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Natura
Le 11360 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
Operoso il cielo,
districa le sue matasse
dall’alto,
e offre il suo
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Al di là dell’ombra greve
d’un candido brandello
del vecchio muro a calce
la luce pare liquefarsi:
splende il fiume,
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Lo ciel e le nubi appar ingrati
e l’acqua cade a catinelle
or membro le giornate belle
con il sol a quaranta gradi.
Vorrei tanto l’estate
ma la pioggia che batte
mi rammenta ancora
ca non è tempo di mare.
Et or mi sarebbe
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Bisbiglio a terra
i pioppi assolti
dai modi cauti
fra narici di radici
silente attendo
il dolce grano
spargere
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Come un’infelice declinazione di Autunno,
arriva Inverno dal viso malinconico
ma dal cuore tenero in segreto,
a tener
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Nuda terra mia,
appena cominciato
nel fare i primi passi
il mondo è stato mio
nel sentirti fredda è
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 | Volevo vedere il mondo
per vedere la vita ma non ho potuto,
poi ho visto nascere un fiore
e ho visto nascere un vita.
Ho visto i fili d’erba mossi dal vento
e ho goduto dell’ eternità,
ho visto il mandorlo in fiore
e mi sono sentita
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 | Si ripropone la solita sfida
dell'uomo e il suo fido cane,
nottetempo temerari in azione
oltre il bosco mirare il passo,
in quel silenzio di natura
scrutati da occhi vigili intorno.
In quest'epopea del cercatore
in lui c'è tutto quel
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 | È grande l'albero
tocca di punta il cielo
mentre le foglie cadono
e le radici ricoprono.
È vecchio l'albero
ombreggia il sottobosco
dove i funghi spuntano
dentro il tepore umido.
Aggiunge un cerchio
nel tronco ogni anno
e
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| Trasfigurato sole
cambia volto,
ora rosso d'imporporato tramonto
ora abbagliante fuoco di luce
infervora il cielo di luminescenti bagliori .
Sulla linea divisoria
si ferma pensoso,
poi rotolando vien giù dall'alto trono celeste
e un
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Nuvola scura
al tramonto
porti la tempesta
trasformi i sogni,
col tuo triste pianto
distruggi tutte le mie rose.
Delle rose
non distruggi
le
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Autunno vieni qui, mi sei a ridosso,
un bisogno caldo sulle spalle,
avvolto attorno a me come uno scialle,
che quasi respirare più non posso
Dopo un estate con il segno rosso,
addio a quella lacrimarum valle,
prendiamo dolcemente
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Leggera e piana è la mattina
al rimestar dei sogni,
vedo un uomo gaio tra le viti
colme di frutti e alberi di fichi,
dove le gazze, in canti tra le foglie,
mangiano i dolci cibi e intrighi
di sospirose voglie, tra gli spighi
secchi
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La regina degli alberi
non piangeva
regalava gocce di rugiada
vicino ai mattini
Aveva sempre stelle
da sacrificare alla notte
e veli di buio
per nascondere le ombre
La signora delle foglie morte
non pregava l’autunno
restava ad
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Mare in burrasca,
che rumina e borbotta
nell'aria tetra.
Belli e furenti,
lanciano i marosi,
frecce salate.
Già frastornate,
dai flutti, le scogliere,
sono battute.
Implora il vento,
ferisce e non finisce,
non è contento.
Ti
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 | E' un tempo.
Dove tutto si prepara
a qualcosa che verrà,
a nuova
scena.
La pioggia,
lava le macchie
scure dei pensieri,
e irriga i campi
incolti che l'uomo non ha
forse mai
amato.
Lascerò
uno spazio aperto
e
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 | Senti la pioggia
che batte sui vetri
scroscia
picchietta
si riversa
in torrenti per le strade.
Festosa giocherella
in pozzanghere
e dona intensi profumi
al fogliame nei boschi.
Poi scivola leggera
dalle foglie
e saltella sui petali dei
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 | Abbandonati per un attimo all’ orizzonte dell’ infinito,
trasporta la tua anima verso pascoli erbosi,
verso la melodia dei
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Grande e possente
sia che onde spumose,
quali spighe dorate,
si flettano sinuose,
sia che luminoso e placido
rifletta, quale specchio limpido,
l’azzurro del cielo.
Oltre il sempre ultimo limite
serbi di grandi imprese il suono,
orme che
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Una flebile fiamma riaccesa,
al soffio dell'umore si piega
si riaccende, si drizza e ripiega
tornando a illuminare
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Amo Novembre
Novembre l'oscuro
velato di grigio e del grigiore bruno
del ramo che sempre
si vede men foglie
sui
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Cade la terra
in gocce d'amianto
su guance rotonde
grige d'asfalto.
Cade la neve
sopra il cemento
coltello nel
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Da un colle,
inebriamo il saluto più folle.
Tra i placidi pini
dal respiro dimesso,
nella scorza di un tempo
che
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Dolci melodie
di timidi augelli
risuonan nell'aria
che voce non ha.
E il mesto novembre
pian piano va via
e lacrime lascia
intrise di fior.
Riposa la terra
coi semi nel grembo
sperando di avere
raccolto miglior.
Arriva la pioggia
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Denti affondano
corrompono liscio involucro
verde,
polpa penetrano
di bianco e canalicoli
trabordante.
Cammino di Eva
nei millenni temuta
femminino frutto
di paradiso imbevuto
prometti squisiti
cieli
di rugiadoso sole,
mentre il
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 | Rischiarano
di fiori
le nebbie
di novembre,
quando i prati
aspettano
l'ultimo canto d'amore
prima della neve
e gli alberi
ancora trattengono
nostalgie
di estati di seta.
Ritorna la bellezza nel cuore
a seminare
desideri
di
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Pescherecci all’ormeggio
reti issate a bordo
la rada li accoglie omertosa
nel paziente mondo
d’un mare che accarezza l’ondeggio
Volo di gabbiani
melodie che s’accompagnano ai bisbigli
di quella brezza... una carezza ancora
nel respiro di sirene
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 | festa vera
della primavera
è la Pasqua
orsù si risorge
si risorge alla
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| Tra le verdi foglie, fiori cremisi
lucenti, alla donna il viandante
chiese quale che il nome loro
fosse, triste dolente la risposta:
della miseria sono come tutto
il resto che qui abita e circonda,
era ricordo lontana primavera,
oggi è
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| Il vino ambrato o rosso,
gioiello di natura,
lo compriamo all'ingrosso
quando l'uva è matura.
Ci pensa il mio
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11360 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 2161 al n° 2190.
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