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Morte
Le 6899 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Era probabilmente inutile
considerare le cose
come se fossero in divenire
quasi non ci fosse futuro
Un pensiero arcobaleno
che non fermasse il tempo
ma rendesse cuore ai giorni
ed al loro vento tragico
Era necessario sostenere
lo sguardo o
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 | Non è l’autarchia del sole blindato
che sparge sulla mia faccia il panico a chiazze
mentre guardo, scrutando il
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Garbo |
27/05/2015 20:00| 1213 |
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Scompari, macchia maledetta!
Scompari, dico!
Lacrime e profumi
non sono bastati a lavarti,
ci penserà il fuoco allora...
si, il fuoco...
Ah orrendo fetore
che attanagli la mia gola,
non c'è dunque modo di sfuggirti?
Un'altra!
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 | Un giorno non lontano
rubatoti da questo peccaminoso tempo
ti scrissi che il mio Dio ti avrebbe presto sorpreso
facendoti capitolare...
Volevo tu sorridessi agli angeli
convincerti che anche senza le ali
o quelle pericolosissime montagne...
un
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| Io lo so
cos’han visto i tuoi occhi
negli ultimi istanti
della tua vita mortale,
fu un angelo di luce risplendente
O forse la tua amata mamma
con la sua bianca veste astrale...
Tu la seguisti con lo sguardo
quell’ombra celestiale
ella ti cinse
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| Esco di casa
con anima calma,
ma gambe indecise
e sul terreno vedo una salma
tra indifferenti, professionali divise;
come un duro letto di morte, l'asfalto
di pioggia fedele e contrita,
la strada crudele che mette in risalto
una vita
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| Cercami:
Quando la sera silenziosa s’addormenta e tace,
sarò nei battiti del tuo cuore che non si dà pace;
dove gli angeli giocano come bambini nei cieli,
ed il vento d’autunno soffia: frá i rami dei meli;
Cercami:
Quando una ad una le foglie
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 | Dolce concerto d'ugole sui rami
fermi nell'aria calda dell'aurora
che' nella notte dorme ancora il sole
mentre da
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| Ho annodato
a ciottoli levigati
il fluire dei miei ricordi.
Forse era l’aurora cremisi
che si specchiava nei
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| Non voglio accendere i pensieri,
meglio l’inferno nelle arterie.
Non voglio la paura sconfinata
da cui non so uscire.
Non voglio il cardiopalma,
figlio di una notizia color nero,
che ti acceca e ti gonfia le meningi.
In questo momento,
non
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Forse non te ne andrai
così presto questa notte
se mi ricorderò di respirare
il vento che soffia.
Perché il giorno a volte
inganna e uccide
si porta via ogni cosa
senza dire una sola parola.
Ma io rimango qui
ad aspettarti quando tornerai
in
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Quel Signore del Piano di Sopra
che ritengono buono ed eterno,
di cui tutti ne parlano bene,
...m’ha costretto a una vita
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Mi capita di fermarmi davanti alle foto
leggo le didascalie
nato il morto il
le frasi di circostanza
la stupidità della morte stessa.
Mi capita di aver curiosità
macabra e feroce
di vedere il mio sul muro
so la prima data
non la
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Brucia il vento sulle mie lacrime
il suono della dolcezza risulta così amaro
sulle note dei miei pensieri.
Sogno
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 | Assicuro notizie future certe
ordinando giustizia
senza possibilità d'appello
e limata l'ipocrisia pettegola
di chi non vuole esser mai
sbattuto in ultima pagina
che invito nessun escluso
a visitare abbandonate stanze
di una mistica
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| Un figlio ucciso
barbaramente sottratto alla madre
che non può
non vuol perdonare...
una croce confitta nel cuore
lo strazio che dissangua la vita:
non si rassegna
imbevendo la spugna
per lavare il sangue delle ferite...
marciscono in
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| Quando si spegnerà quel giorno
il sole e cadran le stelle giù
nel mare sol fuoco celeste e gorghi
di acque violente spaventosi
avranno sulla terra il lor dominio
non più i campi con messi
un tempo e frutti a rallegrar l’umana
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| La morte,
sussurra al mio fianco
un risveglio amaro
La vita,
inutile ma indispensabile
La notte,
le vedo
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A tutto abbaiavi,
anche alla foglia animata dal vento.
Alla morte invece, nemmeno un lamento.
Provaci, ti dicevo per farti
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Morirò tranquillo
dopo che ho colto le rose
del nostro giardino
ed il vento sarà fermo inganno
Resterò in attesa
per poi accarezzare le nuvole
in una notte buia
dopo le ultime promesse della luna
Me ne andrò in
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L'anima frantumata in un attimo primordiale
dietro schegge di fuoco impietose,
nello sguardo ammutolito di un mattino sbigottito
mentre un angelo si piegava alla barbarie.
Le nuvole squarciate dall'angoscia di una madre,
nelle urla levate verso
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Dicono, previsioni attendibili,
che l'atra nube della notte della vita
già s'appressa e vagola sulla fossa buia
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Seduto all’ombra dei fossi
sento ancora
il rumore dei tuoi passi
con le nostre bici
le lunghe passeggiate
assieme a voi
in tante mie serate
Sono passati gli anni
le tante immagini
diverranno ricordi
in tutti i nostri momenti
rivivremo le
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Mostri sconosciuti
in notti solitarie
agitano la mente,
straziato il corpo
colpito da cupo terrore,
anima a brandelli
lacerata da infiniti
tentacoli
che la straziano
senza pietà alcuna
Lacrime amare
rigano il volto,
ricordi confusi e
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Era un giorno greve e senza sole
come tanti ancora da venire
quando te ne andasti
per non far più ritorno,
un giorno lungo da passare
e così funesto da dimenticare.
Mi si annebbiò la mente
quella notte fremente
ché la ragione era
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 | Sono in shock, rianimatemi
adrenalina endovena
sono sulla sedia della morte
ad aspettare non so cosa
tutto passa senza tracce
datemi la scossa, un temporale
lidocaina nelle vene
fatemi svegliare da questo incubo
strappatemi dal limbo
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| L'iride si espande e si posa là
dove la sofferenza, densa, era solo intuita
dove la speranza, vaga, era solo utopia.
Correre non è valso a nulla...
pregare, urlare, piangere, non serve più...
La realtà disperata e
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Ingabbiata nel buio,
la tragedia.
Nascosta, ridacchiava,
assaporando sangue.
Saltellava tra spini
di intrigati cespugli,
accartocciati alla melma,
in un maleodorante stagno
di un programmato inganno.
Fari allegri nella notte,
una corsa
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Niente
più luce velata
Niente
armoniche a suonar di fiato
Niente
profumo tra risvegli primaverili
Pulsa forte alla parete
il
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Musica della tempesta
prima della sera
ed il cuore piange
un segreto ancora vivo
Danza della nuvola
ogni goccia è una ferita
che ritma le sue pene
in assenza della luna
Non è tempo di restare
nel silenzio delle cose
e domani
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6899 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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