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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’056Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Cadevano cicogne gravide
il cielo era uno splendore
il bagliore bruciava il cielo
le nuvole divennero neve
e mia moglie come Sarah.
Cadevano cicogne gravide
un bruciore intenso
odore di arrosto
e nauseabonde torte
di fedida
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| Hai saputo donare attimi intensi,
in una vita interamente
costruita per amare con tutta te stessa.
Sono proprio quelli gli attimi
che ora vorrei passassero più veloci,
gli attimi di un'estate
che ha aspettato te per andarsene,
e che
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| Senza finestre,
senza finestre la ricordo quella stanza
con un letto alto e bianco
che galleggiava nell'ombra.
Senza luce,
senza luce lo ricordo quel mattino
come un grigio crepuscolo infinito.
E tu di cera,
di cera ti ricordo,
con occhi senza
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I miei ossequi Signora
ché avendoti sempre rispettata
merito il beneficio d' uno sconto
per questa pena che seco mi trascino
Ho la vita legata con un filo troppo lungo
alla caviglia destra che claudicante ormai
mostra segni di sano
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Da sempre mi nascondo qui
ma le parole a volte non servono
le stesse parole che un sera cantai
e che adesso miseramente si perdono.
Questo è il mio venerdì
questa galera di niente socchiuso
la collezione assurda dei me
e l'ultima
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notte infinita,
evanescenti stelle
assente la luna
cielo immenso,
lugubre drappo nero
inconsapevole,
crudele giunge
un alba
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| Piedi logori calpestarono aurore
circumnavigando l’occaso
Diacciate mani strinsero forte vernali aliti di vento
per poi cedere al suolo il calore dell’allaccio
Riarsi occhi fissarono il sole misconoscendo l’elegiaca luna
dimentichi della luminosità
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Quanti quesiti
vorrei porti
amata sorella
e quante nuove
vorrei darti.
Ti percepisco
nella tenera trasparenza
mi appartieni.
La mente ignora
e si fa partecipe
della tua dimensione.
E' serena
sa di condividere
le interiori
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Nel giorno del mio compleanno
i miei 57 anni,
i miei fili bianchi tra i pochi capelli
e la convinzione
di non aver costruito niente.
Il giorno del mio compleanno
la morte mi venne a trovare
bevemmo del the
e parlammo del buffone al potere
e
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In questo corpo intriso di dolori
oggetto di inesausti e beffatori
ragionamenti
anche la mente sfinita d'attesa
di responsi già vede la sua resa
senza lottare
anela abbandonarsi al suo riposo
pur conscia che non altro
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Che te ne fai di un fiore
se non è ancora sbocciato?
Non ha profumo... Non ha colore...
Non ha ancora amato.
Madri... uniamoci nel nostro dolore,
raggruppiamoci a crear branco
e strappiamole il cuore
che capisca cosa vuol
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| Cara vado al camposanto.
C'è la mamma lì che aspetta.
'Mamma, s'io non tornassi...'
Però vedrai che torno...
e resto qui con te...
Or altro cuor m'aspetta:
'Nù core aspetta a'mmé!'
Invero il posto
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| Porta il mio corpo nella grande foresta
e seppelliscimi dove la grande sequoia
ha fatto da tana al procione.
Ho piantato alberi
e tagliato rami
ma mai ho ucciso
una pianta di quelle
che ho generato
dal mio dolore.
Porta il mio corpo dove
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Un canto antico si eleva
dai rami
degli alti cipressi
che ombreggiano
la tua ultima dimora.
Sono
gli instancabili guardiani
del regno delle ombre.
Il mio dolore si dissolve
improvvisamente
come nebbia evanescente
davanti alla tua
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Troppo piccolo per essere uomo,
troppo grande per un angelo.
Di tutto la natura ti ha privato,
un male serpeggia nel tuo corpo
dilagante onda bianca.
Indifeso, di solo amore
armato voli, lontano
dalla gioia e dal dolore
più in alto del
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Calma è la notte
e senza vento
che d'intorno
tutto quieta
e si rischiara i tetti
alla nascente luna.
(G. Leopardi)
Sereno ogni pensiero
posa
non io, non mai
e tumultuoso s'affaccia
il giorno del trapasso.
Quanti ricordi
o mia
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Una galleria di volti,
teca di esistenze in un'immagine,
ed è una giacca, una cravatta
ed un sorriso colto chissà quando,
in un giorno di festa, nella speranza
che il bello accada, chissà quando.
Quali silenzi sentite se
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Se nessuno verrà
a trovarmi al camposanto,
nulla importa,
avrò di banco tanti amici;
parleremo, scherzeremo,
ricorderemo, rideremo,
forse piangeremo,
ma mai diremo;
la parola:
domani
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Calato negli abissi della terra,
sommerso nella più profonda quiete:
ma pace non può trovar l'uomo ch'erra
ammettete che egoisti siete!
Cuore duole quando menzogne sento,
nessun fuoco a scaldar la mia mente;
suon d'egoismo
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Mani buie e scabre
accarezzano le mie
e chiedono perdono.
Segna la stessa ora
quel pendolo maligno
che ti consiglia di affrettare.
Ma lento è il tuo tacere,
svelto il tuo osservare.
Accarezzi l'anima mia
e la riempi
ed esigi
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dicevano ha sette vite come i gatti
Pepsi era il suo nome
manto maculato bianco- arancione
un miagolìo sommesso
quasi un sussurro
giocava con chiunque avesse voglia
perfino col volare di una foglia
aveva un muso rosa il corpo caldo
prima
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Cobalto in zaffate sul grano mietuto
Un campo di trombe che squillano
Sotto il cielo sfondato di luglio
La conferma delle setole impresse nella pasta
Intinte di fame
Capogiro in mezzo all'estate
Revolverata al cuore
Coi grilli che intorno
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L'ultima eclissi
è sempre in attesa,
è madre di costanza
e silente regina offesa...
Già sa'...
il vestito da indossare
e le lacrime che son da versare
in quello spazio bianco che rimane
su quel tuo rotolo di betulle
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Ti prendevo in giro,
chiamandoti:
Ingegnere, Architetto,
Dottore e pure Teologo!
"Brava solo in Letteratura!"
rispondevi; e ci scontravamo.
Ma da sempre ricorrevo a te.
E ora...?
Ora,
la grande Avventura dell'Eterno,
ti riserva
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| non placo la mia urgenza
centellino i centesimi
come melograno raffreddato
conto i grani che scompaiono
non placo la mia urgenza
mi serve una mano
quella che uso per stringere
quattro pezzi di carta europea
è occupata ora
sudo
in
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EnzoL |
27/09/2011 20:28 | 1788 |
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| Da nove bocche fluisce acqua sulfurea
né cola né sbava su pietre ingrommate
dal fogliame che quasi la nasconde
trapela qualche raggio dorato.
Ne son passati di anni
da che quest'acqua su compagni spruzzai
e a crepapelle divertito
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| morte che ostenti
un sorriso beffardo
morte che prendi
senza riguardo
morte senz'occhi,
senza parole
ci lasci perplessi alla luce del sole
morte che arrivi
senza rumore
cattiva, violenta, senza timore
lasciami dire
che hai fatto un errore
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Assorda il silenzio
Di quegli urli sommessi
di denti stridenti
Tra corpi straziati.
Ladri di vita
Senza volto
Agghindati
Carnefici silenti
Dal gelido sguardo.
L'uomo è cotale
seppur se umiliato
Dignità in più conserva
Di
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Al vecchio pontile
stanno i marinai morti
a raccogliere secchi
degli occhi
dei prigionieri serbi.
Lungo il traballante ponte
le streghe del delirio
raccontano
dei segreti dei cavalieri bianchi.
Un impalatore turco
sparge sale
per la
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silenzio di croci
scritte di destini
spezzati dal vento
di imberbi parole
sciolte d'inverno
riverso di occhi
uccisi di speranza
di atroci mai più
guerra
schizzo d'apocalisse
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 4261 al n° 4290.
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