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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Morte
Le 6838 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Ricordo una furia
un muto dolore
un solo bacio
sulla bocca, restio,
la mente in balia
gioco d'amore
stringevo il tuo
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| Sangue del mio sangue,
oggi non verrò...
ho ferite sul corpo
e negli occhi
la tua lenta agonia
che mi rende cieca.
Resto ferma qui,
avvolta dal ricordo
della tua umile dimora
tra nuvole in fiamme
e vivo l'egemonia
di una vita
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| Yace dolor en lecho bruno
marcado sufrir de alma en pena
llorando su piel, sus alas negras
.
Yace en apostrofado sepulcro
granjeando sombras, sus horas
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| Auguri mamma!
La tua assenza oggi
non mi impedisce di portarti il cuore
ed una rosa rossa
che con grande amore
curavi
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| perché ho bisogno di dirtelo
che duecentodieci lune non bastano
per un'altra orbita ancora
sperma e cenere vulcanica
a spiegare la morte bianca
e quante parole insignificanti
di- versi come fossero atomi in scissione
che siano meno o
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| Magari l’ultima pioggia porterà via
quest’orrida nebbia che infanga i miei pensieri.
Magari il vento mi
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Era l'alba,
il momento di andare era arrivato.
Due angeli a mettere fretta,
il tempo stringe.
Sopra la città
zolfo e fuoco.
Non ti sei voltato indietro
a rivedere la città.
La tua donna
in sale si è trasformata.
Il suo
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Jimmi |
09/05/2014 10:35| 1958 |
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Salice piangeva membra
annegate nella follia
accarezzando di vento
gonne gonfie sull’acqua
Ruscello incolpevole
lacrimava vita perduta
preservando beltà recisa
di diafane carni spente
Ghirlande di fiori ignari
adornavano l’ultima
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Era il tempo dei gelsomini
e gli oleandri, che fiorivano
ai confini dell'adorata spiaggia.
Era meraviglioso essere
circondata dai fiori che
profumavano l'aria e
rallegravano la vita.
Il mio sguardo si cullava
dentro gli occhi del
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La terza tomba era in riva al lago,
il vento che portava semi e pianto
aveva abbandonato ogni suo vespro,
il dubbio che tergeva a goccia d'ambra
Le sere perdonavano solo il tempo,
i tanti giorni perduti in odore di fiume
e le lunghe mattine di
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Strilli e pianti e follia, e da questa torre
come un malato sen muore un poëta,
e più non sa una canzone disciorre.
Al Neckar che sen piagne un’alma inquieta -
e a’ versi - getta i fior de’i pioppi, e dieci
battiti ‘l bronzo sona e
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È come il fuoco tra le nere fiamme,
come nere sono le corone dei corvi.
È come il lampo della luce che va via,
è tacito il buio, e mi tocca... e mi soffoca,
e mi annebbia.
È come l’angelo che non sapeva...
Lei non
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Con la sua affilata falce
la Dama Oscura
ha reciso la breve vita
di un onesto lavoratore
padre di famiglia,
e la sua giovane sposa
insieme ai suoi
teneri virgulti
piangono affranti
l'amato marito e genitore.
Vacilla la fede
al gelido
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Cosa fa di un verso un'odissea
se parlo muta ai compagni di viaggio
e ho la lingua di marmo scheggiato?
Come una diga la lapide chiuda la porta
la lastra separi del valico i passi
e trombe di pietra su tombe di stracci
Velette sul capo e lunghi
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Piove. Una lenta pioggia vischiosa
aduggia i campi dintorno:
rade gocce oleose
cadono in terra con sordo
spiaccichio fangoso
evocando squallide vite
prive di sole,
e di sensi confuse.
Piove, lo strano
gocciolare dei giorni
sembra un ritmo
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Dovere è quasi mai piacere
come la foglia
che deve cadere
senza allegrezza
Mesto e arricciato il margine
dal delicato cuore verde
e nel ritorno a terra
il devo ritornare
E altri viaggiatori
in questo bosco d'ortiche
dove si sa che
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Lividi percorsi a questo cielo
che mente ogni risposta nera
su pioggia dolce, fatta di sale
come un mare a dettare gocce
Sospiri improvvisi nelle albe
che si confondono coi sogni
perché la terra non ha pianto
per caso o per una
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Tace la rorida
in ciel la Notte
‘ve grida un pianto
di Luna candida
sovra le grotte
d’un fior affranto;
e questo timido
di rosa ‘l fiore
tremante dorme
come che sanguina
un smorto core
tristo e difforme,
ed è ‘l suo petalo
negro
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Non rammento il tuo odore...
so che sai di speranza
che le tue dita raccontavano
che ogni tuo cipiglio
era respiro asincrono
di quelli che passano per non tornar mai...
ora che sei morta
che ogni tuo atomo sa di azoto
il tuo posto è il
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Perché d'amor platonico
neppure ai putti
s'illumina il sorriso
La folla assiepata
in un languido sguardo
smonta dal marmo il cencio
e sveste la calunnia
del manto immobile
Lì saremmo plastici
d'anime impastate al
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Sei arrivata
in punta di piedi
che la neve fioccava
in quel gelido inverno.
Avevi freddo
eri stanca
eri rimasta sola
nei tuoi occhi leggevo
un mare di nostalgia.
Silente disperazione
del non poter più
esser sorriso
per qualcuno
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Madre severa
occhi chiari
nello sguardo mostri
la tua ingenua paura
del tempo
che non si arresta
e corre
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Amo questo tuo pensarmi
e il silenzioso respiro della montagna.
Come miele sciolto
scivola in me la tua poesia
a scaldare sangue e pelle,
a sciogliere pugnali di ghiaccio
che trafiggono il mio pensare
e leggero diventa il volo
del grifone e dolce
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Di straforo, da una finestra di fronte.
Una lampada curva su un bureau in buona fede,
una d'Orsay calcinata alla seggiola
l'altra in bilico su ramaglie di gerani
e l'ombra coriacea di una tenda che fluttua al davanzale.
Poi rischia l'oltre.
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tutti ne abbiamo perseverato l'inganno
vita vira di bolina e della boa l'anno
ci si ritrova a
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| E batte il tocco ennesimo
questo mio tempo
scandito da un orologio
che fatica a camminare
le incognite di questa vita
a celebrar il non senso
l'assenza un ghigno sadico
da dover solo accettare.
Ricordi Papà?
Il nostro mare un
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| Nascondi le radici dell'eternità!
Abbarbicate, le mani,
lungo le scale del paradiso.
Luci soffuse,
per una
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Più il mio sposo non ritrovo
il cuore (ed anche il mio)
all'improvviso si è fermato
col sorriso sollievo
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L’ultimo sogno interruppe la tristezza,
la sbriciolò, senza timore alcuno,
le legò un laccio al collo, con tenerezza
la vide appoggiarsi al suo seno:
la sentì esalare il suo ultimo respiro.
L’ultimo sogno sgretolò lo
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Ora Amaranta tesse il tuo sudario...
Gabo non è più!
Il mondo è più solo
ogni albero perde una foglia
uccellini morenti svolazzano stracchi
Melquiades non aveva previsto tutto...
questo sgomento m'impoverisce
del tuo
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6838 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 2581 al n° 2610.
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