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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
E' dolce il tramonto
se scendendo
porta con sè
una goccia del suo desiderio.
Cosa aspetti ad andar via?
Io sono solo una foglia
graffiata da un vento feroce.
Non riesco ad essere felice
perché ho il sangue rimasto
lungo il
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Non aveva quei colori vispi di gioia
l'alba al suo risveglio
quella mattina,
pure il gallo dormiva.
Spoglio di rondini,
il cielo;
d'una preziosa vita,
svelava angusto mistero.
Taceva un cuoricino
cosi raccolto sembrava un pulcino
spelacchiato
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| Ci fu del panico, che s'intromise
tra noi e chi intorno urlava
le grida scemarono,
man mano che la folla dileguava
rincorse e sospiri, dolore acuto
uno sparo
il mio sangue sdruciolò in frantumi
e poi tu,
sdraiato anche tu;
col
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EnzoL |
05/05/2012 20:11 | 2039 |
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C'è qualcosa che si spezza sempre
come un elastico che tira e tira
alla fine smolla.
E' l'anima torturata
dalle morse della mente.
Non c'è da chiedersi perchè
tutto questo.
Sarebbe troppo difficile scavare
fino in
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E' un canto funesto d'Erinni,
la morte che coglie chi ami,
che suona, rimbomba, nell'aria.
La sua voce è il silenzio,
che resta,
che tace,
è la voce che cessa,
che manca.
E' silenzio che urla
poi s'acqueta
in
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| Sapessi quante volte,
quante volte,
quante volte,
quante volte,
mai abbastanza,
ho provato, tentato di
mettere un
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Un quarto di luna
sulla fronte della notte,
danzano le lucciole
sui giovani giunchi.
Lo scialle impigliato
tra la riva ed un ramo
spezzato da un amore
consumatosi in fretta.
I passi veloci
a rincorrersi sulla sabbia,
i capelli al vento
come
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La ghigliottina di un istante sbagliato
ha decapitato una vita ancor acerba
Ha interrotto i quotidiani gesti
ch’eran calore consueto alla famiglia
Ha vanificato anni di studio, di gioco,
la trama accurata degli affetti
e tutte quelle
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Cresce nel cielo l’ondosa folata.
Aumenta nel mare la violenza della corrente.
Si alza dalla terra il montuoso rumore.
Si
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| Irto si rivelò il cammino
incalzando e spazzando passioni
ingannati da parole d’inchiostro
costellate d’agavi e rovi.
L’inverno, sul guanciale di neve
depone pulsioni incrinate
logorando senza fretta i sogni
avvolti da fruscii
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E' in ombra l'altra vita in me
cambia veloce direzione
portandomi in strade diverse
per loughi dove tenebre oscure
passan dolci annullando la mente.
Mi ritrovo a girar di notte
come fantasma di un mondo
che ha sbagliato il suo cammino
ingoio
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morena |
02/05/2012 12:08 | 1371 |
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Ho chiuso gli occhi
per trovare
Fatti vedere in questa oscurità
pallido
e magro come sopra la vetta
quando hai camminato a lungo
senza sapere dove
Sembra il tuo corpo
morto
ma le gocce cremisi
schizzate sulle rocce
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Corde di violini malinconici orchestrano l'opera tragica della morte.
Sottili petali viola bagnate da gocce di languore si posano sulle labbra .
Lamenti del vento riecheggiano le ansanti fluttuazioni di spiriti smarriti.
Il velo funebre si stende
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deby |
01/05/2012 20:51| 690 |
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| Sale il canto del
mare,
rompe il silenzio,
palpita con le onde
il pianto addolorato.
Un nome, un viso,
il tempo bagna di
lacrime.
Cade l'ultima luce
del giorno.
Libera vaga
l'anima,
assorbita dalla
sua ombra,
perpetuo vincolo
di
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| Mesto viandante che volgi alle selve
abbi pietade di queste betulle.
Ivi, a que’ rami terribili e sulle
forme di foglie piegate ai tuoi piè
giacciono spente sul soffio del vento
l’alme impiccate di fiori sublimi.
Tu non le vedi. Ma l’ombre
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Dalla terra affiorano teschi
ed ossa umane, nessuno
può piu riconoscerli ma
essi furono uomini, adesso
son fantasni e si aggirano
per il mondo che adesso
è di altri, e che non è d'essi
e che li esclude.
Ma vagano ancora e
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| Uno che attende l’altro. Da sempre.
Con l’occhio angolato sui gatti che non sanno niente
come se fosse un rubare o un rovistare o un nascondere.
E' tutto un chinarsi qui
riempire di lamenti le giacche
i foulards le foglie
e questo tempo che
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Sguardo di luna raggiante
In occhi impietriti raggela,
È pallido il respiro del cuore
che lento s’affossa nel baratro
da mani funeste intessuto.
Umana insolenza
Imprudente hai osato sfidare
Pagando un prezzo letale
Ed ora sulla scogliera
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Mi chiederanno cosa sento.
Io non saprò rispondere
se non scrivendo.
Metterò vocali e lettere a caso
scivolerò su una lacrima
di puro raso.
Si chiederanno cosa vorrei adesso,
immersi nei loro mari agitati
tra ipotesi ed
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| nessuna poesia
mi sembra tale oggi
da questa terra senza colore
terra di nessuno che non concede illusioni
se non "agli umili forestieri "in cerca di fortuna
un deserto senza alcun oasi
popolata da serpi velenose
che han rispetto di
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Quando non ci sarà più tempo.
Quando il tempo sarà finito.
Quando il buio avrà rapito
anche l'ultimo respiro
che faceva battere il cuore.
Mi volgerò indietro
e mostrerò a me stesso
quello che
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Mani nodose
infilano perle di destino
nel filo dei giorni.
In una sequela
mai eguale.
Per te
amore mio
solo tre
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Ti ho visto morire
morire davvero,
ho sentito un urlo
un urlo nero.
Ti ho visto morire
morire piangendo
ho visto le lacrime
e stavo ridendo.
Ti ho visto morire
morire lentamente,
si abbassava il respiro
e ho ascoltato
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Avrebbe occhi da rubare...
Celestino siede addosso ai suoi guai.
Allunga dita memorabili
su cieli placentosi
orbi di luce.
Aggrovigliato alle sue viscere,
così tenere da mangiarsele,
tanti giorni fà provò a volare...
di quei
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Aspetteremo
che la luna piena appaia
nel cielo notturno.
Aspetteremo
senza avere paura di perderci
tra le ombre che vagano
senza una meta precisa.
Quando l'aurora boreale
colorerà l'oscurità dei suoi incanti,
sarai al mio
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respiro nero
a consolare notti
e ritmi lievi
Ti sento qui intorno e fra tante cose scure
il tuo respiro è il più freddo, più gelido
di un veleno che dall'aria arriva al cuore
e lo ferma in un candore di vento e
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Marciate giorni fino a quell’ora
in cui tutto cambia
E gli anni metteranno al muro
il tempo nel fucilarlo
E non potrai
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Dicevi sempre prima o poi saresti partita.
Non sapevi dove saresti andata.
Ora sei in viaggio.
Un viaggio senza capolinea,
senza stazione,
senza alcuna direzione.
Tu,
nuvola Bianca,
sopra di me,
ora dimmi quel posto com'è.
Ti
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Nel mio giardino,
nel mio giardino ho colto i semi
di un melograno.
Ho lasciato che l'ombra
toccasse i miei piedi
mentre la pioggia
portava via
le tue lacrime.
Oh amor mio
la terra ci fece conoscere
dentro un raggio di sole.
Oh amor
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Arriverai su zampe di gatto,
ne sono sicura,
e sarà lieve il tocco tuo sulle mie spalle,
lo stringerti a me,
senza affondare le unghie nella mia pelle,
nell’abbraccio che mi accompagnerà oltre la soglia,
là dove i pensieri avranno tutto il
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 3811 al n° 3840.
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