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♦ Marco Veronesi | |
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Natura
Le 11359 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
Osservo un mare capovolto,
agglomerati di vapor acqueo si rincorrono sospinti dalla brezza di fine estate.
Giaciglio di erbetta verde accoglie le mie membra stanche,
mentre creature celate mi sussurrano le loro storie.
Chiudo gli occhi
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 | L’usignolo tra le fronde celato
s’avvicina a una stella nella notte.
Ambedue ignorano lo splendore
discontinuo di luci, note e fiato.
Aranciati brillano con ardore,
con slancio canterellano, le rotte
di naviganti tracciano e l’afflato
degli
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 | Chissà dove si saranno fermate quest’anno le rondini
speriamo che non perdano l’orientamento
il tempo non è certo a loro favore
ricordo l’altr’anno
un bello scherzo il primo d’Aprile
quel sentir garrire sulla gronda
e quel volteggio che appannava
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Nostalgici pensieri
cullati dalle onde,
sono ricordi teneri
custoditi nel cuore.
Mentre il mare s’increspa
un vento
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Lì dal silenzio del giardino delle suore
oggi mi parlano le viole da lontano
lo so questa alta cancellata ci divide
non
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 | Le collinette del mar
co lo soave movimento
danno a lo pesce gigante
un balenante sguazzamento.
Da lo scoglio una sirena
meraviglioso apparimento
bella e luminosa come l’argento
fissa impaurita lo mar aperto.
Dal nulla il Burian
arriva portando
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Il mio amico nella pioggia
sa di non poter tornare
perché il giorno è antico
e pretende strani gesti
Le nuvole passano
e portano ombre nuove
finché il vento non amerà
il silenzio della terra
Il legno vecchio nella sera
cercherà parole
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Mi è caro l’odor della terra,
bagnata di pioggia,
quando inermi le foglie
giacciono.
Le lepri cercano la tana
e da filari scheletriti
si attende il fuoco.
L’anima perde il grido
(tutto si ferma a mezz’aria).
Pronto è il suolo per il seme,
ma
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Salici saggi
silenziose preghiere
Nel vento ondeggiano
dita di foglia
Abbandono queste mortali spoglie,
si sfuma l’Ego e il ricordo
di ciò
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Assonnati colori
tinteggiano
un cielo tenue
d’una primavera
ancor lontana
da quell’inverno
che a Lei si oppone.
Preparo
lo sguardo
ché tuffarsi possa
in un Marzo
non ancora definito
come usuale
regolare stagione.
Semi ibernati
sospesi
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Palpiti azzurri di piccole farfalle,
da fiore a fiore volano leggere,
sugli anemoni, crochi e nigritelle
danno gentili il
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Radice. Genesi di congiunzione,
ponte sepolto, quasi antico anello,
colleghi i Mondi in contrapposizione
unendo con
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Mezzoldo punto sconosciuto
della Valbrembana ma luogo
di memorie antiche di ricordi
l’Albergo del Pin quell’aria
familiare e lassù di San Marco
il Passo dove ancor s’attesta
il leone veneziano e quaggiù
del Brembo le gelide acque
quel dolce e poi
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C’è un nuovo suono
sull’albero d’olivo
qualcuno è già tornato
e me lo fa sapere.
Di ali stanche
ma
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Respirano in sospiri
che nemmeno te ne accorgi
ma se giri e ti rigiri,
li vedi e poi risorgi,
li ammiri e poi respiri
con sorrisi un po’ balordi,
nelle notti scure con le lune piene,
come iene liberate con catene,
innamorate di que’ fiori
che
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Riluce nel firmamento
splendida stella
come puntuto segno
nell’oscuro cielo.
Ammirata la luna
nel suo navigar
di terra intorno,
mai incontra il sole.
Cambia e muta
di giorno in mese
osservando dall’alto cielo
terre d’ogni
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 | Mi sveglia Il richiamo del tordo
che fa sinfonia
saluta l’alba beccando
Il corbezzolo.
La musica dell’acqua
che picchia sul tetto
e sul giardino scroscia.
Godo dei profumi
del primo mattino
dei fiori che si aprono
salutando il
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 | Veritá dolcissime
in coppia di lune.
Gioiello d’ambra
per l’elegiaco soffio.
Al sole.
Non in oscuritá.
Maschera di
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| Oggi a mezzogiorno il sole
i colori del mattino discolora
si scalda l’aria e par di sentire
nel vento il profumo delle viole
pigri sonnecchiano i miei gatti
dove l’ombre paiono più dolci
son i tempi di caccia a più tardi
forse rimandati che le
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 | Sono spuntate le prime viole
la primavera si annuncia con timore
è il momento che aneliamo
con piacere il suo tepore
I primi passerotti stan cantando
sopra i rami degli alberi fioriti
le primule bianche con le gialle
riempiono i prati
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Passetti di nuvola
arrampicano la montagna,
le scivolano addosso
scalando le impervie vallate
scrutanti,
millenarie,
corrucciate,
sempreverdi,
eterne compagne.
La maestosità
brucia e svezza
le minuscole fattezze
di tutto ciò che
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Freschi sorrisi
guarniscono
il dolce risveglio
al mattino,
profumato
da note di
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Sfogliati i suoi ventotto
a felpati passi, Febbraio
ha lasciato il calendario
cedendo a Marzo il fagotto.
Facendo un
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 | L’irruenza del vento
soffia dagli altipiani
e srotola la sua foga
incontenibile.
Si staccano ramoscelli
al di là della siepe:
dove stride la macchia.
Vigila una ghiandaia
sul suo nido a mezz’aria,
e da quelle fronde
un pigolare
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La prima luce di primavera
è la più bella
e scioglie la neve
anche se il gelo resiste
Specialmente verso sera
quando i lupi
escono dalle loro tane
per scoprire nuovi sentieri
E ululare alla luna
in quelle lunghe notti
ancora piene
del
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Oggi nasci, come bimbo appena nato,
docile sorriso, soffuso vagito,
apri gli occhi fra le braccia,
oggi nasci
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Nel piano dal sole baciato
è tutto un risveglio di steli
di petali dorati.
Sul tuo gambo la corolla
dal tempo fissata.
Non ti cale della mia mano furtiva
dell’attento al tuo fascino
condiviso.
Alle mie dita tremanti
con grande stupor ti
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Vedi i rami dai vetri della stanza
accarezzar con foglie sempre verdi
le mura della casa che a distanza
appaioni più
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Strade bianche
polverose
segnaste il mio giovane tempo
sbuffando talco tra le mie dita,
il fugace cammino segnando
dei miei giorni felici;
mutevoli effimere tracce
come i miei castelli di sabbia
dal sole impietoso diroccati,
dalla risacca
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capita che il bosco mi parli
ogni volta che abbraccio il "mio" albero
-risale
a un rito atavico
l’abbraccio: patto di luce- amore-
mi parla -il bosco-
tendendo le mille sue braccia
nell’espandersi in canti che allargano il cielo
la casa
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11359 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 1471 al n° 1500.
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