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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Come la Notte quando tiene
strette le braccia dell’Alba
per non deludere la Luna
Così, allo stesso modo,
arriva
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Che sia la morte lieve
al giunger della sera
che sia rapida e breve
né tempesta né bufera
com’un soffio leggero
sopraggiunga alfine
sia svelato il mistero
senza corona di spine
che sia il trapassare
luce intensa e chiara
a
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Di fischianti pallottole il commentare
angosciati visi ... di guerra inutile l’odiare,
ogni avvenimento, circostanze il dialogare
in terra straniera col coraggio nell’osare
per pace infondere, la vita amare.
Chiede soccorso l’impaurita
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Amata creatura
Prenditi tutto di me
le mie ali, i miei sogni, il mio vagare
Il mio divenire.
Prenditi tutto di me
il tramonto del sole, la luna
Il mio cielo, il mio mare,
la profondità.
A te dono
tutto quel che ho.
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E’ un’ombra
che vuole sognare,
una ghiandola scarica
come conchiglia
nell’agonia del mare
una culla di creta
nel blu della luna
tra scatole di pesce
e avanzi di fieno,
nel sudario d’una seta
indegno uomo in fumo d’oppio
misero seme di
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| Morire e poi
vivere di più.
Mi lascio scivolare
lungo gli argini
della vita
sepolta e nuda.
Così com'è il cuore
sentinella dei miei sospiri
io invento
un altro giorno
per non lasciarmi andare
mai.
Continuo a
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Forse tu credi che tutto sia perduto
quando provi nel cuore e nella mente
un immenso dolore, il più forte e acuto
cercando consolazione immantinente
che ti ripaghi dell’assenza del defunto
pregando il tuo Signore devotamente
che accolga
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Poi passa
passa sempre
col passare dei giorni
col morire dei sogni
passa come un fischio
come la paura di un
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Non chiedere
all'angelo della morte
d'incenerirti il cuore,
scruta le sue pupille scavate
dall'avidità del sangue
e dissétati della sua pena.
Sentirai scorrere linfa nelle vene
a lenire il dolore che brucia
nello squarcio
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| Non sentirò forse più la tua voce
ma il Tuo Nome verrà con me nell'ultima zolla
e ti chiamerà nell'Apocalittico Giorno
quando si rivestiranno le nostre ossa, e rivedrò
la tua bellezza persa ora nel cammino degli
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| Ditelo ad una madre
che dovrà riordinare
gli indumenti di un figlio morto.
Ditelo ad un figlio
che leggerà
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| Nell'ora estrema
esala il corpo
il suo mortal sospiro,
ma l'anima che eterna
fu creata
varcherà quell'Oltre
di sempiterna
beatitudine
che ci fu promessa
dal nostro Redentore
che con la morte
riscattò l'umano
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| Soli, in questa valle
delle tue lacrime
ricolma...
Rapita al cielo
ne sei brillante
stella, anima
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| nulla è perduto
negli odori acri di solitudine
nel vento sfuggevole dalle mani
di ombrose trepidazioni
si spalancano porte
nel baratro di umane condizioni
ascoltando le nebulose di orione
in fecondita posizione
abbracciando lo spirito
che
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| Attende il cocchiere,
sul bordo della strada,
come presenza immobile
e certezza oscura.
Servo Caronte,
redini tra le mani
carezza ed indirizzo della fine,
della signora morte
padrona del tempo
delle ore.
Districarsi dal suo abbraccio
si
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| I visi
come morbida siepe
scorteranno l'ultimo tragitto.
Intorno il nulla
solo lacrime raccolte
come un torrente asciutto
di energie riscosse
da un'anima rincasata.
Metamorfosi della natura
nell'intimità della tomba
marcirà
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| Niente è perduto
Nelle intercessioni
Dei silenzi percepiti
Niente si svolge
In
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Dorme il primo sole
con il vento e le foglie
mentre l'alba si accascia
stendendo le sue grandi ali
dove il mare si posa
senza sosta...
la visione del vuoto
stridente come il canto di gabbiani
muove le ombre del dolore
inafferrabile come il
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del prima il nulla
dopo
nulla sarà
nulla è perduto
se
il nulla avrà
la matematica non è un'opinione
- ragionare sposta il confine
la morte ha un fine
- ne percepiamo l'assoluzione
all'ultimo avamposto del
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In questi vicoli, le ombre
riflettono i passi perduti
un suonatore di sax
tra i fumi della vita
ci accompagna all'uscita
molti, cammineranno
dimenticandosi e dimenticati
i lutti, cesseranno
se le melodie fischiettate
dal respiro saranno
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Granelli di vita si perdono
Negli anfratti del tempo
Dove dolori e gioie si sciolgono
in un vuoto senza senso
mentre
Sulle aride rughe dell’anima
Feroce soffia il vento
Che schiaffeggiando
volto di solitudine
lamenta ingrata fine.
Ma calda
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| Niente si perde davvero
finché un cuore palpita e batte
e vagheggia la Morte
per gli arditi cammini
mentre al dolor s'accompagna
Si sferzano gli animi
nelle sere d'inverno,
nei caldi focolari
e sui neri tetti d'inchiostro,
corrono
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| Nulla è perduto
In quell'abbraccio di anime ritrovate
nel sole tiepido di quel mattino
la vita rinasce nei
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| Vorrei morire in un silenzioso
Tempo sereno, così poco male
Da sembrar un rilassato riposo
Ma non il mio momento finale.
Vorrei morire senza dolore
Com’annegar in un mare tanto calmo
Che veda ancora del sole il fulgore
Mentre lento sul
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| Il sole era nato:
erano già le sette
giorno marcio quando tutto finì.
Quattro morti, quattro giovani
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la terza luna
ha tremato carestia
per anni oscuri (D)
Il terzo sigillo sarà un filo di seta nera,
avrà le rovine della pioggia e le preghiere
di chi ha smarrito il volo e le promesse
di un Dio malato a tristezza e vaga
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| Non temo la morte:
piango per chi resta,
mai per chi va via.
La nostra esistenza?
legna da ardere,
braci nel camino
che prima o poi
soffocheranno
Resterà nel tempo
il calore generato
l'ossigeno consumato
la viva luce:
riflesso
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| pagina uno e pagina due
ma mi manca la terza
ho la quarta
ma mi manca la sei e la dieci
povero libro
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nel tuo passaggio
hai tramato la luce
a notte spenta
Le luci sono spente e nel passaggio
hai trascurato quel punto remoto
che va dal cielo al fiume, il gelo
di un amore appena disegnato
Appena colorato per le stelle,
quando la notte
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Placida
sale in gola la sete di futuro
che inonda le mie membra
stanche e curve
per il vortice del tempo
repentino e
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 3271 al n° 3300.
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