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Morte
Le 6839 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
| Occhi infranti nei silenzi assordanti,
nei volti impauriti
di fantasmi ormai stanchi.
Danzano questa melodia straziante
e funebre
di un coro che, silente, s'avvicina,
ormai la morte
ah lor non dice nulla,
imprigionati come pegno
di un
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un'altra vita
che dimentichi stelle
e rive nere (D)
Erano stelle di un'altra vita,
tenebre che la ragione non ricorda
se non per errore quando il sangue
gela le vene sulle corde tese
Erano ferite di cuore ucciso,
putride aperture della carne
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| I tuoi raggi ardenti
risplendono d'una vivida luce,
ammiro il tuo fuoco lontano.
Tu nasci d'attrazione fatale
tra polvere e gas
diventi una massa infuocata,
t'è concessa longevità
più dell'umano,
goditi la tua
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vittime al cielo
che il vento non riposa
nel suo ricordo (D)
Sono le vittime del cielo nero
e se la luce trema uno spiraglio
le potrai sentire sussurrare
una memoria o forse un gioco
Un livido temuto a tarda notte
e un desiderio di quelli
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quel mio silenzio
stretto fra i desideri
di stelle nere (D)
Fosse almeno servito il mio tacere
ed il respiro negato alle parole vuote
che nascondevo forse per delitto
o per giustizia breve di un rimpianto
Sarebbe nato un ricordo ad ore,
uno di
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| Babbo lo chiamava
su” brabaraxinu”
per i suoi capelli rossi,
a due mesi
sei volato via.
la bimba che ti teneva in braccio
scrisse una poesia:
Ti cercavo,
t’ho trovato.
Or riposi nel silenzio,
nel riposo immortalato,
il profumo
della tua
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| Mi hai insegnato
a parlare,
a camminare,
a sorridere
a gioire
a soffrire,
ad amare.
Ho imparato
a parlare,
a
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pallide stelle
queste immonde promesse
al cuore stanco (D)
Respiro il veleno a tarda notte
e nuvole di malva mista a seta,
la mia creta è il fango della luna
celata ai sussurri degli Dei
Mastico foglie di bruna prugna
acido che
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Dall’alto e inquieto pòggiolo,
presso l’altera piazza,
stretto tra l’aspra edera
sull’intarsiata tazza,
geme e si lagna candido
di giglio un mesto fior;
stringe soffrente i petali
tersi di pioggia etesia,
leva alle nubi un palpito
della
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Lentamente
la tua immagine
si allontanava,
mentre attraversavi
quel corridoio,
trascinando la tua asta
di flebili
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Sembra stanca la realtà
barcolla, ansima,
crolla faccia a terra,
ma rantola ancora.
La malvagità indomabile
la cattura e ferisce
la debole coscienza,
e morde avida.
Nasce un odio vivido,
qual zelante dittatore
la tortura
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Un fiore é appassito,
d'un tratto a maggio.
Mani vizze lo sfiorano ancora,
incredule.
Lacrime lente si mischiano ai suoi petali
senza più colore.
Composto e muto un cuore stanco si gonfia di dolore.
Cuore di mamma in pena
per il suo
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albe a tacere
per l'errore di notti
spese nel vento (D)
L'alba che tu dicevi
non era in guerra coi tramonti
e forse era distratta
da tutti i tuoi petali di rosa
Era solo un vento magico
che ti ha portata via
solo per un attimo fra le
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| Gl'anni son volati via, con ali germinate s'una vetta incolta.
Anni vani, privi di radici, sulla terra rinnegata della perdizione.
Anni senza gemme, disconosciti.
Anni infanti, ma già deceduti.
Un colpo di spugna e via...
Nemmeno il suono
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veleno nero
fra i riflessi zaffiro
del tuo respiro (D)
Scure penne di pavone sul tuo collo
e la pietra del destino viola acceso
a proteggere gli inganni e le vendette
dei tuoi giorni resi ciechi dal perdono
D'oro scuro il lamento dei
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| Il campanile svetta alto nel cielo,
imponente e superbo,
con la punta acuminata
quasi a voler sfidare l'ira di Dio funesta!
Mesti rintocchi di note struggenti
accompagnano il memento mori,
a ritmo spezzato
di un laconico lamento che
si eleva
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Ti ho guardato svanire in un ricamo,
nitido bagliore di una foglia breve
dischiusa nel cielo di nuvole a valle
mentre tace un respiro sul tuo viso
Sai che il vento non chiede melodie
né un tempo solo ad irretire spore
forse sei tormento
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Com’è gracile il respiro
di corsia
ogni soffio appare
cespite di vita
ogni battito impreciso
mendicato
rende livida la
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| Cadono meste le foglie dai rami,
battute dal vento
si disperdono
come petali esangui
di un fior senza più stelo
sopra un giaciglio di porpora...
Irrompe un tonfo sordo e
lieve bisbigliar
di arcane voci piano si assottigliano
tra il
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l'attesa nera
di un silente sospiro
alla memoria (D)
Sarai gentile il primo giorno
mentre ogni cosa intorno
perde il suo colore al vento
e un dolore fra le svanite cose
I sospiri regalati alla gramigna
nel passo lento delle stanze
sempre
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Fiori ci saranno
ad adornare la porta
ove il mio corpo
senza più lamenti dormirà,
appassiranno al caldo
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| Passeggiava la Morte
convinta d'esser più forte
coperta del suo mantello il viso
ostentava severa ed imperiosa
il tocco suo al passaggio d'oltre!
Quando incontrò la Vita sorridente
ma accorta e sapiente...
:di tanto ardire tu sei
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| Come fai, tu, Terra
ad esser 'sì feconda
quando sulla terra
muoiono i tuoi figli?
No, tu non m'assomigli
poiché continui girare
con i tuoi migli e migli
di diametro di pancia,
senza sfiorar mai una guancia
con una lagrima
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| Parlami mamma ascolto,
non ti sento.
Dimmi di te
di dove e come stai.
Se mai ti manco
quanto a me tu manchi,
se mai mi
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| Ciò che potevo
solo ora comprendo
ed alla vita chiedo l’indulgenza
quando prevale il male sopra il bene.
Tutto è diverso
tutto sa di nullo,
tardi quando sei in pieno fallimento.
Dentro il ricordo
domina il rimorso
ma tu sai mamma
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veleno caldo
in questo mio segreto
di notte e vento (D)
Il mio segreto è una danza morta,
la stanza chiusa col soffitto nero
e l'alito sincero dei sogni più scuri
ancora persi in un bosco d'altra vita
Il mio destriero è
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Il volto ti tocca e t’accarezza
non ti fissa un colloquio
lei, che non rispetta gli orari
Arriva, t’interroga fulminea
trovandoti impreparato
rimettendoti in balia del tempo
disegna e t'incrocia la sua linea
Uomini che ti chiedono il
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Rombano
di quel rombo prolungato
e cupo
le sirene al porto
e lacerano piangendo
e accompagnando
il lugubre rintocco a morto...
sfilano nel
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Vivì |
15/05/2013 18:45 | 2371 |
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il nero segno
di notti senza cuore
si ferma all'alba (D)
Verso sera raccoglievo il mio dolore,
il profumo dei giorni senza vento
ed il segreto del bosco fra le ombre.
Quando il silenzio mi lasciava solo
Lungo il sentiero a volte mi
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i lunghi inverni
e il sogno appena morto
di lieve notte (D)
Sarà il cielo pallido a segnare attese
e tu mi guarderai nel buio delle sere,
non chiederò pietra per i miei ricordi
né leggeri inganni a corrodere i
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6839 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 3061 al n° 3090.
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