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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’051Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Adriana Bellanca | |
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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Perso tra le bianche lenzuola
stai disteso,
si stempera il tuo pallore
in quel chiaro sudario.
Come petali di tulipano alla sera
l'essere tuo si sta chiudendo.
Declina in te il sole della vita,
neppure il fervore che alberga in me
riuscirà
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Il cielo s'è inchinato
*
allegorie di nebbia
insinuanti manciate di tristezza
m'avvolgono, spoglia
smarrita
tra grumi
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Offuscato cammino
tra impervie nebbie
nel cristallo dei tuoi occhi
ancora mi volgo
Da luce amara
ormai spento
è lo sguardo
Nel verde dei sogni
vetri infranti hai raccolto
Smeraldi le tue iridi
incrinate dal destino
cercavano
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Non ci guardate, animi sensibili.
Voltate la testa
e cambiate d'umore.
Scavate una fossa.
Cambiate canzone.
E date le spalle,
batteteci i piedi.
Più forte, nel muro
Cadrete all'impiedi, se non state a guardare
Pensate alla
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S'è frantumato
il riflesso dei sogni.
Cade la neve.
Le radici fluttuano.
Il nulla, attecchisce.
Si abbarbica
stritola il perdono
in strette spire.
*
E' scorticata.
L'anima senza pelle
gela nel tempo.
Stalattiti taglienti
affettano
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Ripercorro i luoghi
di quei ricordi ormai lontani
son solo dolori che tornano annuali
e affondo in questo mare
lacrime invisibili
le mie mani si tendono ancora
a cercar le tue
t'immagino qui con me ogni momento
ascolto i tuoi passi veloci
e
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Anfra |
20/12/2011 23:48| 1275 |
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Non sono l’ombra che volge sui fiori…
di Luna piena non sono la forma.
Non sono sogno che pasce là fuori
di vane spere, d’incredula torma.
Non sono l’ambra di miele mendace…
di rosea sera non sono l’aurora.
Non sono donna… non tengo
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Ci sarà Lui un giorno
ad attendermi sulla sponda
oltre il grande fiume
e sarà vuoto
un embrione strappato
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Tintinnante musica echeggia nell'aria
si finge allegra e natalizia
questa tetra atmosfera
si tinge di rosso un festone
ma è sangue rappreso
e intanto mi domando
perché questo dicembre è tanto mite
che non sembra
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| Una gelida morsa
ti mozza il respiro;
talvolta la fronte
s'imperla
di freddo sudore
che odora di sangue.
S'arresta
la forza vitale
nell'atrio del cuore,
che batte,
si scote di dosso
quel suo pazzo furore.
Prostrato lasci le braccia
e
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| Cavalli lucenti come diamanti
Galoppano inquieti nella tempesta
Desto da ogni controllo
Detenevo l'assoluto potere
L'erba rasa dal vento
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Sensi e controsensi
imprigionati
nella ragnatela dell'irrazionalità
intarsiata di perle rugiadose
in raggelati sentimenti.
Vano, consumato desiderio
quel contatto vitale
ossigeno negato
per eutanasia
d'amore.
Sadomasochismo
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| Revive the dead from the grave.
Unbind his shadow.
Time has elapsed.
Shiver.
I gave him my blood to drink,
Till my veins were dry.
Scarlet he grew.
Eternity was devoured.
Oh, sour was his kiss.
Empty were his frozen eyes,
Bewailed before
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| Amico del giorno che sempre ritorna
fratello dell’oggi che eterno sarà,
dicevan mai tempo sarebbe bastato
a sondare
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| Sui monti innevati per stretti sentieri m'inerpico,
il gelido vento schiaffeggia feroce la faccia,
congelo i pensieri, mentre coagula il sangue nel freddo emostatico,
impallidito dal candore della neve l'anima ghiaccia.
Nessuna certezza nei passi
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Non ci saranno più parole
quando l'ultimo tramonto
affonderà in lacrime di addio.
Il tempo scaduto non lascerà spazio
a ripensamenti.
L'intelletto nei pensieri
sarà un volo di rondini perso nell'infinito
ed il
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| Diacciata materia attendo il mio putrescente avvenire
con compassata rassegnazione
Vizza brattea cedo al refolo disgiungendomi dal ramo
e ascrivendomi al suolo soggiaccio alla negletta stagione
Disamorato alito soccombo all’impossibile
immolando
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Feeling
Nasce da sguardo
rivive sospirando.
Requie l'anima
in
cenere sul Cervino
in
pioggia sul lungo Nilo
tra lacrime perlate.
*
Pietra di lapislazzuli
è la forma del cuore
profonde amicizia, amore
fedeltà incompresa
sepolta
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Lenta e lesta nel contempo,
così era Antonella. *
Dal dì pronta ad occuparsi
senza troppo lamentarsi
di Tamino, madre e figli
fino agli ultimi sbadigli.
Un’infanzia tormentata
in collegio educata
un padre mai incontrato.
Una
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Cento morti
e ancora mille,
lugubri rifugi
dalla tetra realtà.
Maschere senza nome
né lineamenti,
accompagnano nelle più remote
prigionie dell'anima.
Grida strozzate in gola
da lacrime
e un lontano canto le
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Metti le mani avanti,
può darsi che mi tocchino.
La morte di un poeta
è l'assenza della sua musa.
Metti le mani avanti,
toccherai un gelido corpo.
Non sarà piacevole,
ma almeno lo avrai fatto.
La morte di un
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E nel mio inverno
sapore d'eterno.
Gelido cocchio di morte
vi traghetta per fantasie contorte
verso l'Inferno,
dove lontano è il frutto materno.
La vedova seduta alla finestra
(suona intanto l'arcana e tetra orchestra)
nel suo pugno,
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Poiché voi ascolterete i tormenti
Poiché voi udirete i sogni
S’innalzi una canto per le mie mura
S’innalzi
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O triste avverso destino
la mia vita è ora verso
il declino.
Il sole ormai alle spalle,
buio e gelo intorno a
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Come ti va, Caronte, d'anime traghettatore?
Sempre batti col remo quelle non ritte
cadenti sul fondo da stanchezza spossate?
Davvero il tuo un mestiere da boia
che non prevede pensione
con dannati crescenti in abbondanza.
Per il Paradiso
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Devo dileguarmi
- sfuggire
sparire alla mezzanotte nel sottobosco
di campanellini spinosi dal sapore di fragola
e tremule fiammelle roche, spiriti inquieti:
ciò che lascio - preme e si divincola
inatteso ma illeso nel dubbio;
alle
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Ascolta, la terra grida
i chicchi di grano
non vogliono morire.
Guarda, il bruco tesse
muto con fili di tristezza
il
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Sedette sul bordo del letto
con i piedi protetti
dalle sue ciabatte di stoffa
con un bicchiere d'acqua
e una scorta di miele
nella bocca.
Disegnò nell'aria un cerchio
le mani tremanti
un cerchio come una porta
un cerchio come un
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Era il Sole velato sopra le mura di Ilio
con triplice giro da Ettore e Achille passate:
inseguiva il Pelide e lo fuggiva il Troiano.
Prendeva cenere il Sole sopra le mura di Ilio
gli Dei da dietro le nubi ad assistere
deciso di morte lo scontro
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Non sole in cielo che attraverso i rami
disegni a terra filigrane d’oro
di felici momenti evocatrici,
né luna che notturna quiete a noi
figuri con la sua perlacea luce,
che pace agli occhi e al cuore promettendo
splenda tra stelle
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 4111 al n° 4140.
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