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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Sarà per sempre là...
dove oltre il tramonto
non si è mai spento il sole,
e là...
dove il cullare del vento
fa sbadigliare un nuovo fiore.
Oppure sarà là...
Dove arrogante una stella
il blu del mare ogni notte sfida
o là...
Sopra le ali di una
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Una spirale
è la notte
ingoiando le anime vagabonde
assorbe dolore e piacere
nel suo abisso oscuro.
Fantasmi dimenticati
ed ataviche paure
riemergono da paludi profonde
schiumanti malinconia e rabbia.
Il mio cuore
è un
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Per me la pioggia non era acqua,
era il silenzio dei morti,
era il ricordo dei vespri antichi
tenuto a battesimo di terra.
Era desiderio di vita, labbra
in forma di nuvola e goccia sulla sabbia,
a soffiare di deserto il destino.
Era pioggia
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applicata protesi di scintille aleggianti carente
al mare dell'essere, altro non vedo se non malattie
o furori, avidità o ii mostruosi da abissi
magnificati dal mezzo risalenti ai mortali
occhi non hanno ma d'elettroni fascio
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Alza gli occhi
tira su un respiro
ci sono lanterne rosse
che volano nella notte
più cupa
Svuotiamo queste nuvole di tristezza
mentre canta ancora l'upupa
ci sono semi che devono germogliare
sul nostro cammino.
Allunga una
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Bramare una risposta,
O chissà, magari una domanda
In ogni singolo tremolio
Del flebile riflesso di questa luna nera.
Volere per un attimo
Trovarsi abbandonata
Nei tenebrosi abissi
Tra le fredde ombre dell’oblio.
Sentire il gelo
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| Lei non sa aspettare
Sempre pronta a carpire, afferrare
non ti chiede se hai qualcosa da fare,
o qualcuno da
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Miele di castagno ambrato
su corpi setosi
arresi all’irruenza
della calura estiva.
S’inerpicano
su specchi concavi
spericolati pensieri
sapidi d’esotiche passioni.
La forma plastica
vuota, sulla battigia
accarezzata dall’onda
non ha
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| Silenziosamente
su quell'ostile tronco
abbandoni il tuo corpo
Mentre liberi
la tua anima
dischiudi le ali
come farfalla
verso il cielo
Vuote parole
nella notte
nel silenzio
nel dolore
nel pensiero
nell'attesa di sempre
riecheggiano i
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Rosa nera del deserto
spenta nei suoi affanni
arida nel percorso in appassiti petali
Avvoltoi volano
in cerca di carcasse
banchettando tra putridi corpi
Cadaveri senz'ombra
senza vita
senza linfa
Oasi morente da miraggi
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| Sono calice d'ambrosia
per la tua folle bocca avida di delitto.
Colmeremo l'abisso con ebbre gocce
di un vino selvaggio,
e appagheremo i sensi col nero sussurro
di versi intensi come la notte.
Gusterai il tumultuoso oblio dei miei baci
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| Che bella foto! Indossi quel bikini
Che tanto ti piaceva che comprarne
Volesti un altro uguale... per che farne!?
Si! Si intonava con i tuoi orecchini...
Color dei lapislazzuli o turchini?
Il fatto che non possa più portarne
Ormai che non
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i fiori neri
ricordo di colore
e di respiro
Lei non dimenticherà i tuoi respiri,
le notti vuote rimandate ad altre notti
finché l'alba non scioglieva veli e rimorsi.
Lei sarà un ricamo nero per i dolori.
Avrà
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Bianca la Vilia errava pe’i boschi,
la Luna nera pioveva singulti,
la truce Notte cadeva a sussulti...
Morte soltanto il cielo assordò.
Quell’era spettro di vergin trafitta
ch’errava ignota per cupo dolor.
L’altra una stella... la bella
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E' già arrivata la morte d' oro,
la vedi, la senti, ti avviluppa con le ali.
E' inutile resistere
vano l'affaticarsi in gocce di sudore.
Anche il sudore presto sarà secco
ormai è tardi anche per spaventarsi.
Ormai non resta
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Nella quiete della notte
vedrò la tua figura
silenziosa strisciante
scomparire
dietro una porta chiusa
che nessuno aprirà.
Morto è l’amore
che univa
resta soltanto
un gelo profondo
che non ha scuse
che non ha fine
che non
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Volgiti a me
amore
il sole sta morendo
non lo guardare.
Un cielo limpido ci ascolta
mentre abbracciamo le nostre colpe
le uniche che abbiamo
quelle di amare.
Chiuderemo gli occhi insieme
come il crepuscolo prima della sera
per non
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Una sfera di cristallo
è la tua anima
se scende negli abissi
del mio cuore.
Mi verrai a trovare
quando il mare ruggirà furioso
chiamando il mio nome?
Non sentirò la tua mano
che afferrerà il mio braccio
per non
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Che cosa sono ora io? Povero illuso
ho preso in mano la luna stringendola
ho tutto cosa mi manca che non ho,
apro le mani restano solo chimere.
Propaggine del grembo materno
nutrito, allattato dal seno materno,
perché? Se oggi mi
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Eccomi ancora a giocare con il mio cuore
tirando calci sballottandolo
da un punto all'altro.
Sembra ormai si sia assuefatto al dolore
non sentendo più fitte laceranti
a farlo stare male.
Ma se tu mi avessi amato anche per poco
invece
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Pallido e assorto ne’ nembi qual perla
d’orrida Luna, perduto pe’i passi
d’agile vento che piove su’i sassi
l’ultimo pianto che ‘l ciel va a muggir,
s’alza dal lieve sepolcro uno spettro,
scettro di Morte che duolsi alla fonte
ove tra pene... tra
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| Scenderà la notte,
incontrandomi sereno
ad un passo solitario
dalla morte
ed irte le salite,
cederanno sdrucite
al suono liquido
della sua discesa.
Delle scure vesti
berrò il vino novello,
spronandomi l'anima prodiga
tra le
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EnzoL |
26/08/2012 19:38 | 1919 |
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| Trovato ho una tua foto ed un bel poco
Di tempo ne è passato sotto i ponti,
Avrò cambiato mille e più orizzonti
Da quando ero pedina del tuo gioco,
Ma in me è rimasto ancora acceso il fuoco:
Ti guardo e sembra niente
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| Di tutto il tempo
di tutto questo tempo mio non mio
che secca le parole alle soglie
e smuove interi diluvi ai pensieri
resta appena un segno un dito a disegnarti sulla polvere
che siano altri i desideri scritti
e i versi che indicano il
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| Non servon parole
per descrivere il dolore
nel silenzio parla il cuore
quando il mondo ti viene d'improvviso
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Mesto è il cammino
dell'umana gente
abbagliata
da glorie illusorie
che si disperdono
ben presto.
E mesto
è il crepuscolo
quando chiude il giorno
dietro gioie e fatiche
in cui poche gocce
sono state trattenute
nel
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Nel giorno tuo più bello per natività
dove le stelle nel cielo
oggi ad esternare di più brillano
in un proseguo della vita
come odi riflessi in quel di poesia
che fanno da cornice al tuo compleanno,
una dolorosissima notizia
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e, stasera ti prego non venire
fammi gustare appieno
quest'ultimo bellissimo incontro
questa stupenda donna che finalmente
mi ha ceduto, donato il fiore
con pudicizia e tanto tanto amore, e
dai torna un'altra volta
quando sarò da solo
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Come passano veloci
le nuvole
quando il vento le sospinge
al di là degli spazi aperti
del cielo.
Scorrono via come i tanti pensieri
che incrociandosi
ne fanno nascere altri
e sparire altri ancora.
Guardo la mia ombra che oscilla
per
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segui le note
la luce della voce
non ha tempo
Quando sarai dall'altra parte mi dirai che avevo ragione
ed il buio sarà un mare tranquillo, la luce solo un grumo
d'amore, fra i tanti gesti abbandonati al tuo sole nero.
Quando sarai sola
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 3571 al n° 3600.
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