosta la vita.
Cullata da un’aria di bonaccia
ogni ferita matura
sangue e timore
e il riverbero delle onde
annienta sillabe di tenerezza.
Racchiuso nel pugno di cielo
ogni grido
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Il mio cielo cobalto
armato da nembi possenti
romba remoto
di guizzi fulminei
sull’orizzonte abbassato.
Sventaglia
minacce elettriche
sulle colline inermi,
incupisce
l’argentea chioma
di ulivi centenari,
muove l’aria
carica e gonfia
presagio
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Il cielo ci emoziona ogni giorno,
ci unisce, ci meraviglia,
indossa i suoi colori all’intorno.
Al mattino si veste da sposa
come una fanciulla
col suo vestito color rosa
attende timidamente
il suo innamorato
Poi si veste d’azzurro,
si
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| Piccolo con tante zampette
riesce a far volare la fantasia
con quel suo modo di fare indipendente
girando le spalle a chi
con cautela vorrebbe con lui dialogare
onde imparare l’arte del tessere
pazienza desiderio amore per la vita
sono loro i
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| Novembre si veste piano
raggela gli stanchi passi
cammina a bocca chiusa
taglia la nebbia densa.
Novembre brumoso vela ancora
abita le sere tristi
disperde le ombre mute
aspetta le foglie cadere.
Novembre ci chiude dentro
tra i sensi
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| In un lento fluire
un frullo d’ali s’udiva
di voli condivisi
in cielo a migrare.
Posava una nube
s’adagiava pian
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Abbraccia l’immenso mare l’orizzonte
intensa luce emanata al suo imbrunire
le barche in circondo giungono a fluire
come pedine orchestrate da scacchi alla fonte
Leggera increspatura accompagna tra i silenzi,
il giardino della pace è lì che felice
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| Ora dicono che il mondo,
sia una nave che va a fondo,
siamo in troppi ad inquinare
e non ci si potrà salvare.
La plastica che ora butti
ce la mangeremo tutti
dentro a quello che hai pescato,
in un mar tutto inquinato.
La benzina che
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Forse perché son nato di traverso
una mattina presto un po’ distratto
a modo mio con sulla lingua un verso
nel gioco degli arrivi e del contatto
con l’urlo dedicato al vecchio patto
in un crescendo a tratti foscoliano
mentre che il sangue mezzo
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E poi fu Novembre
sui fianchi della collina
tra le zolle smosse della maggese
nell’incavo rugoso della corteccia secolare.
Il tempo del sole
rotolò muto oltre il limitare del cielo
tremò la nebbia
stritolando tra i vetri appannati
i malumori del
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Non ho più parole
solo silenzi...
sono cadute tutte
all’ombra della grande quercia
tra le foglie macilente
e la polvere terrosa.
Sono andate di schiena
insieme all’eco leggera
delle mie risate.
Indosso la mia solitudine amica
la sola che può
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Senza far rumore
le foglie cadono
volano come il vento vuole
da un angolo all’altro della strada
allo
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In trasparenza il sogno brilla,
fra egocentrici vuoti e goccioline di brillanti,
mirabile e perfetta,
lavorio d’artista a bava di ragno tratteggiata,
gioco di parole scritte con amore
estesa fra un stelo e l’altro scultura ambita.
Lo sfavillar della
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Odore d’autunno
di funghi e castagne
c’è bruma nell’aria
silenzio nel vento.
La foglia sbiadita
è pronta a cadere
e con leggerezza
si stacca dal ramo.
Adesso che il sole
diventa un miraggio
arriva novembre
si nota l’assenza
del caldo e
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Lascia che ti racconti la luna
tu che dormi al riparo dal mondo
scosto la tenda per te
svelo il mistero
e ti sussurro dolcemente
il sorriso delle stelle
il solfeggio del vento
il candore dell’astro d’argento
il bacio dei sogni
l’incanto della
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Vieni,
entra nel mio sogno
di latte e sangue
di muri sfondati
curve assiepate
doni scarlatti
e cammini polverosi.
Mi faccio da parte
per farti posto
nel pertugio
di ombre e paure.
C’è silenzio da respirare qui
e fili di stelle
per
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11272 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 331 al n° 360.
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