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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’060Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
| Al volgere del vespro e prima dell’aura funesta,
nel mentre d’immensa beltà gioiva l’aere,
un raggio di sole colse il tuo respiro.
Smisi d’esser figlio, che m’eri ancora mamma,
sicchè, d’ignaro stupor serena,
addio, cercami, sarò là dove mi
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| L'assenza di qualcosa
da sempre
lasciando i segni
volle apostrofar il mio esistere.
Il cuore rammaricato
si ritrovò sovente
a prender atto della paura
a dover lottare
contro quella diabolica natura
che del dolore
quasi volendo
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| Non bussar così forte
alla mia porta
t’ho sentito cosa credi
non son sorda.
Dammi il tempo di lavarmi
di vestirmi e
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| Scriverò del nostro amore
scriverò dei pensieri che vanno
immergendosi nell'anima che geme
dei tuoi sorrisi
muore e freme.
Mentre cerco dentro me le parole
tra le lacrime di una corsa affannata
per raccogliere quello che si è
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| Quando un giorno di luglio
conobbi la morte
non rabbrividii come pensavo
mi scrutava ad occhi spalancati
annusando il mio nervoso sudare
sembrava attendere disattenta
con le braccia conserte sul trono
non una parola ho udito
nemmeno un fruscio di
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Scrivo di te
disegno nel cielo
i tratti del tuo viso
mi sorprendo
a parlar di te col vento
mi asciuga il pianto
mi
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| Mi sentirai gemere
quando si alzerà il vento
tra le gocce di pioggia
ci saranno i sorrisi
che non ho potuto darti.
Se cadrà una foglia da un ramo
sarà una ciglia dei miei occhi
ed il petalo di un fiore
avrà la docezza
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Capestro spiraglio d'una tregua ancor mai giunta.
Granitico ed algido torpor d'un mortal bivio di scoscesa solitudine.
Lettiga d'un perpetuo inanimato, cullato da leggendari silenzi.
Mutuo clamor d'un fu presente, paradossal termine d'un esser
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Tu, Corradino della casa di Svevia,
che sfidasti con forza l'avverso destino
invano tentando di riprenderti il trono,
Dove giacciono le spoglie mortali
che testimoni furono
di gloriose tue gesta?
Ancora piangono la pietra e il cippo
Dove con
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Sfilo piano i pensieri
nel meriggio assolato
di questa estate che nasce.
Uno ad uno senza far rumore,
lesinando alla
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Gelide e notturne alghe
fluttuano dormienti
al ritmo del mare.
Insieme a loro
mi sciolgo
e mi
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E' rantolo il respiro
che ancor oggi non è ricordo
Quella mano
sempre forte che sol al tatto stringea la mia
Quegli occhi di velo offuscati
aperti a luce di nuovi orizzonti
Oltre
oltre il sipario di quell'ultimo atto di
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C'è un vuoto silenzioso
una mano che ti spinge giù,
l'aria brucia i polmoni
e piango.
Insoddisfatto,
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Orrore! Sònan le triste campane
che della morte nunzian l'ora estrema.
Cantano i neri preti; e l'anatema
si perde nel cielo, nel bruto tònar.
Infamia! La piazza s'empie di sgherri,
di gente crudel che furor non molla.
Le preci
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Nei giorni passati
su divano ozioso
trascorsi attimi desiderati
Dal mattino prezioso
di sapido grigiore
nell'essere ansioso
Su quello squallore
le labbra asciutte
di dolce dolore
Nell'aspirare brutte
arie di dipendenza
a vite
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Io così degno di qualunque compassione!
Raduno fervidamente i resti nell'unico Ideale
e per la migliore salma:
una pira olandese ed un epitaffio di stelle!
avendo già visto - della Fine
l'inchino sbilenco e
la faccia
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Nella guerra dei giusti
schegge di condanne
conficcate nell'anima
piovono a tradimento
crocifiggendo sentenze
su cuori di legno.
Sentimenti pugnalati
alle spalle della fiducia
spirano agonizzando
tra le fauci sanguinanti
di mordaci
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Una nuova sofferenza
è apparsa nella mia vita,
mi accompagna in silenzio,
mi addolcisce i ricordi.
Mi lascio pettinare
ad ogni spazzolata
la mia vita si accorcia,
si avvicina sempre più a te.
Aspettami,
non oltrepassare quel
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Eri lì con il flebile filo che regala la morte,
ed eri lì impreparata, sperduta
ed un insolito senso d'abbandono.
Forse imploravi,
ma lei impavida ti stringeva sempre più a se,
si saziava adagio della limpidezza della tua
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| Sarà come avere un altro posto
dove andare a dormire
alla sera
quando le membra cedono
e la mente è ormai
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| Strattonati
dagli insulti di una vita
che continua ad esigere
senza mai
nulla a rendere.
Umile alba
a fronteggiare il sole...
Insidiose stelle
a braccare il buio...
E' fievole la notte
che cala sul sipario
ad offuscar le membra
di un
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Un manto di nebbia ad incoronare
in cima alla collina, alti cipressi.
Esili atomi sciolti in lacrime di pioggia
a nasconder l'odore della morte.
Soffice, il vento tra fioche fiammelle,
è la voce del silenzio che canta
al tempo che si
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Vilma |
23/05/2011 04:19 | 1493 |
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| Ci si incammina separatamente,
oddio! Quanti dubbi inerenti
si ergono per chi è ancor vivente.
Di paura e di ovvi lamenti,
che ci saranno in quei momenti,
per chi fa da testimone, scorge,
e chi dall’altra parte aspetta che sorge!
Con eterne
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| Sulla cima di un colle
sto solitario
sotto il sole che scioglie
un albero alle spalle
nato nel desiderio
di primavere acerbe
mi accogli grande quercia
limitata di membra,
nella radice l'anima
avvolge la tua ombra
solida e ferma
quando
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| Odi che l'ultimo momento
sta per arrivare,
anche se così non è.
Spento e grigio come
quella pietra infissa nella
terra nuda d'erba,
un disperato infelice che
fugge in compagnia,
lontano da una vita
troppo dura.
Perché
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| Quante lacrime
quanti dolori
soffocano questi cuori
ma non fanno resuscitare
i tuoi ricordi.
Ieri ceri
oggi non più.
Un sorriso cancellato
una stella spenta
ma i tuoi insegnamenti
ci illuminano
il nostro cammino
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| Innanzi l'orizzonte
sempre più distante,
l'alba luminosa.
Luce di gioia
dei nostri giorni
nei nostri cuori.
Al calar della sera
viviamo l'attesa
di una vita
che mai finirà.
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Gelido giace, golem inanimato,
freddo levigato marmo
candore della fredda pelle
pietra dura giaciglio di morte.
Nel rispettoso silenzio,
s'odono urla di vividi tempi,
ricchi di colori, passati
tra amori e passioni
bollenti,
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| Son fanciulle le mani
che abbracciano il morente
nella pietà della sera.
Voce di cantastorie s'alza
a raccontar
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| se il tuo dolore porti dentro
esprimi le tue parole,
non tenere dentro
quello che ora puoi dire
che domani tardi sarà
pensami e guardami
come se fossi io
l'ombra che accanto a te
cammina,
parlami come la notte nel sonno
di me sognavi,
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 4501 al n° 4530.
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