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Morte
Le 6899 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Non era la notte
che sussurrava il male
né il buio profondo
a distruggere i sogni
Le promesse di nuvola
che l'alba lontana
lasciava intravedere
erano ombre distratte
Il tempo non aveva
segreti da rivelare
e le poche stelle
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 | Todavía me parece
oír el rumor de tus pasos
paseando por la alameda,
pisando las hojas secas
mientras
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Guardavi la luna,
ad ogni stella di passaggio
volgevi lo sguardo altrove
dove non c'era il buio
Sentivi nel vento
la nave di cristallo
che ti stava portando via
con le ombre del tramonto
Forse il sole
sarebbe sorto ancora
senza il suono dei
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Sul filo della spada
cancellerò il tuo nome
serpente che rivela
la vanità del cuore
E gli inutili ricami
che trami nell'argento
ti seguiranno a terra
sui tumuli di roccia
Tomba la tua guerra
che insanguina le rive
dal fiume
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Corollario di spine
sanguinolente,
punte che dolgono
amareggiano il cuore.
Sanguina
rosso scarlatto,
empie di fiato attimi di vita
nell’attrito di un corpo flaccido
che oppone forza in contrasto
al divenire del tempo avverso.
Spine
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Niente di noi
resta sulle cose
nemmeno l'inverno
che cresce a fatica
Foglie di cotone
le nuvole morte
ed il vento che beve
l'aria di dicembre
Nessun gelo
sulla pelle che trema
un'unica stella
la notte deserta
Perle di
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Sono tornato
prima della sera
e le luci erano spente
vuote le tue strade
Tu eri già andato
nessuna parola
a distogliere silenzio
sul bordo della luna
Sono rimasto
solo fra le ombre
un solo respiro
a separare il male
Lei era la
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Non temo la morte,
Viaggio predestinato
verso l'inevitabile e sicura meta
non temo l'addio,
il definitivo e l'assoluto,
il nulla dell'oscuro
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Mi ritroverai
nelle notti senza luna,
distesa sul prato
a guadare le stelle nere,
intenta a divorare pecore
che pascolano nel vuoto dei pensieri.
M'abbraccerai e mi bacerai
nella malvagia realtà
che guarda di storto il tempo
e a volte lo
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Sono entrato nella bolla del silenzio
lì sento la sua voce che soave
accarezza dolcemente il mio sguardo
una
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Il treno rallenta tra le gole di Popoli
dove in vento attraversa gli alberi
e dove mio nonno coltivava un pezzo di terra.
Tra quelle gole
dove il castello dei Cantelmo non vede
celato lo sguardo dall'autostrada
e dal viadotto;
tra quelle
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All'apparenza
erano nuvole dimesse
un fiato di cielo
senza la luce del mattino
Un soffio
appena esalato
con il rumore del fiume
che ancora scorreva
Forse la sera
non era stata toccata
dal tuo dolore
che ancora restava sospeso
Insieme
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Non ancora vissuto
ho il mio deserto
che passi precede
futuro incerto e fiamme
senza alcun calore...
eccezione nel complesso
davvero prossima non voluta
conseguenza diviene
del vivere normale...
pretendo troppo
se solletico visioni
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Qualche volta
parlavi con le ombre
e loro rispondevano
con il coro del silenzio
Scuro il velo
appena accarezzato
dalle tante morti
che ti avevano sfiorata
Nessuna parola
nella terra dell'inverno
che cullava fiori
neri come il
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Oggi di voi nulla è dato di sapere
anime morte sconosciute nulla
la neve ricopre quei di un tempo
i volti vostri e i nomi
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Perla e poi uovo
di struzzo
ovale e gigante
lucido liscio -
Urliamo urliamo:
dove sei? Chi siete?
Asfissiamo?
Vi ho perso, sapete?
- Il serpente stringe
costringe e s'avvinghia
all'uovo
Danza sensuale,
persiana, orientale,
movimento
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Hai respirato il tuo ultimo alito di vita
stringendo le mani
di chi hai amato
più di te stesso
lasciando in loro
e in tutti noi
un vuoto incolmabile
Hai iniziato un nuovo cammino
su un sentiero che ti porterà
in luoghi che
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Amavi sui sepolcri
e nella tua immortale fiamma
risorgevano poveri resti.
Bruciavi le tue vesti,
morbida di bellezza,
fra ossa e dura terra.
Eri calda
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Pregano nel nome del padre
cavalieri orbati di misericordia,
dissodano i campi dagli spettri della follia
riflessi nel sangue delle spade scagliate nella notte.
come orde ululanti nell'apocalisse.
Ancora nel nome del padre
fatti a brandelli
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Mi perdo nei giorni
che hai buttato via
perché il respiro è breve
per rifiutare il vento
Attendo le notti
con il profumo ambrato
che invade la pelle
e scava un desiderio
Di morte e di altre rovine
tese a lama affilata
su quello
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Ogni sogno che fai nella notte,
ogni volta che il tuo cuore batte,
ogni istante ogni tuo momento,
in un fiume che scorre
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Dietro le spalle sento la Morte,
mi segue ovunque senza apparire,
mi crea un’ansia costante e forte
che a lungo andare mi
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Ci sono dei ricordi
che non sai che son ricordi
finché non li ricordi.
Gli uomini si odiano
si prendono alla
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Ora mi toccherà salutarti
e se la brezza del mattino
non si accorgerà di me
fuggirò via subito
Non disturberò i respiri
ed il vento che confonde
tutti i nostri giorni
e le sere con una ragione
Ora dovrò
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Al piè mise maggior fretta,
anche se di sasso parea,
perché il poggio l'ombra getta
e il cammin lungo avea.
Così il cacciator maremman di sbiego prese il passo
per non rotolar dal monte come rotondo masso.
Giù dalla
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Lui ti ha seguita
oltre le porte oscure
là, dove soffia il vento nero
Lui non poteva restare
senza di te
ad accarezzare la terra fredda
ed il mistero della luna
La pelle profumava ancora
di una nota ambrata
di rubino e sabbia
e la
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T’ho beffato!
Inesorabilità tua arrivò tardi
mio caro Tristo Mietitore.
Una fragilità che passo
ha già ceduto
a morte surreale
e allor da quassù ...ti scruto!
Pena mi fai, nel tuo inutile vagare
cerchi di far tua un’anima – gentile -
e
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Il tempo
si porterà via i respiri
ma prima di sera
verrà il dolore delle stelle
Le luci che volevi amare
fredde come il metallo
moriranno fra la pelle
ed il cuore che non hai avuto
Il sogno
resterà inanimato
triste
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Oblunghi rami
pendono
dagli esili tronchi,
rachitici e infreddoliti
scheletri legnosi.
Caducità del tempo
nel viavai
di foglie scolorite
impersona il secco autunno
coi raggi suoi smorzati,
un freddo tappeto
su cui scricchiolano
i
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Scomparirò, come la nebbia del mattino,
come i tuoi sogni d'infanzia;
non ci sarò più,...
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6899 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 2041 al n° 2070.
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