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Morte
Le 6899 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Da culla a bara
questo è il transfer,
inevitabile biglietto
di sola andata.
Vivi come morto
tra schegge di dolore
e odio in crescita.
Decresce l'incanto
nel quotidiano esistere.
Gli ori ti rendono opaco
e il lusso ti ha
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La ruota fischia
alle armi bianche,
calpestate decadono
in sordina mischia
Fratello di leva
angelo della
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Eccola che arriva,
a piedi nudi
con la sua lunga falce.
Non guarda negli occhi,
osserva i piedi e ti annusa
Ti azzanna senza pena
e le pene porta via
nel suo tascapane bianco.
Lascia coperto il tuo specchio d'oro,
catturerebbe l'anima
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Il cielo
non ti aveva chiamato
ma tu amavi
il gioco delle ombre
Quello spazio
sottile
fra la notte e il cuore
dove il respiro
Resta sospeso
per un attimo infinito
per poi tornare
a danzare il mattino
E forse
era il tuo ultimo bacio
a
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Di oche selvatiche
non si placheranno i mattini
né, quelle rotte d’acqua
sotto la maestria del vento.
I dipinti
sull’orizzonte orfano
reclamano quegli sguardi, poi versi
ricamati sul bianco.
Chi parlerà del mare con il mare
di quella fame
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Niente è vero
in questo lurido posto
neanche una madre
che ti abbaia soltanto
neanche un padre
che ti vedi
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Io attendo sempre l’inverno
e qualche nuvola
è già tornata dal deserto
dove un mondo spera
Di conoscere la luce
l’impero delle cose morte
che non hanno mai vissuto
se non nel silenzio
Io spero sempre nel ricordo
di un altro
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La mano destreggiava con cura la piuma,
messaggera di incubi notturni, e sangue,
gli spenti specchi non accoglievan
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Spunta il mattino
e non respira soffi canori
in cielo c'è la stessa allodola
che s'alza e libera riparte
mentre in un brivido del cuore
svanisce l'estate che non vive
più di colori
Assopita in un sorriso
venato d'amarezza
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Alla fine
Se non sarò io
ad aver pietà di te
chi potrà alleviare
la pena dei respiri?
Chi potrà sfiorare
con l’ultima carezza
la pelle provata
dal dolore del male?
Non il cielo distratto
non la parola di Dio
ma
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Ti sei presentato alla porta senza bussare,
chiedendo indietro
chi avevi donato con amore.
Indossando la tua veste rossa,
per mano lo hai condotto,
attraversando il ponte sospeso
tra l’alba e il tramonto della vita.
Piano si allontana l’eco dei
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Accanto
senza più tempo
né dolori
riposa
chi ci lascia
semina è stata la vita
per le vie del mondo
amore sorrisi abbracci
sigilli impressi a chi li ha ricevuti.
Avere donato ed essere più ricchi
in quel nuovo
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Vivo in una terra morta
la gente non si parla
ed il sole brucia
la mia anima che trema
La pioggia cade
prima del tramonto
ma il cielo sogna
un’altra stagione d’ombra
Nuvole nere
che non vagano al vento
un nuovo inverno
il dolore del
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E' dell'amor l'incanto,
vestirsi d'amabili sorrisi
seppur più mai nessuno
arderà d'infiammato amare,
l'assente più mai mirerà
codesto tuo abito!
Innamorata è l'anima
dell'altrui alma,
vibra il velluto
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Fra l'infausto inchino d'un signore,
fra l'inchino d'un uomo grande e maturo;
io non scorsi quel tetro oblio d' un tempo perduto.
Fra l'inchino dolorante e timoroso d'un passato audace e felice,
nacque da erette sterpaglie mentali, un passo
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Attorno il vento
dondola alberi e ricordi,
il cielo plumbeo
raccoglie voli bassi,
sentori dell’acqua scrosciante
Tutto è...
ma niente è come prima,
hai lasciato immane fossa
nel cuore desertico,
l’amore tuo dissetava i giorni
e la tua forza
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si va con passo lento
come un elefante vecchio
Si va a morire stanchi
dove ti porta l'istinto
Si torna là
dove partisti giovane
si torna là
dove memoria è triste
Si va con lo sguardo a terra
come il condannato a
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Sento questo vuoto
un cielo morto
fra le nubi che piangono
una pioggia nera
Lo spazio nudo
fra la pietra e la terra
un respiro lento
che si fa largo nel petto
Non respiro più
perché il mio tempo
mi ha lasciato per sempre
e
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Mi stavo coricando dentro il letto
lor quando una signora tutta nera
è uscita dal mio armadio,
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Ti ho vista piangere
solo una volta
ma tu non ti eri accorta
che le nuvole tremavano
E dopo qualche anno
quando il male ti ha presa
hai solo sussurrato
il dolore dei mattini cupi
Perché credevi nei sogni
e con la luce delle
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Nel pensarla nulla si scruta
folle il suo mistero decifrare,
si svela lesta con la sorte bruta
ognuno la vuole
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Zona d'ombra... addentro tra le fauci dei pensieri,
azzerato da parole ora senza suono... dal fiato corto.
Precaria ragione tra le spudorate mani del peccato,
senz'animo, dall'ipocrita calore e potenziali di temibili azioni,
sorreggono il podere
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Perdonami
se ti ho dimenticato
ma arrivare a sera
è sempre difficile
E fra queste pietre
so che il tempo
pesa un volo eterno
che fa tremare
Polvere di stella
con una ragione
la mia rovina nera
e la tua rabbia
Data in pasto
agli
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Si dice che un corvo
ti rubasse l’anima
e che tornasti sulla terra
per ritrovare il tuo destino
Si narra che le ombre
non volessero il tuo ritorno
e nere le piume
del male sussurrato alla notte
Dopo il tramonto
soffiava un vento di morte
e
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Schegge di vetro
piangono dagli occhi,
la pelle corrosa
e lacerata dal gelo.
Tremanti,
i pensieri bruciano
di febbre e
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"Sentirai il mio sospiro
nel vento della notte,
non posso e non voglio
lasciare la mia terra
senza un grazie, né un ciao.
La morte nel deserto,
qui scotta pure il pensiero,
le mani si uniscono in preghiera,
paese mio, mia amata
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 | Rimane assunta
severa e negligenza
in chi non tollerante
si risolve e senza vergogna...
in fretta
vigliacca forse
situazione
se un nodo è la via
passando all'assunzione
che il nulla incombe
in bottiglie d'energia fasulla
ma tanto
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| Voi potete
seguire una scia
duratura
Una immagine sconvolgente
Potere della compassione
che esplode in guanti di fiamme
e segmenti di protezione
A tratti, voi potete
salvare,
tutti gli animali
senza dimenticarne uno,
nel mattatoio
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Da qualche parte
credo che ci siano ancora
il tuo profumo
e le lettere che amavi scrivere
La luce dei giorni
è diversa
ma il mare è lo stesso
ed oltre la finestra l’orizzonte
Ha lo stesso colore
di quando te ne sei andata
per
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Squilli di possenti trombe annunciano l’arrivo.
Portano pioggia e vento,
buio e freddo, dove è sole,
carestia e morte,
conquista e guerra, dove è vita.
Verranno da una stella, giungeranno dai quattro lati.
Cavalcano danzando e segnano la
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6899 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 1771 al n° 1800.
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