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Natura
Le 11359 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
Se il dito della terra
accarezzasse – una piuma sottile –
il cielo, dall’argilla nascerebbe
la bimba di luna.
Se con il mignolo
le stelle graffiassero via
la pelle alle mostruosità,
e con il vapore invadessero i boschi
- con più
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Arriva all'improvviso
e il cielo, che prima era terso
si colora di oscure note.
Tra le nubi infuocati strali
spaventosamente
illuminano l'oscurità.
Mentre un rullio di timpano
accompagna l'ulular del vento
che alleato al freddo nord
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Ferma immota l’aria
il faggio e i tigli
invocar sembrano
anche un minimo
refolo di vento
che possan danzare
i rami e le foglie
dondolare piano,
lì nascoste indifferenti
le cicale stanno
a rompere il silenzio
con quel costante
alto
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 | Sulla battigia
grani di stelle infervorano il cielo,
appariscenti lucciole
nel visibilio di un plenilunio argenteo.
Un manto ricamato si stende
all'infinito,
ondeggiando sul riflesso del mare.
La calma assoluta desta l'immaginazione,
prefigura
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 | Sai? La pioggia cade
quando la terra muore
e diviene per lei
vitale linfa
che la ristora.
E presto nuovi virgulti
nasceranno
ringraziando la pioggia
la sua gentilezza
la sua irruenza.
Cadrà sempre quando
dalle
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| Urlano sfrigolando sangue
implorano piangendo fuoco
La pietà non sfiora il carnefice
non ferma la mano
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| Come un granello
scivolerà fra le dita
faremo un castello
oh regina di una vita
forse un cavaliere
giostrerà fra le onde
come un vecchio re
stanco e dalle
rughe profonde
ma in fondo al mare
non vi sarà prateria
come
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Non so che cosa sia
quel falò che si posa tra le spighe
è d’oro nel sorriso.
Immagino il coraggio
il qua e là di una preghiera.
Fiamme rosse, clandestine
ondeggiano infernali feconde verso me.
Intiepidita dalla sera
l’aria canta la sua nenia.
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Come s'è fatto il respìr delle pietre su' i bei monti
in questa assenza mia?
o più flebile, o gelido o più atroce, forse,
non più inatteso il freddo vento,
non più lontane le fiamme del Sole...
Non so!
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 | Paese del sole e del mare,
cuore fa innamorare
Il paese si adagia
su una grande pianura,
un vero paradiso di madre natura
Lunghe coste frastagliate,
dall’azzurro mare tinteggiate.
Dal grande sole avverti la presenza...
Luce della tua esistenza
In
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 | Sin dove arriva il mare
sconfinando nel blu.
Ogni punto di terra circoscrive
l'abitato,
fermando il passo sulla sponda adiacente
l'argine.
Il limitrofo orizzonte
varca l'insondato mondo
di un immenso confine sparpagliato.
Qua e là
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| E’ sera e nel tramonto
Il cielo si fa viola;
l’uccello al nido vola
stanco.
Randagio un cane bianco,
saltella lungo il
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Come d'un vento impetuoso, l'eco nei vichi
ha spazzato via i sogni tranquilli dei bambini
adagiati sicuri sui loro
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Discende ora il tempo
scende sino al pelo dell’acqua di questo lago
dove dalla superficie il passato affiora
con tutto se
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Guizzarono in volo i pesci con le ali;
le rane pescatrici illuminarono come fanali
attorno a sé, cullate nella
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Il polposo peperone
veniva spogliato della sua pelle ormai bruciata
rivelando un colore allegro
dall'aroma di giardino e
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Il mese della pienezza.
Mentre, al grano
mietuto nei campi,
risponde il mais alzando
il suo rosso pennacchio,
gli alberi da frutto,
colmi dei loro doni,
attendono che il caldo astro
compia la sua opera.
Nei nidi carichi di piccole
e pigolanti
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Scampoli di cielo
tra le foglie del fico,
saldo patriarca
accoglie
offre ombra e ristoro.
Decori a nido d’ape
stillano miele d’ambra.
Frutti maturi elargiti
da gravide fronde
invitano pellegrinaggi
di formicai
in visibilio di
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Se avessi poteri da gran mago
oppur la mano ardita di un pittore
sarei ancora titubante e vago
nel dir quale stagione sia
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Luna piena, luna tonda,
solo tu regni la notte.
Tutta bianca, ma non nitida,
così candida, così irragiungibile!
Nessuno ti possiede;
fragile ed elegante
ti nascondi ta tra le nuvole.
Un diamante indistruttibile, così bella
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Tra i palmeti, la bianca e vasta spiaggia,
dal mare trasparente accarezzata,
dolcemente lambita dall'ondata
chiara e
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Afrodite del mare,
dell'argentea Selene rifletti il candor.
Nel profondo ocean
la rara bellezza specchia.
Ingenua
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Impronte a cui s’intrecciano
profumi d’altri passi
gomitoli di alghe e stelle rosse
nell’andirivieni di conchiglie
e intorno alle caviglie
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 | Oh, Vasto,
tra i tuoi muri dall’atmosfera opaca
mi cullò la memoria
di un tempo che fu.
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Con piacere attraversai le tue strade,
godetti le tue spiagge e il tuo cielo sereno,
mentre, tra sussurri,
ti dicevo addio...
.
VASTO
.
Oh,
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| Ora è un intero albero
di upupe
che cantano mentre io sudo
nel campo assolato ed odiosa è l'Estate
ma
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Mentre il Chaos regnava sui venti
e ribolliva il brodo primordiale,
Gaia, plasmata da mani sapienti
prendeva forma in
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 | I tiranni akragantini,
che forgiarono i destini,
degli odierni Agrigentini.
Il toro di Falaride,
che il popolo cremava!
Le guerre di Terone,
che il popolo ammirava!
Da est verso ovest
la via sacra ed i templi,
giunone e la concordia,
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Io conosco il canto della mia terra
dell’aquila reale e del cerbiatto
della luna argentea distesa sul suo seno
delle trebbiatrici nei campi
e delle raccoglitrici sudate nei campi di grano.
Io conosco l’odore del mare
il profumo dei lecci,
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 | Qualcuno passando
ha lasciato una pennellata di colore
di quel colore che cattura
l'artista cambia spesso
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 | Passo muto,
s' avvicina
come un ragno questa luna,
tesse trappole di luce,
una Penelope nel buoi.
Sparge latte dentro il cielo,
fila tele coni i riflesso della luce,
ruba sogni e polvere di stelle,
poi scompare nel mattino
nella tana del
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11359 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 1711 al n° 1740.
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