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Morte
Le 6840 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
| Avesse pietà la morte
di quel panchetto, su quella lapide
avesse pietà la morte
di mani vuote, senza più pianto
Pietà
di quell’arida terra, senza più occhi
e quei pupazzi senza carezze
l’avesse, del tuo cuore morto
L’unico figlio
l’unico
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| faceva così
gesticolava con le mani
dietro cancelli e ali di pollo
ventresca, oppure il dolo
quello del dopo pranzo...
merenda sul molo
nessuno ad
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| Giovane donna
ansiosa di vivere la vita,
come ogni fanciulla di vent'anni.
Correvi nei campi dell'amore
l'amore che vivevi nei tuoi sogni.
Ma erano scandalo i tuoi capelli al vento,
solo vergogna per chi ti stava accanto,
che mai si accorse
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| E' giunto
un breve ed ultimo
Luttuoso autunno
spezzo la tua vita
ti distaccasti
lasciasti il ramo verde
Cadesti nel sonno eterno
Foglia secca
scivolasti lenta
fra le mani
di infiniti cuori
che t'amano
Abbandonasti stancamente
nella
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Scricchiolano le sue ossa
mentre raccoglie ciò che le è dovuto,
non scava nemmeno una fossa
cosi può veder chi non ha ancora pagato.
Raduna in fila indiana
gli spiriti increduli e ancora sconvolti
e calcola con la sua
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le distorte ere
passate in un veleno
d'antica morte (D)
Simile ad un sospiro questa voglia
uguale ad un veleno che travolge
ed imbroglia le prime ombre
di una sera consacrata a notte
Niente da lasciare al cielo nero
che non sia esile respiro
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| Vorrei essere un indistinta goccia
per fondermi nell'oceano in sacra unione
senza più nessuna angoscia, senza ossa
scevro, dal fardello di rotante ossessione.
Sarei ricordato come un distinto eco
di mille onde in espansione
come loro, mi
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Dietro le inferriate,
dove riposi
i miei passi lievi
aspetti.
Ovunque io
ti cerco, anima pura,
sui freddi innevati
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Prendi me, Morte,
e io ti vedrò bella.
Anche se,
più d'ogni cosa,
amo la Vita,
t'accoglierò
come una regina.
Prendi quest'albero nodoso
che ha già steso tante volte
i suoi possenti rami al cielo
e ha
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Lontano da ogni sospetto
l'anima mia vibrante sussulta
tra nuvole disperse
nell'aria cangiante.
Il mio pensiero viaggia
per poi fermarsi davanti ad una foto.
Seduto sopra una panca
riprendo lentamente i nostri ricordi.
Mi fermo, e con il
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Immobile sta, mirando il litorale
da una triste camera, in attesa
e gemer ode, il giungere della bufera
mentre una preghiera va,
all’ombra di cortesi pensieri.
Perenne, l’immenso illumina
le briciole dell’anima
adagiate sull’affanno degli
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| Trattengo le mani sulla console
Narro di turbamenti mai vissuti
Speranze svanite e mai risalite
Desideri fugaci trafugati
In un fiato l'abdicazione
Ed un bisogno di far parte che mi lacera
Mai nulla è perduto
E lo riferisco a te
Che
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| Non credevo che tu,
più giovane di me,
lasciassi prima
questo carnale mondo.
Qui ti piangono,
tu sorridi nell'aria.
Come dire ai tuoi cuccioli,
che tanto sublimavi,
siate forti
come lo eri tu.
Come dire che sei felice
e spargi ancora
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E da li' che sono
venuto per occupare
il mondo con lampi di
semplicità.
Ali bianche,
insaziabili del
canto dell'alba,
volano nel silenzio
del battesimo.
La mia radice
non avrà ramo.
Sono stato sulla
terra per poco ma
ho
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Passeggiano nella mente i sentieri di queste colline
e i barchi tra cinte fiorite di frutti e fontane
che scoprivano volti, ora ombre che declinano pensieri.
Rosari di cipressi recitano preghiere che un sole
trafitto respinge su terre
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Perché il dolore ha una punta dura
sulla carta i segni non sono solchi
non tanto profondi da comprendere
così, il dolore non ha una
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Vorrei non farlo
ma, come si fa
a non darlo,
l'ultimo saluto
prima di andare...
Vorrei,
che non fosse mai accaduto,
portare indietro il tempo,
cambiare questo maledetto fato.
Invece non ci fu mai concesso
e, lo sai e lo so, alla morte
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Si ode il silenzio
ove la serpe sanguigna
sprigiona il veleno nell'infimo tormento.
Storpia svampita fiamma
che
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non sono capace di dire addio
non sono capace di dirti addio
così, ti pongo sul comodino: tra i libri
- o sarà il suo nome consumato a farmi visita
tra un gigante di ferro
e fessure
pregherò che ti abbia in gloria
che memoria
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Sono nato morto
al settimo cielo
di un aborto clandestino.
La mia giovane madre
ha sacrificato la mia esistenza
sull’altare del dio- serpente
ipocrita e violento.
Ora
sono sepolto
all’ombra
di un cipresso.
Aspetto
ogni mattina
che i
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Torneremo tutti
tra le stelle
un giorno
quando il nostro
esile fiato
avrà taciuto per sempre...
tutti tra le stelle
senza più lotta
senza più lacrime
ma sorrisi
ad ornare
i contorni della nostra storia...
tutti
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| diverrai vento silente
nelle oscure valli
dove il sole ha ignorato
di appoggiare i suoi bagliori
nel freddo patirai la carestia
morente tra le braccia dell'orrore
risecchite ossa diverranno
lo specchio dove sarai riflesso
solo nella compagnia
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Sulla pelle
della tua simulata rassegnazione
ti guardo.
Ti guardo e cerco di capirti
guardo le tue labbra serrate di pianto
e dentro i tuoi occhi trovo lacrime asciutte di amarezza
che scorrono silenziose e sole
nella notte buia
sotto lo sguardo
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Non puoi più sentire
il profumo dei ciliegi in fiore.
Non puoi più ascoltare
il silenzioso scavare dei ricordi
sotto le cortecce di quercia.
Penso a te su un letto d'erba
quando interrogavi il cielo
e giocavi con le
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| Parlo senza te
guardo senza te
vago senza te
dormo senza te
scrivo senza te
piango senza te,
tutto senza te.
Occhi dentro il vuoto
mente nel
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Sotto il mantello svanì l’idea del giorno!
La cupidigia oh... che mal di vivere!
Desiderar lo spirito attraverso un corpo
Reietta la natura d’una stolta ingenua
Creatura... riponi a terre le tue ferite
le condurrò io per te alla
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| Esco da questa stanza e non mi giro
ma so che dietro me la porta chiara
si sta chiudendo senza far rumore.
Ora io vado lento dentro il buio
e la luce che lascio alle mie spalle
non riesce a ritagliare la mia ombra
sopra la terra nera che
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| ti penso
ogni giorno ti penso
mi segui passo passo
non so mandarti via
toglimi almeno
il velo che mi hai messo
agli
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| Vorrei poterti dire ciò che sento
quando accarezzo a sera il tuo cuscino.
Fremito forte
m’attraversa il
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| Neppure un pensiero
riuscivo a comporre
gli occhi sbarrati
appiattivano tutto
un vento nefasto
frustava gli uccelli
che gridavano impazziti
sulle onde del mio dolore
tu eri spenta
come pietre gettate
come rami tagliati
come terre a
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6840 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 3181 al n° 3210.
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