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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’065Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Rocco Pulitanò | |
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Ottobre 2024 |
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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
contemporanea a un lampo improvviso
atteggia movenze di levità
fugaci a aliti di verbena
(dalle minuscole spighe
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| Pusillanime plagi il pesco del mio viso
mi lasci immane.
Tormentosa larva moribonda
va via e non bandirmi
non incalzarmi
ma fammi respirare.
Laboriosa voglia omicida
e cataclisma vitale
rastrellano nella mia mente.
Testuggine
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Occhi viola
lunghi capelli neri
vitino da vespa
gioia di vivere
in quel sorriso
che illuminava il mondo
Sette mariti
un solo
grande, immenso
Amore
Accanto a lui
vuoi riposare
ma già
la sua mano stringe la tua
mentre
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Nella casa del dolore;
come bozzolo la larva racchiudeva,
te amore,
nell'attesa che le ali
ti fossero donate,
fu tormento quel tuo corpo,
anelavi di volare...
Campi e prati, libera
tra fiori e luce solare,
senza pene ne torture
la tua vita
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Un richiamo a gocce di pianto
Attraversa il tempo sospeso
Con il cuore pesante
Cerca l'orecchio del laico
Orfano a sguardi umani
Gioca con melodie inebrianti
Parla con una partizione musicale
Suona l'universale dolore
Finisce la sua vita
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Come la piuma
che mi accadde
di guardare
precipitavo lieve
nella notte
senza oppormi
fino a raggiungere
la terra
dolcemente
e mi adagiavo
senza oppormi
dolcemente!
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Teone |
22/03/2011 22:01| 1258 |
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Serrate le porte,
socchiuse le finestre,
i muri fissano sorpresi,
i tetti accennano al saluto,
il geranio rupestre sul
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E lentamente si consuma
dolce e tremolante candela
dal raggio di luce
di una stella di cera ...
Per amore danzo nel fuoco,
nell'ombra del buio.
La mia passione
si spegnerà
nel silenzio
della tua fiamma .
Nella luce
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Piange il core greve
nel rimembrar il cacciator di grossi verri
ma di corpo fieve.
Maledetta vita strappata troppo presto,
a colui che amava col piè, andar lesto.
Fuochi accendea la sera,
per imprigionar quella lesta fiera.
Immobil restava
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Passan nel cielo
uccelli d'acciaio
rispondon da terra
bagliori improvvisi...
parlan così,
nel fragore
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Quando un pagliaccio stilla una lacrima
ed il trucco è ferito e sgualcito
Nessun scherno risanerà il poveraccio
grembo d' uno spettacolo sfinito
d' oltremodo e scalcinato mattino
Sfilano anime errabonde
di penitenti sì
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| Che la morte ti sia
lieve più della terra
che t'ospita per ora
fin quando sparirai
anche da quella tomba
e
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| E' guerra,
freddo pungente
che ha ormai lacerato
ogni singolo animo,
che ha ormai tumefatto
le speranze.
Un grido frusto
presto sarà
a deflagrar le menti,
e si fermerà la pioggia
di lavare cenci peccatori,
e sarà la
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| Oggi,
una bella donna ha pianto,
perché la parrucchiera
ha sbagliato il colore della tinta.
Oggi,
un ricco uomo ha pianto
perché il ladro
gli ha rubato il portafoglio.
Oggi
tanti giapponesi hanno pianto,
perché i loro
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Desire |
19/03/2011 23:59 | 1953 |
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| Graffiamo sul coperchio
della nostra sepoltura
inutili movimenti
ora.
Nero quel tempo
scorgiamo
dagli occhi spenti
mentre batte
il muscolo
un tempo cassa
di canzoni
d'amore infinito
per noi
finiti così.
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| m'aspettavano alla stazione
saltai nel fosso dell'approssimazione
un fondo di malinconia
un pozzo nero
ripenso a
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| Nascosto riaffiori
dietro il fumo di una sigaretta
coperto di voce
carica religiosa
come quell'ultima goccia di vino.
Dietro le tue parole
sorgevo
tu mascherato di psiche
e di poesia
tu che hai raccolto
a brandelli
l'anima mia.
Poeta
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Acqua mostruosa
hai sollevato la tua schiuma
di energia in eccesso
Hai dichiarato la tua guerra
ancora una volta
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Voltati
gridavano i soldati
voltati
sussurrava la mia terra
bagnata dal fango
neve sciolta
all'arido sole.
E ricordavo
il passato vissuto
vissuto da me
vissuto dai molti
la terra bagnata dei morti.
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| Ardente come il sole in corpo,
il crudele dito che in me piange calore
a prezzo d'insopportabile dolore.
I sensi bruciano,
le palpebre affogano beandosi nel nero:
il fuoco avvampa in un fiore di precaria vita.
Mortale piacere che di funeste
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Andrea |
13/03/2011 20:38 | 1151 |
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| Sto chiamando, sto chiamando
a gran voce il mio destino
il mio tavolino sembra perfetto
il tuo mio Dio
caos dell'amore e della fantasia
Ho fiducia
non so per quanto ancora
nella vita comunque intensa
nella sua parola fine
o nella fine dei
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| La città è deserta,
i passi echeggiano nei vicoli,
osservo osservato gli sguardi dalle vetrine,
m'assalgono fantasmi del passato e del futuro.
Passeggio aspettando,
attendo la fine della via
linea interrotta da una fiamma
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| E se saranno
giorni muti
quelli che verranno
raccoglierai i ricordi
che come foglie secche
cadranno
e nei silenzi
urlati nel pianto
udrai le voci
amate tanto
ondeggianti sirene
innanzi agli occhi
suonano arpe
ammaliatrici
indicano
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Il muro è là.
Vedo foglie muoversi piano
carezzate e ondeggianti che invitano a volare
e lasciare questa malefica terra
che da sotto i piedi fa arrivare al cuore
un freddo pietrificante.
Andarsene.
Ora, domani o fra cento anni
che
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Scenderemo
muti e inermi
nei suoi abissi
per la profonda gola
nel suo enorme
nero ventre
risucchiati...
e nell'oscuro
vortice
nell'arco
di un istante
trapassati,
stritolati,
macinati,
ingoiati...
E sarà stridore
di denti
e
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Se mi sei accanto
ascolta i miei pensieri.
I battiti del mio cuore
camminano con te.
Se mi sei vicino
non dimenticare
le parole che non ti ho detto
sono in queste lacrime amare.
Se ora vorrai dormire
il mio silenzio sia il tuo letto
tra le
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| Lascia stare
il tempo non conta
si è perso nel limbo
di un desiderio svanito.
Lascia andare
l'illusione ha svuotato il cuore
ogni volta che hai guardato lontano
la chimera ha spezzato il filo.
Lasciati spogliare
non servono vestiti
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| Signora morte che giungi come un soffio di vento
impercettibile, silenziosa e ambigua
che fai della vita carta straccia
che lasci il ricordo solo di quello che fummo
o di quello che avremmo voluto essere
Salve o morte a volte liberatrice a
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| Così finisce, in ogni suo dove
quando in aria si perde la voce
e annerisce in un giorno che piove
dalla morbida terra spunta una croce.
E par di sentirla, quella frase nel vento
Tra le gocce di pioggia e le lacrime tristi
da quel tono di voce
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| Vorrei asciugare le rocce sul mare
dalla salsedine
che le rende viscide
a volte opache.
Vorrei spiegare il dolore di un uomo
che ha fallito
quel che non ha costruito
negli anni.
Vorrei disegnare un granchio
e guardare il mare da un
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 4621 al n° 4650.
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