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Morte
Le 6898 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Qui la gente se ne va
senza dire una parola
e le loro ombre compaiono
sul muro degli anni
Allineate come tombe
in un cimitero di campagna
con la polvere che copre
le croci di pietra nera
Qui le sere passano veloci
e il sole resta in
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Chi ha tradito
aveva una chiave d’oro
e la porta ha cigolato
quando la notte si è aperta
La lacrime di novembre
hanno atteso a lungo
prima di scendere
lungo le gote scavate
Faceva troppo freddo
per tremare una nebbia
negli indugi
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 | Non ho molti motivi per vivere
pertanto mi trascino
e tiro avanti...
e nemmeno ho un motivo per temere la morte:
forse perché mi accompagna ogni giorno
statica e fredda come il sangue mio
muta come il mio nido
come i miei muri
spietata
leziosa
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| I dolori nascosti
urlano di soppiatto
su tagli di luce
imprevisti e feroci.
Urlano e bruciano
come ghiaccio perenne
sulla pelle dell’anima.
Urlano e sanguinano
di ferita fintamente chiusa,
di sorrisi fintamente esplosi,
di retaggi incagliati
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Italia |
25/09/2019 18:21 | 1015 |
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Nel silenzio
respira un nulla.
Vento senza voce,
solo lieve sibilo,
dapprima scioglie
leggero fruscio,
Che sale e sale,
come marea impetuosa
da dolci parole
cade rovinosamente
da realtà a timori,
sino a ritornare
un vuoto eco
senza più
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 | Dentro una bottiglia non affonda dovresti guardarla;
È carina mentre naviga ferma,
non siamo così piccini da salirci dentro,
non si sa dove va;
Il vento non la sospinge, soffiando sulle vele...
...non ne ha;
Solo la carena è come un
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| Di valle in valle,
al capezzal occorsi, in fine.
Seco li volle, seppur da lungi,
e mesti giunsero, recando rivoli,
che sin’anco l’alma ebbe a
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 | Siamo un palpito di cuore
- ognuno il suo -
fra le altre pulsazioni
individuate
perché danno eufonia
alla canzone
della nostra esistenza.
Ma quando
si stacca un palpito
di consonanza, simmetria e concordia
che sia antico o presente
- mai
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| Assorto ascolto la voce dei flutti,
rombanti, nervosi, tumultuosi, spumeggianti.
O, a tratti, melodiosi,
racconto di un lento, dolce, sereno fluire.
Son sveglio, non dormo, non sogno.
Lo sento tutt’attorno a me,
sfiorarmi con la scia del suo
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Lasciatela dormire
perché sulle ciglia ha il buio
delle lacrime di ieri
e le lune più scure del cielo
Lasciate che si svegli
quando la notte avrà pregato
un’ultima stella nera
prima dell’aurora
E non chiedetevi il motivo
di tante
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Spengo tutto
anche la voce
semmai dovessi
avvertirne l’eco
dai miei tornanti
spazzati dal vento.
Spengo i passi
tanto nessun luogo
mi attende,
spengo i sogni
divorati da un’anima muta.
Spengo ogni pulsione
mendace e invana.
Mi spingo
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Italia |
29/08/2019 22:53 | 1081 |
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Quando la nostra era
si rivelasse un’ombra
già calata su tutte le cose
e indistinta dalla realtà
Qualora questo segreto
si staccasse dal vento
delle sere rubate al dolore
e non dipingesse che buio
Da spargere sulle ferite
aperte dalla punta
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Non hai mai capito
che ti ho sempre mentito
durante le lune piene
per aprire le ombre
E bere il tuo sangue
in lunghi anni di follia
con una bugia ed un cielo
nero come il peccato
Non hai mai voluto
pensare che ero solo io
a tenere teso il
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Se è vero che le parole
volano dove
non si conoscono confini
dove il tempo non ha nome
dove lo spazio non si misura
dove l’invisibile brilla nel vuoto cosmico,
se è vero che i pensieri
si allacciano alle nuvole
e migrano liberi
oltre i sensi e
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Il gioco è finito
in un cerchio di rame
il vento ha soffiato
un fiato e un lamento
Il gelo è calato
sul nostro reame
di nuvole e fiele
e una pioggia al veleno
È caduta di notte
quando il buio piangeva
le nostre speranze
legate ad un
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Ora che m’affido a morfeo,
un intimo desio di viste plurime,
pervade indomito.
E tu che, d’ultimo, ti vestisti d’alma,
in solitude m’appari, perché così peristi.
È forte e crudo rivisitar affetti,
intensi e riscoperti, adesso,
c’a farci
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Quando cadranno le mie palpebre
non piangete,
sono in pace.
Vivo in un’altra dimensione
esisto.
Fiori non voglio
preghiere chiedo a voi,
per tutti quelli che soffrono sulla terra.
Non piangete la mia assenza
le vostre lacrime fanno male
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Muove lacrime
il peso dell’anima,
solleva piume di ricordi,
annoda fili di memoria
nel mistero della morte
davanti al quale
nessuno è avvezzo.
E le domande
si avvitano irrisolte
intorno al fulcro dell’insondabile.
Cadono le fragili verità
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I giorni passano, lenti
mi portano:
fiumi di parole
e punti di domanda.
Il sole mi è assente
mentre la notte
è vagabonda, balla
sull’onda del dolore,
mille mani lontane
sono le stelle, brillano,
ma non mi danno un sorriso,
stendo passi sul
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Pronunciate una sola parola
qui fra le vesti scure
che avvolgono il cielo
di questa estate senza vento
Dite solo di una goccia
una perla perduta ed opaca
che sul fragile percorso
fra lo sguardo e il sogno
Avrà travolto ogni cosa
ed ogni
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Se la notte
verrà a prendermi
mi troverà nudo
abbracciato all’ombra
E non so se morirò
di qualche nostalgia
ancora da tremare
sulle ali di una seta
Se la la luna
affonderà le sue unghie
nel petto profondo
non proverò dolore
Ma
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All’alba e al tramonto
profondo silenzio
mi dà la tua finestra
ed il vuoto è in me
fiori senza l’acqua,
spariti i colori
rimane la rondine
che si prepara al viaggio
passano nuvole di ricordi,
entrano ed escono
dal mio essere freddo,
non
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Mi piace pensare
che oltre la morte,
ci sia una scala
fatta di nuvole bianche
e che mi porti
in prati di stelle,
dove la luce nasce
negli occhi di chi ho amato
e tanto mi hanno amato
e là, veder sgorgare
ruscelli di ricordi
e in questi
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Quando arriverà
quel giorno
vorrei poter dare del lei alla morte,
sorpresa e distaccata
dal suo arrivo,
ché se le dessi del tu
vorrebbe dire
che siamo state pericolosamente
e dolorosamente vicine
da vecchia data,
amiche di sfuggita
tirata per i
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Vi narrerò la storia d’una bella
fanciulla catanese: Gammazita
che per la sua virtù diede la vita,
morendo intonsa e pura, da pulcella.
Correva quasi quel milletrecento,
quel tempo tanto oscuro, sì crudele;
il vivere difficile, cruento.
Ed
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La tua nascita è stata
la festa del cuore,
la tua vita è corsa
fra la gente
che ti amava e amavi,
il tuo sorriso, sempre
per me era un’alba nuova,
ora, la tua morte,
per noi tutti
improvvisa e silenziosa,
porta verdi ricordi
che coprono di
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Corre veloce la macchina
c’è una sposa a casa che aspetta
e un figlio che in grembo già scalcia.
Rovente è la strada al tramonto
è duro il lavoro ogni giorno
e corri
hai voglia di quiete e d’amore
ma il sonno d’un tratto ti
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 | Stella,
anima scodinzolina,
Ho per te cercato invano
qualcuno che ti porgesse la sua mano.
Sei nata sotto una cattiva stella
Ma non volevi arrenderti.
Sorridevi mentre rincorrevi il sole.
Hai strappato giorni al tempo,
rovistando cibo nel
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Sono il Principe sconosciuto
che non ha taciuto le sue ombre
e vaga da un tramonto all’altro
ma non sa cogliere il sole
Sono la notte di luna nera
dimenticata senza una ragione
dietro alle nuvole d’inverno
quando la pioggia ha un altro
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E’ finita cosi mio bene
nel pieno inverno, freddo e gelo
nebbia sui nostri volti.
Giorno d’addio all’ anno
ore di estrema
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6898 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 931 al n° 960.
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