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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361079Autori attivi: 7474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Luciano Vacca | |
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Ottobre 2024 |
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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
| Tra camici cangianti
e voluminose toghe
ragion si perse
eppur era evidente
che qualcuno quella notte
si sporcò.
Colui che si lavò le mani
in una lurida coscienza...
lasciandoti morente.
Ad illuminar silenzi
io volgerò la mia
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| teneri i tuoi palmi,
ci misero un po' ad abbandonarmi,
con la tenerezza nascosta di una madre ormai stanca
mi ritrovai da
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| Nei campi si concentra lo sterminio,
vergogna per la tua appartenenza,
ché solo la purezza abbia dominio,
di
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Luna d'agosto
Puntualmente presente
L'ansia fa spazio nelle anse
Oscuri
Un nodo stringe la gola
Pesanti massi comprimono
Sul petto
Guardo luna d'agosto
Non sei la mia luna
Cancellato un sorriso ove
Cerco ricordo remoto
Essenza tagliata nei
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Entrai in una stanza,
con sacro silenzio.
Filtrava una fievole
luce dalle imposte
abbruniate dal tempo
e dalla sorte.
Curvo, come un feto
c'era una larva,
che d'uomo non aveva
che le sembianze;
ma era un uomo
ciò che respirava
tra
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| la foresta selvaggia ritmava gli echi lontani...
vaste radure rinfrescavano il tempo invecchiato di resti...
e il silenzio di un soffio baciava quei petali rosei
di colei che non sentiva il tempo...
che non vedeva il buio...
ma leggiadra vestiva
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| Il sibilo improvviso
ancora ti risuona nelle orecchie
e già dal ventre squartato
vedi incredula sgorgare
il flusso continuo del tuo sangue.
Così si muore? ti domandi e guardi
l'orizzonte velato da ombre di fumo
e la strada rossa di
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Un uomo ramingo
alza il suo sguardo
alla Luna pietosa.
Affida ad essa il suo pianto
silenzioso: egli sa che coloro
che ama guardano l'astro
d'argento ogni notte ed affida
ad essa il suo muto messaggio.
Porta, dice, alle mie creature
il mio
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La tua
era luce che cantava
al germogliar del grano
mentre cresceva la morte;
linda e dannata
aspettavi il sicario
come nera ricompensa
ad una vita ruggente
fatta di mille fughe
e mille colpe sregolate,
troppo orgogliosa
per guardarti allo
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Due semi hanno fecondato
la terra, due semi gettati a caso.
Sono sbocciati in rose
di rara bellezza,
curate e vegliiate
da un amoroso giardiniere.
La terra odiò il fattore,
perche malata, non comprese
che la dissodava per il suo
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| Spolpando attimi son giunta al tuo cospetto
Aura intorno sa di silenzio
Illustre è il tuo altare di brume
Tunnel dove si passa alla luce
Scavalcato hai il tuo tempo dissociato
In fremiti di speranze d'altri tempi
Contro spettri d'ebano e
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Con rizomi ben saldi crebbi
Resistendo alle intemperie
Che scatenava la natura.
I dardi delle saette mi sfioravano
Ero Forte lì a sfidarli
Da secoli sono stato "spettatore"
D'amori gioie dolori
Ingollando sorrisi di giovani
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| Quando Lei sembra che dorma,
Tu non pensare che finga,
se si ridesta guardinga,
prima che Tu prenda forma,
è
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| Sotto l'opaca
bachelite
tu vedevi
cristalli sfaccettati
Sono stati
così
i giorni dell'arcobaleno
Chiusi
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| dietro la finestra chiusa
viaggio il mondo,
sento sole e vento
sul viso bruciante,
cambio voli e binari
al volo,
senza
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| In silenzio attonito e sconfitto
il serpente umano coglie gli ultimi
petali secchi e privi di lacrime
con lamenti e
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Allo scoccar del tempo incerto,
nella quiete della notte,
giunge l'angelo della morte
designato dalla sorte.
Con l'affilata spada,
all'udir di tromba il suono,
falcia come l'erba
i giorni fragili dell'uomo.
Dalle viscere della
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| Soli li ho visti, così, volare via,
all'improvviso senza una parola,
sulla strada della vecchia ferrovia,
un
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Il pianto scendente
tra alteri cipressi in riga
tentennanti vagiti sparsi.
Perché assistere al commiato
nei viali che non portano ritorno
quando rose colgono
il sidro delle stille
funesti strazi nel cuore.
Restare inermi a tessere
il
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E sia
Un battito di ciglia del Divino
Un soffio gelido
Ed il tuo corpo tace
E sia
L'anima strappata
Ritorna alla
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Come stelle
stanche delle propria luce
precipiteremo
nel vuoto oscuro
che tutto spegne.
Sospesi
tra le fauci del tempo
i sogni si spaccheranno
e i ricordi marciranno
e noi
incoscienti
come neonati
moriremo
prima d'esser morti.
Il sole non
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Sento il passo
dei miei silenzi
e la tua mano
che mi accompagna
fino a quando tu vorrai.
Sento il respiro della vita
che non muore
che è in travaglio
per noi due
prima tu e dopo io
nell'immenso
nel mistero
che ci avvolge
e ci
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| acre l'odore intorno a me
acre ed amaro il gusto in bocca
di fumo e di polvere l'aria era densa...
i miei occhi offuscati da una calma strana
sentore di morte intorno al mio corpo
guardando il cielo e la notte
recitando una preghiera...
pensando
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| Calpesto il pavimento
dove hai camminato
respiro la stessa aria,
dalle stesse finestre m'incanto
in quella cucina
dove
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| Oh mia odiata,
voglio maledirti e cancellarti dalla mia mente,
ridurti in cenere bruscamente.
Morire per te potevo
ma le
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| Una rosa nera
bella impavida e scura
colma di umori di nero
nata nel campo d'ipocrisia
la mia rosa nera
Una mano nella notte l'ha portata
ma le spine erano rosse del suo sangue
ho raccolto ogni goccia
per nutrire il mio cuore
dolore di
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| occhi stanchi vomitano
stridenti sospiri
ghiacciano lente cellule
d'anima attonita
piove nella mente
farina di grandine
sottile strato invisibile
copre il pavimento della vita
sgretola in briciole il muro di pane del cuore
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| Uno sferragliare di tram
semivuoti sul far della sera.
Rassicura vederli illuminati
e carichi di volti vissuti.
Vite disseminate sulle strade
che tentano di rientrare
nella propria intimità
malgrado il peso
di una giornata
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Fu morte barbarica
a graffiar manesca
sipari di dolore.
Il suo ultimo pianto
eco viandante
ancor dentro dissesta
e poi ricordi penzolarsi
nei vagiti di lei
che visse
in quei prati di strazio
lenzuola di neve
in attesa del niente
un
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Aquilone
nell'aria fragile
di madreperla
sottile il filo
tra le dita
messaggio al cielo
ardito
nel vento
Poi
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 5551 al n° 5580.
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